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Dal 15/02/2007 tutti i testi saranno inseriti
in ordine cronologico crescente

Per inserire il vostro testo o commento

Name: b+w films
Email: bwfilms@libero.it
From: San Paulo do Brasil 
Date: 07/01/2005
Time: 15.19.35
 

Testo

MOSTRA inauguraçao quarta-feira 12 de janeiro 18:30h espaço cultural do banco central do brasil av. paulista, 1804 sao paulo


Name: Circolo Culturale Bertolt Brecht
Email: bertoltbrecht@tin.it
From: Milano
Date: 07/01/2005
Time: 15.21.59
 

Testo

Circolo Culturale Bertolt Brecht_Milano Tel/fax 02 6425119 www.bertoltbrecht.it news@bertoltbrecht.it Ri-partenza numero 2 Roberto Vecchioni Il triangolo rosso dei deportati politici antifascisti 1975 Serigrafia 51/100 Collezione Permanente II Lorenzo Alagio Meri Gorni Alessandro Vicario Massimo Gurnari Mirko Galli Bianca Visentin Armando Tinnirello Giuseppe Fossati Angelo Di Dedda Giuseppe Prenzato Marilde Nova & Arte per regalo Silvia Abbiezzi Paolo Avanzi Gianni Belotti Nedda Bonini Massimo Brazzini Maria Amalia Cangiano Bruno Cassaglia Elena Cella Renato Cerisola Guglielmo Clivati Maria Luisa Delzotto Fabio Fondacci Mario Gatto Metta Gislon Pino Lia Nadia Magnabosco Marilde Magni Silvia Majocchi Susanna Manca Fabrizio Martinelli Sandra Mazzon Alfa Pietta Giuseppe Sampaolo Sergio Sansevrino Sandro Sardella Gaspare Sicula Spelta Inaugurazione Lunedì 10 gennaio alle ore 18.00 >> La mostra resterà aperta fino al 21 gennaio 2005, nei giorni di: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 18.00 alle ore 20.00 >>Seguirà, per il ciclo "indagine su un artista al di sopra di ogni sospetto" la mostra personale di Massimo Brazzini dal 24 gennaio al 4 febbraio 2005.


Name: Gruppo Cicala
Email: federicoparis@settecittà.it
From: Roma
Date: 07/01/2005
Time: 15.24.48
 

Testo

TEATRO IN VINERIA A tutti gli amici della Cicala e del Wine Bar Venezia www.federicoparis.it/gruppocicala www.vino.blogdns.com 07/08/09-01-2005 ore 20,30 APPUNTAMENTO CON IL GRUPPO CICALA AL WINE BAR VENEZIA a Viterbo Continuano gli appuntamenti culturali del Gruppo Cicala al Wine Bar Venezia a Viterbo con lo spettacolo canoro: "FRANCOIS ET LOUIS CANTANO PARIGI" Gli amanti della fisarmonica e delle canzoni parigine, non potranno perdersi il repertorio di "chansons" interpretate da ANTOINE MORY e LAURENT MARION. Un viaggio che parte dalla Parigi degli anni cinquanta fino ad arrivare a quella odierna, attraverso canzoni come: "La Java bleue", "A' bicyclette", "Le temps des cerises" e molte altre. In atmosfere da bistrot di altri tempi, di interpretazioni passionali e sentite. Antoine Mory e Laurent Marion si esibiranno per la prima volta in Italia per tre serate: La sera del 7 gennaio alle ore 20,30, Il Winw Bar Venezia accompagnerà l’esibizione con una cena raffinata al prezzo fisso di 30 euro La sera dell’8 gennaio dalle ore 20,30, con normale degustazione dei vini della fornitissima cantina del Wine Bar accompagnati come al solito da prelibate pietanze. Il 9 Gennaio alle ore 13,30, lo spettacolo verrà proposto per pranzo sempre al prezzo fisso di 30 euro, e verrà successivamente ripetuto al pomeriggio . Continua la serie di iniziative culturali promosse dal Gruppo Cicala e dal Wine Bar Venezia di Viterbo; Ogni mese vedrà la proposta di un nuovo spettacolo, che spazierà dal teatro alla musica fino ad altre forme espressive. L’intento è quello di creare una serie di piccoli eventi volti alla ricerca espressiva ed alla sperimentazione artistica, in un ambiente un po’ diverso da quello usuale; Un ambiente più intimo che immerga lo spettatore nel contesto artistico, rendendolo partecipe attivamente, introducendolo in visioni ed evocazioni teatrali e musicali, pur mantenendo un atmosfera familiare e rilassata. Wine Bar Venezia Via Mazzini angolo via delle Maestre 01100 Viterbo 0761324544 cell 3803040466 e-mail: infowinebar@virgilio.it marco.scarpa9@tin.it www.vino.blogdns.com Gruppo Cicala Vicolo Monte del Gallo 19 00165 Roma 3476012737 www.federicoparis.it/gruppocicala federicoparis@settecitta.it


Name: Interno 16
Email: agosparini@libero.it
From: Udine
Date: 07/01/2005
Time: 15.27.20
 

Testo

Col nuovo anno è arrivato un nuovo spazio dedicato all'arte e alla bellezza. A Udine in Corte Portanuova c'è Interno 16, un luogo gestito da tre giovani tagliatori di teste che non si accontentano di scolpire le capigliature dei clienti ma vogliono periodicamente abbellire le pareti con opere d'arte di autori promettenti e già affermati. Sabato 15 gennaio alle ore 18.30 saranno esposti i ritratti di Aldo Ghirardello, introdotti da una performance di Fabrizio Zamero. Interno 16 Udine, via Portanuova, 7 interno 16 0432.295990 <agosparini@libero.it> Ufficio Stampa info@aaa-edizioni.it http://www.aaa-edizioni.it


Name: Galleria Studio 71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 09/01/2005
Time: 20.57.05
 

Testo

GALLERIA e BIBLIOTECA D’ARTE “STUDIO 71” Via V.zo Fuza n. 9 90143 Palermo tel. 091 6372862 e-mail studio71pa@tin.it web site www.studio71.it COMUNICATO STAMPA Da sabato 15 gennaio sarà possibile visitare, presso la galleria Studio 71 di Palermo, la mostra A tavola con… L’esposizione, proveniente da Palazzo Aragona Cutò di Bagheria, dopo essere approdata al ristorante Liolà di Terrasini e successivamente al Cycas di Castelbuono, porta a Palermo le opere di 24 autori: Antonella Affronti, Franco Bracciante, Nino Bruno, Peppe Caiozzo, Giorgio Chiesi, Bartolo Conciauro, Giuseppe Fell, Naire Feo, Sergio Figuccia, Manlio Giannici, Anna Kennel, Giuseppe Lapàrola, Antonino Liberto, Franco Nocera, Antonino G. Perricone, Massimo Piazza, Salvatore Pizzo, Nicasio Pizzolato, Enzo Romeo, Franco Russo, Giusto Sucato, Gianni Maria Tessari, Giacomo Vizzini che si sono cimentati con il tema della tavola. I poeti Fernando Pessoa e Giacomo Giardina, l’attrice Francesca Neri, i mitici Ulisse ed Antinoo, Renè Magritte e Filippo Brunelleschi, una Gioconda orientaleggiante, si ritrovano insieme in un convivio in cui il cibo e il vino fanno da legante e pretesto per rilassare le tensioni e intrecciare nuove relazioni. “Aromi, cernie in letto d’arance, tattili spigole, mele dal sapore pop, frammenti amorosi sapientemente disciolti lungo la tavola imbandita, ghirigori e sogni, fusilli neo-futuristi, magrittiane rimembranze, sensuali ciliegie […] fino a cogliere voci emerse da degustanti conversazioni…” (Aldo Gerbino dalla presentazione in catalogo) La mostra è stata curata da Francesco Marcello Scorsone e presentata dai critici d’arte Aldo Gerbino e Vinny Scorsone. Scrive quest’ultima in catalogo: “Ricco di significati simbolici o strettamente collegato all’eros, il cibo ha da sempre, per l’uomo, una valenza psicologica molto importante. È a tavola che scoppia l’amore, che si intessono discussioni politiche e filosofiche, che si determinano affari (i cosiddetti pranzi di lavoro), che ci si rilassa dopo una giornata sfiancante. Una tavola ben apparecchiata e ricca di cibi vari ed appetitosi, mette l’anima in pace”. La mostra sarà visitabile tutti i giorni, escluso i festivi, fino al 12 febbraio 2005 con orario 17/20. Palermo, 09/01/2005 L’Ufficio Stampa Mariella Calvaruso


Name: Arte Murales Internacional
Email: muralismoart@yahoo.it
From: Napoli/Ciudad de Mexico
Date: 13/01/2005
Time: 18.13.47
 

Testo

ITALIANO/ ESPAÑOL/ ENGLISH Quetzalcòatl. Il 20 gennaio 2005 si conclude l'esposizione de "La Ruta de Quetzalcòatl en los Metros del Mundo" alla galleria dell'Universidad Autònoma Metropolitana, Unidad Iztapalapa di Città del Messico. La Mostra dal 1 febbraio 2005 sarà ospitata nella prestigiosa stazione S.Lazaro del Sistema di Trasporto Collettivo di Città del Messico. La mostra che è composta da diciotto grandi dipinti realizzati, all'Università Tecnologica di Tula-Tepeji, da artisti provenienti da diverse parti del globo: Nidia Morales Cedial (Colombia), Claudette Eyssautier (France), Luis Manuel Velel Flores (Mexico), Christian Hamsea (Germany), Cristine Kertz (Austria), Beatriz Morales Martinez (United States), Enzo Marino (Italy), Isaias Mata (El Salvador), Josè Antonio Villena (Ecuador), Josè Carlos Bejarano (Argentina), Jaime Mejia Servìn (Mexico), Marite Svast (Argentina), Martha Ortiz Sostres (Mexico), Nancy Strange Matecovich (Chile), Vanessa Longo (Italy), Roberto Velazquez Lòpez (Mexico), Susan Viale (Italy), Teodulo Silfa Casso (Dominican Republic). L'esposizione continerà in Messico, Israele, Morocco, Spagna, Francia. ESPAÑOL Quetzalcòatl. El 20 de enero de 2005 se concluye la exposición de "La Ruda de Quetzalcòatl en los Metros del Mundo" a la galería del Universidad Autònoma Metropolitana, Unidad Iztapalapa de Ciudad de México. La Exhibición del 1 de febrero de 2005 será hospedada en la prestigiosa estación S.Lazaro del Sistema de Transporte Colectivo de Ciudad de México. La exhibición que es compuesta por dieciocho grandes pinturas realizadas, a la universidad Tecnológica de Tula-Tepeji, de artistas procedentes de muchas partes del globo: Nidia Morales Cedial (Colombia), Claudette Eyssautier (France), Luis Manuel Velel Flores (Mexico), Christian Hamsea (Germany), Cristine Kertz (Austria), Beatriz Morales Martinez (United States), Enzo Marino (Italy), Isaias Mata (El El Salvador), José Antonio Villena (Ecuador), José Carlos Bejarano (Argentina), Jaime Mejia Servìn (Mexico), Marite Svast (Argentina), Martha Ortiz Sostres (Mexico), Nancy Strange Matecovich (Chile), Vanessa Longo (Italy), Roberto Velazquez Lòpez (Mexico), Susan Avenida (Italy), Teodulo Silfa Casso (Dominican Republic). La exposición continerà en México, Israel, Morocco, España, France. ENGLISH Quetzalcòatl. January 20 th 2005 the exposure de concludes him "La Ruta de Quetzalcòatl en los Metros of the Mundo" to the gallery of the Universidad Autònoma Metropolitana, Unidad Iztapalapa of City of Mexico. The Show from February 1 st 2005 will be entertained in the prestigious station S.Lazaro of the System of Collective Transport of City of Mexico. The show that is composed from eighteen great realized paintings, to the Technological university of Tula-Tepeji, from artists coming from different parts of the globe: Nidia Morales Cedial (Colombia), Claudette Eyssautier (France), Luis Manuel Velel Flores (Mexico), Christian Hamsea (Germany), Cristine Kertz (Austria), Beatriz Morales Martinez (United States), Enzo Marino (Italy), Isaias Mata (El Salvador), Josè Anthony Villena (Ecuador), Josè Carlos Bejarano (Argentina), Jaime Mejia Servìn (Mexico), Marite Svast (Argentina), Martha Ortiz Sostres (Mexico), Nancy Strange Matecovich (Chile), Vanessa Longo (Italy), Roberto Velazquez Lòpez (Mexico), Susan Viale (Italy), Teodulo Silfa Casso (Dominican Republic). The exposure continerà in Mexico, Israel, Morocco, Spain, France.


Name: Emilio Morandi
Email: morandiem@tin.it
From: Poland - Galeria Albert Krakow
Date: 13/01/2005
Time: 22.04.09
 

Testo

Fakty i mistyfikacje / Facts & fabrications JERZY BEREŚ GRAŻYNA BOROWIK ANNA BOSCHI STANISŁAW BRACH GRAŻYNA BRYLEWSKA ANDRZEJ DUDEK-DURER ZENON FAJFER KRYSTYNA FELIKSIK MARIAN FIGIEL ALEKSANDER FRAJ EUGENIA GORTSCHAKOVA PETER GRZYBOWSKI JANINA JELEŃSKA-PAPP BOGDAN KORCZOWSKI JANINA KRAUPE ELŻBIETA KUŹNIAR PIOTR LISIECKI KAZIMIERZ MADEJ ZYGMUNT MONIUSZKO DIMINIKA KONSUELA MADEJSKA EMILIO MORANDI STANISŁAW MOSKAŁA FREDO OJDA ROMUALD ORAMUS JANUSZ ORBITOWSKI LUCJAN ORZECH ADAM MARIA PANASIEWICZ STEFAN PAPP IRENA POPIOŁEK STANISŁAW RODZIŃSKI MAREK SAJDUK STANISŁAW SOBOLEWSKI BERNADETA STANO GIOVANNI STRADA ANTONI SZOSKA EWA ŚWIDZIŃSKA ANDRZEJ WEŁMINSKI ADAM WSIOŁKOWSKI MAŁGORZATA WYKA IVANO VITALI JACEK ZABORSKI ZBIGNIEW ŻUPNIK wernisaż/opening Fakty i mistyfikacje / Facts & fabrications 14 stycznia 2005 / 14 january 2005 18h 00 Galeria Albert Krakow Poland ul. Sienna 5 tel./fax 0048 12 4227184


Name: Elena Mutineli
Email: elena.mutinelli@fastweb.it
From: Milano
Date: 14/01/2005
Time: 08.30.06
 

Testo

Associazione Culturale per la promozione dell'arte figurativa contemporanea Con il patrocinio della Provincia di Milano e della Regione Lombardia LA SCELTA DI ΣROS Sculture e disegni di Elena Mutinelli dal 25 gennaio al 25 marzo 2005 __________________________________________________________________ La Galleria Entroterra di via Biancospini, 2 –Milano- inaugura la nuova stagione del 2005 con un appuntamento di notevole interesse: la mostra “La scelta di Eros: una metafora dell’arte” con una selezione di opere della scultrice e disegnatrice milanese Elena Mutinelli. Artista polivalente e poliedrica, Elena Mutinelli (affermatasi per le sue spiccati doti nel sapere rappresentare con la nuda fisicità i protagonisti delle sue opere), questa volta attinge al mito di Eros: con grande sensibilità e perspicacia fa del mito di Eros, una prerogativa e una identificazione dell’uomo, Essere in cammino, la cui natura sfuggente lo porta ad ansie di possesso, a ricerche ideali, a desideri prorompenti, a imminenti corporeità. Le opere della Mutinelli, ci offrono la possibilità di avere una visione completa del suo iter artistico, in cui si evidenzia lo sforzo di dare una risposta all’enigma dell’Essere e del suo desiderio, con le visioni di corpi che si aprono come tensioni anatomiche (corpi dai lineamenti vigorosi, corpi nudi e sensuali che si fondono, mani che frugano, che afferrano, che palpitano) per mostrare nell’interno un vuoto pauroso, a rappresentare la situazione tragica dell’uomo contemporaneo, che, pur nelle grandi conquiste della scienza, rimane inchiodato alla sua angoscia esistenziale. Il mito di Eros svelato attraverso il marmo e la matita, come ad esempio La morte di Seneca e di Adolescente-due torsi maschili tesi e protesi in avanti, o de La dormiente con corpi languidi e rilassati; c’è poi il desiderio impronunciabile che coprono il viso di un uomo con mani altrui ne Muti silenzi chni su di noi; e ancora mani che frugano, che sondano, palpano alla ricerca quasi febbrile del desiderio che sfugge ne Fra le mani, Territorio; oppure del bellissimo torso del Il riposo di Eros, massima espressione della potenza del corpo, si tratta di un corpo nudo colto nel momento del sonno con muscoli tesi, ma con postura rilassata ma che allude alla forza indomabile del possedere. -------------------------------------------------------------------------------- Biografia dell’artista ELENA MUTINELLI La galleria sarà aperta dal mercoledì al sabato dalle ore 15.00 alle 19.00 – Oppure su appuntamento- ENTROTERRA – COME SI ARRIVA -Tram 14 (che passa da piazza del Duomo - via Torino - P.ta Genova) fermata Largo Giambellino -Autobus 50 o 61 fermata piazza Frattini -Metropolitana fino a Primaticcio (linea rossa) + autobus 64 e dopo tre fermate si arriva in largo Gelsomini, a due passi da largo Giambellino. ASSOCIAZIONE CULTURALE ENTROTERRA Sede espositiva: Via Biancospini, 2- 20149 Milano Sede legale: Via Perlasca, 13/E- 25086 Rezzato (BS) tel. +39 030-2593763 Tel. 02 422 97 041 cell. 340-7781096 cell.338-9649806 e-mail: info@entroterra.it


Name: Sound Art Museum
Email: sam@radioartemobile.it
From: Roma
Date: 14/01/2005
Time: 14.30.24
 

Testo

UN SUONO DIVERSO RAM radio arte mobile 15 01 2005 ore 19.00 ROMA - Via Conte Verde 15, scala a, int. 4 Carla Accardi Nicoletta Agostini Mario Airò Paolo Aita Massimo Bartolini Elisabetta Benassi Lorenzo Benedetti Sarra Brill Angelo Capasso Stanislao Di Giugno Bruna Esposito Marco Fedele di Catrano Riccardo Giagni Silvia Iorio John Körmeling Sonya Orfalian Daniele Pieroni Cesare Pieteroiusti Mimma Pisani Vettor Pisani Michelangelo Pistoletto Emilio Prini Annie Ratti Maurizio Rizzuto Gert Robijns Corrado Sassi Maurizio Savini Donatella Scalesse Rosma Scuteri Donatella Spaziani Volume! Giacomo Zaza Zerynthia Fino al 11 febbraio 2005 Lun-mer-ven ore 10.00 -14.00 Tel 06 49382579 06 4940893 sam@radioartemobile.it www.radioartemobile.it


Name: Franco Santamaria
Email: frasmari@tin.it
From: Roma
Date: 14/01/2005
Time: 19.31.19
 

Testo

COMUNICATO STAMPA Galleria “Arte In” di Roma: Presentazione del libro “Echi ad incastro” di Franco Santamaria. Sabato 22 gennaio 2005, alle ore 18.00, nell’accogliente sede di “Arte In” in Via degli Orti d’Alibert 30 - Roma-Trastevere, nella cornice della mostra collettiva “Di segni e di luce” con dipinti di Marco Bellagamba, Giovanni Mangiacapra, Lidia Scalzo ed Enrico Zingaretti, l’associazione “Soqquadro” e l’associazione “Arte In” di Roma, col patrocinio dell’Accademia Belle Arti di Roma, presentano il libro di poesie di Franco Santamaria “ECHI AD INCASTRO” (Joker, Novi Ligure 2004). Interventi critici e lettura di poesie di Reno Bromuro e Giusi Maletta. Info: Marina Zatta, tel. 06.4504846, cell. 333.7330045; soqquadro@interfree.it Marina Zatta: "Nella nuova raccolta poetica “Echi ad incastro”, edita da Joker di Novi Ligure, Franco Santamaria conferma la singolare predisposizione a scavare nella realtà odierna per rilevarne problemi e sofferenze e farli diventare sue personali inquietudini. La sua poesia richiede attenzione e riflessione. In apparenza può suggerire l’idea di un forte protagonismo dell’autore, ma il vero protagonista è l’uomo nella sua veste di carnefice e di vittima, di “ingordo rapace” e di creatura senza difesa, “albero” spogliato della sua dignità. È poesia sociale e politica, oltre che lirica pura, dove l’ “io” del poeta è sovrastato dal “noi” dell’umanità sofferente per ingiuste cause, della quale Santamaria si fa voce o meglio cassa di risonanza degli “echi” che da essa provengono e s’incastrano nella sua coscienza. Sono echi di dolore, ma anche di speranza e di reazione vitale che si intrecciano in una trama fitta di figure retoriche (primeggia la metafora) che fugano il pericolo della caduta in declamazioni ideologiche o in banale commiserazione dell’angoscia esistenziale."


Name: Michele De Luca
Email: michele.dl@libero.it
From: Viterbo
Date: 14/01/2005
Time: 21.15.36
 

Testo

GALLERIA MIRALLI PALAZZO CHIGI Portico della Giustizia (sec. XII) via San Lorenzo, 57 via Chigi, 15 01100 Viterbo - tel. 0761.340820 - 349.0968679 VITERBO amiralli@libero.it MICHELE DE LUCA V e d e r e i l v e d e r e Testo critico di Guglielmo Gigliotti Luogo: PALAZZO CHIGI, via Chigi 15, Viterbo Inaugurazione: domenica 23 gennaio 2005, ore 11 Periodo: dal 23 gennaio al 10 febbraio 2005 ore 17 – 19 (escluso festivi) La Galleria Miralli presenta nelle storiche sale di Palazzo Chigi a Viterbo “Vedere il vedere”, personale di Michele De Luca, artista ligure operante a Roma e portatore di una singolare e attenta linea di ricerca astratta imperniata sulla luce. De Luca lavora infatti da anni sul binomio luce-ombra con un forte e personale slittamento di lunghezze d’onda giocato attraverso scialbature di colore su supporti diversi come tavole, metalli o tele, così da renderli quasi immateriali, come fantasmi del tempo o ineffabili luoghi-luce. “Negli ultimi lavori la pittura di De Luca rinnova l’intensità di un caratteristico lirismo fatto di concitate ed inquietanti attese di rivelazione di luce, e che si afferma lungo gli anni ’90 fra le più originali proposizioni della sua generazione” (Enrico Crispolti). Nello spazio di Palazzo Chigi Michele De Luca installa le sue opere recenti e in parte inedite, di grandi e medie dimensioni, in un serrato dialogo di rimandi visivi in cui nuove gamme cromatiche verdi-giallastre affiancano gli oscuri spazi bluastri o violacei che costituiscono il cosmo concettuale ed esistenziale di De Luca e sul quale il pittore “scarica” pulsionali fendenti di ammaliante energia luminosa. Nel testo che accompagna la mostra scrive il critico Guglielmo Gigliotti: “La luce di De Luca, non è bella: è. Rifulge di se stessa. E si pone interrogativa: cosa vuoi vedere di più? Di più non si può vedere. Ma la pittura non è solo vedere. La pittura, figlia del vedere, lo supera al fine per scorgere, nelle trame della vista, quelle che Klee chiamava “le strutture dell’invisibile”. Ecco che il “vedere il vedere” di De Luca addiviene, come un mantra degli occhi che circuita attorno a una polarità bianca, una meditazione sull’essere della luce che non vuole più servire a vedere. Vuole solo essere. Si può essere di più?” ------------------------------------------- Michele De Luca (Pitelli, La Spezia, 1954) vive e lavora a Roma, dove espone dal 1983 e insegna all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha partecipato a “Nuove emergenze degli anni Ottanta e Novanta, Premio Marche 1999, Mole Vanvitelliana, Ancona, 1999; “BNL: una Banca per l’arte oltre il mecenatismo”, Chiostro del Bramante, Roma, 2000; “Una luce per Sarno”, Musei Civici di Angri, Spoleto, Amalfi, Macerata, 2002; “Sensi contemporanei”, Museo Vittoria Colonna, Pescara, 2004; “Le collezioni del CAMeC”, Centro di Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia, 2004; “La luce oltre la forma”, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Portogruaro, Galleria Peccolo, Livorno, Galleria Folini, Chiasso, Svizzera, Museo Casabianca, Malo, 2004. Ha esposto ripetutamente alla Galleria Giulia di Roma e a rassegne internazionali in musei e gallerie a Tokyo, Parigi, Londra, La Habana, Buenois Aires, Melbourne, Seoul, e in Finlandia, Irlanda, Svizzera, Emirati Arabi Uniti. Fra le personali: Università di Genova, 1996; Accademia d’Ungheria in Roma, 1997; Museattivo Claudio Costa, Genova, 1998; Galleria Immaginaria, Firenze, 2001; Studio Ghiglione, Genova, 2002; Studio Watts, San Gemini, 2003; Galleria Peccolo, Livorno, 2003; SICAF, Seoul International Contemporary Art Fair, Seoul, Sud Corea, 2004. http://digilander.iol.it/deluca1


Name: Simone Lammardo
Email: info@lammardo.it
From: Loano
Date: 19/01/2005
Time: 16.18.04
 

Testo

Forma e Contenuto Mostra privata di Simone Lammardo a Loano in Via Stella, 19 Inaugurazione Domenica 30 gennaio 2005 Presentazione dell'artista Valter Boj Un materializzarsi continuo di elaborazioni psichiche, a volte tenerissime altre volte sofferte. Nelle opere di Simone Lammardo si può rintracciare un percorso estetico che va dalla contemplazione della natura sino al ritratto dell'innocenza fanciullesca, passando per la riflessione sulle violenze della civiltà urbana. Si tratta di un'esperienza onirica incessante, dell'eliminazione delle barriere che separano la vita diurna dalla vita notturna. Il mezzo espressivo preferito sono gli acrilici o comunque i colori sintetici a veloce essicamento, proprio per dare risalto e vivacità ai soggetti, di solito ben delineati nei loro contorni, eppure - fatalmente - sfuggevoli per la loro assolutà levità. Poi ci sono le pittosculture, paesaggi creati con oggetti decostruiti e trattati con smalti e acidi: microcosmi nei quali si consuma la metafora delle piccole esistenze umane. "Non mi piace scadere nella musealizzazione dello stile - dice Lammardo - Preferisco utilizzare modalità espressive sempre nuove, ma nulla m'impedisce di procedere con le tecniche ed i supporti tradizionali". Di lui Gabriele Turola scrive: "I paesaggi lunari e venusiani, le architetture enigmatiche di Simone Lammardo vengono riportate alle forme archetipe di solidi geometrici elementari che sottolineano una viva fiducia nella forza magnetica dell’intelligenza umana e che visualizzano meditazioni filosofiche, voli della fantasia, immagini di un sogno matematico e fantascientifico". Lammardo cerca di dare vita ad un'universo parallelo; sono proprio gli sfondi ed i paesaggi spesso metafisici a dare risalto al realismo del personaggi, frutto di combinazione di parti riconoscibili eppure privi di naturalismo anatomico. Il critico Teodosio Martucci ha scritto: "Stilizza nelle sue opere un ideale di purezza che persegue nella sintesi rigorosa delle forme, nella percezione di uno spazio visto come unità cosmica, in cui non gli oggetti ma le loro apparenze sono i reali e silenziosi protagonisti. E’ una pittura, quella di Lammardo, che procede per enigmi, per sortilegi di interrogazioni, che anzi quasi paradossalmente fa apparire la riflessione come un atto di pura magia, un mistero nel mistero". E l'artista così definisce il suo rapporto con l'atto creativo: "Cerco di creare una strada che mi porti verso una dimensione libera, in un 'altrove' di cui sento il bisogno di riappropriarmi e che desidero condividere con gli altri. Realizzare un'opera mi dà sollievo: nei mie limiti sono stato capace di ridurre lo spazio immenso tra un'idea, spesso un guizzo dell'inconscio, e la tela bianca". Simone Lammardo e' nato a Genova ed abita a Giustenice, nel Savonese. Ha conseguito il titolo di Maestro d'Arte presso l'Istituto Statale d'Arte "Walter Gropius" di Imperia, ottenendo alcuni primi riconoscimenti artistici d'impronta storico-sociale. Ha cominciato l'attività espositiva nel 2001. Tra le sue esposizioni si segnalano: Rassegna d'Arte Contemporanea "Magica", Castello Estense, Ferrara, 2002; Personale Sala Olimpia di Artecultura, Milano Brera, gennaio-febbraio 2003; Personale "OniricaMente" presso la Biblioteca civica internazionale di Bordighera (Im), giugno-luglio 2003; Opere in permanenza alla "Neoart Gallery", Roma, 2004 e presso la Galleria "La Telaccia", Torino, 2004. Tra i recenti riconoscimenti: Medaglia d'oro XV Concorso nazionale di pittura Biennale di Osio, Bergamo, 2004. Sito web: http://www.lammardo.it La mostra, in via Stella 19 a Loano, continua sino al 15 febbraio Tutti i giorni ore 10-13 / 16.30-20 Ingresso libero


Name: Studio 71 Palermo
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 25/01/2005
Time: 18.20.36
 

Testo

GALLERIA DI VILLA NISCEMI – PALERMO Piazza Niscemi Palermo Sabato 29 Gennaio 2005 alle ore 18.00 presso la galleria di Villa Niscemi a Palermo verrà inaugurata la mostra personale di Gianni Maria Tessari dal titolo: “Violenti squarci su mute finestre metropolitane” a cura di Vinny Scorsone (…)“I quadri di Gianni Maria Tessari, (scrive Vinny Scorsone nel suo testo in catalogo) sembrano cibarsi di questo momento disperato che l’umanità intera sta vivendo. Egli attinge le problematiche della sua arte dalla vita quotidiana conscio di essere sotto l’occhio vigile di un Grande Fratello mediatico pronto ad ottundere ogni sprazzo di sano individualismo intellettuale. In un’epoca fatta di apparenze, l’artista cerca di recuperare ciò che vi è di reale ed importante. Partendo dal presupposto che l’uomo è un essere emozionale in continua trasformazione fisica e filosofica, l’artista torinese popola i suoi dipinti di creature attonite ed impaurite pronte a lasciarsi travolgere virtualmente dagli avvenimenti in un mondo che muta seguendo due strade divergenti: il male e il bene e in cui la scelta finale è determinata unicamente dal libero arbitrio individuale. Le sue opere, seppur imprigionate in schematici e rigidi riquadri urbani, lasciano intravedere una speranza per il genere umano. Sempre a caccia di un’altra dimensione, dove il divino si svela e l’umanità si trasforma in positivo, egli dipinge un mondo artificiale in cui l’uomo può integrarsi, fino quasi a dissolversi, con la natura (creata anch’essa in laboratorio). Nell’unità della sua opera, soprattutto negli scritti, il pessimismo di Tessari si stempera trasformandosi in un ammiccare nascosto provocatorio e ironico.(…) La mostra potrà essere visitata fino al 9 febbraio 2005 con i seguenti orari: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00 ingresso gratuito Palermo, 22/01/2005 Studio 71 Palermo L’addetto stampa Mariella Calvaruso


Name: Arthur Imparato
Email: arthurimparato@yahoo.com
From: Spain, France
Date: 31/01/2005
Time: 01.21.15
 

Testo

Dear Senora, Your paintings look very nice. I am researching my ancestors. My grand father, Arturo Giovanni IMPARATO was born in Castellamare in 1890. He was an opera singer, moved to New York in 1910. Do you know of him? Sorry for not writing in Italian. Sincerely, Arthur Imparato


Name: galleria Tartaglia
Email: gallerie@tartagliaarte.com
From: Roma
Date: 01/02/2005
Time: 20.26.02
 

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Omaggio al pittore della "Commedia umana" Maestro Raffaele Frumenti in connubio artistico con Franca Mancini, poetessa dei "Chiaroscuri dell'anima". Inaugurazione Sabato 5 Febbraio 2005 dalle ore 18,00 presso i locali della galleria Tartaglia Arte di Via xx Settembre, 98c/d Roma L’esposizione pittorica e dell’opera poetica si protrarrà fino al giorno 28 febbraio 2004 ------------ A Tribute to the Artist of,"The Human Comedy" Maestro Raffaele Frumenti in collaboration with Franca Mancini Poet of, “Light and Shade of the Soul” Beginning Saturday, February 5th , 2005 from 6:00 pm at Gallery Tartaglia Arte Via xx Settembre, 98c/d Roma Exhibition open until February 28th , 2005 ---------------- Raffaele Frumenti (1922 - 2002) nato a Roma in Borgo Pio, antico rione papalino. Pittore per vocazione, ha manifestato la capacità di esprimersi artisticamente fin da ragazzino, quando per puro divertimento costruiva piccoli teatrini, curandone la scenografia e dipingendone i fondali. I suoi dipinti rappresentano personaggi rassomiglianti a cardinali che allo stesso tempo fanno pensare a pagliacci di un circo, in un mondo di fantasmi che scaturiscono dal suo subcosciente, retaggio forse di un'infanzia trascorsa a curiosare all'interno della Basilica di San Pietro. La sua pittura è un mondo colorato, malinconico, ironico ed accattivante che esplode nella rappresentazione della commedia umana.Inoltre ha avuto l'onore di eseguire un trittico a pittura murale nell'atrio della scuola Media di S. Basilio a Roma, su commissione delle Belle Arti. Ha realizzato la copertina per il libro Polizia in azione. È stato docente di Disegno Artistico alla Scuola Media Statale "Benvenuto Cellini". Franca Mancini, nativa di Todi, vive e lavora a Roma. Da sempre si dedica alla poesia per la quale nutre una passione autentica. L'amore è il sentimento guida delle sue raccolte, amore per le proprie radici e per le persone, reali o ideali, che l'accompagnano nell'imprevedibile cammino del vivere quotidiano. Ha pubblicato le raccolte di liriche "Il mio canto" (2002), "Piccole foglie" (2003) e "Ombre" (2004). per saperne di più visiti il sito www.tartagliaarte.com per info: 06 4884234 email: gallerie@tartagliaarte.com -------------------------------------------------------------------------------- TARTAGLIA ARTE Via XX Settembre,98 c/d Tel./fax 06 4884234 00187 Roma www.tartagliaarte.com www.tartagliaarte.it


Name: Centro Arte Morandi
Email: centrodeartemoderno@telefonica.net
From: Madrid
Date: 02/02/2005
Time: 09.40.18
 

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Del Viernes 4 al sábado 12 de febrero Centro de Arte Moderno Gobernador, 25 esquina San Pedro 28014 Madrid Metro: Atocha - Antón Martín 34-914298363 centrodeartemoderno@telefonica.net ENTRADA LIBRE Y GRATUITA Performas en el Centro es un encuentro internacional de performas. Artistas de diferentes nacionalidades, todos ellos con una importantísima trayectoria en esta área, se darán cita con la finalidad de desarrollar cada uno su particular obra, a través de esta forma de expresión. En esta propuesta, que promete ser cautivadora, participan creadores de España, Italia, México, Grecia, Argentina y Chile. CRONOGRAMA Viernes, 4 de febrero 20.00 h SHEren’s CASE, Laura Cristin (Italia) 20.45 h Cuadros para una exposición, Carlos Felices (España) 21.30 h El arte del juego, el juego del arte, ANIMA -Almudena Mora y Juan Yagüe- (España) Sábado, 5 de febrero 20.00 h Pura Seda, Yolanda Pérez Herrera (España) 20.45 h Interferencias III, Nieves Correa (España) 21.30 h El jardín ilustrado, Nana Martínez Santamaría (España) Martes, 8 de febrero 20.00 h Ironic Froggy-Ironic Art, Filippos Tsitsopoulos (Grecia) con la colaboración de Nacho Ramírez 20.45 h Art Ephimera, Pedro Núñez (Chile) Jueves, 10 de febrero 20.00 h Acción 01-05, Hilario Álvarez (España) 20.45 h Choco-Adiction Action, Nacho Ramírez (España) con la colaboración de Filippos Tsitsopoulos 21.30 h S/T, Emilio y Franca Morandi (Italia) Viernes, 11 de febrero 19.00 h M12 Monumento al paraguas, Jorge Ismael Rodríguez (México) Actividad incluida en el programa: MÉXICO EN ARCO 2005 Sábado, 12 de febrero 20.00 h Asturias paria erida / Pulgu republicano (fotomatón) / Mirando al mar (tonada), Nel Amaro (España) 20.45 h ANTIFAZismo, Pepe Murciego (España) 21.30 h Poema-Prospecto-Sistitis, Mario Merlino (Argentina) 22.00 h S/T, Emilio y Franca Morandi (Italia)


Name: A.I.E.S.M. Associazione Internazionale Eventi di Scultura Monumentale
Email: francini@val.it
From: Songkla - Tailandia
Date: 04/02/2005
Time: 11.46.03
 

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SONGKLA - TAILANDIA 2005- I. SIMPOSIO INTERNAZIONALE DI SCULTURA MONUMENTALE La A.I.E.S.M., Associazione Internazionale Eventi di Scultura Monumentale, la Thai Sculptor Association, il Dipartimento di Scultura, Facoltà di Pittura, Scultura e Grafica della Silpakorn University di Bangkok, l'Art Center della Silpakorn University, la Facoltà di Fine Arts della Thaksin University e il Comune di Songkla, organizzano in Tailandia il 1° Simposio Internazionale di Scultura Monumentale. Il simposio si terrà dal 10 al 30 di Aprile 2005 nella città di Songkla in Tailandia e vedrà la partecipazione di 6 artisti internazionali membri di A.I.E.S.M , 6 artisti tailandesi della Thai Sculptor Association e 2 artisti locali della città di Songkla. Le opere realizzate durante il simposio verranno permanentemente installate nel parco sul mare della città di Songkla, creando un percorso di sculture monumentali pubbliche unico nel suo genere in Tailandia. Scopo del simposio è creare un Evento d'Arte Internazionale che promuova il Turismo nella città di Songkla e in Tailandia in generale, specialmente dopo il Tsunami del 26 Dicembre 2004. L'iniziativa si propone anche di favorire gli scambi intellettuali tra artisti internazionali e artisti tailandesi e di coinvolgere la popolazione locale invitata ad assistere alla creazione delle sculture in un laboratorio aperto al pubblico, nel clima dei festeggiamenti per il Capodanno Tailandese. Al finale del simposio è prevista una cerimonia di chiusura con la presenza di ambasciatori e personalità del governo tailandese. Saranno inoltre realizzati un catalogo e un video DVD sull'evento. Per maggiori informazioni, visitare il sito: www.aiesm.com oppure contattare: Diana Manni, manager A.I.E.S.M. per le pubbliche relazioni, e-mail: manni@artlaboratory.com - Bettino Francini, Presidente mondiale di A.I.E.S.M., e-mail: francini@val.it SONGKLA- THAILAND 2005 - 1. INTERNATIONAL SIMPOSIUM OF MONUMENTAL SCULPTURE The A.I.E.S.M., International Association for Monumental Sculpture Events, the Thai Sculptor Association, the Department of Sculpture, Faculty of Painting, Sculpture and Graphic Arts of the Silpakorn University in Bangkok, the Art Center of the Silpakorn University, the Faculty of Fine Arts of the Thaksin University and the Municipality of Songkla, organize in Thailand the 1° International Symposium of Monumental Sculpture. The symposium will be held from the 10th to the 30th of April 2005 in Songkla in South Thailand, and it will see the participation of 6 international artists, members of A.I.E.S.M, 6 Thai artists of the Thai Sculptor Association and 2 local artists of Songkla. The works realized during the symposium will be permanently installed in the park on the sea of the city of Songkla, creating a route of public monumental sculptures, unique in Thailand. Purpose of the symposium is to create an International Art Event that will promote the tourism in the city of Songkla and in Thailand in general, especially after the Tsunami of 26th of December 2004. The initiative also is focused to favor the intellectual exchanges between International and Thai artists and to involve the local population invited to assist at the creation of the sculptures in a open workshop, in the ambience of celebrations for the Thai New Year's eve. At the end of the symposium it is foressen a ceremony with the presence of ambassadors and personalities of the Thai government. A catalogue and a DVD movie performing the Event will be also realized. For further information, please visit the web site: www.aiems.com or contatc : Diana Manni , A.I.E.S.M. Manager for the public relations, e-mail: manni@artlaboratory.com - Francini Bettino, World President of A.I.E.S.M. , e- mail: francini@val.it SONGKLA - TAILANDIA 2005 - I° SIMPOSIO INTERNACIONAL DE ESCULTURA MONUMENTAL La A.I.E.S.M, Asociación Internacional de Eventos de Escultura Monumental, la Thai Sculptor Association, el Departamento de Escultura, Facultad de pintura, escultura y gráfica de la Silpakorn University de Bangkok, el Art Center de la Silpakorn University, la Facultad de Bellas Artes de la Thaksin University y el Ayuntamiento de Songkla, organizan en Tailandia el 1° Simposio Internacional de Escultura Monumental. El simposio se tendrá desde el 10 hasta el 30 de Abril 2005 en la Ciudad de Songkla en Tailandia y verá la participación de 6 artistas internacionales, miembros de A.I.E.S.M, 6 artistas tailandeses de la Thai Sculptor Association y 2 artistas locales de la Ciudad de Songkla. Las obras realizadas durante el simposio vendrán permanentemente establecidas en el parque sobre el mar de la ciudad de Songkla, creando un recorrido de esculturas monumentales públicas, único en su género en Tailandia. Objetivo del simposio es crear un Evento de Arte Internacional que promueva el Turismo en la ciudad de Songkla y en Tailandia en general, especialmente después del Tsunami del 26 de Diciembre 2004. La iniciativa también se propone de favorecer los cambios intelectuales entre artistas internacionales y artistas tailandeses y de implicar la población local invitada a asistir a la creación de las esculturas en un laboratorio abierto al público, en el clima de los festejos por la Nochevieja tailandés. Al final del simposio es prevista una ceremonia con la presencia de embajadores y personalidades del gobierno tailandés. Además serán realizados un catálogo y un vídeo DVD sobre el evento. Para mayores informaciones, por favor visitar el sitio web: www.aiesm.com, o contactar: Diana Manni, A.I.E.S.M. Manager for the public relations, e-mail: manni@artlaboratory.com - Francini Bettino, Presidente mundial de A.I.E.S.M. , e-mail: francini@val.it


Name: Fulvia Spizzo
Email: info@aaa-edizioni.it
From: Udine
Date: 08/02/2005
Time: 21.16.14
 

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FULVIA SPIZZO Interno 16 - Udine Dal 15 febbraio al 12 marzo 2005 a cura di Piermario Ciani Continuano le mostre in questo elegante spazio neomoderno situato nel centro di Udine. Fulvia Spizzo è un'artista che si divide tra i mobili da fiaba e i fumetti delle Gemelle Irvette. Recentemente ha esposto all'Artestudio Clocchiatti di Udine, allo Spazio Juliet di Trieste e alla Galleria Comunale di Monfalcone. ... E¹ un¹artista di lunga esperienza e un¹insegnate d¹arte sempre aperta alle sperimentazioni. Usa con grande raffinatezza tecniche semplici come il collage, la tempera, il frottage, il gesso. Per gli assemblaggi sceglie prevalentemente elementi purificati dal tempo e dall¹usura, di cui sa cogliere l¹intrinseca liricità. La sua gamma coloristica preferita è formata da tinte naturali e, come la linea ritmica e nervosa, è vincolata da una interiore esigenza di eleganza. Molto produttiva, ha fatto le più varie esperienze, e da sempre, continuamente, disegna, assembla, installa, costruisce, filma, danza e dipinge... Eleonora Gregorat, da Juliet 121, Febbraio 2005 Martedì 15 febbraio alle ore 18.30 l'artista offrirà un aperitivo a tutti gli intervenuti. Interno 16 Udine, via Portanuova, 7 interno 16 aperto ore 9,00 - 18,00 chiuso domenica e lunedì 0432.295990 <agosparini@libero.it> Ufficio Stampa info@aaa-edizioni.it http://www.aaa-edizioni.it


Name: Galleria "Studio 71"
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 12/02/2005
Time: 12.01.27
 

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----- GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE “STUDIO 71” Via Ten. Luigi Rizzo ang. Via V.zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – 3332737182 - e mail studio71pa@tin.it internet www.studio71.it Il 10 gennai 2005 ha rappresentato una data storica per i fumatori. Vietato fumare, si legge, ormai, dappertutto. Al ricordo di quella che, ancora oggi, è una delle più grandi passioni di molti italiani, la galleria Studio 71 di Palermo ha deciso di dedicare una mostra. Sabato 26 febbraio 2005 alle ore 18.00 presso la galleria d’arte Studio 71 Via V.zo Fuxa n. 9 Palermo verrà inaugurata la mostra di fotografie di Maria Pia Lo Verso dal titolo: Una questione di fumo “luoghi e fumatori di tabacco in Sicilia” La mostra raccoglie circa 30 scatti fotografici realizzati da Maria Pia Lo Verso nel corso di alcuni anni. Le tabaccherie siciliane e i personaggi del mondo dell’arte, colti nei momenti rituali che caratterizzano il fumatore, sono i protagonisti di questa interessante mostra, realizzata anche grazie al contributo della Federazione Italiana Tabaccai. “… Immagini che ci accompagnano alla scoperta dell’arte e del piacere del fumare. Attimi intimi di fumatori ignari e talvolta assorti colti dall’obbiettivo ..” come scrive il Segretario generale della FIT Sergio Baronci nella sua presentazione del catalogo. E ancora Vinny Scorsone: “…Questa mostra non vuole essere un inno al fumo, ma un omaggio a ciò che il tabacco e le tabaccherie hanno rappresentato per tante generazioni e al fascino che, nell’immaginario comune, continuano a produrre. Provate a pensare: Che cosa sarebbero James Dean, Marlon Brando, Humphrey Bogart, senza la loro sigaretta? E una bella partita di poker senza la cappa di fumo e un bicchiere di liquore? Perderebbero sicuramente parte del loro fascino. L’immagine del bel tenebroso, negli anni passati, è sempre stata accompagnata da quel cilindretto (spesso arrotolato a mano personalmente) che penzolava dalla bocca e gli anni ’50 e ’60, in particolar modo, hanno contribuito a creare nuovi miti e stili di vita tendenti ad associare al fumo la figura del ribelle da emulare. …” Mentre Aldo Gerbino nella sua presentazione in catalogo: “…Pia Lo Verso ci sottopone i suoi scatti nel cromatismo dell’istantanea. Vengono così offerte rivendite di tabacchi: da quelle storiche risalenti alla Palermo liberty (Ribaudo, Vicari), poste nella piazza dove s’erge il monumentale teatro Massimo, alle altre disseminate nel centro storico, e ancora a quelle dell’entroterra e in altre coste della Sicilia. Un invito, questo procedere di Pia Lo Verso, nel mondo del tabacco (dall’auge alla crisi), e, soprattutto, alla trasformazione del luogo di distribuzione in banco del lotto e delle corse, vendita di materiali affini, e sempre meno luogo di ritrovo per la esaltazione e la liturgia del fumo. …” La mostra resterà aperta al pubblico fino al 25 marzo 2005 orario dalle 17.00 alle 20.00 escluso i festivi. Palermo, 25/01/2005 Galleria d’arte Studio 71 L’addetto stampa Mariella Calvaruso


Name: Rolando Zucchini
Email: rolandozucchini@infinito.it
From: Capua
Date: 12/02/2005
Time: 12.04.03
 

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One of the better sites in the web: www.zetau.it extra special number Alla Libreria Guida (Corso Gran Priorato di Malta, 25 Cortile Palazzo Lanza 81043 Capua 0823/62.29.24 e-mail guidacapua@libero.it) giovedì 17 febbraio, ore 18,30, per la serie “Conversazioni sull’arte contemporanea” conferenza sul tema “Paradigmi visivi tra Caravaggio, Burri e Fontana” con l’intervento di Maurizio Vitiello, critico d’arte, docente alla Fondazione Humaniter, all’Unitre e all’Università Popolare di Napoli. Si tratta di un approfondimento sui sentieri dell’arte contemporanea. Si guarda all’indietro a Caravaggio per sottolineare la sua moderna caratura e si segnalano i primati di Burri e Fontana, maestri indiscussi dell’arte del secolo scorso, in una sorta di continuità ideale. Inquadrature, segnature, sottolineature, incisioni e luci saranno vagliate con perspicace indirizzo critico per raccogliere esempi e vertigini di una creatività di questi ultimi secoli.


Name: La Bertesca Masnada
Email: francesco.masnada@inwind.it
From: Genova
Date: 12/02/2005
Time: 12.05.50
 

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La Bertesca-Masnata Via Assarotti 51r 16122 Genova tel. +39-347-1560129 francesco.masnata@inwind.it venerdì 11 febbraio 2005 dalle ore 16.30 alle ore18.30 Adria Sartore - Omaggio a Elizabeth S. "11 febbraio 1862 - 11 febbraio 2005" Non sarà mai risolto il mistero sulla morte di Elizabeth Siddal avvenuta l'11 febbraio 1862 a Londra in Highgate Village. Un'eccessiva dose di laudano presa per alleviare quella pena d'amore che la condusse alla pazzia? Elizabeth presta il volto a Ofelia, posa per mesi in una vasca da bagno e Ofelia le trasferisce (lentamente) la sua tragedia. Io ho prestato a Elizabeth Siddal volti immersi talvolta nell'acqua. Volti di donne che quotidianamente combattono col profondo senso del disagio. Adria Sartore Nobody will never disclose the enigma of the death of Elizabeth Siddal occured on the 11th of February 1862 in Highate Village, London. An extreme dose of laudanum. Maybe taken to ease the love pain that drove her to madness? Elizabeth gives her face to Ophelia, she poses in a bath for mounths and Ophelia pours to her (slowly) her own tragedy. I lended to Elizabeth Siddal faces plunged, sometimes, in water. Day by day those women faces fight against the deep sensation of disconfort. Adria Sartore


Name: Galleria Artra
Email: marcellastefanono@virgilio.it
From: Genova
Date: 13/02/2005
Time: 23.14.35
 

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Palazzo Ducale Piazza Matteotti 23 16123 Genova tel.+39 010 5955822 artragalleria@tin.it COMUNICATO STAMPA Sabato 19 febbraio 2005 alle ore 18.00 si inaugura alla galleria ARTRA di Genova: ”SPAZIO FRONTALE” ricerca e progetto di PAMELA FERRI, opere di GIANNI ASDRUBALI "SPAZIO FRONTALE" è il titolo di una ricerca resa possibile da uno studio di Pamela Ferri, giovane progettista italiana, sulle opere di Gianni Asdrubali, artista che, a partire dal 1979, ha sempre lavorato sulla materializzazione di un "vuoto frontale" fino a divenire nel corso degli anni uno “spazio frontale adimensionale” spostando l'attenzione da uno spazio infinito e irreale quindi di "effetto", ad uno spazio finito e reale privo di "effetto", dove per finito si intende un limite senza bordi, dato dalla percorrenza mentale e fisica e "schiacciata" in un’ unica superficie... “…..Quando Asdrubali parla di spazio frontale a proposito del suo lavoro vuol dire che le forze interne alle antitesi espresse dal gesto, dal colore, dal segno, dalla forma si integrano e annullano nella percezione che ognuno ha dell’intera spazialità. Ogni segno è esterno e interno delle parti di superficie coinvolte nell’energia distributrice del gesto….. ….. Ciò che appare interessante, è cogliere in cosa e dove un artista come Asdrubali, che matura il proprio lessico negli anni Ottanta, insidiati dal riflusso linguistico e dal cosiddetto ‘nomadismo’ citazionista, si diversifica e distacca da ogni ipotesi postmoderna per coniugare il proprio lavoro a quello dei pionieri della nuova spazialità nel XX secolo. Ebbene, il primo aspetto di cui dover tenere conto è l’enunciazione di vuoto, spazio ed energia che Asdrubali coniuga con intenzioni e suggestioni ben determinate: le valenze che ad essi affida Asdrubali non si possono ignorare nel ‘leggere’ le sue immagini e le sue opere, altrimenti si incorrerebbe nell’errore di considerare un Concetto spaziale d Fontana come un banale foro nella tela. Ma è tanto reale la portata del ‘buco’ di Fontana, quanto lo è la considerazione del ‘vuoto’ come ‘limite dinamico’ nella creazione di quello che Asdrubali definisce lo spazio frontale adimensionale….” Bruno Corà . (da “SPAZIO FRONTALE”, ediz. Prearo Milano, febbraio 2005, edito in occasione della mostra) inaugurazione 19 febbraio 05 ore 18,00 durata: 19 febbraio 15 aprile ( chiuso settimana di Pasqua ) orari: aperto dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 19,30


Name: michele de luca
Email:michele.dl@libero.it
From: Roma
Date: 15/02/2005
Time: 17.43.55
 

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M I C H E L E D E L U C A e s t a t i c a a cura di Francesco Pezzini e Cesare Sarzini Associazione culturale TRAleVOLTE - Piazza di Porta San Giovanni, 10 - Roma inaugurazione sabato 19 febbraio 2005 alle ore 18 dal 19 febbraio al 9 aprile tutti i giorni dalle ore 17 alle 20 (chiuso sabato e festivi) L’ associazione culturale TRAleVOLTE - presso lo studio “Sala 2 Architettura” - apre la sua attività, sul rapporto arte architettura, con una personale dell’artista Michele De Luca, ruotante attorno ad un nuova opera: la scultura Estatica, affiancata da altri lavori pittorici e oggettuali che creano un sottile percorso di segnali visivi “tra le volte” dello spazio espositivo. Michele De Luca riporta a Roma con questa installazione la sua densa e singolare ricerca di “pittura di luce”. In Estatica, la struttura verticale asimmetrica presenta la superficie, metallica e lignea, sensibilizzata da evanescenti trasparenze di striature luminose. E’ un’apparizione monolitica che con la decantazione del gesto evoca la potenziale implosione di un’energia raggelata. Scrive nel testo critico Cesare Sarzini: “Il lavoro di Michele De Luca è da tempo imperniato sulla ricerca di una visione originaria della luce che, pur riducendo l’immagine, amplifica gli stati emotivi. La luce è l’anima di questa pittura, di certo non retinica, mistica. Egli sembra cercare un’immagine eidetica interiore che, originata dall’esistenzialismo della sua prassi artistica, vuole essere il fondamento e allo stesso tempo la speranza per una visione incantata.” Michele De Luca (Pitelli, La Spezia, 1954) vive e lavora a Roma e insegna all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha partecipato a “Nuove emergenze degli anni Ottanta e Novanta, Premio Marche 1999”, Mole Vanvitelliana, Ancona, 1999; “BNL: una Banca per l’arte oltre il mecenatismo”, Chiostro del Bramante, Roma, 2000; “Una luce per Sarno”, Musei Civici di Angri, Spoleto, Amalfi, Macerata, 2002; “Sensi contemporanei”, Museo Vittoria Colonna, Pescara, 2004; “Le collezioni del CAMeC”, Centro di Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia, 2004; “La luce oltre la forma”, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Portogruaro, Galleria Peccolo, Livorno, Galleria Folini, Chiasso, Svizzera, Museo Casabianca, Malo, 2004. Ha esposto alla Galleria Giulia di Roma e a rassegne internazionali in musei e gallerie a Tokyo, Parigi, Londra, La Habana, Buenos Aires, Melbourne, Seoul e in Finlandia, Irlanda, Svizzera, Emirati Arabi Uniti. Fra le personali: Università di Genova, 1996; Accademia d’Ungheria in Roma, 1997; Museattivo Claudio Costa, Genova, 1998; Galleria Immaginaria, Firenze, 2001; Studio Ghiglione, Genova, 2002; Studio Watts, San Gemini, 2003; Galleria Peccolo, Livorno, 2003; SICAF, Seoul International Contemporary Art Fair, Seoul, Sud Corea, 2004; Palazzo Chigi, Galleria Miralli, Viterbo, 2005. michele.dl@libero.it - http://digilander.iol.it/deluca1 TRAleVOLTE Piazza di Porta San Giovanni, 10 00185 Roma Tel. 06.70491663 Tel./Fax. 06.77207956 tralevolte@yahoo.it www.tralevolte.org


Name: Susanna Viale
Email: info@vialesusanna.com
From: Cuba - La Habana
Date: 16/02/2005
Time: 21.42.43
 

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CIUDAD DE LA HABANA - CUBA MUNICIPALIDAD DE MARIANAO ASSOCIAZIONE CULTURALE TEMPOREALE di Torino (Italia) CON IL PATROCINIO DEL COMITATO UNI - CUBA DELL'UNIVERSITÀ DI TORINO presentano la mostra d'arte dell'artista , SUSANNA VIALE "L'ESPRESSIVITA' UMANA ED IL SUO INCONTRO CON IL SOCIALE" "La expresividad humana y su encuentro con lo social" 30 opere in esposizione contemporanea presso la CASA COMUNITARIA DE POGOLOTTI. Avenida 57, esquina 94. Marianao e la BIBLIOTECA MUNICIPAL "ENRIQUE J. VARONA". Avenida 41, esquina 100. Marianao LA HABANA - CUBA Dal 22 al 27 febbraio 2005 (orario 10 - 17) , INAUGURAZIONE: MARTEDÌ 22 FEBBRAIO 2005 ALLE ORE 17. Susanna Viale via Martini 7 10025 Pino Torinese (To) www.vialesusanna.com


Name: A arte Studio Invernizzi
Email: info@arteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 07/03/2005
Time: 13.50.56
 

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COMUNICATO STAMPA ARTE E FILOSOFIA. PENSIERO PER IMMAGINI DEL PENSIERO TITOLO: Arte come scrittura della verità INCONTRO CON: Carlo Sini CURATORE E MODERATORE: Massimo Donà DATA: mercoledì 13 aprile 2005 ore 20.30 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Scarlatti 12 angolo Via Benedetto Marcello Milano La galleria A arte Studio Invernizzi, proseguendo nel suo ciclo di appuntamenti con filosofi contemporanei, organizza mercoledì 13 aprile 2005 un incontro con il filosofo Carlo Sini. Carlo Sini è una delle figure più significative della filosofia contemporanea. Docente di Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano, ha pubblicato le sue numerosissime opere presso Laterza, Marietti, Spirali, Raffaello Cortina, il Saggiatore, Jaca Book. La sua ultima fatica: Figure dell’enciclopedia filosofica è un’opera in più volumi, di cui sono stati pubblicati i primi cinque, che lo pone sempre più a livello dei maggiori pensatori contemporanei. Carlo Sini si è sempre interessato anche di questioni estetiche intravvedendo proprio nella forma di espressione artistica una delle scritture più urgenti di quella che i filosofi da sempre chiamano “verità”; la stessa che transita in un esercizio memoriale della vita eterna che non è mai stato esclusivo possesso della metafisica. Questo secondo appuntamento si preannuncia insomma come giusta prosecuzione del cammino avviato con il primo degli incontri di quest’anno tenuto dal filosofo Vincenzo Vitiello. Anche questa volta gli spazi della galleria ospiteranno un incontro irripetibile e vera e propria occasione per una ulteriore riflessione intorno ad alcune delle più radicali istanze significative dell’arte contemporanea. La verità non si scrive solo nel linguaggio logico da tempo familiare al pensiero filosofico. Essa si in-scrive piuttosto, e forse addirittura con la massima radicalità, proprio in quelle pratiche che non possono dirla e testimoniarla se non in un irrimediabile consumarsi che, da ultimo, non può che far spazio ad una oggettualità perfettamente autonoma; e per ciò stesso di difficile decifrazione per l’anelito conoscitivo di cui il linguaggio alfabetico è forse la forma principale. Pensare l’arte significa dunque mettere alla prova la hybris della conoscenza connaturata all’uomo e costringerlo a mettere sempre discussione le proprie certezze. Pensare l’arte significa aprire l’orizzonte filosofico a quell’alterità di cui troppo spesso si parla senza averne invero mai fatto reale esperienza. Pensare l’arte significa allora fare i conti con quel foglio-mondo che ogni esistenza attraversa e squaderna, anche se troppo spesso senza comprenderne la strutturale e forse irrimediabile paradossalità. Ingresso libero fino ad esaurimento posti Si prega di riservare al numero telefonico 02 29402855 oppure al seguente indirizzo e-mail info@aarteinvernizzi.it


Name: A arte Studio Invernizzi
Email: info@arteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 07/03/2005
Time: 13.51.54
 

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PROGRAMMA ESPOSITIVO APRILE 2005 MOSTRA: Michel Verjux A CURA DI: Marco Scotini PERIODO ESPOSITIVO: 28 aprile - 24 giugno 2005 INAUGURAZIONE: Giovedì 28 aprile 2005 ore 18.30 ORARI: da lunedì a venerdì 10-13 15-19 CATALOGO DISPONIBILE SEDE: A arte Studio Invernizzi Via D. Scarlatti 12 20124 Milano Italy Tel. Fax 0039 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura giovedì 28 aprile una mostra personale dell’artista francese Michel Verjux che presenta in questa occasione un intervento inedito appositamente creato per gli spazi della galleria. Michel Verjux lavora sull’atto del vedere come luogo dell’incontro con la realtà: nella presenza della materia attraverso la luce è possibile acquisire la consapevolezza del linguaggio specifico della sostanzialità esperita, e avviare un nuovo comunicare. Le potenzialità di questa comunicazione possono anche non avere altra verità che il legame con il visibile: la realtà della situazione non è metafisica, può limitarsi ad essere metalinguistica, e per questa via giungere ugualmente al proprio fondamento. Nel mondo del linguaggio, la finzione sempre e comunque si fa metafora attiva, legame con il reale. Uno degli aspetti fondamentali dell’opera di Michel Verjux è il suo dialogo con la situazione, con una contestualità indagata e assimilata non unicamente nei suoi aspetti morfologici, strutturali, architettonici, ma anche nella sua identità sedimentata e attiva. Ne deriva che l’operare di Verjux non è puramente né primariamente architettonico, quanto fondamentalmente antropologico. Una dimensione antropologica come appropriazione e imprescindibile intervento attivo nel corso stesso del processo cognitivo: così il lavoro di Verjux tende a una decostruzione funzionale, alla riduzione del significante veicolo di un inedito significato. In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Marco Scotini, le riproduzioni delle opere presentate in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.


Name: Galleria La Bertesca - Masnata
Email: francesco.masnata@inwind.it
From: Genova
Date: 07/03/2005
Time: 13.53.22
 

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Galleria La Bertesca - Masnata Via Assarotti 51 r - 16122 Genova - Italy tel. +39-347-1560129 - fax +39-010-879195 e-mail: francesco.masnata@inwind.it - www.labertesca.it Comunicato stampa Francesco Masnata annuncia la mostra di Adria Sartore “Fluid, Flowing with Elizabeth Siddal”, che si aprirà alle ore 18.00 del 10 marzo 2005 a St. Petersburg (Russia) presso la Galleria KvadraT (www.russkialbum.ru) e sarà visitabile fino al 2 aprile. Nel catalogo, in lingua russa e inglese, testi di Olga Tomson e Linda Kaiser. Press Release Francesco Masnata will present Adria’s personal exhibition “Fluid, Flowing with Elizabeth Siddal”, due to be inaugurated at 6.00 PM on the 10th of March 2005 at the KvadraT Gallery (www.russkialbum.ru) in St. Petersburg (Russia) and open through to the 2nd of April. The catalogue will feature texts by Olga Tomson and Linda Kaiser translated into Russian and English. www.adriasartore.com www.labertesca.com info@labertesca.it francesco.masnata@inwind.it


Name: Galleria G 28
Email: poliartstud@aliceposta.it
From: Cagliari
Date: 08/03/2005
Time: 17.53.48
 

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Galleria G28 Palazzo Marini, Via Ada Negri, 28 - Cagliari Per filo e per segno Gianni Atzeni, Italo Medda, Carla Mura 19 marzo – 2 aprile 2005 Inaugurazione sabato 19 marzo ore 18.30 domenica e lunedì esclusi: ore 18.00 – 20.30 La classica e millenaria tecnica dell’arazzo, il cui nome deriva dalla città francese Arras, è una tra le più delicate e meticolose che si conoscano. Gli artisti in mostra, proficui sperimentatori e memori dell’eredità trasmessaci dalla tradizione tessile dell’artigianato artistico sardo, scelgono di portare avanti un discorso analogo a quello dei “peintres cartonniers” capovolgendo, in parte, le nostre aspettative. Possiamo chiamare le opere di Gianni Atzeni, Italo Medda e Carla Mura - a confronto nelle sale espositive della Galleria G28 dal 19 marzo - arazzi, o “tappeti da parete”, perché in fondo nascono per arredare aree parietali. Perché in fondo il loro gioco è quello del decorare, dell’adornare un ambiente, di impreziosirlo portando l’arte oltre il confine della cornice, ad invadere lo spazio della vita. Gianni Atzeni con i suoi “Arazzi stampati” si riallaccia, se vogliamo, all'idea della pittura su pannelli di carta per l'arredamento di interni. Fino alla diffusione delle macchine industriali, infatti, tessuti e carta venivano decorati a mano, o stampati per mezzo di rulli artigianali di pregevole manifattura. E se l'arazzo è, in un certo senso, il più diretto antenato della carta da parati, Atzeni riesce a mettere in relazione le tecniche di stampa (poiché il “suo primo amore” è l’incisione) con quelle della tessitura. Gli arazzi di Italo Medda sono invece realizzati con strisce di carta tagliate e piegate in varie fogge e incollate su un supporto anch’esso di carta, anche in questo caso senza alcun intervento pittorico, e combinate in varie declinazioni e con soluzioni che solo in qualche caso sembrano rimandare a esempi di creazioni tradizionali: le composizioni sono necessariamente “suggerite” dalla particolare tipologia delle carte, sempre di uso comune come, per esempio, la carta da imballaggio o quella da regalo. Negli “intrecci” di Carla Mura il nero e il bianco hanno valore totale, abitano estensioni senza confini, profonde, dove il tempo sembra arrestarsi. I fili bianchi e neri che le sue dita pazienti “tessono” sulle superfici butterate di scaglie di pietra o di legni segnati dalle rughe del tempo, ma anche sui piani levigati e trasparenti di algida produzione industriale, si intrecciano e si avviluppano lungo i percorsi della mente: colori dal forte significato simbolico. La sfida è lanciata per l’abbattimento di una convinzione oramai superata, e cioè che possa chiamarsi arazzo solo un'opera tessile monumentale a contenuto narrativo; sulla scia di attempate opinioni critiche, che esclusero la possibilità di considerare «veri arazzi» persino i lavori tratti da dipinti non figurativi, si riapre, dunque, il dibattito delle cosiddette “arti applicate”, oggi di nuovo degne di essere pienamente inserite nella cultura del nostro tempo e in sintonia con le forme contemporanee dell'architettura. Giorgia Atzeni www.giorgiatzeni.com --------------------------------------------------------------------------------


Name: Artra
Email: artragalleria@tin.it
From: Milano
Date: 13/03/2005
Time: 21.20.04
 

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ARTRA Via Settala 6 20124 Milano tel. e fax +39 0229402478 artragalleria@tin.it COMUNICATO STAMPA Giovedì 17 marzo 2005 alle ore 18.00 presso la Galleria Artra diMilano sarà inaugurata una personale di Vittorio Corsini a cura di Viana Conti Titolo dell’installazione: I have a head Vittorio Corsini (nato a Cecina nel 1956, vive e lavora a Firenze) è un artista che, da tempo, opera direttamente sulla fluttuante cerniera di contatto tra la fisicità e la virtualità, la rappresentazione grafico-lineare e la tridimensione, il pensiero di ordine riflessivo e l’attitudine comportamentale, il concetto, sotteso all’opera, e la sua lettura emozionale. Misurandosi con tali tematiche-problematiche, non sorprende che i suoi topoi linguistici siano il ribaltamento di un’accezione di comune lettura, la formalizzazione di un’ipotesi alternativa, la tridimensionalizzazione di un pensiero, la smaterializzazione della materia attraverso il ricorso alla luce, alla sonorità, alla trasparenza, e la materializzazione di diversi modi del percepire e del sentire. Il lavoro progettato per ME design Forme del Mediterraneo si colloca immediatamente sul punto di sutura/divaricazione tra la funzionalità dell’oggetto/metafora dimora, come formalmente e fisicamente si presenta la struttura abitativa di I have a head, e la sua destinazione creativa a un’ipotesi di comunicazione interpersonale tra soggetti/oggetti delle differenze, non solo politico-culturali, sociali, confessionali, ma anche etnico-antropologiche. E’ attraverso la luce, simbolo e metafora, ma anche fenomeno di radiazione di diverse lunghezze d’onda visibili e non visibili, che si leggono le parole incise nel metallo, tanto forti da trapassare i muri delle case. Con I Have a head Vittorio Corsini ha coniugato l’etica con l’estetica attraverso il design reale/mentale di una costruzione con intenti critici e propositivi insieme. Viana Conti L’installazione consta di una casa, commisurata all’ambiente della galleria, in alluminio verde militare sulle cui pareti viene inciso, a intaglio traforato, il discorso che Martin Luther King fece poco prima di essere assassinato. La potente luce interna rende leggibile il discorso dall’esterno. Quel discorso che, come è noto, esordendo con la frase I have a dream, inaugurò una nuova era: che la gente di pelle scura potesse sognare anche qui, tra noi. Queste parole che fisicamente forano le pareti di metallo, che metaforicamente intendono creare la condizione del dialogo con l’esterno e con l’alterità sono letteralmente buchi che trapassano i muri dell’indifferenza, dell’incomprensione, dell’intolleranza, sono il tramite, la continuità, la presenza, la tensione, ma anche la pacificazione, sono un ponte verso il conseguimento stabile del risultato di un progetto comune, il passaggio di una testimonianza da me a te, da noi a voi. In queste parole di luce si realizza l’incontro delle differenze, scorre il fiume dell’umanità, si tende l’arcobaleno dei sogni. Vittorio Corsini La mostra termina il 23 aprile La galleria è aperta dal martedì al sabato dalle 15,00 alle 19,00


Name: Prof.Giuseppe De Bartolo
Email: g.debartolo@acidevolution.com
From: Rivoli (To)
Date: 16/03/2005
Time: 07.50.00
 

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INCONTRI D’ARTE: Sabato 19 marzo ore 18.00, Inaugurazione della Mostra INCONTRI D’ARTE Galleria SS.ma Annunziata via Po, 45 Torino. Espongono gli Artisti: De Bartolo Giuseppe, Mannini Guido, Montanara Monica. La mostra rimarrà aperta dal 18 al 24 marzo: lunedì: 15.30 - 19.30; martedì - venerdì 10.00 - 12.30 / 15.30 - 19.30; sabato e domenica: 10.00 – 19.30.


Name: Ilaria Giaconi
Email: ilariagiaconi@yahoo.it
From: Lucca
Date: 16/03/2005
Time: 18.20.39
 

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Comunicato stampa Lucca 16 marzo 2005 Mostra fotografica “NATURA VIOLATA” La prima edizione di questa Mostra fotografica intitolata “Natura violata Itinerario tra ambiente e degrado” si terrà a Lucca, in Palazzo Ducale, dal 18 al 28 marzo 2005. L’evento è organizzato dal Circolo di Lucca dell’Associazione Verdi Ambiente e Società (VAS) con il patrocinio della Provincia di Lucca e del Parco Regionale delle Alpi Apuane. L’Associazione VAS è nata nel 1991 per essere un soggetto attivo nelle strategie nazionali ed internazionali sui diritti ambientali; il Circolo di Lucca, costituito nell’autunno del 2003, affianca alle proprie tradizionali attività di educazione ambientale, anche un impegno costante nella tutela e valorizzazione del nostro territorio. La finalità di questa mostra fotografica è quella di denunciare, attraverso le immagini, gravi situazioni di degrado ambientale spesso presenti nelle nostre città, sulle nostre coste e montagne: emblematici gli scatti della cava sul Passo della Focolaccia in Garfagnana e quelli dell’arenile di Viareggio. Durante la mostra, accessibile gratuitamente tutti i giorni dalle ore 8 alle 20, saranno esposte opere dei fotografi toscani Elia Pegollo, Adriano Pardini e Ilaria Giaconi.


Name: Irene Stucchi
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Darmstadt
Date: 16/03/2005
Time: 18.22.26
 

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MOSTRA: Rodolfo Aricò. Annährungen an das Absolute PERIODO ESPOSITIVO: 15 maggio - 3 luglio 2005 INAUGURAZIONE: domenica 15 maggio 2005, ore 11 CONFERENZA STAMPA: giovedì 12 maggio 2005, ore 11 SEDE: Institut Mathildenhöhe Darmstadt Olbrichweg 13 64287 Darmstadt (Germany) Tel: +496151132778 Fax: +496151133739 instmath@stadt.darmstadt.de www.mathildenhoehe.info L'Institut Mathildenhöhe di Darmstadt presenta la prima mostra antologica in Germania dell'artista italiano Rodolfo Aricò che è stato uno dei più significativi protagonisti dell'arte italiana della seconda metà del XX secolo. Aricò, nato a Milano nel 1930 ed ivi scomparso nel 2002, nel corso della sua carriera artistica ultraquarantennale in continua evoluzione, ha compiuto un percorso creativo alla fine del quale ha raggiunto una qualità d'espressione in cui solo la suggestione della pittura pura risulta significativa. Alla fine degli anni Cinquanta, stimolato soprattutto dall'arte informale ma riconoscendone presto i limiti, è pervenuto a forme più chiaramente definite. Questo l'ha condotto negli anni '60 alla creazione di opere costituite da più elementi, che presentava in installazioni ambientali, e a relazionarsi con forme architettoniche primarie. A partire da quegli anni si è sempre più intensamente dedicato ai principi fondamentali della strutturazione dell'opera, alla sua trama, all'importanza del colore, alla materia della pittura, alla trama dell'opera, alla struttura e alla cura magistrale nella stratificazione del colore e delle superfici. I suoi dipinti, che nella sua ultima fase creativa tendono alla monocromia, sono espressione della sua personale visione dell'Assoluto. In mostra verranno presentate opere che ripercorrono l'iter creativo dell'artista a partire dalla fine degli anni '50 sino al 2002. In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia, a cura del Dr. Klaus Wolbert, che costituisce un'affascinante presentazione del "fare" creativo di Rodolfo Aricò, in tutti i suoi aspetti formali e temporali. Il volume bilingue di 208 pagine, oltre allo studio del Dr. Klaus Wolbert, contiene saggi di Luca Massimo Barbero, Claudio Cerritelli, Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Marco Meneguzzo, Francesca Pola, Concetto Pozzati, Antonella Soldaini, Elmar Zorn, 80 immagini a colori e 40 immagini bianco/nero a piena pagina e un apparato bio-bibliografico. Rodolfo Aricò tiene la sua prima mostra personale nel 1957. Viene poi invitato nel 1964 alla XXXII Biennale di Venezia e a partire dal 1966 avvia la sua riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico. Nel 1968 partecipa alla XXXIV Biennale di Venezia con una sala personale nella quale realizza attraverso le sue opere una vera e propria situazione ambientale. Nel 1974 viene organizzata una sua mostra antologica a Palazzo Grassi, a Venezia. Nel 1980 presenta alla Casa del Mantegna di Mantova una mostra personale focalizzata sull'indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito. Nel 1984 espone al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano opere storiche insieme ad un nucleo di nuovi lavori. Durante gli anni Novanta presenta una serie di mostre personali a Milano.


Name: Alan Gattamorta
Email: alangattamorta@libero.it
From: sito web
Date: 27/03/2005
Time: 21.35.07
 

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COMUNICATO STAMPA per cortese pubblicazione Dal 27 Marzo al 29 Maggio 2005, sul sito antologico - www.alangattamorta.it - il pittore Alan Gattamorta presenterà una rassegna di 40 acquarelli inediti titolata ritratti. Questa nuova mostra tematica, ultima di 30 tutte visitabili on line, è in special modo dedicata agl’amici dell’autore, che mostra qui l’ esito di sporadiche incursioni, nel genere per lui inusuale del ritratto. Alan Gattamorta mail alangattamorta@libero.it http://www.alangattamorta.it


Name: A arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 09/04/2005
Time: 13.53.15
 

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PROGRAMMA ESPOSITIVO MAGGIO 2005 MOSTRA: Michel Verjux. Rivelare, prelevare, creare A CURA DI: Marco Scotini INAUGURAZIONE: Giovedì 28 aprile 2005 ore 18.30 PERIODO ESPOSITIVO: 28 aprile - 24 giugno 2005 ORARI: da lunedì a venerdì 10-13 15-19 CATALOGO DISPONIBILE SEDE: A arte Studio Invernizzi Via D. Scarlatti 12 20124 Milano Italy Tel. Fax 0039 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Veduta parziale dell'esposizione A arte Studio Invernizzi Milano La galleria A arte Studio Invernizzi ha inaugurato giovedì 28 aprile una mostra personale dell’artista francese Michel Verjux che presenta in questa occasione un intervento inedito appositamente creato per gli spazi della galleria. Michel Verjux lavora sull’atto del vedere come luogo dell’incontro con la realtà: nella presenza della materia attraverso la luce è possibile acquisire la consapevolezza del linguaggio specifico della sostanzialità esperita, e avviare un nuovo comunicare. Le potenzialità di questa comunicazione possono anche non avere altra verità che il legame con il visibile: la realtà della situazione non è metafisica, può limitarsi ad essere metalinguistica, e per questa via giungere ugualmente al proprio fondamento. Nel mondo del linguaggio, la finzione sempre e comunque si fa metafora attiva, legame con il reale. Uno degli aspetti fondamentali dell’opera di Michel Verjux è il suo dialogo con la situazione, con una contestualità indagata e assimilata non unicamente nei suoi aspetti morfologici, strutturali, architettonici, ma anche nella sua identità sedimentata e attiva. Ne deriva che l’operare di Verjux non è puramente né primariamente architettonico, quanto fondamentalmente antropologico. Una dimensione antropologica come appropriazione e imprescindibile intervento attivo nel corso stesso del processo cognitivo: così il lavoro di Verjux tende a una decostruzione funzionale, alla riduzione del significante veicolo di un inedito significato. In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo bilingue contenente un saggio introduttivo di Marco Scotini, le riproduzioni delle opere presentate in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.


Name: Malena Mazza
Email: info@malenamazza.com
From: Milano
Date: 09/04/2005
Time: 13.54.37
 

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Spazio Erasmus Brera - Via Formentini 10-20121 Milano-tel02.86465075. -fax 0286913653 erasmusbrera@libero.it Chez moi Elizabeth Aro, Christine Erhard, Barbara Faessler, Meri Gorni, Silvia Levenson, Malena Mazza, Laurie Simmons 28 Aprile – 20 Maggio 2005 Inaugurazione: Giovedì 28 Aprile h. 19.00


Name: Satura Associazione Culturale
Email: satura@aliceposta.it
From: Genova
Date: 11/04/2005
Time: 08.49.02
 

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SATURA Associazione Culturale Piazza Stella 5/1, 16123 Genova.Tel/Fax: 010.246.82.84 // 010.66.29.17 E-mail: satura@aliceposta.it http:// web.quipo.it/satura/ COMUNICATO STAMPA < MIGUEL CERVANTES SAAVEDRA > El Ingenioso Hidalgo Don Quixote de la Mancha 1605 –2005 quattrocento anni dalla pubblicazione Genova, Associazione Culturale SATURA Sabato 16 aprile 2005 ore 17.30 – 21.00 Con il Patrocinio di Ambasciata e Consolato di Spagna, Provincia di Genova e Comune di Genova, l’Associazione Culturale SATURA (Piazza Stella 5/1, Genova), è lieta di dedicare una giornata alla figura del Don Chisciotte eroe del capolavoro di Cervantes, a quattrocento anni dalla prima pubblicazione. Sabato 16 aprile 2005 dalle ore 17.00 alle ore 21.00 si alterneranno una serie di eventi con letture, conversazioni, musiche e cibi ispirati al tempo di Don Chisciotte. El Ingenioso Hidalgo Don Quixote de la Mancha romanzo in prosa scritto probabilmente tra il 1598 ed il 1604. I edizione Madrid, Juan de la Cuesta, 1605. Il Don Chisciotte è un’opera umanissima, e perciò popolare. In fondo non interessa tanto il pretesto o alcuni pretesti, la lotta contro il romanzo cavalleresco, la satira del mondo medievale; in realtà Cervantes per virtù d’arte riesce a caricare di altri e più profondi significati le vicende dei suoi protagonisti. E’ il Don Chisciotte, anche un’espressione della più segreta aspirazione del Cervantes e in fondo di ogni uomo che abbia umanità di sentire, di ogni uomo che, costretto dalle vicende della vita a ripetuti compromessi e costanti tristezze a continue sconfitte e fallimenti, vorrebbe, qualche volta, essere folle della follia del cavaliere della Mancha, il divino hidalgo che voleva riportare sulla terra la giustizia perduta, giustizia che egli vedeva attraverso il prisma dei riti cavallereschi. La fantasia giocò tanti brutti scherzi al cavaliere Quijote, che scambiò i mulini a vento per giganti e ne fu travolto nel più ridicolo dei modi. La realtà è che Don Chisciotte è un’opera comica nel più alto dei significati, e cioè nello stesso tempo profondamente triste, pensosa, così ricca di implicazioni e così moderna e così vicina alla nostra più remota e riposta sensibilità che non è possibile non restarne avvinti e quasi spaventati. Sì, nel Don Chisciotte noi possiamo riscontrare il cozzo degli ideali cavallereschi e umanistici con la realtà. Il comico e il tragico mescolati, come l’iperbole e le scene di vita quotidiana, contribuiscono a formare nel Don Chisciotte uno stile inconfondibile. Don Chisciotte e i nostri fantasmi mostra personale di Bruno Liberti L’eroe di Cervantes interviene Gabriele Morelli I madrigalisti di Genova musiche ispirate al tempo di Don Chisciotte (prima parte) Letture di brani tratte dal Don Chisciotte a cura di L’Atelier e Brudi Theater La musica de El Quijote Don Chisciotte e la magia della chitarra Federico Briasco - Alberto Montano (prima parte) La figura di Don Chisciotte e la Spagna interviene Anne Serrano I madrigalisti di Genova musiche ispirate al tempo di Don Chisciotte (seconda parte) Introduciòn al ex libris cervantino interviene Giancarlo Torre Letture di brani tratte dal Don Chisciotte a cura di L’Atelier e Brudi Theater La musica de El Quijote Don Chisciotte e la magia della chitarra Federico Briasco - Alberto Montano (prima parte) Odor di Spagna cibi e vini al tempo di Don Chisciotte


Name: Carlo Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Macerata
Date: 11/04/2005
Time: 08.50.18
 

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CARLO IACOMUCCI INVITATO ALLA 4^ RASSEGNA INTERNAZIONALE DELL’INCISIONE DI PICCOLO FORMATO L’artista CARLO IACOMUCCI è tra i partecipanti alla “ Quarta Rassegna Internazionale dell’Incisione di Piccolo Formato-L’ARTE E IL TORCHIO 2005” allestita presso il Museo Civico Ala Ponzone di Cremona dal 10 aprile al 26 giugno 2005. La mostra, esclusivamente ad invito è stata curata in modo impeccabile dal Prof. Vladimiro Elvieri in collaborazione con: Amici dell’Arte-Famiglia Artistica, dal Comune e la Provincia di Cremona. IACOMUCCI è nato ad Urbino nel 1949, nella sua città natale frequenta il prestigioso Istituto Statale d’Arte (Scuola del Libro), partecipa al Corso Internazionale della Tecnica dell’Incisione Calcografica e frequenta per due anni la sezione di pittura dell’Accademia di Belle Arti sempre ad Urbino. Nel 1976 a Milano si abilita nell’insegnamento di Discipline Pittoriche. Per motivi artistici , culturali e di insegnamento opera a Roma, Lecce e Varese, attualmente opera a Macerata in via dei Velini, e definisce il suo studio la “bottega” come ai vecchi tempi. La riservatezza che caratterizza la sua indole non gli è d’ostacolo perché a “parlare” sono le sue opere, apprezzate dalla critica e dal pubblico per l’originalità, la purezza, la spiritualità, la lievità che esprimono. Un cammino artistico incessante e tenace quello intrapreso da IACOMUCCI lungo il difficile sentiero della ricerca nella continuità, dell’innovazione nella coerenza, volto sempre a trasmettere un messaggio d’amore e di poesia, (la poetica del segno) di speranza e di attesa. C.P. Macerata, aprile 2005 ______________________ Per informazioni : Tel: 0733-233984 carloiacomucci@libero.it www.carloiacomucci.it


Name: Teri Volini
Email: terivolini@hotmail.com
From: Milano
Date: 17/04/2005
Time: 09.26.38
 

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>>Vivere con cura >>Mercoledì 20 aprile 2005 - ore 18.30 >>Circolo Familiare Sassetti - via Sebenico, 17 - Milano >> >>Madonne e Streghe a Castelmezzano >>complessità e potere del femminile e suo profondo legame con la natura >> >>conferenza con proiezione di diapositive >>relatrice: Teri Volini >>eco-artista, ricercatrice, linguista, operaia di pace >>presidente del Centro d'Arte e Cultura Delta >> >>Le lignee icone delle Madonne di un paesino della Basilicata sono il filo >>verde che ci riporta alle ancestrali divinità della Terra madre nel tempo >>in cui veniva onorata e rispettata come corpo vivente, e all'Albero >>stesso, esemplare simbolo di questa venerazione ed esso stesso axis mundi, >>potente archetipo del collegamento tra cielo e terra. >> >>L'osservazione di queste singolari Madonne - assolutamente non conformi >>alle stereotipate immagini cui siamo abituati, dunque non bianche, >>delicate, quasi esangui... ma autorevoli, forti e ben consapevoli della >>loro dignità e sacralità - ci conduce, in un imprevedibile viaggio >>spazio-temporale, fino al cuore del Mediterraneo, alla Creta neolitica, >>sede della pacifica, fiorente civiltà minoica, matricentrata. >>Riguardo ad una di esse, quella dall'inconsueto nome di Madonna >>dell'Ascensione, se ne evidenzia l'incredibile somiglianza con le donne >>cretesi e le loro divinità... >> >>A loro volta, le Streghe di questa ricerca sono ben lontane dall'immagine >>che il termine ancora evoca, a causa della degradazione operata dalla >>cultura patriarcale nei confronti di coloro che fin dai tempi più antichi >>erano sacerdotesse, sciamane, iniziatrici e poi consigliere, mediche, >>levatrici, raccoglitrici ed erboriste... >>Le streghe di Teri sono donne sagge, di grande umanità ed esperienza: e >>sorridono! Accarezzano amorevolmente rami carichi di frutti, curano la >>terra e le persone con generosità... >>Teri dedica la ricerca a Teresa Vertino, curandera di Castelmezzano, >>raccontandone la dura vicenda esistenziale, resa tragica dai pregiudizi e >>dall'ignoranza di quanti emarginano chiunque appaia diverso, non >>riconoscendone il valore: storia esemplare di infinite altre, di >>nascondimento del femminile potente e connesso con la natura. >>Madonne e streghe insieme? >>Sì, perché in un tempo in cui cerchiamo una reale pienezza dell'essere e >>della conoscenza, occorre eliminare il dualismo tipico della cultura >>convenzionale, che - sottolineando antitesi come madonna-strega, >>vergine-prostituta, santa-tentatrice, madre-zitella, giovane-vecchia, >>bella-brutta - porta alla frammentazione, impedendo di riconoscere >>l'interezza, la poliforme ricchezza di tutte le potenziali caratteristiche >>della persona... >> >>In tal modo cerchiamo di superare i limiti del sapere accademico, rompiamo >>il vecchio modello per ritrovare la visione acuta, per percepire ancora la >>presenza immediata alla coscienza della Natura, della sua sacralità e >>bellezza, della imprescindibile identità con essa di tutti gli esseri >>viventi. >> >>Centro d'Arte e Cultura Delta


Name: Silvia Venuti
Email: e-mail: centro@grazieop.it
From: Milano
Date: 17/04/2005
Time: 09.28.49
 

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Il Centro Culturale “Alle Grazie”, gestito dai Padri Domenicani di S. Maria delle Grazie di Milano, ospiterà la mostra d’arte “Diafanie del divino” rassegna di opere di Silvia Venuti. L’inaugurazione della mostra avrà luogo venerdì 29 aprile 2005 alle ore 18.00, nella prestigiosa Sagrestia del Bramante, vero e proprio gioiello del Rinascimento italiano, presso il Santuario di S. Maria delle Grazie a Milano, con ingresso in via Caradosso, 1. La mostra resterà aperta al pubblico tutti i giorni da sabato 30 aprile a domenica 8 maggio dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (l’ingresso è libero). Sarà presente l’Autrice, Silvia Venuti, versatile artista, dedita alla pittura e alla poesia. Nata a Varese, ha studiato a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera, con Domenico Cantatore e Guido Ballo, dedicandosi poi, per diversi anni all’insegnamento. La sua espressione artistica, legata dapprima all’action painting, si trasforma negli anni Novanta in un linguaggio aperto ad uno spirituale naturalismo metafisico, dopo il necessario e fondamentale passaggio dall’astrattismo lirico spaziale. I suoi dipinti vibrano di una “tensione estetica vissuta nel fuoco della mente” che “s’invera allo sguardo” e spiegano con commovente immediatezza agli occhi dello spettatore l’abbagliante luminosità di uno stupore intensamente lirico. Uomo e Natura sono i suoi soggetti, colti con una tecnica pittorica che non soggiace alle regole del figurativo o dell’astratto, quanto piuttosto alle esigenze espressive dell’Io profondo di un’artista che in ogni quadro incontra il suo interlocutore sul filo di una mistica esperienza estetica. L’atmosfera rarefatta dei suoi quadri, intrisi di musicalità poetica, sussurra allo spirito la bellezza del mondo, che non è solo ricettacolo, ma vera e propria diafania del divino. L’artista che collabora con recensioni critiche al Corriere dell’Arte di Torino e alla rivista D’Ars, ha pubblicato, con le Edizioni del Leone, tre raccolte di poesie: “Allieva della Vita” (1999), con la presentazione di Silvio Raffo, “Le parole necessarie” (2002), con la presentazione di Paolo Ruffilli, “Nelle ragioni della vita” (2005), con la presentazione di Giorgio Bàrberi Squarotti. ________________________________________________________________ Per informazioni: Tel.: 02.46.76.111; 02.46.76.11.63 e-mail: centro@grazieop.it Silvia Venuti Tel.: 0331953297 Milano, 30 marzo 2005 Padre Paolo Venturelli o.p. Centro Culturale “Alle Grazie” Direttore del Centro Culturale Ufficio Stampa


Name: Spazio 92
Email: spazio92@libero.it
From: Milano
Date: 17/04/2005
Time: 09.30.25
 

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> > Spazio92 > Centro Europeo Arte Cultura e ricerche multimediali > e' lieto di invitare la S.V. alla mostra multimediale di ILACQUA e RUBBIA > PAIERO dal titolo: > SPECULARITA' DELLO SGUARDO > (L'Io e il mito di Narciso) > con riflessione di Domenico CARA) > incontro fra poesia e visione > INAUGURAZIONE MARTEDI' 3 maggio dalle ore 18,30 presso il Centro > in via Vela 8 20133 MILANO TEL. 0229409284 / 026070085 > Info: spazio92@libero.it > > > > > > Qualche riflessione sulle specularita' del mito di Narciso > > Nell'artista il desiderio di identificazione con l'oggetto prodotto provoca > una tensione fra creatore e cosa creata che conduce alla introiezione e > alla sublimazione della morte. > Per l'artista creatore,la memoria diventa un teatro del concentramento : il > luogo dove l'artista stesso accumula i segni di una cultura che non riesce a > ricondursi alla realta. > Nell'alterita',il linguaggio, la scrittura poetica , diventano un sistema dei > segni dilatati oltre la bella apparenza del foglio o della pagina e trasferiti > nella silenziosa concentrazione della regola mnemonica. > L'artista non riesce ad entrare nell'oggetto prodotto nella sua creatura di > cui e' innamorato. Riconosce il desiderio di identificazione, mentre la follia > lo pervade . > A questo punto l'identificazione con Narciso e' del tutto evidente. > > E ritroviamo il dramma dell'uomo contemporaneo che si manifesta nella > inconscia, > inevitabile direzione dell'autoannullamento. > > > Milano 2005 La > coordinatrice > MATESCHI


Name: prof. Giuseppe De Bartolo
Email: g.debartolo@acidevolution.com
From: Torino
Date: 09/05/2005
Time: 13.17.13
 

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La S.V. è invitata all’ Inaugurazione della mostra di Arte Contemporanea dei pittori GIUSEPPE DE BARTOLO e LUCIA L’ABBATE giovedì 12 maggio 2005 ore 18,30 via Bogetto 4/c Torino La mostra resterà aperta nei giorni feriali dalle 16.00 alle 20.00 e il sabato, solo su prenotazione, dalle 10.00 alle 12.00 infoline: 011.5698401 e-mail: arteperlescale@acidevolution.com


Name: Zerynthia
Email: zerynthia@zerynthia.it
From: New York
Date: 09/05/2005
Time: 13.19.13
 

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MARTa Herford Museum (Jimmie Durham) www.radioartemobile.it live broadcast Saturday, May 7, 3:30 p.m. N.Y. 9.30 a.m. We don't need another hero... Quando gli eroi diventano anonimi In occasion of the exhibition (My private) HEROES held in the new Museum of Contemporary Art Marta Herford, designed by Frank O. Gehry and under the artistic direction of Jan Hoet, a live broadcast of RAM www.radioartemobile.it - the Internet/radio created by Zerynthia in 2002 – will take place. The artist Jimmie Durham has created for Herford a special space for RAM to take up and stimulate the discussion. Artists and curators, both present in the museum and via phone, will broadcast live from the microphones of RAM. The debate is dialectical in its approach to the content of the exhibition and emphasizes the transformed range and aspiration of art and culture in general. The artists Maja Bajevic, Jochen Gerz, Lucy Orta, Cesare Pietroiusti and Fiona Tan will be present in long distance connections from other countries. Roberto Pinto and Emanuela De Cecco will direct and coordinate the meeting.


Name: Terza pagina
Email: terzapagina@mio.it
From: Islikon - TG Svizzera
Date: 09/05/2005
Time: 13.22.20
 

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ISLIKON - TG (Svizzera) Fondazione Greuterhof ANTONIO DE SANTIS La pittura Dal 4 al 25 giugno 2005 Presso il prestigioso spazio espositivo della Fondazione Greuterhof a Islikon (TG) in Svizzera verrà allestita, dal 4 al 25 giugno 2005, un’esposizione, dedicata all’opera dell’artista Antonio De Santis (Venezia 1950). In mostra olii su tela e opere su carta, realizzate in Svizzera, dove lo stile pittorico rimane fedele al manifesto del “Realismo/Astratto”, l’artista costruisce le proprie opere attraverso un susseguirsi di piani autonomi che nel loro insieme conferiscono al quadro una profondità ed un ordine di sapore nuovo. De Santis con spirito innovatore ha trovato un personale linguaggio con una visione pittorica di espressività che trascende dalla tradizionale figurazione superando sia l’astratto che il reale, senza imitazioni, con ricchezza di sentimento e delicatezza creativa. In questa mostra sfilano una accanto all’altra atmosfere sospese dove la apparente figurazione è ripresa solo come amore per la pittura/pittura affiora in maniera oggettiva. Figure e paesaggi sono tematiche apparentemente semplici, ma che nascondono simbologie e metafore legate ad una profonda cultura. L’evento dal titolo “la pittura” vuol sottolineare i valori determinanti dell’arte pittorica nell’ambito della contemporaneità. In un’era in cui fotografia, video e installazioni si impongono sempre più prepotentemente all’attenzione dei musei, De Santis scommette sulla pittura quale mezzo espressivo fra i più rilevanti e vitali a disposizione di un artista. Non dobbiamo dimenticare che questo artista è ritornato alla pittura dopo un lungo percorso nel mondo della sperimentazione e dell’astrazione. Il colore e la sintesi figurativa diventano quindi nella pittura di De Santis estremi fondamentali. I colori utilizzati nella propria purezza donano all’espressività una forza inconsueta che racchiude un’intensità emotiva particolarmente forte, mentre il racconto acquista nella sintesi della forma una dimensione nuova. Ha scritto Anthony Harris: “Per me i lavori di De Santis evocano il vero spirito e le grandi tradizioni dei quadri figurativi italiani. Per esempio le monumentali forme e le umane emozioni rappresentate in “La morte del burattinaio” mi ricordano i grandi cicli degli affreschi di Giotto e Masaccio. La stessa potente semplicità fuori esce da lavori come il “Dialogo” e “Il signore della luna”, oltre a questi paragoni, comunque, esiste un chiaro stile personale che è, forse, più apparente nei paesaggi. Una ricerca che riassume l’essenziale struttura della Natura non poteva essere più chiaramente espressa che nel “Paesaggio molisano”, dove (anche in una impressione monocromatica) la relazione tra terra e cielo, tenuti uniti in una visione aerea, produce una monumentale immagine, realizzata con molta delicatezza e semplicità. Una espressione nata e trasformatasi in lunghi anni di lavoro e di ricerca con un itinerario espositivo che lo ha visto presente, non solo, in quasi tutta Europa. Superando l’ottica espressiva questo artista si impone per quella volontà di ricerca e di presenza nel mondo dell’arte che lo indicano come uno degli autori di maggior interesse e spicco nell’ambito della nuova generazione.” NOTA BIOGRAFICA Antonio De Santis nasce a Venezia nel 1950. Si trasferisce nella bergamasca negli anni Sessanta. Conseguita la Maturità Scientifica a Faenza si iscrive alla Facoltà di Filosofia alla Cattolica di Milano.Inizia dipingere giovanissimo frequentando studio del pittore Ermenegildo Rondina a Mestre. Dopo un periodo figurativo inizia una lunga parentesi di ricerca nell’ambito della pittura astratta che sfocerà nel Manifesto del Realismo/Astratto del 1979. Inizia ad esporre nel 1965 partecipando ad importanti rassegne ed allestendo mostre personali in Italia ed all’estero. Le sue opere sono collocate presso collezioni pubbliche e museali in Italia ed all’estero tra cui la Biblioteca di Alzano Lombardo (Bg), Provincia di Bergamo,Comune di Vertova (Bg), Comune di Faenza, Archivio Storico Arte Contemporanea Biennale di Venezia, Raccolte Vaticane, Pinacoteca Accademia Tadini di Lovere (Bg), Museo d’Arte Historico Pedagogico di S. Paolo del Brasile. Comune di Lurano (Bg). Documenti sull’attività artistica di De Santis sono raccolti presso l’Archivio della Biennale di Venezia, Archivio Storico Arte Contemporanea Museo Bandera di Busto Arsizio, Kunsthistorisches Institute di Firenze. Sito della mostra: www.desantismostre.com Luogo: Fondazione Greuterhof - ISLIKON (Svizzera) Haupstrasse 15 – tel. +41 52 375 12 35 Personale di: ANTONIO DESANTIS Periodo: Dal 4 al 25 giugno2005


Name: Satura
Email:
From:
Date: 09/05/2005
Time: 13.24.21
 

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SATURA Associazione Culturale Piazza Stella 5/1, 16123 Genova.Tel/Fax: 010.246.82.84 // 010.66.29.17 E-mail: satura@aliceposta.it http:// web.quipo.it/satura/ -------------------------------------------------------------------------------- COMUNICATO STAMPA Sabato 7 maggio ore 16.00 conferenza < I CERCHI NEL GRANO > Crop Circles Intervengono: Annick Décréau e Charly Urso Con il Patrocinio di Provincia di Genova e Comune di Genova nell’ambito del ciclo “Incontri di Satura” sabato 7 maggio 2005 alle ore 16.00 nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (Piazza Stella 5/1, Genova), Annick Décréau e Charly Urso del Movimento Raeliano Italiano terranno una conferenza sul fenomeno dei Cerchi nel Grano (Crop Circles). I crop circles sono grandi disegni geometrici, all’interno dei quali il grano risulta piegato verso il terreno. Questi pittogrammi appaiono in tutto il mondo e prevalentemente nel sud dell’Inghilterra. Uno spunto riflessivo può essere la “possibile” relazione esistente tra dischi volanti ed extraterrestri che cercano di comunicare con gli abitanti del pianeta Terra. Dalla fine degli anni settanta, circa diecimila formazioni sono state segnalate nei campi di tutto il mondo e con il progressivo ampliamento del fenomeno, un numero crescente di testimoni oculari sostiene di aver visto i cerchi comparire solamente in pochi secondi. Alcune di queste persone sostengono di avere visto delle “sfere di luce” luminose che si libravano sopra i campi durante la formazione dei cerchi. I cerchi nel grano hanno fatto la loro apparizione ormai molto tempo fa, ma soltanto nel corso degli ultimi vent’anni il pubblico ne ha preso consapevolezza. Informazioni: Charly Urso 349 8048722


Name: Irene Stucchi
Email: ufficiostampastucchi@virgilio.it
From: Darmstadt - Germany
Date: 09/05/2005
Time: 13.27.33
 

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MOSTRA: Rodolfo Aricò. Annährungen an das Absolute PERIODO ESPOSITIVO: 15 maggio - 3 luglio 2005 INAUGURAZIONE: domenica 15 maggio 2005, ore 11 CONFERENZA STAMPA: giovedì 12 maggio 2005, ore 11 SEDE: Institut Mathildenhöhe Darmstadt Olbrichweg 13 64287 Darmstadt (Germany) Tel: +496151132778 Fax: +496151133739 instmath@stadt.darmstadt.de www.mathildenhoehe.info L'Institut Mathildenhöhe di Darmstadt presenta la prima mostra antologica in Germania dell'artista italiano Rodolfo Aricò che è stato uno dei più significativi protagonisti dell'arte italiana della seconda metà del XX secolo. Aricò, nato a Milano nel 1930 ed ivi scomparso nel 2002, nel corso della sua carriera artistica ultraquarantennale in continua evoluzione, ha compiuto un percorso creativo alla fine del quale ha raggiunto una qualità d'espressione in cui solo la suggestione della pittura pura risulta significativa. Alla fine degli anni Cinquanta, stimolato soprattutto dall'arte informale ma riconoscendone presto i limiti, è pervenuto a forme più chiaramente definite. Questo l'ha condotto negli anni '60 alla creazione di opere costituite da più elementi, che presentava in installazioni ambientali, e a relazionarsi con forme architettoniche primarie. A partire da quegli anni si è sempre più intensamente dedicato ai principi fondamentali della strutturazione dell'opera, alla sua trama, all'importanza del colore, alla materia della pittura, alla trama dell'opera, alla struttura e alla cura magistrale nella stratificazione del colore e delle superfici. I suoi dipinti, che nella sua ultima fase creativa tendono alla monocromia, sono espressione della sua personale visione dell'Assoluto. In mostra verranno presentate opere che ripercorrono l'iter creativo dell'artista a partire dalla fine degli anni '50 sino al 2002. In occasione della mostra verrà pubblicata una monografia, a cura del Dr. Klaus Wolbert, che costituisce un'affascinante presentazione del "fare" creativo di Rodolfo Aricò, in tutti i suoi aspetti formali e temporali. Il volume bilingue di 208 pagine, oltre allo studio del Dr. Klaus Wolbert, contiene saggi di Luca Massimo Barbero, Claudio Cerritelli, Massimo Donà, Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Marco Meneguzzo, Francesca Pola, Concetto Pozzati, Antonella Soldaini, Elmar Zorn, 80 immagini a colori e 40 immagini bianco/nero a piena pagina e un apparato bio-bibliografico. Rodolfo Aricò tiene la sua prima mostra personale nel 1957. Viene poi invitato nel 1964 alla XXXII Biennale di Venezia e a partire dal 1966 avvia la sua riflessione sugli aspetti oggettuali del fare artistico. Nel 1968 partecipa alla XXXIV Biennale di Venezia con una sala personale nella quale realizza attraverso le sue opere una vera e propria situazione ambientale. Nel 1974 viene organizzata una sua mostra antologica a Palazzo Grassi, a Venezia. Nel 1980 presenta alla Casa del Mantegna di Mantova una mostra personale focalizzata sull'indagine delle relazioni tra architettura, pittura e mito. Nel 1984 espone al Padiglione d'Arte Contemporanea di Milano opere storiche insieme ad un nucleo di nuovi lavori. Durante gli anni Novanta presenta una serie di mostre personali a Milano.


Name: Aca Services s.r.l.
Email: info@acaservices.it
From: Viterbo
Date: 09/05/2005
Time: 13.29.41
 

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COMUNICATO STAMPA ARTISTA: LILIANA MALTA TITOLO: DANZE E SPIRALI MOSTRA A CURA DI: Enrico Mascelloni INAUGURAZIONE: 15 maggio 2005 h: 11:00 SEDE ESPOSITIVA: Palazzo Chigi, Via Chigi 15 – Galleria Miralli, Via S. Lorenzo 57 – Viterbo PERIODO ESPOSITIVO: dal 15 al 29 maggio 2005 ORARIO: dalle 17:30 alle 19:30 escluso festivi INFORMAZIONI: 0761- 340820 / 3490968679 Domenica 15 Maggio, alle ore 11,oo, si inaugura presso la Galleria Miralli (Palazzo Chigi) di Viterbo, una mostra di Liliana Malta in cui verrà verrà presentato un ciclo di quadri recenti, alcuni di grandi dimensioni. Liliana Malta aveva già esordito con lavori di forte carica gestuale. I corpi e gli spazi erano però costruiti da un prevalente monocromo, che cercava e trovava biancori violenti e repentine zone d'ombra. Nei primi anni '90 l'artista si era formata, non a caso, con Nick Carone, uno degli artisti della Scuola di New York. "Gli ultimi lavori sembrano più orientati a raccontare storie. La vittima designata dell'espressionismo astratto e di ogni approccio gestuale, il racconto, torna alla ribalta . Ma la riapparizione del grande rimosso dell'avanguardia è già bruciata nel tempo zero della pittura. E' apparizione istantanea divorata dai corpi che la compongono, e il corpo stesso è assediato dalla tensione gestuale del suo attuarsi. Bianchi abbacinanti come nei soffitti di Tiepolo, neri violenti, un blu da imperturbata tragedia antica (un blu quasi totemico) ci dicono che una storia c'è stata e che il tritacarne di questi nostri strani anni non l'ha interamente cancellata. E infatti ci dicono anche di questo tempo di tutti i furori, dove Orfeo e Euridice convivono allo stesso livello di drammaturgia con le martiri-assassine del Teatro Dobrovka di Mosca. Tuttavia una Storia raccontata dai corpi coincide pure con il gesto dell'artista. Facendosi largo tra la drammaturgia dei Miti o della Storia in atto e i più privati slittamenti sensuali, la pittura di Liliana Malta può soltanto confermare, e scusate se è poco, l'insostenibile vitalità dell'esistere" (Enrico Mascelloni). Liliana Malta vive e lavora a Roma.Nel 1988 inizia la sua attività espositiva,in Italia e all’estero. Nel 2003, invitata alla 43^ edizione del premio Suzzara, viene premiata ,con acquisizione dell’opera. Nel 2001 è stata invitata a partecipare alla 3^ Biennale di Scultura “Premio Umberto Mastroianni” ( TO ) e al Premio Internazionale di Scultura” Horcynus Orca” ( ME ); è stata inoltre selezionata al Premio Internazionale d’Arte “ Giovane Arte Europea” ( Castello Visconteo, Pavia ). Nel 2000 viene invitata a realizzare una scultura per il Giardino Museo Giuseppe Mazzotti ( Albisola, Savona ). E’ sempre del 2000 una personale di pittura e scultura presso la Galleria Ferro di Cavallo, Roma e la partecipazione a “ Praga Magica, Oro e Nero “, Palazzo dei Sette, Orvieto. Suoi lavori sono esposti on line in www. Artantide. Com. Le sue nuove sculture in terracotta verranno presentate, nel Giugno 2005, in una mostra presso la Galleria Arte e Pensieri di Roma. Ufficio Stampa: Acas Services s.r.l. tel: 0763/314222 e-mail:info@acaservices.it


Name: CARMELA CORSITTO
Email: carmelacorsitto@libero.it
From: Cotignola
Date: 09/05/2005
Time: 13.33.01
 

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Palazzo Sforza Cotignola (RA) Corso Sforza, 21 COMUNICATO STAMPA CARMELA CORSITTO –ALBERTO GALLINGANI Mostra personale d’installazioni e performance Mostra personale CARMELA CORSITTO: Contenente e contenuto, un dialogo produttivo Performance ALBERTO GALLINGANI: Rosso Sublime Sede Palazzo Sforza – Cotignola (RA), Corso Sforza, 21 Inaugurazione Sabato 14 Maggio 2005 ore 18.30 Periodo 14 Maggio - 29 maggio 2005 Orario Martedì - Sabato ore 17.30 - 19.30 Festivi 10.30 -12.30 / 17.30 – 19-30 Patrocinio Comune di Cotignola - Assessorato alla Cultura Testo di Bruno Sullo Info carmelacorsitto@libero.it Disponibile in galleria pieghevole corredato di fotografie con testo di Bruno Sullo Sabato 14 Maggio 2005, alle 18.30, presso il Palazzo Sforza di Corso Sforza, 21 Cotignola (RA), si inaugura la mostra personale d’installazione di CARMELA CORSITTO:Contenente e contenuto, un dialogo produttivo, e Performance di ALBERTO GALLINGANI: Rosso sublime, testo di Bruno Sullo,allestimento di Carmela Corsitto Carmela Corsitto è nata a Canicattì nel 1958. Dal 1983 espone in Italia e all'estero in spazi pubblici e in gallerie private, privilegiando il figurativo moderno. Nei primi anni novanta si cimenta nel campo dell’Informale e del Neoinformale. Dal1995 s’interessa d'installazioni, applicati alla ricerca e alla trasformazione degli oggetti come prodotto concettuale. Molti critici si sono interessati alle sue opere con testi e note critiche, tra cui: Francesco Carbone, Franco Spena, Paola Nicita, Patrizia Ferri, Paolo Balmas, Fabiola Naldi, Valerio Dehò, Cristina M.D.Belloni, Edoardo Di Mauro, Bruno Sullo. Sue opere si trovano in permanenza presso il Museo di “Godranopoli”, Godrano, (PA), il Museo Diocesano città d’Ariano Irpino (AV), il centro permanente per l’arte contemporanea, Candela (FG), il Museum di Bagheria (PA), la Pinacoteca Comunale di Novoli (LE), il Museo di Praia a Mare (CS), il “Museo Mattonelle d’Arte”,Barcellona Pozzo di Gotto (ME), il Museo Vito Meli, Basilica Santa Maria di Leuca, Santa Maria di Leuca (LE), il Virtual Museum 3, Borgo Valsugana (TR), il Museum of Art Satu-Mare, Satu-Mare, Romania, Deutsche Bibliothek,Frankfurt, Germania, Deutsche Bibliothek Leipzig, Germania e molti altri. Bruno Sullo scrive a proposito di Carmela Corsitto e di uno dei suoi ultimi lavori: … lo straniamento provocato dalla illogica presenza delle sfere (che rimandano a solidi geometrici ma, a differenza di questi, sono scabre e rudi) in una sala ampia, fortemente illuminata, da niente altro abitata, conduce a una sorta di disagio psicologico: il lettore è indotto a esaminare da vicino le sfere, scoprirne l’ambigua fisicità, tentarne un’interpretazione partendo dall’unica che fa trasparire qualcosa, ma che offre soltanto un intrigo di segni-ragnatela allusivo a quanto di problematico e incontrollabile può esserci nella vita dell’uomo. …Le grandi sfere disposte in uno spazio senza termini di riferimento sono oggetti enigmatici, inquieti ed inquietanti, colti in una fissità che è soprattutto psicologica, contrastano con ogni idea di movimento ed evoluzione, rappresentano la traduzione visiva della sospensione atemporale, del luogo-non luogo, instaurando una dimensione prospettica quasi trascendentale. Alberto Gallingani con la sua performance ROSSO SUBLIME interagisce con il lavoro di Carmela Corsitto costruendo all'esterno delle installazioni un percorso che integra i significati, già molto suggestivi, del lavoro esposto. L'interazione con "un'altra realtà" ne esalta i contenuti e aiuta il fruitore nella lettura di ambedue lavori


Name: Giovanni Gaggia
Email: nessun_tempo@yahoo.it
From: Pergola
Date: 09/05/2005
Time: 20.18.44
 

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TITOLO: La nuit des musées – “Lumière(s) dans la nuit” DATA: 14-05-2005 ore 21:00-01:00 LUOGO: Museo dei Bronzi Dorati, P.zza della Repubblica ENTE PROMOTORE: Assessorato alla Cultura del Comune di Pergola – Circolo Cinematografico LA TARANTOLA Dal 1999 più di duemila musei di tutta Europa si uniscono in una grande operazione comune: “La Primavera dei musei” che ha permesso al grande pubblico di approfittare di condizioni del tutto uniche per scoprire l’eccezionale ricchezza delle collezioni pubbliche e la varietà dell’offerta culturale dei musei della propria Regione. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Pergola, accogliendo le istanze del Ministero della Cultura e delle Comunicazioni Francese, consapevole della necessità di dare la maggior risonanza possibile al nostro incomparabile patrimonio culturale, ha deciso di prendere parte a “La notte dei musei”. La manifestazione avrà luogo sabato 14-05-2005 dalle ore 21:00 alle 01:00 di mattina. Il Museo dei Bronzi Dorati della Città di Pergola accoglierà gratuitamente i visitatori. La serata si animerà di eventi sul tema “Luce/i nella notte”. Il Circolo Cinematografico “La Tarantola”, nella Sala dell’Abbondanza, presso il Teatro Angel Dal Foco, proietterà una selezione dei migliori cortometraggi del Milano Film Festival. Il Circolo, in continuità con il lavoro di diffusione della cultura del cortometraggio che porta avanti organizzando Il Festival del cortometraggio che si svolge nel mese di settembre a Pergola, coglie questa occasione per presentare un’illustre percorso affine al proprio per intenti e modalità organizzative. Il Festival di Milano, infatti, guarda con particolare attenzione alla cinematografie testimoni di storie e culture sconosciute, alle produzioni indipendenti e quelle generalmente estromesse dai circuiti commerciali. Con uno sguardo particolare a tutti quei Paesi che producono cinema al di là di difficoltà economiche, politiche e sociali, un esempio per tutti, il Medio Oriente. E nel contempo persegue l’obiettivo di dare impulso alla partecipazione di lungometraggi.Grazie alle collaborazioni avviate negli anni con i massimi esponenti della cultura come il Piccolo Teatro, la Fondazione Cineteca Italiana-Spazio Oberdan, il Museo della Scienza e della Tecnologia, la Triennale, il Museo Poldi Pezzoli, la Fondazione Mazzotta e l’AICEM, il festival offre al pubblico - cittadini e visitatori – occasioni privilegiate di conoscenza dei luoghi della storia e della cultura di Milano. La proiezione, della durata di 1:30h. verrà ripetuta due volte. In Piazza della repubblica “La piccola Carovana del sole” proporrà “Artisti in ombra”, uno spettacolo coreografico con giochi di fuoco (clave e catene), contact ed esibizione di mangiafuoco e fachiro. La performance dei quattro artisti sarà accompagnata da musica live, avvolta nel profumo di incenso e illuminata da fiaccole romane. Lo spettacolo, della durata di 30 minuti ca. verrà ripetuto nell’arco della serata. UFF.STAMPA GIGA +39 339 4918011


Name: Free International Artiosts
Email: freeinterartists@yahoo.it
From: Londra/Monaco/Napoli
Date: 22/05/2005
Time: 18.11.19
 

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Stracci al Vento: i m i t i s i a p p r o p r i a n o d e l l a n a t u r a Continua nell’Orto Botanico la manifestazione “Stracci al Vento” dedicata all’insediamento dei miti dell’uomo nell’eden napoletano, ideata e diretta da Enzo Marino. Evento inaugurato domenica scorsa dall’Istituto Fernando Santi in collaborazione con i Free Internatinal Artists, L’Università Federico II - Facoltà di Scienze. Sparse tra le fronde primaverili le tele di artisti internazionali svolazzano e cambiano colore ed ombre alla luce naturale del giorno. Similmente miti e leggende raccontano con diverse sfumature e tagli di luce la natura umana con le sue paure e desideri, le sue passioni e le sue angosce. Molti i paesi e le culture unite nel bellissimo giardino: il gauchito Gil dell’argentino Gustavo Mena, esempio di vittima dell’ingiustizia nei confronti dell’uomo semplice e indifeso; le Ciguapas di Teodulo Casso della Repubblica Dominicana, donne selvagge che vivono nelle selve e non disdegnano cibarsi di carne umana; la Torino Magica raccontata da Susanna Viale; la giustizia divina del Libro di Giobbe dell’austriaca Christine Kertz; la leggenda dei Nibelunghi del rumeno Adrian Knorr; i simboli toltechi e aztechi di Martha O. Sotres; il mitico Sisyphos proposto dal tedesco Christian Hamsea; la contaminazione culturale normanna a Palermo di Vanessa Longo; il Tzanzas dell’ecuadoriano Antonio Villena, ma anche il Serpente piumato di B. Morales, Fascinus Deus di E. Marino, El Duende di Nidya Morales Cediel, Viaggio a mille miglia di Soban Bogdan, la Gorgona greca di Giorgos Nouvakis sono alcuni dei miti dipinti sugli stracci. In un mondo sordo alla pace e al rispetto della dignità umana assurge a mito il dolore delle donne e madri mediorientali, cristallizzate in una smorfia di strazio e orrore dalla mano del libanese Ali Nassereddine. Domenica 15 maggio alle ore 11 accompagnerà la mostra il concerto “Migrations” dei Sonik Ensemble; il 22 maggio sarà presente l’associazione Alqali con “Soffi e Contagi”, danze orientali accompagnate da flauto; il 29 la musica etno-jazz dei “Passepartout”. Fino al 29 maggio sarà possibile visitare la mostra tutte le domeniche dalle 9 alle 13.30 e in settimana negli stessi orari prenotando presso la segreteria dell’Orto Botanico, Via Foria, 233, tel. 081449759/081455654. Maura Manca


Name: Liberi Artisti Europei
Email: liberiartistieuropei
From: Napoli
Date: 22/05/2005
Time: 18.14.35
 

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Stracci d’artista all’Orto Botanico Art director: ENZO MARINO Nella terza domenica del “Maggio dei monumenti” continua la mostra “Stracci al Vento, insediamento dei miti dell’uomo nell’eden napoletano” all’Orto Botanico con il concerto “Migrations”, dei Sonik Ensemble (ore 11); il 22 maggio alla stessa ora sarà presente l’associazione Alqali con “Soffi e Contagi”, danze orientali accompagnate da flauto; il 29 la musica etno-jazz dei “Passepartout”. Promossa dall’Istituto Fernando Santi in collaborazione con i Free Internatinal Artists, L’Università Federico II - Facoltà di Scienze, la mostra è curata e diretta dal maestro Enzo Marino. La performance Madre Terra del corpo di ballo diretto dai coreografi Susy Contino e Fortunato D’Angelo del centro Studi Artedanza ha accompagnato l’evento con gli allievi del Corso Professionale Modern Dance Jazz Funky (Giovanni Fusco, Simona Palermo, Alessia Avorio, Mariarosaria Schettini, Sara Olisterno, Stefania Svignano, Patrizia Colone, Antonella Bonanno, Olga Testa, Valentina Mauriello, Marcella Brancatelli). Stracci d’artisti di tutto il mondo sono stesi fra gli alberi a cielo aperto: arte e natura si fondono ravvivando di colori e suggestioni l’orto botanico. Molti i paesi e le culture unite in questa manifestazione: Strumento infallibile per lanciatori di stelle di Andrea Zelio scatena la fantasia dei fruitori; la Grecìa salentina di Giovanni Valletta narra le bizzarrìe del folletto ”auru”; Mascke di Hui-Ming Kou danza di fantasie e di maschere di primavera; le Gesta Hungarurum dell’ungherese E. Lederberger-Lehoczky decantano l’indipendenza nazionale; Fascinus Deus di Enzo Marino, parla dell’adorazione del fallo in epoca romana ma patrimonio di numerose altre culture; il Serpente Piumato della messicana Beatriz Morales Martinez; La mia poetica del cinese-malesiano Chong Kah Wah ; ma anche Casablanca di Chemao El Fihir, il Triangolo delle Bermuda di Soban Bogdan, il Tributo alla Pachamama di guillerrmo Cuenca, El Familiar di Rubens M. Abril sono alcuni dei miti dipinti e proposti su “Stracci al Vento”. Fino al 29 maggio sarà possibile visitare la mostra tutte le domeniche dalle 9 alle 13.30 e in settimana negli stessi orari prenotando presso la segreteria dell’Orto Botanico, Via Foria, 233, tel. 081449759/081455654. M. M.


Name: Arte Murales Internacional
Email: muralismoart@yahoo.it
From: Tula/Napoli
Date: 22/05/2005
Time: 18.28.34
 

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Español El suceso continúa con grande, al jardín botánico de Nápoles, el acontecimiento internacional " el Rags al viento " - los mitos en el mundo -, ideazione y dirección artística de Enzo marina principal. El plan promovido del instituto sabe en la colaboración con los artistas internacionales libres y la universidad a usted de los estudios de Nápoles " Federico producido II " y para MAYO de MONUMENTOS. El protrarrà de la manifestación para todo el mes de mayo de 2005.Los participantes de los artistas a la exposición son: Abril Munoz Rubens– Argentina, Chemao Mountassir – Marocco, Chong Kan Wah - Malaysia, Cuenca Guillermo – Argentina, Hamsea L Christian.– Germania, Kou Hui-Ming – Taiwan, Keith A. Rosalind– Inghilterra, Keitz Christine – Austria, Knorr Adrian – Romania, Longo Vanessa – Italia, Ledersberger-Lehoczky Elisabeth – Ungheria, Marino Enzo – Italia, Mata Isaias – El Salvador, Mena Gustavo – Argentina, Morales Martinez Beatriz – Stati Uniti, Cesiel Morales Nidya– Colombia, Nassereddine Ali – Libano, Nouvakis Giorgos – Grecia, Phodko Nico – Sud Africa, Silfa Casso Teodulo – Repubblica dominicana, Bogdan Soban – Slovenia, Sotres Ortis Martha– Mèxico, Strange Matecovich Nancy – Chile, Svast Merite – Argentina, Valletta Giovanni – Italia, Viale Susanna – Italia, Villana Juan Antonio – Ecuador, Zelio Andrea – Italia. Italiano Continua con grande successo, all'Orto Botanico di Napoli, l'evento internazionale "Stracci al Vento" - i miti nel mondo-, ideazione e direzione artistica del maestro Enzo Marino. Il progetto promosso dall'Istituto Santi in collaborazione con i Free International Artists e L'Università degli Studi di Napoli "Federico II" e stato prodotto per MAGGIO DEI MONUMENTI. La manifestazione si protrarrà per tutto il mese di maggio 2005. Gli artisti partecipanti all'esposizione sono: Abril Munoz Rubens– Argentina, Chemao Mountassir – Marocco, Chong Kan Wah - Malaysia, Cuenca Guillermo – Argentina, Hamsea L Christian.– Germania, Kou Hui-Ming – Taiwan, Keith A. Rosalind– Inghilterra, Keitz Christine – Austria, Knorr Adrian – Romania, Longo Vanessa – Italia, Ledersberger-Lehoczky Elisabeth – Ungheria, Marino Enzo – Italia, Mata Isaias – El Salvador, Mena Gustavo – Argentina, Morales Martinez Beatriz – Stati Uniti, Cesiel Morales Nidya– Colombia, Nassereddine Ali – Libano, Nouvakis Giorgos – Grecia, Phodko Nico – Sud Africa, Silfa Casso Teodulo – Repubblica dominicana, Bogdan Soban – Slovenia, Sotres Ortis Martha– Mèxico, Strange Matecovich Nancy – Chile, Svast Merite – Argentina, Valletta Giovanni – Italia, Viale Susanna – Italia, Villana Juan Antonio – Ecuador, Zelio Andrea – Italia.


Name: aaa-edizioni.it
Email: info@aaa-edizioni.it
From: Gradisca d'Isonzo
Date: 01/06/2005
Time: 22.35.29
 

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Inaugurazione dell¹opera di Emanuela Biancuzzi OLTRE I CONFINI - Messaggi in bottiglia verso il futuro Venerdì 10 Giugno alle ore 18.30 al Parco della Rotonda di Gradisca d¹Isonzo, con un¹introduzione del critico Tito Maniacco sarà inaugurato il portale dell¹artista Emanuela Biancuzzi, vincitrice della seconda edizione del Concorso Arte e Città con il progetto intitolato: OLTRE I CONFINI - Messaggi in bottiglia verso il futuro. Il concorso Arte e Città è istituito dall'associazione Amici della Galleria Spazzapan, con il contributo del Comune di Gradisca d'Isonzo - Assessorato alla Cultura, della Regione FVG - Assessorato alla Cultura e della Provincia di Gorizia. ³Con un sistema di comunicazione antico e ascrivibile alle tradizioni popolari qual¹è il messaggio in bottiglia, inserito nel contesto contemporaneo della società delle telecomunicazioni e coniugato con un territorio e un periodo storico che vede la caduta dei confini, si vuole coinvolgere un¹ampia fascia di popolazione nella realizzazione di un progetto artistico. Non si tratta di una semplice scultura o installazione ma di un progetto articolato in più fasi che prevede la raccolta nel 2004 di messaggi in bottiglia da lanciare verso il futuro. Un progetto site-specific che prevede, nella prima fase, la partecipazione attiva della popolazione nella stesura dei testi da inserire nelle bottiglie. Nella seconda fase viene realizzato un portale trasparente (con inserite le bottiglie), non solo da guardare ma da attraversare. A testimonianza del progetto viene realizzata una pubblicazione che documenta le varie fasi e riproduce tutti i messaggi raccolti.² Emanuela Biancuzzi ³...Eppure Emanuela Biancuzzi ha affrontato con forte piglio concettuale quella che si definisce vagamente come ³Public Art², ricavando dalla semplice struttura di una bottiglia da riempire con un messaggio, un discorso che definisce ³conversazione silenziosa², nel senso proprio di un rapporto personale con il proprio io, come se il messaggio nella bottiglia fosse l¹oscuro specchio dal quale vorremmo sempre ritrarci impauriti dal dialogo. Ragioni il viandante che si sofferma su questa sorta di moderno dolmen in plastica nel cui interno immote galleggiano delle bottiglie, e metta in moto la sua coscienza e pensi alla sua vita e a ciò che avrebbe voluto scrivere a quel che il buon Linus dei Peanuts chiama ³compagno di penna². In fondo è il nucleo di quel non banale diario che tutti vorremmo scrivere, che tutti, forse abbiamo cominciato, lasciandolo, spaventati dall¹ombra che compare nello specchio della nostra coscienza. Se l¹arte è così, diamole una chance². Tito Maniacco Emanuela Biancuzzi è nata a Cividale del Friuli nel 1970. Studia all' Accademia di Belle Arti di Venezia dove consegue la laurea con una tesi sulla didattica dei comics. Affianca alla sua attività artistica quella di illustratrice editoriale a cui si dedica professionalmente dal 1999. Non circoscrive il proprio impegno all'ambito dell'illustrazione per l'infanzia ma opera su diversi fronti: dalla grafica pubblicitaria alla pittura, dalla performance all'arte relazionale, dall'educazione all'immagine all'illustrazione underground. Dal 1994 ad oggi ha partecipato ad un centinaio di esposizioni in Italia e all'estero. Ha realizzato disegni per pubblicità, poster, cartoline, libri, dischi e t-shirt con particolare attenzione alle tematiche ambientaliste. Membro fondatore di FUN (Nazioni Unite Fantastiche) è attualmente impegnata nella traduzione visiva dell'universo alternativo Wonderful World of Wolphy. Coordinamento e fotografie: Piermario Ciani Progetto esecutivo: Loretta Fioritti Realizzazione: Delta Studios Grafica: AAA Edizioni


Name: Marcella Stefanoni
Email: marcellastefanono@virgilio.it
From: Milano
Date: 05/06/2005
Time: 09.47.35
 

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FEDERICA PERAZZOLI / DANILE INNAMORATO ROCK’N’ROLL A cura di Marco Scotini Con Rock’n’Roll la Galleria Artra di Milano inaugura martedì 21 giugno la prima personale di Federica Perazzoli e Daniele Innamorato (classe 1970), che presentano un’ambientazione architettonica concepita espressamente per l’occasione. Labels come Ramones, Clash, Sex Pistols, Dead Boys; una sorta di colorato storage Hardcore; disegni scurrili e sessisti; covers di Raymond Pettibon, Jamie Reid e Winston Smith; invettive e aspri slogan anni ‘70; zines bianco/nero: sono gli strumenti del campionario che Perazzoli e Innamorato ripropongono ora ad un mondo post-punk. Come in Marclay la musica qui è materia prima, realtà fisica. Da quando le tecniche di registrazione hanno trasformato la musica in un oggetto (vinili, tapes, CD) anche il carattere effimero del suono ha un effetto materiale, una presenza visiva. Solo che in R’n’R l’immaginario è quello anarcho-punk dei dirty boys tardi anni Settanta e il cumulo delle compilation una sorta di archivio ludico e senza senso che si rifiuta di trasformare in reperto storico quel momento di rivolta e di insoddisfazione sociale. Perazzoli e Innamorato si servono delle tirature limitate, dei singoli in vinile colorato, di album feticcio a 45 giri, di copertine gratta-e-annusa come di pezzi da costruzione. Totemiche e brancusiane colonne senza fine, corridors fluorescenti à la Bruce Nauman sono mixati con insegne al neon, con brand e icone della politica presente tracciati sopra carta da lucido, con suoni e tappeti di marca pop. Ogni pezzo appartiene ad una storia che si vuole de-sacralizzare in un merger ordinato. Nipotini di Anarchy In The Uk, fedeli lettori di Stewart Home, Perazzoli e Innamorato sono i frequentatori ostinati di rave-party, dj-set elettroclash, di un’estetica garage e hardcore nella convinzione che è necessario praticare strategie “disobedience” e derive mentre la fabbrica sociale va in pezzi. Novecento dischi in vinile fluorescenti prodotti per l’occasione milanese, altrettanti pezzi rari da collezione, forati e utilizzati come pezzi da costruzione, ampie pareti di vinile, centinaia e centinaia di disegni, insegne luminose sono accompagnati in R’n’R da una fanzine punk dal montaggio do it yourself. ARTRA VIA L.SETTALA 6 20124 MILANO tel e fax +39 02 29402478 artragalleria@tin.it Inaugurazione 21 giugno dalle 18 alle 23 Aperto dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 19,30


Name: Terza pagina
Email: terzapagina@mio.it
From: Zurzach - Svizzera
Date: 08/06/2005
Time: 21.45.07
 

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Zurzach - (Svizzera) - Galerie zum Elephanten ANTONIO DE SANTIS La pittura Dal 19 giugno al 10 luglio 2005 Inaugurazione sabato 18 ore 17,00 Lo spazio espositivo della Galerie zum Elephanten a Zurzach - nel Cantone di Argovia in Svizzera - ospiterà, dal 19 giugno al 10 luglio 2005, un’esposizione, dedicata all’opera dell’artista Antonio de Santis (Venezia 1950). In questa epoca di transizione, di grandi trasformazioni De Santis trova una propria identità e libertà di autodeterminazione pittorica nell’ambito del “Realismo/Astratto”, in cui il “figurale” come racconto pittorico e come tecnica espressiva viene proposto in tutta la propria unità esplicativa. In mostra olii e acquerelli, realizzati durante un suo lungo soggiorno svizzero, dove affiorano esperienze cromatiche nuove dovute alle luci della terra Svizzera. Immagini particolari ispirate alla realtà visiva conducono il visitatore in una esperienza sensoriale coinvolgente e in una sorta di percorso di riflessione. L’impatto con il colore e la libertà creativa sintetizzano l’indole di questo artista che, opponendosi al classicismo e all’informale (di cui per altro ha fatto esperienza) attraverso la ricerca di cromatismi vibranti e di una emotività del reale, mantiene un equilibrio e un lirismo che lo distanziano dalle scelte contemporanee. Spiccano scenari immaginosi e di forte coinvolgimento sentimentale, con esperienza di chiara ascendenza simbolica mentre si fa strada la ricerca sul colore in un contesto poetico, una ventata di modernità nell’ambito del “figurale”. Le luci cromatiche gialle, rosse e blu, si traducono sulla tela in frammenti colorati in un corrispettivo visivo di linee cromatiche ed invitano l’osservatore ad una esperienza sensoriale coinvolgente, giocata su atmosfere in grado di suscitare forti emozioni. De Santis è un pittore che restituisce atmosfere sospese, paesaggi impalpabili, carichi di emozioni e poesia. Ha scritto Andrea Diprè: “Mi piace, di Antonio De Santis, la sintesi che da un volto trae una forma pura, come per negare, in un ritratto, lo storico dissidio tra figurativo e astratto; e mi piace, allo stesso modo, l’astuzia con la quale da una forma pura trae un volto. E non contento, De Santis procede come un intarsiatore di pietre dure che persegue una perfezione fatta di incastri dissimulati con straordinaria naturalezza. Ciò che infine rende unico il suo procedimento compositivo è che da tale perfezionata elaborazione, dove ogni cosa sta impeccabilmente al suo posto, derivano un umore, una vitalità, uno spirito, che non hanno nulla di meccanico come è nel ritratto legato alla deformazione, alla libertà del segno. Egli non altera, non accentua, non irrigidisce, applica una norma. La storica dichiarazione hegeliana: «Tutto ciò che è reale è razionale» si estende a un limite imprevisto, a una misura del mondo. Per De Santis tutto ciò che è reale è ritraibile. E ogni volto porta in sé la sua stessa maschera, e in essa trova la sua essenza vera. Come nessuno egli sa fingere di giocare. Perché non esiste certezza che la vita abbia un destino, e con essa tutto il nostro affanno d’esser credibili. De Santis vede ciò che i nostri occhi vedono procedendo ad una selezione degli elementi della visione. Tutto questo è la caricatura: selezione e semplificazione.Certo, anche De Santis è un visionario, anch’egli è principalmente preoccupato di penetrare nel labirinto della sua anima e di raggiungere l’assoluto, oltre l’apparenza mutevole del mondo e delle cose, ma la sua immaginazione non è mai un’astratta attività dello spirito in cerca di evasione, piuttosto un’attività che nasce dall’indagine sul reale e sul reale si esercita. Poiché è alla realtà che Antonio De Santis si sente chiamato, alla conoscenza del mondo che è fuori e dentro lui.” NOTA BIOGRAFICA Antonio De Santis nasce a Venezia nel 1950. Vive e lavora a Bergamo.Dopo un periodo figurativo inizia una lunga parentesi di ricerca nell’ambito della pittura astratta che sfocerà nel Manifesto del Realismo/Astratto del 1979. Inizia ad esporre nel 1965 partecipando ad importanti rassegne ed allestendo mostre personali in Italia ed all’estero. Le sue opere sono collocate presso collezioni pubbliche e museali in Italia ed all’estero tra cui la Biblioteca di Alzano Lombardo (Bg), Provincia di Bergamo,Comune di Vertova (Bg), Comune di Faenza, Archivio Storico Arte Contemporanea Biennale di Venezia, Raccolte Vaticane, Pinacoteca Accademia Tadini di Lovere (Bg), Museo d’Arte Historico Pedagogico di S. Paolo del Brasile. Comune di Lurano (Bg), Paul Scherrer Institut (Villigen-Svizzera), Fondazione Greuterhof (Islikon - Svizzera). Documenti sull’attività artistica di De Santis sono raccolti presso l’Archivio della Biennale di Venezia, Archivio Storico Arte Contemporanea Museo Bandera di Busto Arsizio, Kunsthistorisches Institut di Firenze. Sito della mostra: www.desantismostre.com Luogo: Galerie zum Elephanten - Haupstrasse 16 - 5330 Zurzach (Svizzera) Personale di: ANTONIO DE SANTIS Periodo: Dal 19 giugno al 10 luglio 2005 Catalogo: a cura di Andrea Diprè


Name: De Simoni Mirta
Email: info@mirtadesimoni.it
From: Milano
Date: 09/06/2005
Time: 15.36.34
 

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Libreria Internazionale Ulrico Hoepli Reparto Arti Visive - Spazio Espositivo secondo piano via Hoepli, 5 - 20121 Milano ( tel. 02 86487208 ) - MM1 / MM3 Duomo, S. Babila Mirta De Simoni Lasta ha il piacere di invitarLa a visitare la mostra M U T A M E N T I 14 - 25 giugno 2005 orario 10.00 - 19.30 ( domenica e lunedì chiuso ) L’artista sarà presente martedì 14 , sabato 18 e sabato 25 giugno sabato 18 giugno alle ore 18.00 incontrerà gli amici per un brindisi Mirta De Simoni Lasta 38060 Volano (Tn) via Trento 32 0464 411001 info@mirtadesimoni.it www.mirtadesimoni.it


Name: Sergio Michelini
Email: sergiomichilini1@virgilio.it
From: Cavaria (Varese)
Date: 14/06/2005
Time: 10.24.20
 

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CAVARIA (VARESE) ITALIA SERGIO MICHILINI "Da Macondo a Waslala...... …..alla ricerca della comunità di poeti e uomini giusti, dove tutto è pace……" Sedi espositive: 1)- Z.M.C. Italia S.p.A., Via Portoni, 290/D 2)- Antico Palazzo Comunale di Via Ronchetti Sabato18 e Domenica 19 giugno 2005, con orario continuato dalle 10 alle 18


Name: Lammardo
Email: info@lammardo.it
From: Bardonecchia (TO)
Date: 17/06/2005
Time: 09.45.10
 

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“CENTRALE APERTA", “Energiaper L’Arte” e “Informart” di Valter Boj Centrale Idroelettrica di Bardonecchia – 10 luglio 2005. Piazza Medail 3 – 10052 - Bardonecchia (TO) Per tutta la giornata: visite guidate in Centrale - dalle ore 9.30 alle ore 18.30. Dopo il successo ottenuto domenica 22 maggio, alla Centrale termoelettrica “Eugenio Montale” della Spezia, rinnovando un appuntamento che già l’anno scorso aveva avuto grande consenso da parte delle istituzioni e degli oltre 3.000 visitatori, Enel aprirà le porte alla centrale piemontese di Bardonecchia. L’evento che mira al coinvolgimento diretto anche dei bambini sposa perfettamente il progetto “InformArt”di Valter Boj, che vede l’artista impegnato a rafforzare l’informazione relativa all’Arte e ad introdurre i bambini ed i giovani all’arte. “Informart” sostenuta, come molti altri progetti dell’artista, dalla Banca Antonveneta che dimostra con il suo supporto l’apprezzamento per l’autore e la volontà di appoggiare il mondo artistico e la sua informazione. In occasione dell’esposizione sarà in atto una simpatica iniziativa promossa da Boj che, in collaborazione con l’ AICC, regalerà a tutti i visitatori un prezioso “manufatto” ceramico realizzato appositamente nel laboratorio dell’artista. Protagonista di “Energiaper L’Arte”è il “Blu” di Valter Boj che, in collaborazione con AICC (Associazione Italiana delle Città della Ceramica) e la Galleria San Carlo di Milano, presenta “La materia prende forma”, collettiva realizzata con i maestri Eduardo Arrojo, Enrico Baj, Valter Boj, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Corneille, Enzo Esposito e Bengt Lindstrom. La mostra gode del patrocinio del Comune di Albisola Superiore sulla cui passeggiata a mare si può ammirare il monumento “L’eco del mare” realizzato da Boj nel 2004, e del Comune di Albissola Marina, sede dell’atelier dell’artista frequentato da molti altri autori, fra cui i maestri che lo accompagnano in questa manifestazione e Giampiero Riverberi, noto compositore e ceramista. Non manca il supporto della Banca Antonveneta che da tempo sostiene l’arte di Boj e le sue iniziative, tra cui ricordiamo il progetto “Arte Natura” per il WWF del 2003. L’esposizione affianca artisti dalla lunga e affermata storia quali Eduardo Arrojo, Enrico Baj, Valter Boj, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Corneille, Enzo Esposito e Bengt Lindstrom provengono da esperienze artistiche diverse, ma nella lavorazione della ceramica hanno trovato un punto di incontro sul quale confrontarsi e dal quale partire verso un’avventura che si è rilevata densa di suggerimenti verso ricerche inconsuete. La ceramica è un momento importante per inventare e sperimentare opere inedite, lontano dalla semplice definizione della ceramica come arte applicata. Così per lo scultore Tommaso Cascella la lavorazione della terra refrattaria offre maggiore libertà come avviene nelle sue ultime opere realizzate con smalti e ossidi neri, mentre esplode il colore negli smalti delle piccole sculture-ceramica di Enzo Esposito. Bruno Ceccobelli rappresenta lo scultore e pittore della simmetria e della citazione dall’antico. Valter Boj con le sue sfere manipolate e assemblate e l’invenzione di cristalli e smalti tiene viva la tradizione di Albisola; a lui si devono i Laboratori Arte e Ceramica che hanno tramandato la grande tradizione della cittadina ligure. Fin dagli anni Trenta vi lavorano Fontana e Sassu, ma è negli anni Cinquanta e Sessanta con il laboratorio di Tullio Mazzotti e con le ceramiche San Giorgio di Poggi e Salino, che Albisola diventa luogo di incontro di esperienze internazionali, anche grazie a tutti gli altri laboratori, con Jorn, Matta, Corneille, Lam e gli italiani: Baj, Crippa, Dangelo, Dova, Fabbri, lo stesso Fontana, Scanavino, Capogrossi. Un omaggio anche alla tradizione e alla storia dell’artigianato verrà offerto dal maestro Seci Dante che darà dimostrazione in diretta della lavorazione al tornio durante la manifestazione. “Energiaper l’Arte” con i medesimi artisti, sarà riproposta nelle edizioni di Centrali Aperte che si svolgeranno a Entraque e a Bardonecchia nei prossimi mesi. La manifestazione prevede visite, giochi e spettacoli per giovani e anziani, famiglie e bambini dove tutti potranno conoscere più da vicino come funziona la “Fabbrica dell’Energia” quali tecnologie applica, come rispetta l’ambiente, come si integra con il territorio circostante. Durante la giornata l’impianto diverrà anche luogo di incontro dove svolgere attività sportive o culturali, visitare la mostra della ceramica d’arte o di divulgazione scientifica con Starlab: il planetario itinerante. Inoltre sarà possibile assistere a spettacoli di esibizione di atleti di arti marziali o, per i più piccoli, essere coinvolti dal teatro dei burattini o da “Mena” la balena, giochi gonfiabili jumping. Con la collaborazione delle principali Federazioni nazionali saranno attivi “villaggi sportivi” dove, con il supporto di istruttori federali i visitatori potranno provare a cimentarsi col tiro con l’arco, o con l’ausilio di esperti in moltre altre discipline sportive. Il programma della giornata e i riferimenti delle altre Centrali coinvolte in Piemonte e Liguria nell’iniziativa “Centrale Aperta”, possono essere trovati sul sito www.enel.it.


Name: Walter Boj
Email: valterboj@tin.it
From: Bardonecchia (TO)
Date: 18/06/2005
Time: 18.52.40
 

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“CENTRALE APERTA", “Energiaper L’Arte” e “Informart” di Valter Boj Centrale Idroelettrica di Bardonecchia – 10 luglio 2005. Piazza Medail 3 – 10052 - Bardonecchia (TO) Per tutta la giornata: visite guidate in Centrale - dalle ore 9.30 alle ore 18.30. Dopo il successo ottenuto domenica 22 maggio, alla Centrale termoelettrica “Eugenio Montale” della Spezia, rinnovando un appuntamento che già l’anno scorso aveva avuto grande consenso da parte delle istituzioni e degli oltre 3.000 visitatori, Enel aprirà le porte alla centrale piemontese di Bardonecchia. L’evento che mira al coinvolgimento diretto anche dei bambini sposa perfettamente il progetto “InformArt”di Valter Boj, che vede l’artista impegnato a rafforzare l’informazione relativa all’Arte e ad introdurre i bambini ed i giovani all’arte. “Informart” sostenuta, come molti altri progetti dell’artista, dalla Banca Antonveneta che dimostra con il suo supporto l’apprezzamento per l’autore e la volontà di appoggiare il mondo artistico e la sua informazione. In occasione dell’esposizione sarà in atto una simpatica iniziativa promossa da Boj che, in collaborazione con l’ AICC, regalerà a tutti i visitatori un prezioso “manufatto” ceramico realizzato appositamente nel laboratorio dell’artista. Protagonista di “Energiaper L’Arte”è il “Blu” di Valter Boj che, in collaborazione con AICC (Associazione Italiana delle Città della Ceramica) e la Galleria San Carlo di Milano, presenta “La materia prende forma”, collettiva realizzata con i maestri Eduardo Arrojo, Enrico Baj, Valter Boj, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Corneille, Enzo Esposito e Bengt Lindstrom. La mostra gode del patrocinio del Comune di Albisola Superiore sulla cui passeggiata a mare si può ammirare il monumento “L’eco del mare” realizzato da Boj nel 2004, e del Comune di Albissola Marina, sede dell’atelier dell’artista frequentato da molti altri autori, fra cui i maestri che lo accompagnano in questa manifestazione e Giampiero Riverberi, noto compositore e ceramista. Non manca il supporto della Banca Antonveneta che da tempo sostiene l’arte di Boj e le sue iniziative, tra cui ricordiamo il progetto “Arte Natura” per il WWF del 2003. L’esposizione affianca artisti dalla lunga e affermata storia quali Eduardo Arrojo, Enrico Baj, Valter Boj, Tommaso Cascella, Bruno Ceccobelli, Corneille, Enzo Esposito e Bengt Lindstrom provengono da esperienze artistiche diverse, ma nella lavorazione della ceramica hanno trovato un punto di incontro sul quale confrontarsi e dal quale partire verso un’avventura che si è rilevata densa di suggerimenti verso ricerche inconsuete. La ceramica è un momento importante per inventare e sperimentare opere inedite, lontano dalla semplice definizione della ceramica come arte applicata. Così per lo scultore Tommaso Cascella la lavorazione della terra refrattaria offre maggiore libertà come avviene nelle sue ultime opere realizzate con smalti e ossidi neri, mentre esplode il colore negli smalti delle piccole sculture-ceramica di Enzo Esposito. Bruno Ceccobelli rappresenta lo scultore e pittore della simmetria e della citazione dall’antico. Valter Boj con le sue sfere manipolate e assemblate e l’invenzione di cristalli e smalti tiene viva la tradizione di Albisola; a lui si devono i Laboratori Arte e Ceramica che hanno tramandato la grande tradizione della cittadina ligure. Fin dagli anni Trenta vi lavorano Fontana e Sassu, ma è negli anni Cinquanta e Sessanta con il laboratorio di Tullio Mazzotti e con le ceramiche San Giorgio di Poggi e Salino, che Albisola diventa luogo di incontro di esperienze internazionali, anche grazie a tutti gli altri laboratori, con Jorn, Matta, Corneille, Lam e gli italiani: Baj, Crippa, Dangelo, Dova, Fabbri, lo stesso Fontana, Scanavino, Capogrossi. Un omaggio anche alla tradizione e alla storia dell’artigianato verrà offerto dal maestro Seci Dante che darà dimostrazione in diretta della lavorazione al tornio durante la manifestazione. “Energiaper l’Arte” con i medesimi artisti, sarà riproposta nelle edizioni di Centrali Aperte che si svolgeranno a Entraque e a Bardonecchia nei prossimi mesi. La manifestazione prevede visite, giochi e spettacoli per giovani e anziani, famiglie e bambini dove tutti potranno conoscere più da vicino come funziona la “Fabbrica dell’Energia” quali tecnologie applica, come rispetta l’ambiente, come si integra con il territorio circostante. Durante la giornata l’impianto diverrà anche luogo di incontro dove svolgere attività sportive o culturali, visitare la mostra della ceramica d’arte o di divulgazione scientifica con Starlab: il planetario itinerante. Inoltre sarà possibile assistere a spettacoli di esibizione di atleti di arti marziali o, per i più piccoli, essere coinvolti dal teatro dei burattini o da “Mena” la balena, giochi gonfiabili jumping. Con la collaborazione delle principali Federazioni nazionali saranno attivi “villaggi sportivi” dove, con il supporto di istruttori federali i visitatori potranno provare a cimentarsi col tiro con l’arco, o con l’ausilio di esperti in moltre altre discipline sportive. Il programma della giornata e i riferimenti delle altre Centrali coinvolte in Piemonte e Liguria nell’iniziativa “Centrale Aperta”, possono essere trovati sul sito www.enel.it.


Name: Sergio Sansevrino
Email: studiodarteconcezione@virgilio.it
From: Barzio
Date: 21/06/2005
Time: 18.33.14
 

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Mostra personale di Sergio Sansevrino ?L?eserczio della libertà? Con i patrocini della Regione Lombardia, Culture, Identità e Autonimie della Regione Lombardia, e del Comune di Barzio Sede Ex palazzo del Comune di Barzio Via Roma, 42 23816 Barzio (LC) Vernissage il 2 luglio 2005 ore 18.00 Mostra dal 3 luglio 2005 al 31 luglio 2005 Catalogo bilingue disponibile in mostra Testo di Sara Fontana Per molti anni Barzio ha promosso mostre pittoriche di artisti di indubbio livello, che proprio qui trovavano una prestigiosa vetrina per proporre le loro opere. Purtroppo, negli anni ?90, questo ruolo di Barzio si è ridimensionato e raramente si è avuta l?occasione di poter ospitare nel nostro comune esposizioni di quadri di rinomato valore. L?intento dell?attuale amministrazione comunale, continuando sulla strada di quanto intrapreso dalla precedente in campo culturale, è quello di fare in modo che Barzio, oltre a rappresentare già il centro culturale indiscusso del territorio, ritorni ad essere anche punto di riferimento per artisti contemporanei che intendano diffondere la loro arte ad un ampio pubblico. Non poteva quindi esserci occasione più propizia per poter attuare il proprio intento se non quella di ospitare a Barzio la mostra del pittore Sergio Sansevrino. Questo evento rappresenta sicuramente una tappa importante per il rilancio di Barzio nel mondo della pittura e va ad arricchire il programma delle manifestazioni culturali che ogni anno sono organizzate a cura dell?amministrazione. Nell?ambito di tali manifestazioni, come consuetudine, anche per l?estate 2005, tra le varie proposte, si inseriscono incontri con studiosi di storia dell?arte e di pittura i cui interventi sono seguiti da un numeroso pubblico appassionato e competente. Orari di apertura: dal venerdì alla domenica 10.30 12.30 -16.00 19.00 - 21.00 23.00 Per informazioni Biblioteca del Comune di Barzio 0341-910455


Name: Pina Inferrera
Email: pina.inferrera@libero.it
From: Vespolate (NO)
Date: 23/06/2005
Time: 07.59.52
 

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MUSEO A. MALANDRA IN OCCASIONE DELL’APERTURA DELLO SPAZIO ESPOSITIVO EX CHIESA TRINITA’ presenta GERMINAZIONI di PINA INFERRERA a cura di GABI SCARDI Apertura dal 25 giugno al 31 luglio sabato e domenica ore 20,30 – 22,30 e su appuntamento Inaugurazione venerdì 24 giugno 2005 ore 21,00 Incontro con l’artista sabato 9 luglio ore 21,00 In occasione dell’apertura dello spazio espositivo Museo Malandra nella ex Chiesa della Trinità, viene presentata l’installazione “Germinazioni” di Pina Inferrera. L’installazione site-specific per lo spazio consta di una serie di opere luminescenti dal titolo Crisalidi e Germinazioni, realizzati con materiali sintetici e sensibili alla luce: le prime si presentano come grandi grovigli sospesi nel vuoto, le seconde come trame di filamenti diafani che occupano il suolo della chiesa. In virtù della luce che le accende, entrambe le opere acquistano un forte valore simbolico. La mostra segna l’inizio dell’attività culturale espositiva del Museo d’Arte Moderna e Contemporanea A. Malandra che ha trovato sede nell’edificio seicentesco recentemente restaurato della SS. Chiesa della Trinità. Il museo è intitolato ad Angela Malandra di origini vespoline e madre del prof. Dino Formaggio. Il restauro della chiesa e l’avvio della nuova attività sono stati resi possibili grazie all’impegno dell’ Associazione IdeaVita. Giorno 9 luglio alle ore 21,00 è previsto un incontro con l’artista. Museo A. Malandra, via xxv Aprile – 28079 Vespolate NO tel. 3387194211 – 3475553301 ideavita@ideavita.com Biblioteca Civica


Name: terzapagina
Email: terzapagina@mio.it
From: Lurano
Date: 23/06/2005
Time: 17.59.22
 

Testo

COMUNE DI LURANO Auditorium di S. Lino 9 - 24 luglio 2005 Incontro di pittura Italia - Svizzera con opere di Antonio De Santis (Bergamo) Ruth Roth (Klingnau - AG) Inaugurazione: Sabato 9 luglio 18,00 - 20,00 Orari: Sabato e Domenica 10,00 - 12,00 16,00 - 19,00 Per appuntamento : tel. 0354877498 - tel. 035252404


Name: Angelo Riviello
Email: angeloriviello@tim.it
From: Città di Campagna (SA)
Date: 26/06/2005
Time: 02.23.27
 

Testo

Rassegna Internazionale dell’Acqua-La “Chiena”: Le Porte dell’Arte, Le Porte dell’Acqua (una situazione per uscire dall’isolamento artistico-culturale, tra progettazione, occupazione, riflessione, provocazione, trasgressione, recupero, ricerca e continuità) Angelo Riviello Moscato, aprile 2004 Mi viene da dire, come dichiarò una volta, Achille Bonito Oliva, debuttando in un convegno sul tema (mi pare)“Arte Contemporanea nel bacino del Mediterraneo”, al Museo d’Arte Contemporanea “Luigi Pecci” di Prato, del 1988: “...io sono il fautore e il teorico della Transavanguardia...”. Chiaramente, se non avesse avuto gli sponsor, riferimenti precisi e stima profonda nel mondo dell’arte in qualità di “critico militare”, come amava definirsi, e come alleati, soprattutto gli artisti, suoi collaboratori, bravi ad esprimere e a rendere visibile, soprattutto attraverso il recupero di una manualità come la pittura, la sua teoria, il suo pensiero, la sua idea stilistica e progettuale (alcuni dicono la sua scommessa), sarebbe stata per lui, solo una teoria...un desiderio represso…da realizzare...un’utopia...una scommessa né persa e né vinta: una scommessa mancata! Anche lui non sarebbe passato alla Storia, ma alla Geografia (tanto per citare una sua provocatoria, ironica e felice dichiarazione, rivolta a quei critici d’arte, che non allineandosi con lui, forse vittime di una gelosia nei suoi confronti, fino a renderli “impotenti”, non sapevano fare altro che “criticarlo”, in modo patetico, senza la forza e l’”inventiva” di creare un progetto alternativo). Grazie alla sua genialità, intelligenza, intraprendenza e convinzione, però, che gli sponsor, i riferimenti precisi nel mondo del sistema dell’arte e gli artisti, che collaborarono, vinsero la scommessa, con un ritorno di immagine all’insegna di un successo globale clamoroso, conquistando finanche gli Stati Uniti d’America (trasformandosi da Transavanguardia Nazionale a Internazionale), che fino ad allora, dagli anni 50 in poi, con l’Action Painting, e poi negli anni 70 con la Minimal Art, la Land Art (o Arte Ecologica), l’ Arte Concettuale, ma sopratutto con la Pop Art negli anni 60 (grazie al ricco collezionismo privato statunitense nei confronti di una ricerca artistica di punta, nata dalle radici delle avanguardie storiche europee, rappresentate da artisti che per sfuggire alla 1^ guerra mondiale e alla persecuzione nazista, prima della 2^ guerra mondiale, si rifugiarono negli U.S.A, tanto da trasferire la denominazione di capitale dell’arte contemporanea, dalla mitica Parigi a New York), esercitavano anche nel mondo dell’arte, una politica di “imperialismo culturale”, e l’Europa, riusciva solo ad esprimere singole personalità, come Lucio Fontana, Alberto Burri, Jean Fautrier, Antoni Tapies, Jean Dubuffet, Francis Bacon, Yves Klein, Piero Manzoni, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, etc., e alcuni movimenti come l’Arte Cinetica, il Nuovo Realismo di Pierre Restany e la Pop Art Romana detta anche la “Pop Art del Vicolo” negli anni 60 e L’Arte Povera negli anni 70 di Germano Celant. La “Chiena”...il recupero. Un recupero etnico-ecologico, affettivo e ironico. Il recupero di una memoria individuale e collettiva in loco, da far conoscere fuori dalle “quattro mura di casa”, da far riconoscere come Bene universale, come patrimonio dell’umanità. Il recupero di una identità antropologica, storica ed ecologica, subito dopo il tragico sisma del 23 novembre 1980, in cui si pensava a tutto, tranne che salvaguardare noi stessi, il nostro passato, per un nostro futuro attraverso i nostri beni, per produrre positività...per produrre ricchezza, scardinando i luoghi comuni e le inconsapevoli rassegnazioni, fuori dalla consuetudine, fuori dall'usuale... provocando, a volte anche con durezza, il potere vigente. La Creatività contemporanea, al servizio di un evento di antica origine da spettacolarizzare con l’Arte, in una città del Sud Italia...in un territorio, quello dell'entroterra salernitano, ricco di Storia e di Segni, dimenticato da troppi lunghi anni, che chiedeva aiuto...che aveva bisogno di rinascere a nuova vita. Un argomento questo che rientrava di pertinenza, nella poetica di un artista, che come me lavorava ("strafottendosene", a quei tempi, del mercato dell’arte e del “segno” personale e soggettivo che rincorrevano i luoghi deputati dell’arte di mezzo mondo) utilizzando ogni mezzo artistico, in modo interdisciplinare, dalla fotografia al cinema, dalla pittura all’installazione scultorea e sculto-architettura, all’ambientazione e all’arte comportamentale, come conseguenza di un’idea e di un contenuto, fin dal 1975 sulla Memoria...sulle Radici…e sulla Realtà. Poetica testimoniata da una collettiva tenuta nel 1976 al Palazzo della Permanente di Milano, con un lavoro peculiare, dove esposi la pagella scolastica con foto ricordo di classe (1975-76), dal titolo “Operazione Mnemonica Passiva” e due mostre personali tenute a Salerno, alla Galleria Taide, la prima nel 1978 (dal titolo “Affetti”) e la seconda nel 1981 (dal titolo “godardiano”,“Due o Tre Angoli di Casa” ). Nei film, grazie anche alla conoscenza del regista, teorico e poeta Raffaele Perrotta e del film-maker (operatore poi di Vittorio De Seta) Federico Bruno (collocandosi nella ricerca tra un Cinema Indipendente-ex Underground e un Cinema d’Artista), fra gli altri (girati tra il 1975 e il 1976, con montaggio diretto in macchina e con pochi spiccioli, ricavati dalla vendita “in bicicletta” dei libri Einaudi a rate, a Milano), nel 1977, d’estate, a Campagna, girai un film Super 8 sui bagni al fiume Atri “Il Sciumare”, e d’inverno“ Il Maiale” sull’uccisione di detti animali. Un anno dopo, nel 1978, un regista di Cinecittà, Ermanno Olmi gira il film “L’Albero degli Zoccoli”, ambientato nel mondo contadino della bassa bergamasca, dove l’uccisione di un maiale avveniva in modo molto simile, a quello dell’entroterra salernitano (strana coincidenza). Il recupero di una propria radice: autobiografica, intimistica, storica, antropologica e culturale, mediante i ricordi personali e attraverso i luoghi, monumenti, usi e costumi, pre e post sisma...iniziando dall’infanzia post bellica, negli anni 50. Nel 1991, sul palcoscenico del teatrino di Piazza Teatro, della Città di Campagna, nell’ambito della 7^ Rassegna dell’Acqua (9° anno di recupero della Chiena), abbinata quell’anno, in via sperimentale (per un’ennesima assenza di fondi) al 7^ Festival Teatro Ragazzi (dove la presenza più significativa fu il Teatro dei Russi del Lago d’Aral a rischio siccità) che presentai una Performance, tra la gioia dei bambini, dal titolo “magrittiano”, “Intervallo: Questo non è un Asino”. Un Omaggio a quattro Asini veri, di quel mondo antropologico contadino scomparso, che interpretavano loro stessi, con voci di attori fuori campo, che ponevano degli interrogativi al pubblico, coinvolgendoli nel coro delle voci a recitare, alla stessa tregua di un rosario, la loro definizione di “Asini”, presa dal vocabolario Palazzi, della lingua italiana. Qualcuno...della classe dirigente dominante, e presente (come partito allora) in ogni Ente pubblico, provinciale, regionale e nazionale, tentò di fare una querela nei miei confronti. Ma ahimé! Mancavano gli estremi: si parlava solo di "Asini"...di semplici, umili e onesti asini, in via di estinzione nell'uso di animali da soma, nel mondo contadino, ormai oggi, quasi definitivamente scomparso. Mantenendo intatti i contenuti, in modo intuitivo e creativo, con convinzione e decisione, operai un trasferimento e uno sconfinamento al di fuori delle dimensioni limitate dell’opera canonica (sia essa pittura, fotografia o film), per invadere lo spazio fisico-sociale della città, tanto da ricordare, per alcuni versi quell’Arte Ecologica degli anni 70, di Walter De Maria, Christo, Richard Long, etc.detta anche Land Art o Earth Art (di cui sopra), che consci della lezione di Fontana (con il suo Spazialismo) di un decennio prima, dallo spazio fisico circostante della tela, sconfinarono, estendendosi nello spazio del territorio. Fu, anche per me, un gesto naturale operare al di fuori dei luoghi deputati dell’arte. Tutto l’opposto di ciò che succedeva allora nel mondo dell’arte, che si chiudeva in se stesso, nei luoghi chiusi: luoghi del sistema. Operare nella realtà, con l’invenzione di altri luoghi: luoghi aperti, con l’esigenza e nel tentativo di coinvolgere e di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea, di renderlo partecipe di un’esperienza, di una collaborazione, di “...far riflettere sul rapporto tra uomo e natura...”, per dirla con Gillo Dorfles, pensando in questo caso, al recupero della Chiena, come ad un Happening degli Happenings, e non solo, ma anche (tra la Chiena e il Museo), come luogo di ricerca, di riflessione, di discussione, di incontri, di laboratori, di sperimentazioni e di “invenzioni”. Scaturì un Progetto.Soddisfacente moralmente per l’uomo artista, ma un Progetto “monco”, “incompiuto”, nei suoi investimenti per uno sviluppo economico, per l’uomo cittadino, per la Comunità, per ignoranza altrui, sopratutto degli Enti Pubblici non adeguati ai tempi, invasi solo, all’epoca, dai “politichini” della partitocrazia, che rappresentavano la negazione assoluta di qualsiasi sviluppo umano e civile, artistico e culturale, sociale ed economico. Incapaci di cogliere le novità, legate al patrimonio preesistente, e di incentivarle per garantire una continuità. Ero molto lontano, in quegli anni, come documentato anche da un mio articolo pubblicato su "L'Umanità - Speciale Arte", del 30 settembre 1983, dagli obiettivi “integralisti” della Transavanguardia, come erano lontani gli artisti (nei vari linguaggi multipli e interdisciplinari, fra arte visiva, performances, happenings, fotografia, installazioni, laboratorio, teatro, danza, musica, poesia , pittura, scultura,cinema-video...), che di lì a poco, avrebbero aderito, nella sua espansione, all’idea progettuale, invadendo letteralmente la Città di Campagna, dal 1985 al 1994 (un'intera generazione di artisti): Francesco Bonazzi, Anna Malapelle e Fausto De Marinis da Verona; Salvatore Anelli e Franco Flaccavento da Cosenza; Sergio Pavone, Antonio Porcelli, Beppe Schiavetta e altri, da Genova; Gaetano Nicola Cuccaro e Arcangelo Moles, da Potenza; Emilio Morandi, da Bergamo; Raffaella Formenti , da Brescia; Nicola Frangione, da Monza; Rosanna Veronesi, Vincenzo Pezzella, Vito Sersale, Paolo Barlusconi e altri, da Milano; Alessandro Mautone, Donato Vitiello, Patrizia Marchi, Giovanna Stella La Nocita, da Praiano; Angela Hart O’Brien (irlandese), da Firenze; Birgitt M.Shola Starp e Gutte Norrild di Copenaghen; Gisela Robert, di Monaco di Baviera; Barbla e Peter Fraefel da Biel Svizzera; Godwin Ekard, di Vienna; Aitor Romano e Josè Bravo di Caracas; Maria Wojcik di Wroclaw (Polonia); Renata e Giovanni Strada, da Ravenna; Alfonso Filieri, Elisabetta Gut, Gisella Meo,Gloria Persiani, Riccardo Bergamini & Anna Zeppieri, Emilio Leofreddi, Massimo Liberti, Marco Fioramanti, Vincenzo Cozzi e altri, da Roma; Lucia Buono, Ilaria Bona e altri, da Bari; Iller Incerti, Fulgor C. Silvi, dalle Marche; Camillo Capolongo, Enrico Viggiano, Mariano Mastrolonardo, Nizzo De Curtis, Giuseppe Desiato, Giulia Piscitelli, Pasquale Cassandro, Lorenzo Scotto Di Luzio e altri, da Napoli; Arturo Casanova e altri, da Caserta; Pina Fiori, da Macerata; Riziero Giunti, Cristiana Moldi Ravenna e altri, da Venezia; Giovanni Canton, Antonio Baglivo, Mirella Monaco e altri, da Salerno; Gerardo Palmieri da San Cipriano Picentino; Angelo Casciello da Scafati; Vito D’Ambrosio, Gelsomino Fezza, Antonio Corsaro, Pompeo Ganelli, Antonio Luongo (detto Antoniuccio), Nino Aiello, Giovanbattista De Angelis, Daniele Gibboni, Amici del Teatro e altri, da Campagna; Giorgio Gallotta, Vittorio Scarpa, Pasquale Anzalone, Antonio Pierro, da Eboli; Eva Rachele Grassi e Angelo Ermanno Senatore (nomadi), da Roma, Parigi e da Salerno; Alfonso F. Mangone (nomade), da Cosenza, Firenze, Amsterdam, Berlino e da Altavilla; Angelo Riviello (il sottoscritto, nomade), da Roma, Zurigo, Positano, Copenaghen, Milano, Berlino, Barcellona e da Campagna, etc.Non avevo e non avevamo speranza altrove, dove imperava solo un Mostrismo di Pittura tout court, per tutto l'arco degli anni 80, di un esercito di gregari (fra cui artisti anche bravi, miei amici, che furono "bruciati" dal cinismo del sistema dell'arte), con l’alta sovrintendenza e supervisione, dove a prevalere più forte era un’unica idea (e giustamente), di Achille Bonito Oliva (che stimo e rispetto e che reputo come uno dei più grandi critici d'arte dell'intero pianeta) e dei suoi “alleati”. Depresso e “incazzato”, registrando con dignità questo humus di dissidenza, mi sentii in dovere di rilassarmi, di divertirmi e di continuare la mia ricerca, tra pubblico e privato e di mettermi a disposizione della mia Città...la Città che ha registrato la mia nascita, dove mi "rifugiai", per non sentirmi “inutile” e “disoccupato” e per giunta senza un sussidio per continuare una ricerca (il contrario di ciò che avveniva e avviene nel resto dell'Europa civile, di nazioni presenti, che conosciamo molto bene, nei confronti dei loro figli, per i quali creano opportunità, e vengono aiutati nelle loro ricerche, senza fare assistenzialismo, ma semplicemente finanziando con contributi minimi, la ricerca artistica), in un’Italia, incapace di guardare, di ascoltare e di recepire, nella sua tanto decantata “democrazia”, “civiltà” e “libertà”, nell’abbraccio ipocrita dell’inno di Mameli, altre voci...di figli traditi...diverse dal coro, che non venivano ricambiati nel loro affetto (anche se "irrequieti" per smuovere i luoghi comuni) anche nell’interesse e nei confronti della "madre patria", capace, quando se e quando si ricorda, di rendere omaggio, a questo o a quel dato artista, solo dopo la morte. Un altro luogo comune di cui, pare si vada fieri, nel nostro “bel paese”. E oggi le cose pare che vadano peggio...con la cultura del vuoto che avanza...con un "berlusconismo" di sinistra, di destra e di centro... anche se per i Giovani, si sono create maggiori opportunità, rispetto anche a dieci anni fa e si parla di una Legge per l’Arte, da parte della sinistra moderata (tutta da verificare e da dibattere, non solo tra i politici, tra i critici, curatori, galleristi, direttori di riviste e di musei e mercanti vari, ma anche e soprattutto con e tra gli artisti, dentro e fuori il sistema dell'arte). La “Chiena” (per ritornare nel nostro specifico), che ha sempre organizzato il Comune di Campagna, nel periodo estivo, fino a pochi anni prima del sisma del 1980, era un mezzo economico, naturale ed ecologico per pulire il corso principale della città: il salotto dei campagnesi. Si affiggeva un’ordinanza amministrativa, in cui il sindaco ordinava e avvisava la cittadinanza della pulizia del corso. La delibera storica che ufficializzava la Chiena (di antica origine imprecisata), è del 1889 (come rilevato da una ricerca di Mario Onesti, da un libro di Storia locale di Raffaele D’Ambrosio). Al tempo stesso, il sindaco dava incarico al banditore di avvisare ulteriormente tutto il resto della popolazione sita nei numerosi quartieri alti e bassi, del centro storico e antico della città. In quel 1889, fu restaurato il canale che captava le acque del fiume Tenza e finanche la pavimentazione del Corso Umberto, per meglio far scivolare l’acqua, su progetto dell’ingegnere Antonino Pastore.Quella stessa pavimentazione, pensata, forse, da Giulio Romano (pittore e architetto, allievo e collaboratore di Raffaello Sanzio) quando a cavallo tra il 1518 e il 1520, ridisegnò urbanisticamente la Città di Campagna, dando maggiore sviluppo alla parte storica, iniziando dalla Piazza M.Guerriero, dallo splendido Sedile di San Bernardino (abbattuto negli anni sessanta, per dar spazio ai pullman della Sita, dove nel 1994 è stata realizzata la Fontana della Chiena). Si spera in una ripresa da parte del Comune, o di un delegato come la Pro Loco, di riutilizzare la “Chiena”, nel modo tradizionale, e cioè, per pulire le strade del centro storico, anche per differenziarla, dal suo nuovo uso, che scaturì dal 1982 al 1985, elevata, dal sottoscritto, ad “Opera d’Arte”, come intervento sul territorio, partendo dalle proprie radici, da una propria formazione artistico-culturale e dal proprio "essere" artista. La Chiena dopo il sisma del 1980, rischiava di scomparire, a parte l’emergenza nel caos della ricostruzione, ma anche perché ci si vergognava, nell’arretratezza, di pulire il corso principale della città, con la Chiena, nei confronti dei paesi viciniori, adeguatisi alle conquiste del “progresso civile”, come Eboli e Battipaglia, che per lavare le strade usavano i camion “gettiacqua”…mentre una volta, senza fiumi, per loro era duro, e guardavano con invidia Campagna, che con disinvoltura, si permetteva il lusso di lavare le proprie strade con un fiume… La Chiena elevata e trasformata in Opera d'Arte del 1985, che si fece conoscere a livello nazionale, non fu solo il particolare di un recupero, come risposta al terremoto, per nobilitarla, ridandole dignità, iniziato nel 1982, con la donazione di una Fontana ridimensionata e rimasta incompiuta (la “Fontana della Chiena”, 1982-94), che doveva rientrare in una Mostra, nel 1984, di idee progettuali per una Rassegna Laboratorio di Scultura (un Cantiere a cura di Angelo Trimarco, di quella Scuola di Critica d'Arte di Salerno...la stessa Scuola di Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Antonio d'Avossa e altri ) e da ubicare in Piazza Guerriero (donazione accettata dal Comune di Campagna, solo nel 1994, "forzando" l'autore a donarla, senza promuovere la Rassegna legata alla Chiena, le cui opere restavano in donazione, dislocate nella loro ubicazione in vari punti della città, dal centro storico alla periferia, per una sua riqualificazione urbanistico-ambientale), che rientrando in un progetto molto più ampio, rappresentava un esempio convincente di Public Art (quell'arte sviluppatasi negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia e in Germania, tra la fine degli anni sessanta e inizio anni settanta) e un tassello importante, insieme alla proposta di un Museo d’Arte Contemporanea (Ex Convento dei Frati Domenicani), alla proposta di un Ostello per studiosi e studenti (Ex Complesso Conventuale degli Osservanti-Chiesa della Concezione) e alla salvaguardia dell’assetto Storico-Urbanistico-Architettonico della Città di Campagna, ma fu anche una situazione artistica, povera ma bella, molto significativa, il frammento di una piccola realtà italiana, che per certi versi ha anticipato di circa vent’anni ciò che si dibatte oggi nelle esperienze artistiche, tra il nord e il sud del Paese, sia nella "spettacolarizzazione" dell'arte, nei vari aspetti comportamentali, che con i laboratori in sito, dove le “Periferie diventano il Centro”, per dirla con Giancarlo Politi, come nel caso della Certosa di Padula (al sud), o nel caso dell’Ex Ospedale Soave di Codogno (al nord), per parlare dell'Italia, nella pratica di una domanda, da parte di Enti pubblici e privati, nella normale prassi quotidiana dei circuiti dell’arte. Nel 1985, mentre Lucio Amelio, come risposta al terremoto, pensava (e giustamente) a "Terrae Motus" (una collezione che finalmente oggi, ha trovato la sua sistemazione definitiva nella Villa Reale di Caserta) invitando artisti in auge del momento e alcuni "mostri sacri" (oggi in gran parte storicizzati e datati), integrando anche artisti napoletani della sua scuderia (dimenticandosi di altri che si prefiggevano gli stessi obiettivi...bastava guardare all'arte a 360° e a 80 Km. di distanza da Napoli, subito dopo Salerno), dopo i primi esperimenti (1982-83-84), a seguito del dissesto stradale di un’insula interamente abbattuta, partì la prima edizione della “Nuova Chiena” che ebbe un eco di risonanza nazionale (il quotidiano “Reporter” riportò l’evento in prima pagina): la scommessa di un “sognatore” accompagnato dalla collaborazione di altri “sognatori” (Antonio Corsaro, Vito D’Ambrosio, Dante De Chiara, Gelsomino Fezza, Maria Rosaria Polisciano, Liberata Cerrone, Vito e Bruno D’Agostino, Vito Maggio, Mario Velella, e altri), sembrava vinta! Si realizzò un grosso Happening, creativo (e ri-creativo) dell’Acqua, a più mani. Una Piena d’Acqua: il fiume Tenza deviato lungo le strade della Città di Campagna. Una Piena d’Arte: un evento pensato innanzitutto come Opera d’Arte in movimento, sul territorio, con interventi nell'intervento, in cui avveniva di tutto, in piena libertà creativa, con ogni sorta di medium, anche il più povero e improvvisato, dati gli scarsi finanziamenti. Fu un’autentica rivoluzione estetico-poetica e comportamentale, di artisti che si divertirono come bambini. Fu una Festa, in cui fu data la possibilità di esprimersi, anche a vecchi e genuini artisti locali e a chi, giovane e ingenuo, voleva avvicinarsi al mondo dell'arte. Se si fosse realizzata a New York, gli americani l'avrebbero banalmente (forse) battezzata come "Water Art” oppure “Art on the Move” o "On the Move Art" (scusate l'ironia, non parlo inglese). Ci fu una situazione trasversale, con linguaggi multipli, di “resistenza”, che differenziandosi dalle esperienze estetiche della cultura dominante in auge in quel momento, non solo in Italia, diede ampio sfogo alla libertà creativa ed espressiva. Artisti provenienti da ogni parte d’Italia, anche stranieri, che occuparono l’ex Convento dei Domenicani, per farlo diventare un Museo d’Arte Contemporanea, dentro e fuori le mura del Museo stesso e della Città/Territorio (con la complicità scettica dell’Amministrazione Comunale). Artisti di un’intera generazione, che in gran parte, non si riconoscevano nel movimento coatto (di tutto rispetto e che fu una grossa novità) della Transavanguardia, e/o in altre correnti similari più deboli, del Post Modern, la cui “novità” era la “non novità”, nel suo eclettismo e disimpegno politico, con un ritorno alla manualità, alla decorazione, all’uso del colore, con riferimenti all’arte e ad artisti del passato, nella ricerca di punta dei "pochi eletti", elegantemente “imposta” dal sistema dell’arte. Artisti “disubbidienti” e viaggiatori, quelli che approdarono a Campagna, che scelsero la città come “rifugio”, e che hanno lasciato le loro opere al Convento di Giordano Bruno di San Bartolomeo (come gli Ebrei durante la 2^ Guerra Mondiale, per sfuggire alla persecuzione nazi-fascista, alloggiati nello stesso luogo, e che hanno lasciato piccoli segni e una lapide/ricordo). Fu realizzato un Libro/Catalogo (curato e coordinato graficamente, finanche nelle didascalie, dal sottoscritto, ad eccezione del simbolo del Museo, disegnato sempre dal sottoscritto, ma usato come elemento decorativo da Gelsomino D’Ambrosio nella copertina di Angelo Riviello) e un segno nella coscienza e nella memoria, individuale e collettiva, dell’intera Comunità Campagnese. Artisti "dimenticati" (dei quali, alcuni deceduti) che aspettano ancora una lettera di ringraziamenti dal Comune di Campagna e una mostra omaggio (l’occasione del ventennale, del 2005, penso che sia il momento giusto per farlo) e da tutte le Associazioni culturali, in primis dall’Associazione Giordano Bruno che ha gestito il Museo per tanti anni e, soprattutto dalla Pro Loco, che dal 1996, ha ereditato e gestito le acque della Chiena, campando di rendita, nel vuoto di una progettualità, senza riconoscere, per limiti umani, la fonte dei contenuti nel Progetto originario, di chi è stato ed è sempre all’avanguardia nella ricerca artistica e culturale del presente (è il suo "mestiere"), che in una parentesi particolare della propria vita, si è messo a disposizione della comunità campagnese. Intanto nel 1984, a Milano, un gruppo di artisti, fra i quali Stefano Arienti, anch’essi dissidenti nei confronti della Transavanguardia e della Pittura Colta, e di altre correnti similari come Magico Primario, i Nuovi Nuovi, etc., occupavano (senza la complicità dell’Amministrazione Comunale) l’Ex Fabbrica della Brown Boveri, nel Quartiere Isola, a Via De Castillia (ultimo mio domicilio di Milano, con abitazione e studio al n.20 - 3° piano 1^ porta a destra), per farne un Museo d’Arte Contemporanea (Casa Museo Laboratorio). Due anni prima stavano per farlo due artisti campani: il sottoscritto e Vincenzo Pezzella, che già abitavano in una casa occupata del Comune di Milano, in Corso Garibaldi 89, nel condominio con l'ex Fabbrica di Gelati occupata da Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa, e agli inizi, da Antonio Trotta, Pino Spagnulo e altri, e dove venivano spesso a renderci visita Antonio M.Faggiano e due giovani artisti di Benevento, appena sbarcati a Milano, Arcangelo e Pompeo Bocchini, conterranei di Mimmo Paladino. L’intento non riuscì. Gli artisti furono sfrattati e l’ex Fabbrica della Brown Boveri fu abbattuta (ci stanno riprovando oggi, nella Stecca Artigiani, nella stessa città e nella stessa strada, anch’essa destinata all’abbattimento, per un progetto-telenovela trasversale (che va dalla Giunta social-comunista di allora, alla giunta di centro destra di oggi), lungo di vent’anni, e non manca Stefano Arienti, insieme ad altri, come Gabriele Di Matteo, Grazia Toderi, Mario Airò, Loris Cecchini, Bert Theis, etc.). A differenza degli artisti che raggiunsero Campagna, il cui intento riuscì. Decollò la Nuova Chiena, e l’Ex Convento dei Domenicani di Giordano Bruno (Casa Museo Laboratorio) fu recuperato, salvandolo così dall’abbandono e dall’incuria del tempo (anche se più tardi, malgrado il vincolo della Soprintendenza ai B.A.A.A.S., fu abbattuto l’Ex Complesso Conventuale degli Osservanti-Chiesa della Concezione: grave atto! Degno dei Talebani che hanno abbattuto i Buddha millenari). Altri fermenti, con altre occupazioni, di ex fabbriche e pastifici, ci furono a Roma, mi pare, al Quartiere San Lorenzo...ma queste furono solo occupazioni, per rivendicare allo Stato, il diritto ad avere almeno uno Studio…un Atelier, un luogo “gratuito”, per fare ricerca e lavorare da parte degli artisti. Intanto, Lucio Amelio nel 1982, in risposta al terremoto del 23-11-1980, preparava la mostra "Terrae Motus", che ebbe il suo culmine nel 1987-88 nella "fatiscente" Villa Camplieto a Ercolano (oggi completamente restaurata), coinvolgendo artisti di levatura europea e internazionale, e alcuni giovani napoletani che facevano riferimento alla sua galleria...ignorando però altri giovani validi del territorio campano e non solo, che in modo diverso, dal 1982, nella città di Campagna, rispondevano a quel tragico sisma, recuperando la Chiena del Fiume Tenza e l'Ex Convento dei Frati Domenicani di Giordano Bruno, la cui unica colpa era (forse) quella di "non corteggiare" Lucio. Eppure alcuni di questi giovani li aveva conosciuti (trovandoli anche molto interessanti), nel 1979, durante la Rassegna sulla Nuova Creatività nel Mezzogiorno tenutasi a Napoli, nella sua Galleria e al Goethe Institute. Forse, perché la loro ricerca, non era in linea con il decorativismo della Transavanguardia, a differenza dei suoi giovani, che si adeguarono a quel grande movimento che fu di Bonito Oliva, senza farne del resto, mai parte. Strano...molto strano, questo atteggiamento di chi promuoveva, anche se in veste privata, la giovane arte contemporanea nel Mezzogiorno, e soprattutto in Campania e a Napoli. Ironia della sorte: (a parte la mostra riuscita di Lucio Amelio, che per la prima volta ebbe la presenza a Napoli di molti artisti consacrati nella Storia dell'Arte Moderna) l’impresa “non riuscita”degli artisti di Milano, fu riportata da molte riviste specializzate, e soprattutto da un’autorevole rivista d’arte contemporanea, che nel giro di pochi mesi, fece il giro del mondo…scrivendo così una “piccola pagina” nella Cronaca dell’Arte. L’impresa “riuscita” degli artisti “rifugiati” a Campagna, fu riportata nella stampa normale di molti quotidiani, di riviste culturali generiche e di periodici, che nel giro di pochi giorni, fece il giro d’Italia… non fu registrata nella Cronaca dell’Arte. Mancarono all’appuntamento le riviste autorevoli specializzate, da parte di critici o curatori che si dicevano e si dicono attenti alle novità, o più semplicemente, alle diversità, ad eccezione (nei diversi ruoli di approccio) di Rino Mele, Antonio Castaldi, Antonio Bottiglieri, Alfonso Tafuri, Massimo Bignardi, Erminia Pellecchia, Carla Errico, Maurizio Vitiello, Angelo Trimarco, Sabino Manganelli, Simona Barucco, Aldo Elefante, Pino Simonetti, Cristina Tafuri, Antonio d’Avossa , degli scrittori Alan Frenkiel, Ferruccio Massimi, di grafici (e non solo) come Gelsomino D'Ambrosio (famosa la sua Scheda "Campagna" del 1985 con riedizione nel 1996) e altri…Per disinformazione? Non credo...un intellettuale, e in questo caso un critico d’arte intraprendente, attento e curioso, legge i giornali, altrimenti è un semplice cronista...basta dichiararlo! Per debolezza dialettica nei confronti di un vincente e sempre più emergente, incontrastato e carismatico Bonito Oliva? E’ probabile. O per essere più “cattivi”, per omissione culturale? O per pigrizia? O per la presenza di Lucio Amelio a Napoli, per cui in Campania esisteva solo lui, come referente? Anche questo è probabile! Oppure, per l’isolamento in cui versava (e versa) la città di Campagna...”sconosciuto” paese...o meglio “invisibile” paese (finanche nel nome…confondendo Campagna con la campagna…perciò che insisto con i miei conterranei, con il nome, storicamente più corretto: Città di Campagna, da Civitas Campaniae dell’entroterra salernitano (come suggerito e fatto ossevare in latino, dal giovane storico locale, Maurizio Ulino), dove era impossibile che succedesse qualcosa? O per carenze nell’organizzazione, dovute soprattutto all’insufficienza di fondi? O perché mal rappresentata politicamente? E’ probabile che sia stato anche un pò di tutto questo. Una cosa è certa: dove non ci sono investimenti, non ci può essere sviluppo! Dove non c'è competenza e convinzione, non si può convincere il resto del mondo! Eppure i soldi, in quegli anni, non sono mancati alla città di Campagna e all'intero Mezzogiorno, e certamente non mancavano alla Provincia di Salerno e alla Regione Campania e al Ministero del Turismo e Spettacolo (attuale Ministero della Cultura):...è mancata la sensibilità, la lungimiranza e l'umiltà ad ascoltare. I soldi, all'epoca, pare che prendessero altre vie... Eppure, nel 1987, ci fu anche una presentazione del Libro/Catalogo della "Nuova Chiena" (bilingue, molto eloquente e ricco di immagini, dell'intervento artistico del Fiume e degli altri interventi artistici, tra la Città e il Museo) al Palazzo Sant'Agostino della Provincia di Salerno, di cui il sottoscritto registrò una cassetta audio a "ricordo" (un documento tuttora ben conservato, a distanza di 18 anni), erano presenti, fra le varie presenze e assenze istituzionali, sopratutto della Regione: il Presidente della Provincia, che porta i saluti; il compianto Pasquale Mirra ( sindaco di Campagna), che apre l'incontro; Giuseppe Acone (docente universitario); Marcello Caleo (docente universitario); Andrea De Simone (consigliere provinciale); Antonio Bottiglieri (assessore provinciale alla cultura) e il compianto D'Orazio Corinto (assessore alla cultura del Comune di Campagna), che chiude il dibattito. Fu un incontro inutile? Non credo! E' un piccolo pezzo positivo, di un mosaico, che dando un suo particolare contributo documentario, rinforza la storia di un passato recente, tuttora attuale. Una situazione artistica, il frammento di una piccola realtà italiana, che chiede attenzione, per una rilettura e un’analisi più attenta di quegli anni 80, che aspetta ancora di essere riconosciuta, almeno, dal mondo dell’arte italiana, a ripartire dalla città di Salerno, passando per Napoli e Roma...per finire a Milano e nelle altre città e capitali europee e internazionali, per un’altra “piccola pagina” da scrivere. Ma per far si che ciò avvenga, c’è bisogno di una scelta politica, fuori dall’usuale, di convinzione e di finanziamenti continui, sempre più cospicui, da parte degli Enti pubblici e privati. Difendere, risanare, incentivare il patrimonio "sopravvissuto" alla ruspa selvaggia, scommettere e investire sulla rinascita del Museo, dei Fucanoli, con l’integrazione di una Rassegna d’Arte invernale, della durata di un mese, e una tre giorni di un Festival di Musica dell’Anima (Etnica, Jazz, Blues, Pop, Rock, e perché no...Contemporanea) e soprattutto della “Chiena” - Rassegna dell’Acqua, affidandone però la cura, a mani competenti, e non a “hobbisti” da “dopolavoro”, i quali dovrebbero solo amministrare e presenziare (e bene anche!), se si vuole uscire fuori dall’isolamento culturale e produrre ricchezza, se si vuol essere ascoltati, con autorevolezza, per prima cosa dall'Ente pubblico Provinciale (basta guardare lo splendido volume fortemente voluto dal Presidente Andria, che in quegli anni ottanta, inizio novanta, non ce lo sognavamo neppure, a conclusione del suo mandato, a cui va il nostro plauso, promosso e pubblicato dall'Ente, nelle Edizioni l'Orbicolare 2004, dal titolo "SALERNO fascino di una provincia mediterranea", per rendersi conto di come è stata trattata la Storia di Campagna:...sempre più "città invisibile" e in "castigo dietro la lavagna"). Gli stessi finanziamenti, che in quegli anni 80 non furono stanziati, per far decollare, sia la città/territorio, nel suo aspetto storico-artistico-urbanistico e monumentale, afflitta dalle gravi conseguenze del sisma, e che aveva bisogno di crearsi un futuro, che il nascente Museo, la Nuova Chiena, i Nuovi Fucanoli, e quella situazione storica di artisti che rappresentarono la punta di un iceberg, per un disgelo lento, fino agli anni 90/2000. Un’eccezione che come quella di Milano, nell’arte, confermò, e conferma, la regola! Mi piace finire, citando un passaggio finale “premonitore” e “profetico” (sempre attuale) di Rino Mele, di uno scritto a testimonianza di ciò che fu realizzato in quell’inizio degli anni 80, sia come Casa Museo Laboratorio nascente e sia come esperienza di ridestinazione d’uso della “Chiena”: “...Campagna è troppo piccola perché molti altri si accorgono dell’eventuale fallimento del suo spazio simbolico, ma è anche abbastanza grande perché questa piccola impercettibile catastrofe risuoni di eco in eco sommandosi alle valanghe di azioni mancate, peccati di omissione culturale cui è sempre troppo tardi rimediare...”. Note Bibliografiche: Rino Mele - “Il Convento di Giordano Bruno” - dal Libro/Catalogo “ ‘A Chiena-Kermesse Nazionale d’Arte Contemporanea” - Edizioni Museo Campagna - Campagna 1987 Angelo Riviello Moscato - "Intervallo (Interstallo)" - dal Catalogo "Le Porte dell'Arte - Incontri Internazionali d'Arte Contemporanea"- Edizioni Comune della Città di Campagna 1997 Gillo Dorfles - “ Storia delle Arti Visuali” - Edizioni Atlas - Bergamo 2000 Alessandra Piolselli - "Public Art Italia" - Undo.Net 2004


Name: Centro d'Arte ed Informazione Studio 71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 27/06/2005
Time: 11.49.03
 

Testo

CENTRO D’ARTE E DI INFORMAZIONE STUDIO 71 GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang. Via V.zo Fuxa n. 9 90142 Palermo tel. e fax 091 6372862 cell. 333 2737182 cod.fisc. 97167030820 e mail studio71pa@tin.it internet www.studio71.it Associazione Culturale reg. a Palermo al n. 10687 Sabato 2 luglio 2005 alle ore 18.00 verrà inaugurata presso la “Fondazione Giuseppe Mazzullo” di Taormina Via Spuches la mostra personale di Antonino G. Perricone dal titolo: blu mare In mostra saranno esposte 22 opere realizzate nel corso del corrente anno. Nel suo testo in catalogo scrive il critico d’arte Vinny Scorsone: …“In questo immenso mare pittorico, il blu domina su ogni cosa. Il blu come origine e fine di ogni cosa: potenza generante ma anche distruttrice pronta a trasformarsi, a cambiare timbro, tono, fino a dissolversi in un etereo azzurro. Ma, se per Kandinskij l’azzurro era il colore spirituale per eccellenza, per Perricone invece è il femminino. La scintilla muliebre è presente in ogni dove, sembra dirci l’artista inserendo il prezioso pigmento in tutti i quadri esposti, anche laddove non sembra, in “luoghi” che mai potremmo immaginare, all’interno di esseri ed oggetti di cui, probabilmente, ignoriamo la vera essenza. (…) La pittura di Perricone si fa così acqua, gorgo, centro nervoso di fremiti, caldi abbracci e violente passioni che stordiscono i nostri sensi portandoci in luoghi mentali intimi e inconfessabili. (…) Nell’universo amniotico dell’artista siciliano, lo spazio si contrae e dilata in un crescendo di evoluzioni chiaroscurali che sembrano quasi voler scandire il ritmo cardiaco di una nuova vita in formazione. Il fluire dei fasci d’energia vitale prende forma oggettiva, si fa pianta, corpo, roccia in un ribollir di tensioni e liquidi. Ogni vuoto è riempito, fagocitato dalla paziente stesura cromatica. Il colore diviene disegno, materia palpabile, pronto ad ingoiare la luce per poi restituirla splendente e pura…”. La mostra, organizzata con la collaborazione della galleria d’arte Studio 71 di Palermo potrà essere visitabile fino al 15 luglio 2005 orari dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 ingresso e catalogo gratuito fino ad esaurimento. Palermo, 19/06/2005 L’addetto stampa Mariella Calvaruso


Name: Angelo Riviello
Email: angeloriviello@tim.it
From: Città di Campagna (SA)
Date: 28/06/2005
Time: 04.24.25
 

Testo

International review of the water-you “Chiena”: Hands her some art, Hands her some water (a situation to go out of the artistic-cultural isolation, among planning, occupation, reflection, irony, provocation, transgression, recovery, search and continuity) Angelo Riviello Moscato, aprile 2004 The feelses like saying, as it declared ounces, Achille Bonito Olive, in to conference on the theme (me it seems) “Contemporary Art in the basin of the Mediterranean”, to the Museum of Contemporary art “Luigi Pecci” of Lawn, of 1988: “... I am the promoter and the theorist of the Transavanguardia....” Clearly, if you/he/she had not had the sponsors, precise references and deep respect in the world of the art as “military critic”, as it loved to define him, and as allied, above all the artists, his/her collaborators, good to express and to make visible, above all through the recovery of a manualità as the painting, his/her theory, his/her thought, his/her stylistic idea and progettuale (some say his/her bet), you/he/she would have been for him, only a theory... a desire represso…da to realize... an utopia... a bet neither lost and neither defeated: a missed bet! Also he would not have passed to the History, but to the Geography (so much to quote one his provocative, ironic and happy declaration, revolt to that critical of art, that not lining up himself/herself/itself with him, perhaps victims of a jealousy in his/her comparisons, up to make them “impotent”, they didn't know how to do anything else other than “to criticize him/it”, in pathetic way, without the strength and the ”inventiva” to create an alternative project). Thanks to his/her ingeniousness, intelligence, initiative and conviction, however, that the sponsors, precise the references in the world of the system of the art and the artists, that collaborated, won the bet, with to return of image to the insignia of to resounding global success, conquering even the United States of America (transforming himself/herself/itself from Transavanguardia National to International), that until then, from the years 50 in then, with the Action Painting, and then in the years 70 with the Minimal Art, the Land Art (or Ecological Art), the Conceptual Art but sopratutto with the Pop Art in the years 60 (thanks to the rich collezionismo deprived American towards an artistic search of point, been born by the roots of the European historical avant-garde, represented by artists whether to escape the 1 ^ world war and to the Nazi persecution, before the 2 ^ world war, was sheltered in the U.S.As, knows much to be transferred the denomination of capital of the contemporary art, from the mythical Paris in New York), they also practiced in the world of the art, to politics of “cultural imperialism”, and Europe, succeeded only in expressing single personalities as Lucio Fontana, Alberto Burri, Jean Fautrier, Antoni Tapies, Jean Dubuffet, Francis Bacon, Yves Klein, Piero Manzoni, Joseph Beuys, Alighiero Boetti, etc., and some movements as the Kinetic art, the New Realism of Pierre Restany and the Pop Art Romana said also her “Pop Art of the Alley” in the years 60 and The Poor art in the years 70 of German Celant. The “Chiena”... the recovery. An ethnic-ecological, affective and ironic recovery. The recovery of an individual and collective memory on the spot, to make to know out of the “four boundaries of house”, to make to recognize as universal Good as patrimony of the humanity. The recovery of an anthropological, historical and ecological identity, immediately after the tragic sisma of November 23 rd 1980, in which he/she was thought about everything, except whether to safeguard ourselves, our past, for one future of ours through our good, to produce positiveness... to produce wealth, unhinging the common places and the unaware resignations, out of the custom, out of the usual one... provoking, at times also with hardness, the power vigente. The contemporary Creativeness, to the service of an event of ancient spettacolarizzare origin with the art, in a city of the South Italy... in a territory, that of the hinterland salernitano, rich of History and of Signs, forgotten by too many long years, that he/she asked help... what it had need to revive to new life. A matter this that reentered of pertinence, in the poetic one of an artist, that worked as me (" strafottendosene", to that times, of the market of the art and the “sign” personal and subjective that ran after the places appointed of the art middle world) using every artistic mean, in interdisciplinary way, from the photo in the cinema, from the painting to the sculptural installation and sculto-architecture, to the ambientazione and the behavioral art, as a result of an idea and of a content, since 1975 on the Memory... on the Radici…es on the Reality. Poetic testified by a collective estate in 1976 to the Building of the Permanent one in Milan, with a peculiar job, where I exposed the scholastic report card with photo memory of class (1975-76), from the title “Passive Mnemonic Operation” and two kept personal shows to Salerno, to the Gallery Taide, the first one in 1978 (from the title “Affections”) and the second in 1981 (from the title “godardiano”,“Due or Three Angles of House”). In the films, thanks also to the director's knowledge, theorist and poet Raffaele Perrotta and of the film-maker (operator then of Vittorio De Seta) Federico Bruno (putting himself/herself/itself in the search among a Cinema Independent-ex Underground and a Cinema of artist), among the others (turned between 1975 and 1976, with direct assemblage in car and with few change, drawn by the sale “in bicycle” of the books Einaudi in installments, to Milan), in 1977, in summer, to Country, I made a Super movie 8 on the baths to the river Atria “The Sciumare”, and in winter “The Pig” on the killing of mottos animals. One year later, in 1978, a director of Cinecittà, Ermanno Olmi makes the movie “The tree of the Clogs”, ambientato in the country world of the low bergamasca, where the killing of a pig happened in very similar way, to that of the hinterland salernitano (strange coincidence). The recovery of an own root: autobiographic, intimistica, historical, anthropological and cultural, through the personal memoirs and through the places, monuments, uses and customs, pre and post sisma... beginning from the infancy war post, in the years 50. In 1991, on the stage of the teatrino of Theater Plaza, of the City of Country, in the 7 circle ^ the water's Review (9° year of recovery of the Chiena), combined that year, in by experimental (for a nth absence of funds) to 7 ^ Festival Theater Boys (where the most meaningful presence was the Theater of the Russian of the Lake of Aral to risk drought) that I introduced a Performance, among the joy of his/her/their children, from the title “magrittiano”, “Interval: This is not a Donkey.” A Homage to four true Donkeys, of that world anthropological disappeared farmer, that you/they interpreted themselves, with bawls of actors outside the field, that set some questions to the public, involving them in the choir of the voices to recite, to the same truce of a rosary, their definition of “Donkeys”, taken by the dictionary Buildings, of the Italian language. Someone... of the dominant, and present managing class (as departed then) in every public corporation, provincial, regional and national, it tried to make a complaint in my comparisons. But alas! They missed the extreme: it spoke only of" Donkeys"... of simple, humble and honest donkeys, in street of extinction in the use of burden animals, in the country world, almost definitely disappeared by now today. Maintaining intact the contents, in intuitive and creative way, with conviction and decision, workers a transfer and a trespass out of the limited dimensions of the canonical work (both it painting, photo or film), to invade the physical-social space of the city, so much to be remembered, for some verses that Ecological art of the years 70, of Walter De Maria, Christo, Richard Long, etc.detta also Land Art or Earth Art (of which above), that aware of the lesson of Fountain (with his/her Spazialismo) of one decade before, from the surrounding physical space of the cloth, they trespassed, extending himself/herself/itself in the space of the territory. It was, also for me, a natural gesture to operate out some places appointed of the art. Everything the opposite of what happened then in the world of the art, that he/she was closed in himself, in the closed places: places of the system. To operate in the reality, with the invention of other places: open places, with the demand and in the attempt to involve and to approach the public to the contemporary art, to make him/it partecipe of an experience, of a collaboration, of “... to make to reflect on the relationship between man and nature...”, to say her/it with Gillo Dorfles, thinking of this case, to the recovery of the Chiena, as to a Happening of the Happeningses, and not only, but also (between the Chiena and the Museum), as place of search, of reflection, of discussion, of meetings, of laboratories, of experimentations and of “inventions.” To Project. Satisfactory morally sprang for the hand artist but to Project “monco”, “incomplete”, in his/her investments for an economic development, for the city hand, for the Community, for other people's ignorance, sopratutto of the Public corporations not suitable to the times, invaded only, to the epoch, from the “politichini” of the partitocracy, that you/they represented the absolute negation of any human and civil, artistic and cultural, social and economic development. Incapable to gather the novelties, tied up to the preexisting patrimony, and to stimulate to guarantee her a continuity. The wases very distant, in that years, as documented also from one article of mines published on" The humanity - Special Art", of September 30 thseseses 1983, from the objectives “integralisti” of the Transavanguardia, as the artists were distant (in multiple the various and interdisciplinary languages, among visual art, performances, happenings, photo, installations, laboratory, theater, dance, music, poetry, painting, sculpture, cinema-video...), what of there to few, you/they would have stuck, in his/her expansion, to the idea progettuale, literally invading the City of Country, from 1985 to 1994 (a whole generation of artists): Francesco Bonazzi, Anna Malapelle and Fausto De Marinis from Verona; Salvatore Anelli and Franco Flaccavento from Cosenza; Sergio Pavone, Anthonio Porcelli, Beppe Schiavetta and others, from Genova; Gaetano Nicola Cuccaro and Arcangelo Moles, from Potenza; Emilio Morandi, from Bergamo; Raffaella Formenti, from Brescia; Nicola Frangione, from Monza; Rosanna Veronesi, Vincenzo Pezzella, Vito Sersale, Paolo Barlusconi and others, from Milan; Alessandro Mautone, Donato Vitiello, Patrizia Marchi, Giovanna Stella La Nocita, from Praiano; Angela Hart O'Brien (Irish), from Florence; Birgitt M.Shola Starp and Gutte Norrild in Copenaghen; Gisela Robert, of Monk of Baviera; Barbla and Peter Fraefel from Biel Svizzera; Godwin Ekard, of Vienna; Aitor Romano and Josè Bravo of Caracas; Maria Wojcik of Wroclaw (Poland); Renata and Giovanni Strada, from Ravenna; Alfonso Filieri, Elizabeth Gut, Gisella Meo, Gloria Persiani, Riccardo Bergamini & Anna Zeppieri, Emilio Leofreddi, Massimo Liberti, Marco Fioramanti, Vincenzo Cozzi and others, from Rome; Lucia Buono, Ilaria Bona and others, from Bari; Iller Incerti, Fulgor C. Silvi, from the Brands; Camillo Capolongo, Enrico Viggiano, Mariano Mastrolonardo, Nizzo De Curtis, Giuseppe Desiato, Giulia Piscitelli, Pasquale Cassandro, Lorenzo Scotto Di Luzio and others, from Naples; Arturo Casanova and others, from Caserta; Pina Fiori, from Macerata; Riziero Giunti, Cristiana Moldi Ravenna and others, from Venice; Giovanni Canton, Antono Baglivo, Mirella Monaco and others, from Salerno; Gerardo Palmieri from St. Cipriano Picentino; Angelo Casciello from Scafati; Vito D' Ambrosio, Gelsomino Fezza, Antonio Corsaro, Pompeo Ganelli, Antonio Luongo (said Antoniuccio), Nino Aiello, Giovanbattista De Angelis, Daniele Gibboni, Friends of the Theater and others, from Campagna City; Giorgio Gallotta, Vittorio Scarpa, Pasquale Anzalone, Antonio Pierro, from Eboli; Eva Rachele Grassi and Angelo Ermanno Senatore (nomadic), from Rome, Paris and from Salerno; Alfonso F. Mangone (nomadic), from Cosenza, Florence, Amsterdam, Berlin, from Altavilla; Angelo Riviello (the undersigned, nomadic), from Rome, Zurich, Positano, Copenaghen, Milan, Berlin, Barcellona and from Campagna City, etc.Non I had and we didn't have elsewhere hope, where a "Mostrismo of Painting" tout court reigned, only for the whole arc of the years 80, of an army of private soldiers (among which good artists also, my friends, that were" burnt" from the cynicism of the market in the system of the art), with the tall superintendence and supervision, where to prevail stronger was an only idea (and justly), of Achille Bonito Oliva (what I esteem and respect and that I repute as one of the greatest critical of art of the whole planet) and of his “allied.” Depressed and “incazzato”, recording with dignity this humus of dissent, I felt me in duty to relax me, to have a good time me and to continue my search, between public and privacy and to make me of my City available... the City that my birth has recorded, where me" I sheltered", not to feel me “useless” and “unemployed” and for junta without a benefit to continue a search (the contrary one of what happened and it happens in the rest of civil Europe, of present nations, that we know very well, towards their children, for which you/they create opportunity, and you/they are helped in their searches, without making assistenzialismo, but simply financing with least contributions, the artistic search), in Italy, incapable to look, to listen and of recepire, in his very settled “democracy”, “civilization” and “liberty”, in the hypocritical embrace of the hymn of Mameli, other bawls... of betrayed children... different from the choir, that you/they were not reciprocated in their affection (even if" restless" to shift the common places) also in the interest and towards her" mother country", able, when if and when he remembers, to make free, to this or to that datum artist, only after the death. Another place common of which, it seems him goes fierce, in ours “beautiful country.” And today the things it seems that they go worse... with the culture of the void that advances... with a" berlusconismo" of left, of right and of center... even if for the Young people, greater opportunities are created, respect also to ten years ago and it speaks of a Law for the art, from the moderate left (all to verify and to debate, not only among the political ones, among the critical ones, administrators, galleristi, managers of magazines and museums and merchants you launch, but also and above all with and among the artists, inside and out the system of the art). The “Chiena” (to return in ours specific), that has organized always the Commune of Country, in the summer period, up to few years before the 1980 sisma, it was an economic, natural and ecological mean to clean the principal course of the city: the living room of the campagnesis. It stared an administrative ordinance, in which the mayor ordered and told the citizen of the cleaning of the course. The historical deliberation that ufficializzava the Chiena (of ancient undetermined origin), it is of 1889 (as noticed by a search of Mario Onesti, from a book of local History of Raffaele D’Ambrosio). At the same time, the mayor gave charge to the town crier to subsequently tell the whole rest of the population sita in the numerous tall and low districts, of the historical and ancient center of the city. In that 1889, the channel was restored that the waters of the river it gained Tenza and even the flooring of the Course Umberto, for better making to brief the water, on project of the engineer Antonino Pastore.Quella same flooring, thought, perhaps, from Giulio Romano (painter and architect, student and collaborator of Raffaello Sanzio) when to horse between 1518 and 1520, it redrew urbanisticamente the City of Campagna, giving greater development to the historical part, beginning from the M.Guerriero Plaza, from the splendid Seat of St. Bernardino (dejected in the sixties, to give space to the buses of the Sita, where in 1994 the Fountain of the Chiena has been realized). You hopes in a resumption from the Commune, or of a delegate as the For Place, of riutilizzare her “Chiena”, in the traditional way, and that is, to clean the roads of the historical center, also to differentiate her/it, from his/her new use, that had sprung since 1982 to 1985, elevated, from the undersigned, to “Work of art”, as intervention on the territory, departing from his/her own roots, from an own artistic-cultural formation and from the really" to be" artist. The Chiena after the 1980 sisma, risked to disappear, apart the emergency in the chaos of the reconstruction, but also because it was ashamed, in the backwardness, to clean the principal course of the city, with the Chiena, towards the countries viciniori, adjusted him to the conquests of the “civil progress”, as Eboli and Battipaglia, that to wash the roads used the trucks “gettiacqua”…mentre once, without rivers, for them it was hard, and they looked with envy Country, that with boldness, the luxury allowed him to wash his/her own roads with a river… The raised Chiena and turned into 1985 art Work, that made him know to national level, it was not only the particular one of a recovery, as answered to the earthquake, to dignify her/it, giving back to her dignity, initiated in 1982, with the donation of a reorganized Fountain and been incomplete (her “Fountain of the Chiena”, 1982-94), that owed to reenter in a Show, in 1984, of ideas progettuali for a Review Laboratory of Sculpture (a Yard edited by Angel Trimarco, of that School of Criticism of art of Salerno... the same School of Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Antonio d' Avossa and others) and to situate in Plaza Warlike (donation accepted by the Commune of Country, only in 1994," forcing" the author to give her/it, without promoting the tied up Review to the Chiena, whose works stayed in donation, you displaces in their location in various points of the city, from the historical center to the outskirts, for one urbanistic-environmental retraining of his), that reentering in an ampler project, it represented a convincing example of Public Art (that art developed him in the United States, in Great Britain, in France and in Germany, among the end of the sixties and I begin years seventy) and an important wedge, together with the proposal of a Museum of Contemporary art (Ex Convent of the Dominican Monks), to the proposal of a Hostel for researchers and students (Ex Conventual Complex of the Observant-church of the Conception) and to the safeguard of the Historical-urbanistic-architectural order of the City of Country, but it was also an artistic, poor but beautiful situation, very meaningful, the fragment of a small Italian reality, that has anticipated of about twenty years what for some verses debates him in the artistic experiences today, between the north and the south of the Country, both in it" spettacolarizzazione" of the art, in the various behavioral aspects, that with the laboratories in site, where the “Outskirtses become the Center”, to say her/it with Giancarlo Politi, as in the case of the Chartreuse of Padula (to the south), or in the case of the ex Sweet Hospital of Codogno (to the north), to speak of Italy, in the practice of a question, from public corporations and privacies, in the normal daily routine of the circuits of the art. In 1985, while Lucio Amelio, as answered to the earthquake, he/she thought (and justly) to" Terrae Motus" (a collection that today you/he/she has finally found his/her definitive setup in the Real Villa of Caserta,) inviting artists in top of the moment and some" sacred monsters" (today to a large extent storicizzati and dated), also integrating Neapolitan artists of his/her stable (forgetting himself/herself/itself of others that the same objectives were established... all it took is looking at the art to 360° and 80 Kms. of distance from Naples, immediately after Salerno), after the first experiments (1982-83-84), following the road disarrangement of a dejected insula entirely, the first edition of the departed “New Chiena” that had an echo of national resonance (the daily paper “Reporter” brought the event in first page): the bet of a “dreamer” accompanied by the collaboration of others “dreamers” (Antonio Corsaro, Vito D' Ambrosio, Dante De Chiara, Gelsomino Fezza, Maria Rosaria Polisciano, Liberata Cerrone, Vito and Bruno D' Agostino, Vito Maggio, Mario Velella and others), seemed defeated! You realized a big Happening, creative (and ri-creative) of the water, to more hands. A Flood of water: the river Tenza diverted along the roads of the City of Country. A Flood of art: an event first of all thought as Work of art of movement, on the territory, with interventions in the intervention, in which it happened of everything, in full creative liberty, with every sort of medium, also the more poor man and impromptu, gives the scarce financings. It was an authentic aesthetical-poetic and behavioral revolution of artists that as children were amused. It was a Party, in which the possibility was given to express him, old men hips and genuine local artists and to whom, youth and simpleton, wanted to draw near to the world of the art. If you/he/she was realized in New York, the Americans would banally have him (perhaps) baptized as" Water Art” or “Art on the Move” or" On the Move Art" (you excuse the irony, I don't speak English). There was a transversal situation, with multiple languages, of “resistance”, that differentiating at that time himself/herself/itself from the aesthetical experiences of the dominant culture in top, not only in Italy, it gave ample outlet to the creative and expressive liberty. Artists coming from every part of Italy, also foreigners, that the ex Convent of the Dominicans occupied, to make to become him/it a Museum of Contemporary art, inside and out the boundaries of the same Museum and the Città/Territorio (with the sceptic complicity of the Town administration). Artists of a whole generation, that to a large extent, they didn't recognize him in the compulsory movement (of everything respect and that it was a big novelty) of the Transavanguardia, e/o in other similar tides more weak, of the Post Modern, whose “novelty” it was her/it “not novelty”, in his/her eclecticism and political redemption, with a return to the manualità, to the decoration, to the use of the color, with references to the art and to artists of the past, in the search of point of the" few chosens", elegantly “tax” from the system of the art. Artists “disobedient” and travellers, those that landed to Country, that you/they chose the city as “shelter”, and that you/they have left their works to the Convent of Jordan Bruno of St. Bartholomew (as the Hebrews during the 2 ^ World war, to escape the nazi-fascist persecution, lodged in the same place, and that you/they have left small signs and a lapide/ricordo). A Libro/Catalogo was realized (taken care of and graphically coordinated, even in the explanations, from the undersigned, to exception of the symbol of the Museum, always drawn by the undersigned, but used as decorative element by Gelsomino D'Ambrosio in the cover of Angelo Riviello) and a sign in the conscience and in the memory, individual and collective, of the whole Community Campagnese. Artists" forgotten" (of which, some deceaseds) that they still wait for a letter of thanks from the Commune of Country and a show homage (the occasion of the twenty-year one, of 2005, I think that I/you/he/she am the correct moment to do him/it) and from all the cultural Associations, in primis from the association Giordano Bruno that the Museum has managed for so many years and, above all from the For Place, that from 1996, you/he/she has inherited and managed the waters of the Chiena, living of income, in the void of a progettualità, without recognizing, for human limits, the source of the contents in the native Project, of whom has been and it is always to the state-of-the-art one in the artistic and cultural search of the present (it is his" work"), that in a particular parenthesis of his/her own life, you/he/she has made of the community campagnese available. Meanwhile in 1984, to Milan, a group of artists, among which Stefanon Arienti, also them dissident towards the Transavanguardia and of the Cultured Painting, and of other similar tides as Magic Chief physician, the New New, etc., they occupied (without the complicity of the Town administration) the ex Factory of the Brown Boveri, in the District it Isolates, to Street De Castillia (last domicile of mine in Milan, with residence and study to the n.20 - 3° floor 1 ^ hands to the right), to do a Museum of Contemporary art of it (House Museo Laboratory). Before two years were about to make him/it two artists campani: the undersigned and Vincenzo Pezzella, that already lived in a busy house of the Commune in Milan, in Garibaldi Progress 89, in the condominium with the ex Factory of Ice creams occupied by Luciano Fabro, Hidetoshi Nagasawa, and to the beginnings, from Antonio Trotta, Pino Spagnulo and others, and where they often came to make it visits us Antonio M.Faggiano and two young artists of Benevento, just disembarked to Milan, Arcangelo and Pompeo Bocchini conterranei of Mimmo Paladino. The intent didn't succeed. The artists were evicted and the ex Factory of the Brown Boveri was dejected (you/they are retrying us today, in the Stick Artisans, in the same city and in the same road, also it destined to the demolition, for a project-telenovela transversal (what it goes since that time from the social-communist Junta, to the junta of center right of today), long of twenty years, and it doesn't miss Stephen Arienti, together to others as Gabriele Di Matteo, Grazia Toderi, Mario Airò, Loris Cecchini, Bert Theis, etc.). Unlike the artists that reached Country, whose intent succeeded. Took off the New Chiena and the ex Convent of the Dominicans of Giordano Bruno (House Museo Laboratory) was recovered, saving him/it so that the abandonment and from the carelessness of the time (even if later, despite the tie of the Superintendence to the B.A.A.A.Ss., the was dejected ex Conventual Complex of the Observant-church of the Conception: serious action! Worthy of the Talebanis that have demolished the millennial Buddhas). Other ferments, with other occupations, of ex factories and pastifici, there were in Rome, it seems me, to the District St. Lawrence... but these were only occupations, to vindicate to the State, the right to have at least a Studio…un Atelier, a place “free”, to make search and to work from the artists. Meanwhile, Lucio Amelio in 1982, in answer to the 23-11-1980 earthquake, it prepared the show" Terrae Motus", that its peak had in 1987-88 in her" crumbling" Villa Camplieto to Ercolano (today completely restored), involving artists of European and international intelligence and some young Neapolitans that made reference to its gallery... ignoring however other valid young people of the territory they live and not only, that in different way, from 1982, in the city of Country, they answered to that tragic sisma, recovering the Chiena of the River Tenza and the ex Convent of the Dominican Monks of Giordano Bruno, whose only guilt was (perhaps) that of" not to court" Lucio. Yet some of these young people you/he/she had known them (also finding them very interesting), in 1979, during the Review on the New Creatività in the Midday held him to Naples, in his/her Gallery and to the Goethe Institute. Perhaps, because their search, was not abreast of the decorativismo of the Transavanguardia unlike its young people, that adjusted him to that great movement that was of Bonito Oliva, without doing of it after all, never part. Strange... very strange, this attitude of whom promoted, even if disguised as private, the young contemporary art in the Midday, and especially in Campania and to Naples. Irony of the fate: (apart the show succeeded of Lucio Amelio, that had the presence to Naples of many consecrate artists in the History of the Modern art for the first time) the enterprise “not riuscita”degli artists of Milan, were brought by a lot of specialized magazines, and above all from an authoritative magazine of contemporary art, that in the turn of few months, it made the turn of the mondo…scrivendo so one “small page” in the Chronicle of the art. The enterprise “succeeded” of the artists “sheltered” to Country, you/he/she was brought in the normal press of many daily paper, of generic cultural magazines and of periodicals, that in the turn of few days, it made the turn of Italy… it was not recorded in the Chronicle of the art. Did the appointment miss the specialized authoritative magazines, from critical or administrators that were said and are they said careful to the novelties, or more simply, to the differences, to exception (in the different roles of approach) of Rino Mele, Antonio Castaldi, Antonio Bottiglieri, Alfonso Tafuri, Massimo Bignardi, Erminia Pellecchia, Carla Errico, Maurizio Vitiello, Angelo Trimarco, Sabino Manganelli, Simona Barucco, Aldo Elefante, Pino Simonetti, Cristina Tafuri, Antonio d' Avossa, of the writers Alan Frenkiel, Ferruccio Massimi, of graphs (and not only) as Gelsomino D' Ambrosio (famous his/her Card" Country" of 1985 with reissue in 1996) and altri…Per misinformation? I don't believe... an intellectual, and in this case a resourceful, careful and curious critic of art, law the newspapers, are otherwise a simple reporter... be enough to declare him/it! For dialectical weakness towards a winner and more and more emergent, uncontested and charismatic Bonito Oliva? It is probable. Or to be more “bad”, for cultural omission? Or for idleness? Or for the presence of Lucio Amelio in Naples, for which in Campania him as referente it existed only? Also this is probable! Or, for the isolation in which it poured (and it pours) the city of Country...” unknown” country... or better “invisible” country (even in the nome…confondendo Country with the campagna…perciò that I insist with my conterraneis, with the name, historically more correct: City of Country, from Civitas Campaniae of the hinterland salernitano (how suggested and done make ossevare in Latin, from the young local historian, Maurizio Ulino), where was it impossible that something happened? Or for lacks in the organization, due above all to the insufficiency of funds? Or because ache politically represented? It is probable that has also been a pò of everything this. A thing is certain: where investments there are not, there cannot be I develop! Where competence and conviction there is not, the rest of the world cannot be convinced! Yet the money, in that years, they are not missed to the city of Country and the whole Midday, and the Province of Salerno and the Region didn't certainly miss Campania and to the Office of the Tourism and Show (actual Office of the Culture):... the sensibility, the foresight and the humility it is missed to listen. The money, to the epoch, it seems that they took other streets... Yet, in 1987, there was also a presentation of the Libro/Catalogo of the" New Chiena" (bilingual, very eloquent and rich of images, of the artistic intervention of the River and the other artistic interventions, between the City and the Museum) to the Building Sant'Agostino of the Province of Salerno, of which the undersigned recorded a cassette audio to" memory" (a well preserved document still, to 18 year-old distance), they were present, between the various presences and institutional absences, sopratutto of the Region: the President of the Province, that brings the regards; the lamented Pasquale Mirra (mayor of Country), that opens the meeting; Giuseppe Acone (university teacher); Marcello Caleo (university teacher); Andrea De Simone (provincial adviser); Antonio Bottiglieri (provincial alderman to the culture) and the lamented one D' Orazio Corinto (alderman to the culture of the Commune of Campagna City), that closes the debate. Was it an useless meeting? I don't believe! And' a small positive piece, of a mosaic, that giving one particular documentary contribution of his, it strengthens the history of a recent past, still actual. An artistic situation, the fragment of a small Italian reality, that asks attention, for a rilettura and a more careful analysis of that years 80, that it still waits for to be recognized, at least, from the world of the Italian art, to leave again from the city of Salerno, passing for Naples and Rome... to end to Milan and in the other cities and European and international capitals, for another “small page” to write. But to make himself/herself/themselves that this happens, there is need of a choice politics, out of the usual one, of conviction and of continuous financings, more and more conspicuous, from the public corporations and privacies. To defend, to restore to health, to stimulate the patrimony" survived" to the wild bulldozer, to bet and to invest on the rebirth of the Museum, of the Fucanolis, with the integration of a Review of winter art, of the one month-old duration and a three days of a Festival of Music of the soul (Ethnic, Jazz, Blues, Pop, Rock, and because no... Contemporary) and above all of the “Chiena” - the water's Review, submitting of it however the care, to competent hands, and not to “hobbisti” from “dopolavoro”, which should administer only and to witness (and well also!), if he/she is wanted to go out out of the cultural isolation and to produce wealth, if he/she is wanted to be listened, with authoritativeness, for first thing from the Provincial public corporation (all it takes is looking at the splendid volume strongly wanted by the President Andria, that in that years eighty, beginning ninety, didn't dream even it, at the end of his/her order, to which our applause goes, promoted and published by the corporate body, in the Editions the Orbicolare 2004, from the title" SALERNOs bandage of a Mediterranean province", to become himself/herself/themselves account of as the History of Country you/he/she has been treated:... more and more" invisible city" and in" punishment behind the blackboard"). The same financings, that in that years 80 were not appropriated, to make to take off, is the città/territorio, in his/her historical-artistic-urbanistic and monumental aspect, tormented by the serious consequences of the sisma, and that it needed to create him a future, that the dawning Museum, the New Chiena, the New Fucanoli and that historical situation of artists that the point of an iceberg represented, for a slow thaw, up to the years 90/2000. An exception that as that of Milan, in the art, confirmed, and confirms, the rule! I like to end, quoting a final passage “premonitory” and “prophetic” (always actual) of Rino Mele, of a writing to testimony of what you/he/she was realized in that beginning of the years 80, both as House Museo dawning Laboratory and is as experience of ridestinazione of use of the “Chiena”: “... Country is too much small because many other acknowledge the possible failure of its symbolic space, but it are also enough great because this small imperceptible catastrophe plays again of echo in echo adding himself/herself/itself to the avalanches of missed actions, sinned of cultural omission which is too late always to make up for....” Bibliographical notes: Rino Mele - “Jordan's Convent Bruno” - from the Libro/Catalogo “National ‘Á. Chiena-Kermesse of Contemporary art” - Editions Museum Campagna - Campagna City 1987 Angelo Riviello Moscato -" Interval (Interstallo)" - from the Catalog" Hands her some art - International Meetings of Contemporary art" - Editions Common of the Campagna City 1997 Gillo Dorfles - “History of the Visual Arts” - Editions Atlas - Bergamo 2000 Alessandra Piolselli -" Public Art Italy" - Undo.Net 2004 www.angeloriviello.too.it


Name: Carlo Iacomucci
Email: Carloiacomucci@libero.it
From: Macerata
Date: 04/07/2005
Time: 13.04.51
 

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Dal comunicato stampa dell'Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l'Oriente di Macerata. Berlino- 9 giugno 27 agosto 2005 -- Mostra dedicata a P. Matteo Ricci-Maceratese del 1500. -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- "............ CARLO IACOMUCCI realizza delle illustrazioni originali di vedute di Macerata al tempo di Matteo Ricci per la mostra "Europa am Hofe der Ming" del Gesuita Maceratese allestita presso il Museum Fùr Ostasiatische Kunst Staatliche Museen di Berlino. Tre illustrazioni di Iacomucci sono state anche riprodotte nel prezioso catalogo tradotto in lingua tedesca, edito da Mazzotta. (Mostra promossa dall'Istituto Matteo Ricci di Macerata in collaborazione con L'Istituto Italiano di Cultura di Berlino)............." --------------------------------------- ---------------------------------------- Carlo Iacomucci nasce a Urbino nel 1949 vive e opera a Macerata Per Informazioni www.carloiacomucci.it


Name: franca frittelli sculptor
Email: frafritt@yahoo.it
From: vada - italy
Date: 12/07/2005
Time: 08.01.51
 

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datemi informazioni su eventi internazionali e simposi di scultura se possibile - grazie -


Name: federica murgia
Email: lmfedeg@libero.it
From:
Date: 31/07/2005
Time: 06.14.12
 

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Luci ed ombre Luigi De Giovanni in mostra a Specchia (LE) “Sutta Le Capanne Du Ripa” Corso Umberto I° Inaugurazione: 1 agosto 2005 ore 20 dal 1 agosto al 16 agosto 2005 dalle ore 18. 30 alle 21.30 http://www.degiovanniluigi.com Sprazzi di luce si intravedono in una città di ombre dove scale, solo accennate con linee ideali, si innalzano, nell’oscurità, sempre più su per raggiungere mete ancora più lontane. Si capta uno stridio di echi provenienti dalla città vuota sia di sentimenti d’amore che di pace e solidarietà. Parole scritte in evidenza si materializzano all’osservatore e hanno significati che vanno oltre al codice di scrittura. Queste, con i colori dati con intenzione, si fanno più forti, dolorose, brucianti e denunciano l’orrore che spesso accompagna la vita dell’uomo. Le parole scritte, benché riecheggino nelle opere, sembrano inascoltate da chi è troppo impegnato nell’inseguimento del successo, non vuole sentire o, tragicamente, non può sentire perché accecato dalle idee e dall’odio. Questo clima è la sintesi delle opere in jeans che De Giovanni dedica alle scalate sociali e alle angosce che attanagliano l’uomo d’oggi. I colori scuri , ombre che accompagnano la vita , sono contrasto agli sprazzi di chiaro, pertugi di speranza. Ombre di colori che sono ombre dell’esistere, suggestioni contenute in un messaggio di segni e cromie che conducono alle preoccupazioni per il mondo avvertito con apprensione dall’artista. I colori vengono dati con pennellate cariche che lasciano profondi segni in evidenza, come scolpiti, per dare maggiore incisività al suo messaggio. In questa mostra vi sono esposte anche opere che, solo, formalmente si allontanano dai jeans. Sono oli su tela, giardini della memoria resi ideali dall’artista, che partendo da scorci di natura raccontano dei percorsi dell’esistere. Vasi trasparenti lasciano intravedere, radici in disfacimento. Come in disfacimento sono le radici degli ideali e dei sentimenti degli uomini. Mazzi di fiori recisi, indagati in tutte le stagioni, mostrano la loro fragilità vitale e il passare del tempo. Vita - morte dei fiori, dualismo dell’esistere, portano a considerare la speranza che si va perdendo e gli ideali diventati come le radici di fiori nel vaso di vetro che marciscono col passare dei giorni. Un gioco dentro-fuori parla di sentimenti più intimi e di cose, di un Io e di ciò che sta oltre l’Io. Segni e cromatismi danno significato e voce ai dipinti: é l’artista che si rivela nei suoi sentimenti. I colori, in un costante movimento di pennellate veloci danno forma a fiori e paesaggi, allegoria dell’uomo, che raccontano le loro memorie vestendosi di una tavolozza che sa regalare poesia. Negli oli su tela si può cogliere anche un’ armonia serena, ma scavando nelle pennellate si scoprono le inquietudini dell’artista: luci ed ombre dell’esistere. Specchia 25 luglio 2005 Federica R. Murgia PROGRAMMA 2005 mostre personali Agosto - “Sutta le Capanne du Ripa” Specchia Settembre - ”Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea” Piombino Ottobre - Galleria “Mentana” + “Associazione Culturale Sardi In Toscana” Firenze Novembre - Galleria “III Millennio” Venezia E.mail: lmfedeg@libero.it cell. +39 3283516620


Name: giuseppe
Email: info@maestrocascella.com
From: nocera inferiore salerno italia
Date: 04/08/2005
Time: 10.07.23
 

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I più vivi ringraziamenti per la vostra collaborazione, con l'augurio di una proficua e duratura carriera. La vostra attenzione nei nostri riguardi è risultata per noi particolarmente gradita. Un grazie sentito. Con l'augurio che la tua vita futura sia costellata solo di soddisfazioni. volevo uno scambio banner se per lei non e un problema grazie www.maestrocascella.com per inserire se e necessario http://www.ilmultiservizi.it/banner_468/bn_cascella.gif oppure scieglie lei il piu' adatto al sito http://www.maestrocascella.com/cod_ban.asp se vieni al mio sito scrivi un pensiero ositivo ci tenco ciao


Name: massimo spina
Email:
From:
Date: 19/08/2005
Time: 21.21.48
 

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sono anchio un artista un naif, mi affascina tutto cio che è arte per cui complimenti per affascinante sito. Spina da Manduria.


Name: Galleria Marconi
Email: galmarconi@siscom.it
From: Cupra Marittima (AP)
Date: 27/08/2005
Time: 22.12.39
 

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presentano L'inaugurazione è domenica 11 Settembre alle ore 18.00 La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica La Galleria Marconi presenta Art in Cities (AL MURO – arte ricercata), un’iniziativa no-profit curata da Sander Boshma, ideata e realizzata dalla “Galerie de Meerse” di Hoofddorp (Olanda), da Jeroen Boshma, da Ruud Boel, da Caspar van Ette e da Femke Hoogland ed è sponsorizzata dal Ministero dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza olandese. Con Art in Cities prende il via una collaborazione con la Galleria de Meerse, che permetterà ad alcuni artisti della Galleria Marconi di esporre in Olanda (il primo sarà Paolo Consorti a Febbraio 2006) mentre alcuni artisti olandesi esporranno alla Galleria Marconi (Peter de Boer a Marzo 2006). Con questa operazione la Galleria Marconi oltre a cercare importanti collaborazioni internazionali, vuole permettere ai suoi artisti di farsi conoscere maggiormente all’estero, allargando così anche la conoscibilità dell’arte italiana. Art in Cities (AL MURO – arte ricercata) è un’operazione artistica che vuole porre l’attenzione su una grande galleria d’arte: la Città, una galleria al cui interno si ricerca una mostra perennemente variabile. L’arte è presentata costantemente in ogni luogo, e non deriva dall’indirizzo che un’istituzione o la società vogliono darle, le opere qui sono brevi note personali, grandi progetti affascinanti o interessanti forme di protesta. Ecco che attraverso graffiti, posters, adesivi, stencil, ecc. i singoli artisti usano la città come una galleria d’arte. In Art in Cities (AL MURO – arte ricercata) sono raccolti frammenti visivi in un’esposizione che abbraccia la città nei cinque continenti, un riassunto globale del paesaggio urbano, dove lo spazio espositivo diventa esso stesso argomento di una mostra. Le foto esposte (attualmente sono circa 3500, ma il numero è in costante crescita), che possono essere inviate da chiunque, sono la testimonianza di un’arte “illegale” spesso anche anonima, La Galleria Marconi, prima galleria in Italia accoglie nei suoi spazi questa sintesi delle varie realtà urbane. Se vuoi inviare una testimonianza della tua città invialo a: sander.boschma@demeerse.com http://www.artincities.com/ Marconi Gallery presents Art in Cities (ON THE WALL-hunted art), it’s a no profit iniziative organized by Sander Boshma, planned and realized by “Galerie de Merrse” in Hoofdorp (Holland), by Jeroen Boshmaa, Ruud Boel, Gaspar van Ette and Femke Hoogland, and sponsored by the Education, Culture and Science Holland Ministeries. Art in Cities starts a cooperation with de Meerse Gallery, which will allow some artists of Marconi Gallery to hold expositions in Holland (Paolo Consorti will be the first, in February 2006). Through this operation Marconi Gallery, besides looking for important international cooperation, wants to allow his artists to be better known abroad, widening this way the Italian art knowableness too. Art in Cities (ON THE WALL-hunted art) is an art operation which wants to drive attention to a big art gallery: the City, a gallery that contains a continuously changeable exhibition inside itself. Art is always present everywhere and it doesn’t come out from the direction an institution or society wants to give it; the works here are short personal notes, fascinating big projects or interesting examples of protest. This way the individual artists use the city as an art gallery through their graffitis, posters, stickers, stencils, etc. Art in Cities (ON THE WALL-hunted art) gathers visual fragments in an exhibition that encloses the city in the five continents, a global summary of the urban landscape, where the exhibition area itself becomes subject of an exposition. The photos on display (presently about 3500, but the number is continuously growing), which can be sent by anyone, are testifying of an “illegal” art which is often anonymous too. Marconi Gallery is the first in Italy to welcome this synthesis of the varied urban realities in his room. If you want to send a testimony of your city you can send to: sander.boschma@demeerse.com http://www.artincities.com/ scheda tecnica/technical card curatore/curator Sander Boshma testo di/text by Dario Ciferri traduzione di/translation by Patrizia Isidori periodo 11 settembre - 13 Ottobre period 11 september- 13 october orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20 opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m. Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63012 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galmarconi@siscom.it web www.siscom.it/marconi


Name: Corsitto Carmela
Email: carmelacorsitto@libero.it
From: Praia a Mare
Date: 03/09/2005
Time: 18.18.19
 

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Archeologia Arte Contemporanea Ceramica Incisione e Stampa Fotografia Videoteca Biblioteca Mostra Personale di Carmela Corsitto 9/ 24 Settembre 2005 Si inaugura Venerdì 9 settembre alle ore 17,30 presso il Museo Comunale di Praia a Mare la mostra “LUOGHI DI CONFINE” dell’artista Carmela Corsitto. Nata a Canicattì, la Corsitto, che si è formata presso l' Accademia di Belle Arti di Agrigento, inizia il suo iter di pittrice e grafica nei primi anni ‘80 con un figurativo moderno. Nei primi anni novanta volge invece la sua attenzione alle esperienze dell'Informale e del Neoinformale. Nel 1997 le sue continue ricerche la portano a proiettare la sua crescita artistica nelle indagini concettuali. Realizza opere e installazioni che espone in mostre personali e importanti rassegne d'arte in Italia e all'estero e le sue opere vengono acquisite da prestigiosi musei e da numerose collezioni pubbliche e private. Molti i critici che si sono interessati alle sua attività, tra questi: Francesco Carbone, Franco Spena, Paola Nicita, Patrizia Ferri, Paolo Balmas, Fabiola Naldi, Valerio Dehò, Cristina M.D. Belloni, Edoardo Di Mauro, Bruno Sullo e Vinny Scorsone. Quest’ultima nella presentazione della mostra al Museo di Praia a Mare scrive: “…La nuova opera di Carmela Corsitto ci parla di luoghi intimi dell’anima. Luogo di confine, questo il titolo della sua nuova installazione, pone allo spettatore degli interrogativi che hanno le radici saldamente ancorate nella storia del pensiero. Chi siamo? È questo il quesito principale attorno al quale ruota tutta la ricerca di Carmela Corsitto e nella quale si innestano anche i concetti di Essere e apparire, Tempo e spazio. Animo sensibile alle questioni esistenziali, l’artista scava all’interno di se stessa arrivando, con le sue creazioni, alla soglia di quel luogo di confine tra realtà e finzione, tra tempo trascorso e ancora da compiersi…”. Costantemente in bilico tra dimensione sognante e realtà, la ricerca della Corsitto si sintetizza in questa mostra in porzioni di tempo abbandonato, in atmosfere rarefatte, senza tempo, amniotiche e tormentate in cui avvolge frazioni di vita mutante, spazi duttili e materia palpabile. Mette insieme scampoli di un presente appena trascorso, li coccola, li pone in teche di plexiglas entro le quali poter permettere loro di continuare a vivere senza mai consumarsi definitivamente. “La sua arte non vuole narrare storie ma semplicemente trasmettere emozioni”. Ancora una volta un’operazione di grande rilevanza questa del Museo Praiese, che oltre agli impegni conservativi, propone eventi d’arte ad altissimo livello. La mostra LUOGHI DI CONFINE ospitata al piano terra del Museo, nella Sala Polivalente, si concluderà il 24 settembre. L’ orario di apertura è dalle 8 alle 14 e dalle 17 alle 19, la Domenica chiuso. Museo Comunale - Via D. Alighieri - 87028 Praia a Mare (Cosenza) tel. 098572353 fax 098572555 www.comune.praiaamare.cs.it - E-mail: museo@comune.praiaamare.cs.it


Name: Antonio Mancini
Email: mancinart@libero.it
From: Pescara
Date: 03/09/2005
Time: 18.21.19
 

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Città di Pescara Assessorato alla cultura Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna Mostra Personale di Antonio Mancini Dal 10 al 24 Settembre 2005 Comunicato Stampa Sabato 10 Settembre 2005 alle ore 18 presso il Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna, Piazza 1° Maggio – Pescara sarà inaugurata la mostra del pittore Antonio Mancini. La presentazione ufficiale verrà tenuta dal critico d’Arte Leo Strozzieri. Per l’occasione sarà presentato il libro: “ Viaggio dentro la pittura di Antonio Mancini 1984 – 2004,” ed. Mazzotta, Milano2005 a cura di Felice Monolo, testimonianza di Armando Torno, editorialista del Corriere della Sera. IL libro illustra 30 opere che appartengono al percorso artistico compiuto dal pittore negli ultimi 20 anni. La pittura di Mancini è caratterizzata da figure scarne e essenziali, dai volti stravolti e uguali, dagli sguardi misteriosi e sfuggenti tesi chissà dove. Al centro della sua ispirazione c’è l’uomo calato nella società contemporanea in rapida trasformazione. Egli fissa nelle sue opere momenti della realtà che evidenziano l’asetticità e la serialità, il relativismo dei rapporti umani, attraverso intuizioni simboliche postmoderne arrivando direttamente alla sintesi. Si tratta di immagini forti e delicate, nitide e armoniose proiettate su sfondi di colore blu-azzurro con continui rimandi interrogativi. (F. Monolo), Armando Torno, che firma il testo “Alla ricerca di un’etica”, definisce Mancini un pittore di idee. Idee di vita vissuta, che nascono da denunce, dalla sofferenza di una civiltà invasa dalla comunicazione, (la quale, come aveva già notato Martin Heidegger, ormai comunica soltanto se stessa), dal tentativo di trovare un’etica tra le mille che la società propone... Le sue figure, appiattite e specularmente disposte, diventano un punto di ritrovo per l’occhio e al tempo stesso suggeriscono misura ed equilibrio. Antonio Mancini, nel corso della sua attività artistica, ha realizzato più di sessanta esposizioni in Italia e all’estero. Le sue opere sono state finora pubblicate su oltre 30 tra libri e riviste d’arte.


Name: A arte Studio Invernizzi
Email: info@arteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 03/09/2005
Time: 18.23.10
 

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MOSTRA: Carlo Ciussi A CURA DI: Francesco Tedeschi INAUGURAZIONE: giovedì 15 settembre 2005 ore 18.30 SEDI: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it 15 settembre - 11 novembre 2005 Lorenzelli Arte Corso Buenos Aires 2 20124 Milano Tel. 02 201914 Fax 02 29401316 info@lorenzelliarte.com www.lorenzelliarte.com 15 settembre - 15 ottobre 2005 Provincia di Milano Palazzo Isimbardi Corso Monforte 35 20122 Milano Tel. 02 77406379 www.provincia.milano.it/cultura 15 settembre - 31 ottobre 2005 Veduta parziale dell'esposizione A arte Studio Invernizzi Milano 2005 Giovedì 15 settembre le gallerie A arte Studio Invernizzi e Lorenzelli Arte, in collaborazione con la Provincia di Milano, inaugurano in contemporanea tre mostre dell’artista Carlo Ciussi. Nelle sedi delle due gallerie verranno presentate opere dell’ultimo ciclo creativo dell’artista in cui Ciussi apre l’immagine a nuovi orizzonti di senso, attraverso la proposizione di una inedita declinazione della sua pittura. Le pitture, come scrive Francesco Tedeschi, “si configurano come ‘segni’ che diventano figure, forme che appaiono ispirate a un principio di stabilità e lo mettono alla prova di una continua variabilità: di posizione, di accordo, di destinazione nello spazio. Ipotesi di scrittura, di spazio, di equilibrio e di movimento, contemporaneamente schermi e immagini, forme e funzioni”. A Palazzo Isimbardi verrà presentata una scultura in ferro di grandi dimensioni. “Per Ciussi elaborare lavori scultorei è la naturale evoluzione di un pensiero concreto che vede animarsi le forme suscitate sulla superficie e dialogare con lo spazio aperto circostante. Rispetto alla pittura, la sua scultura sottolinea la tensione verso uno spazio infinito ... la sovrapposizione di elementi, il movimento interno che riflette una vitalità sempre attiva nella sua ideazione, portano le sue realizzazioni in ferro a privilegiare il senso dell’evoluzione sulla pretesa di solidità”. In occasione delle mostre verrà pubblicato un catalogo bilingue con un saggio introduttivo di Francesco Tedeschi, le riproduzioni delle opere presentate nei tre spazi espositivi, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.


Name: Maurizio Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Prato
Date: 03/09/2005
Time: 18.24.44
 

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LUCIA BUONO A PRATO Sarà inaugurata giovedì 8 settembre 2005, alle ore 18.30, e resterà aperta sino a venerdì 30 settembre 2005, la mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata “Mappe dello sguardo”, con opere recenti in tecnica mista dell’artista pugliese Lucia Buono, negli accoglienti spazi della Galleria d’Arte “CARLOLIVI 115” (Via Carlo Livi, 115 59100 Prato - www.carlolivi115arte.it tel./fax 0574.44.08.81). Catalogo in galleria. Fine mostra: venerdì 30 settembre 2005. Orario: 16.30-19.30; chiuso: domenica e lunedì. Scheda della mostra “Mappe dello sguardo” a cura di Maurizio Vitiello Saremmo tentati di intendere i lavori di Lucia Buono come offerte di conchiglie di mare in cui si raccolgono profumi e odori, brezze e venti, sabbia e calure. Segmenti e segni, segnature e segnacoli scrivono un fondo pittorico ben articolato, quasi una filosofia visiva tutta imperniata ad intendere il fascino del mediterraneo, una solarità femminile, un abbraccio di eventi ed un respiro di epoche. Lucia Buono con le sue redazioni pittoriche riesce, in una cifra eletta, a sintetizzare prove alte di definizioni, quasi tattilmente tessili, che rimarcano un amore per i sentieri del particolare. Nell’attuale comprensione delle arti visive contemporanee sono, senz’altro, da apprezzare quelle figure che motivano la loro attività su chiari intendimenti cercati e, talvolta, misuratamente incanalati sotto il respiro del tempo. E difatti, Lucia Buono ha preferito privilegiare, con la lente del tempo, i possibili aggiustamenti di quegli intendimenti per meglio intendere le proporzioni di un intimo sentire. Le odierne elaborazioni dell’ultima serie pittorica di Lucia Buono mettono a fuoco tessiture orlate di finezze estreme ed i tratti della sua poetica risultano posizionati con garbo felice e con tecnica giusta. Maurizio Vitiello


Name: Galleria Marconi
Email: galleriamarconidimarconiarconi@virgilio.it
From: Cupra Marittima (AP)
Date: 03/09/2005
Time: 18.29.00
 

Testo

La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica La Galleria Marconi presenta Art in Cities (AL MURO – arte ricercata), un’iniziativa no-profit curata da Sander Boshma, ideata e realizzata dalla “Galerie de Meerse” di Hoofddorp (Olanda), da Jeroen Boshma, da Ruud Boel, da Caspar van Ette e da Femke Hoogland ed è sponsorizzata dal Ministero dell’Istruzione, della Cultura e della Scienza olandese. Con Art in Cities prende il via una collaborazione con la Galleria de Meerse, che permetterà ad alcuni artisti della Galleria Marconi di esporre in Olanda (il primo sarà Paolo Consorti a Febbraio 2006) mentre alcuni artisti olandesi esporranno alla Galleria Marconi (Peter de Boer a Marzo 2006). Con questa operazione la Galleria Marconi oltre a cercare importanti collaborazioni internazionali, vuole permettere ai suoi artisti di farsi conoscere maggiormente all’estero, allargando così anche la conoscibilità dell’arte italiana. Art in Cities (AL MURO – arte ricercata) è un’operazione artistica che vuole porre l’attenzione su una grande galleria d’arte: la Città, una galleria al cui interno si ricerca una mostra perennemente variabile. L’arte è presentata costantemente in ogni luogo, e non deriva dall’indirizzo che un’istituzione o la società vogliono darle, le opere qui sono brevi note personali, grandi progetti affascinanti o interessanti forme di protesta. Ecco che attraverso graffiti, posters, adesivi, stencil, ecc. i singoli artisti usano la città come una galleria d’arte. In Art in Cities (AL MURO – arte ricercata) sono raccolti frammenti visivi in un’esposizione che abbraccia la città nei cinque continenti, un riassunto globale del paesaggio urbano, dove lo spazio espositivo diventa esso stesso argomento di una mostra. Le foto esposte (attualmente sono circa 3500, ma il numero è in costante crescita), che possono essere inviate da chiunque, sono la testimonianza di un’arte “illegale” spesso anche anonima, La Galleria Marconi, prima galleria in Italia accoglie nei suoi spazi questa sintesi delle varie realtà urbane. Se vuoi inviare una testimonianza della tua città invialo a: sander.boschma@demeerse.com http://www.artincities.com/


Name: Acas Service s.r.l.
Email: info@acaservices.it
From: Berlino e Trevi
Date: 03/09/2005
Time: 18.31.01
 

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Due mostre personali del pittore Graziano Marini Berlino (Germania) Buchhandlerkeller Arbeitskreis Berliner Jungbuchhandler e V. Camerstrabe 1 – parterre links, nahe Steinplatz 10623 Berlin Titolo: Oltre l’Occidente Dal 6 Settembre al 17 Ottobre 2005 Presentazione Giuseppe Desiati e Paolo Ramundo Vernissage: Martedì 6 Settembre ore 20:30 Con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Berlino (Sezione Italiana dell’Ambasciata Italiana) Trevi (Perugia) Frantoio Marfuga Viale Firenze Campello sul Clitunno (Pg) Dal 17 Settembre al 16 Ottobre 2005 Presentazione di Enrico Mascelloni e Massimo Mattioli Vernissage Sabato 17 Settembre ore 17:00 Orari: dal lunedì al sabato 9:00-18:00 Info: tel 0743521338 www.marfuga.it PR: Loredana Bucchi 3483716097 … “la sua pittura presenta una griglia ancora geometrizzante, che conserva lievi memorie dell’astrattismo lirico di Licini, col continuo contrasto tra forma e colore, un colore caldo mediterraneo, ma che poi evolve verso il Color Field americano, dove il colore, liberato dalle sue funzioni denotative, acquisisce maggiore autonomia. Poi c’è quel trattamento della superficie, quella materia spessa e strattonata, che pare riecheggiare certo informel francese. E qua e là qualche squarcio improvviso, come di tutto un mondo nuovo che sta già sotto il quadro, e che chiede di essere scoperto, di venire alla luce” … (Massimo Mattioli) Graziano Marini è nato il 27 Marzo 1957 a Todi dove vive e lavora. Dopo aver frequentato gli ateliers di Burri, Vedova e Veronesi, nel 1975 conosce Piero Dorazio con il quale stringe un lungo sodalizio di lavoro. Con Dorazio, Giuliana Soprani e Nino Caruso, nel 1978 fonda il Centro Internazionale della Ceramica Montesanto, di cui è direttore artistico fino al 1990, lavorando con Max Bill, Sebastian Matta, Kenneth Noland, Joe Tilson, Giuseppe Santomaso, Luigi Veronesi ed altri. Nel 1985 a Roma si tiene la sua prima mostra personale, ad oggi conta numerose mostre tra personali e collettive, in Italia, Svizzera, Germania, America Latina e Stati Uniti. Insieme a Dorazio progetta e firma l’opera “Arethusa”, circa 400 mq di rivestimento ceramico a decorazione della caserma dei carabinieri di Castel di Lucio (Me), per conto dell’imprenditore mecenate Antonio Presti, per il quale realizza anche le decorazioni di una stanza dell’Hotel Atelier sul Mare a Tusa (Me). In occasione del progetto Arte Metro Roma, realizza un grande mosaico collocato all’ingresso della stazione metrò di Piazza Barberini. Nel 2002 è invitato al III International of Plastic Art di Baghdad, dove consegue il premio per la pittura. Del 2004 sono le due personali: “L’arte che sa veder morire gli Imperi” ad Orvieto, e “Luci ad Oriente” a Zurigo. ____________________________________________________________________________________________________________________________________________ Acas Services s.r.l. Via dei Tessitori 2/a - Loc. Fontanelle di Bardano - 05010 Orvieto (tr) Tel. 0763/314222 - Fax 0763/315202 --------------------------------------------------------------------------------


Name: Arte Studio Morandi
Email: artestudiomorandi@virgilio.it
From: Clusone
Date: 06/09/2005
Time: 09.00.00
 

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CITTA’ DI CLUSONE PROVINCIA DI BERGAMO PROGETTO MESSAGGIO TERRA – MESSAGE EARTH DI PAOLO BARRILE e ADRIANO PASQUALI DAL 11 AL 17 SETTEMBRE 2005 SALETTA GALLERIA DELL’OROLOGIO PIAZZA DELL’OROLOGIO CLUSONE INAUGURAZIONE DOMENICA 11 SETTEMBRE 2005 ORE 10.00 MESSAGGIO TERRA COSA LASCEREMO ? NON INTENDIAMO QUANTO HAI PRODOTTO O GLI EFFETTI, I RICORDI, I RIMPIANTI CHE LASCERAI. PARLIAMO DI QUALCOSA DI PIU’ CONCRETO E MATERIALE: CI RIFERIAMO A CIO’ CHE DI TUO ANDRA’ AD INGRASSARE IL TERRENO. UNA BELLA FOTOCOPIA LASER DELLA RADIOGRAFIA O DELLA TAC O DI ALTRI ESAMI RADIOGRAFICI DI UNA PARTE DEL TUO CORPO. MEGLIO ANCORA LA FOTOGRAFIA RICAVATA DA UNA RADIOGRAFIA O DA UNA TAC O DA ALTRI ESAMI RADIOGRAFICI FORMATO A 4 OPPURE ANCHE EVENTUALI INTERVENTI GRAFICI. UNO SCHIZZO, UN DISEGNO, UNA FOTOGRAFIA, UNA COMPOSIZIONE, UN INTERVENTO CHE ILLUSTRI CIO’ CHE DI TUO SI DISSOLVERA’ NELLA TERRA, PERCHE’ LA TERRA DEVE ESSERE INGRASSATA E RINNOVATA. QUALE HUMUS E’ MIGLIORE DEL CERVELLO DI UN ARTISTA ? PAOLO BARRILE - ADRIANO PASQUALI PROGETTO INTERNAZIONALE DI MAIL ART REALIZZATO NEL’ANNO 2003 ESPOSTO IN VARI CENTRI D’ARTE IN EUROPA AD ALTRE PARTI DEL MONDO ORA PER POCHI GIORNI A CLUSONE NELLA GALLERIA DELL’OROLOGIO A CURA DI EMILIO E FRANCA MORANDI ARTESTUDIO PONTE NOSSA COORDINATORI: PAOLA GALBIATI, TIZIANA MORSTABILINI, PAOLO CARANCI


Name: Stefano Pasquini
Email: what@stefanopasquini.net
From: Comacchio
Date: 07/09/2005
Time: 09.13.25
 

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SPINA FESTIVAL 2005 Tre giorni di teatro . musica . arti visive Comacchio / 9 . 10 . 11 settembre 2005 -------------------------------------------------------------------------------- Terza edizione di un appuntamento che quest'anno per la prima volta ha l'ambizione di chiamarsi festival, cercando così di rinfocolare la vocazione di ospitalità ed apertura che Comacchio certamente ha. Spina si propone come momento di studio e sperimentazione, preferisce presentare lavori che prendono la loro forma in rapporto con il luogo specifico che li accoglie. Questo per permettere all'impensabile di manifestarsi (il vero teatro non puÒ essere che impensabile, così ci è capitato di sentir dire a Carmelo Bene) e, molto semplicemente, per rispondere al desiderio di incontro e di invenzione degli artisti che qui invitiamo. Per essere schematici, il programma si divide in due sezioni che abbiamo chiamato arte continua (relativa alle opere che saranno visibili per tutta la durata del festival) e arte discontinua (per gli eventi legati ad un orario). Entrambe le sezioni riflettono un'inquietudine tutta novecentesca nel rapporto con la tradizione (o meglio con i suoi resti, con il suo deserto, verebbe da dire). Ma la costante delle proposte si identifica con la contemporaneità, il qui e ora, dato che pensiamo che non sia affatto vero che non c'è niente di nuovo da dire, in arte e nella vita. -------------------------------------------------------------------------------- PROGRAMMA -------------------------------------------------------------------------------- VENERDI 9 SETTEMBRE ore 18.00 APERTURA La mostra collettiva Apertura dell'esposizione collettiva. Dieci artisti portano le loro opere in spazi di varia natura. L'ottocentesco Palazzo Bellini, le carceri, il Trepponti, il complesso in rovina di Sant'Agostino si confronteranno con i linguaggi della ricerca estetica contemporanea. Un inconsueto itinerario urbano alla ricerca di video, fotografie, installazioni, murales. Palazzo Bellini Yuri Ancarani (Ravenna) "Armida e le altre" Palazzo Bellini Maurizio Battaglia (Cesena) "Frammenti per una battaglia di Montecassino" Palestra Fattibello Blu (Bologna) Palazzo Bellini Gianluca Bronzoni (Parma) "Fiato corto" Sant' Agostino Emilio Fantin (Bassano del Grappa) "Portrait B" - dal fim Barry Lindon di Kubrick Ex Carceri Ericailcane (Belluno) "De viribus electricitatis artificialis in motu musculari" Palazzo Bellini Pascal Gaudefroy (Francia) "Consulat privé" Trepponti Luca Gemma (Mantova) "Camera di rianimazione" Palazzo Bellini Stefano Pasquini (Bologna) "UQO501" Palazzo Bellini Anna Rossi (Gorgonzola) "Quel che resta" Palazzo Bellini Carlotta Ruggieri (Bologna) "Delle cose che si aprono"


Name: Durchblick e Wallace Records
Email: info@durchblick.it
From: Milano
Date: 07/09/2005
Time: 09.15.44
 

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Durchblick e Wallace Records presentano: ELENA LATINI Le luci bianche e GERDA Disegni, incisioni e poesie di Elena Latini Presentazione del disco Gerda s/t (wallacerecords-shoverecords-donnabavosa) _________________ Sabato 10 Settembre 2005 , ore 16:00, entrata libera _________________ Via Padova 70 - angolo Via Conegliano 5° vetrina - 20131 Milano 0226821789 - info@durchblick.it - www.durchblick.it Una mostra di Elena Latini, dei suoi lavori a matita, delle sue incisioni. In questa occasione sarà presentato ³Le luci bianche², un libro che raccoglie e ordina in un itinerario i disegni e le poesie di questa giovane artista. Interni di case, paesaggi, figure, ritratti, sono molti i temi che animano il suo lavoro ma quello che sorprende è prima di tutto il segno, un tratto verticale, densissimo che evoca l¹immagine senza descriverla. E¹ un processo rigoroso e di grande intensità, una ricerca assoluta sulla vibrazione della luce e sulla profondità dell¹ombra. Nel libro poi questa ricerca del segno trova una misteriosa corrispondenza con la parola. E allora le luci e le ombre, i momenti di una quotidianità profondamente sofferta si fanno pensiero, vibrazione della voce, canto. la mostra sarà aperta dal 10 al 29 settembre 2005 dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 presso l¹ Associazione Culturale DURCHBLICK l¹ingresso è gratuito


Name: Anna Cochetti
Email: cochetti@hotmail.com
From: Roma
Date: 07/09/2005
Time: 09.18.30
 

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La Biblioteca Scolastica Multimediale “Alberto Savinio”, Largo Pannonia, 37 ( Liceo Artistico Statale “G. de Chirico”) partecipa alla Manifestazione del Comune di Roma “LA NOTTE BIANCA” – III edizione – Sabato 17 Settembre 2005 con “NOTTURNO SAVINIANO – 2^ ed.” ARTE SCIENZA MUSICA SCRITTURA TEATRO VIDEO IMMAGINI PAROLE EVENTI IN BIBLIOTECA dalle 20.30 alle 0.30 “Foreste, castelli, orchi e fate: luoghi e personaggi dell’immaginario fiabesco” a cura di Maria Zeno Maria Rosa Cutrufelli, “La donna che visse per un sogno”, ed. Frassinelli a cura di Mariella Grande “Scrittori in viaggio metafisico” a cura di Claudia Pagan – U.L.I. “Letture e interventi” a cura di Teresa M. Gesmundo e degli studenti Sez. B Triennio Sperimentazione Michelangelo “ Spazi liminari ed esistenze in-quiete” – Proiezione multimediale a cura di Anna Maria Piemonte e Studio WM “C’era una volta…?” - Arte contemporanea in biblioteca a cura di Anna Cochetti “Bianco!” - Opere a cura di Marina Piantoni e degli studenti del Corso di Discipline Pittoriche Sperimentazione Michelangelo “Memorie di Porta Metronia” – Mostra fotografica-multimediale a cura di Luigi Cesare Rossi, in collaborazione con l’ Associazione di volontariato “Età libera”, il Centro Sociale Anziani di via Iberia e gli abitanti di Porta Metronia “Le Muse Inquietanti” - Performance a cura di Tommaso Massimo Catalano e del Laboratorio teatrale del Liceo “Giochi di logica” a cura di Carmen Carta e Laura Petrillo “Musiche da fiaba” a cura del Gruppo Musicale “breath of life” “La notte bianca on-line” a cura di Alma de Ronzi Le Mostre fotografica, multimediale e d’arte contemporanea saranno aperte fino a Sabato 1 Ottobre 2005, tutti i giorni h. 8.00-14.00, martedì e giovedì h. 15.00-17.00. Ingresso libero.


Name: Giuseppe Possa
Email: giuseppepossa@libero.it
From: Assisi
Date: 08/09/2005
Time: 10.57.10
 

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Storie di San Francesco Mostra di Sergio Bertinotti 33 dipinti sulla vita del Santo d´Assisi Chiostro Sisto IV - Basilica Patriarcale di San Francesco in Assisi Dal 5 al 17 settembre 2005 Orario 9.00/17.30 (sabato e domenica chiuso per funzioni religiose) Presso il Sacro Convento di Assisi, all´interno del Chiostro Sisto IV, saranno esposti, per la prima volta al pubblico, i quadri eseguiti dal pittore Sergio Bertinotti che illustrano gli episodi della vita di San Francesco. I dipinti sono stati raccolti in un libro pubblicato da edizioni Àncora con testi di Padre Enzo Fortunato, Giuseppe Possa, Giorgio Segato.


Name: Studio 71
Email: g.studio71pa@virgilio.it
From: Praia a Mare
Date: 08/09/2005
Time: 10.59.07
 

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Mostra Personale di Carmela Corsitto 9/ 24 Settembre 2005 Si inaugura Venerdì 9 settembre alle ore 17,30 presso il Museo Comunale di Praia a Mare la mostra “LUOGHI DI CONFINE” dell’artista Carmela Corsitto. Nata a Canicattì, la Corsitto, che si è formata presso l' Accademia di Belle Arti di Agrigento, inizia il suo iter di pittrice e grafica nei primi anni ‘80 con un figurativo moderno. Nei primi anni novanta volge invece la sua attenzione alle esperienze dell'Informale e del Neoinformale. Nel 1997 le sue continue ricerche la portano a proiettare la sua crescita artistica nelle indagini concettuali. Realizza opere e installazioni che espone in mostre personali e importanti rassegne d'arte in Italia e all'estero e le sue opere vengono acquisite da prestigiosi musei e da numerose collezioni pubbliche e private. Molti i critici che si sono interessati alle sua attività, tra questi: Francesco Carbone, Franco Spena, Paola Nicita, Patrizia Ferri, Paolo Balmas, Fabiola Naldi, Valerio Dehò, Cristina M.D. Belloni, Edoardo Di Mauro, Bruno Sullo e Vinny Scorsone. Quest’ultima nella presentazione della mostra al Museo di Praia a Mare scrive: “…La nuova opera di Carmela Corsitto ci parla di luoghi intimi dell’anima. Luogo di confine, questo il titolo della sua nuova installazione, pone allo spettatore degli interrogativi che hanno le radici saldamente ancorate nella storia del pensiero. Chi siamo? È questo il quesito principale attorno al quale ruota tutta la ricerca di Carmela Corsitto e nella quale si innestano anche i concetti di Essere e apparire, Tempo e spazio. Animo sensibile alle questioni esistenziali, l’artista scava all’interno di se stessa arrivando, con le sue creazioni, alla soglia di quel luogo di confine tra realtà e finzione, tra tempo trascorso e ancora da compiersi…”. Costantemente in bilico tra dimensione sognante e realtà, la ricerca della Corsitto si sintetizza in questa mostra in porzioni di tempo abbandonato, in atmosfere rarefatte, senza tempo, amniotiche e tormentate in cui avvolge frazioni di vita mutante, spazi duttili e materia palpabile. Mette insieme scampoli di un presente appena trascorso, li coccola, li pone in teche di plexiglas entro le quali poter permettere loro di continuare a vivere senza mai consumarsi definitivamente. “La sua arte non vuole narrare storie ma semplicemente trasmettere emozioni”. Ancora una volta un’operazione di grande rilevanza questa del Museo Praiese, che oltre agli impegni conservativi, propone eventi d’arte ad altissimo livello. La mostra LUOGHI DI CONFINE ospitata al piano terra del Museo, nella Sala Polivalente, si concluderà il 24 settembre. L’ orario di apertura è dalle 8 alle 14 e dalle 17 alle 19, la Domenica chiuso


Name: Pietro Calabrese
Email: info@pietrocalabrese.it
From: Roma
Date: 08/09/2005
Time: 18.51.39
 

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Con la presente sono felice d'invitarvi all'esposizione dei miei ultimi lavori in "ruggine" inseriti nel contesto della galleria Nomades, via di Ripetta 224 , in Roma, dove a impreziosire l'installazione troverete alcune tra le più interessanti opere di Claudio Martinez. L'esposizione inaugura sabato 17 settembre 2005 alle ore 18:00, e fa parte delle iniziative culturali che coloriranno la manifestazione della notte bianca. Il giorno 6 ottobre tuttavia ci sarà un secondo incontro con gli autori per dare l'opportunità a chi è interessato di esaudire alcune informazioni in merito alle due tecniche artistiche, e non solo. Nella giornata di chiusura, che avverrà il 15 ottobre, verranno presentate delle opere inedite che troveranno ospitalità in modalità permanente. Vi sono grato fin d'ora se porrete all'attenzione dei vostri conoscenti il presente invito, e pertanto vi segnalo che oltre a questo indirizzo e-mail potrete contattarmi al info@pietrocalabrese.it, a cui è legato il sito www.pietrocalabrese.it, dove potrete trovare tutto il materiale necessario a colmare informazioni a riguardo.


Name: Spazio Farahzadart Gallery
Email: info@farahzadart.com
From: Milano
Date: 09/09/2005
Time: 22.10.33
 

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Abbiamo il piacere di informarvi che dal 24 di Settembre al 2 di Ottobre 2005, Farahzadart Gallery presenta il lavoro di 4 artisti sul tema "Scolpire il vuoto 2". Ali Behnam Farahzad : scultura Gabriella Marazzi : pittura Paolo Rossetto Topy : fotografia Hannes Schick : fotografia Spazio Farahzadart Gallery Via Tarchetti 5, 20121 Milano tel/fax 02 6554489 info@farahzadart.com www.farahzadart.com orario di apertura dalle 16,00 alle 20,00


Name: Maurizio Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Acerra
Date: 10/09/2005
Time: 14.29.23
 

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ACERRA. OPERE DI CARMINE DELLO IOIO AD “IL RITROVO DELL’ARTE” Al Centro Culturale “Il Ritrovo dell’Arte”, in Via Leopardi 6 Acerra, diretto da Mimmo Fatigati, sarà inaugurata domenica 11 settembre 2005, alle ore 11, l’interessante mostra, curata dal critico partenopeo Maurizio Vitiello, intitolata “Mani”, con opere ad olio ed in tecnica mista di Carmine Dello Ioio. Distinguono il lavoro del giovane operatore Carmine Dello Ioio parallelismi abbinati, aperture flessibili e iati inediti, che sostanziano elaborazioni fondamentalmente ludiche e dichiaratamente leggibili. L’artista, nativo di Gragnano, presenta vari e diversi lavori recenti, ad olio ed in tecnica mista, in cui si potranno cogliere sottili allusioni al mondo attuale. Alle ore 12 incontro con Maurizio Vitiello, che presenterà la rassegna espositiva, ed interventi di Stefano Arcella, Mimmo Fatigati, Maresa Galli e Gino Giammarino. Catalogo e “cd” in galleria. L’esposizione resterà aperta sino a lunedì 26 settembre 2005. Orario: 16-20, festivi per appuntamento (tel. 081.520.98.23). Scheda della mostra “Mani” a cura di Maurizio Vitiello Con questa mostra, intitolata “Mani”, Carmine Dello Ioio, artista nativo di Gragnano, ma con studio-terrazzino a Castellammare di Stabia, incontrerà pubblico e “addetti ai lavori” dell’area tra Caserta e Napoli e s’impongono riflessioni su una pittura con note intriganti. Ad Acerra, a “Il Ritrovo dell’arte”, diretto con competenza, passione ed entusiasmo da Mimmo Fatigati, sarà possibile visionare gli ultimi lavori in tecnica mista di quest’emergente giovane operatore (Da ricordare che è ancora in corso, nel frattempo, l’interessante iniziativa che vede coinvolto il giovane e promettente artista Carmine Dello Ioio, intitolata “Insieme sul terrazzo”, che resterà aperta sino a lunedì 31 ottobre 2005. Quest’evento vede in rassegna una significativa serie di opere del giovane artista campano nel piccolo accogliente spazio esterno dello “Studio Dello Ioio” (Via Benedetto Brin, 32 80053 Castellammare di Stabia – Napoli; tel. 339/209.18.16). Ritornando sulla mostra di Acerra, distinguono il lavoro del giovane operatore Carmine Dello Ioio parallelismi abbinati, aperture flessibili e iati inediti, che sostanziano elaborazioni fondamentalmente ludiche e dichiaratamente leggibili. L’artista, che ha mosso i primi passi artistici sulla costiera sorrentino-amalfitana, presenta vari e diversi lavori recenti, ad olio ed in tecnica mista, in cui si potranno cogliere sottili allusioni al mondo attuale. Sulla sua pittura si è espressa la giornalista Maresa Galli, direttore del quotidiano “on line” ed anche periodico cartaceo “Il Brigante”, che sull’artista ha espresso queste brevi considerazioni: “Lo studio è piccolo e ricco di immaginazione, tra il loft newyorkese, la soffitta parigina, ma la vista dà sulle barche e l’azzurro della piccola baia di Castellammare di Stabia. Carmine Dello Ioio, pittore emergente, giovane ma con già all’attivo numerose personali e diversi riconoscimenti, nato a Gragnano, vive e opera a Castellammare. Artista poliedrico, scenografo, decoratore, esperto-conservatore di beni culturali, ha realizzato un cortometraggio e diversi progetti con l’associazione “Terre Scosse”. Ha trovato nella pittura la sua chiave espressiva, il suo motivo d’essere. Nel suo studio che affaccia sul mare, con un’affettuosa gattina che osserva tutte le fasi di realizzazione delle opere, Dello Ioio conserva grandi tele dai temi più diversi, da Giovanni Paolo II, un viso fatto di luce, forte come il suo messaggio al mondo, alle parti del corpo, in primo luogo le mani. Una pittura velata di erotismo, particolari che colpiscono, colori accesi e personali, il ricorso alla tecnica mista per il suo sguardo sul contemporaneo. Colpiscono un volto di donna, Bush e Saddam, una splendida tela d’ispirazione marina, ma anche il periodo del “visivismo”, con i colori più caldi a raccontare emozioni. Una ricerca poetica e insieme realistica, per uno sguardo in continuo movimento al mondo dell’apparire che apre altre porte. Ed alcune di esse sono labirintiche, come l’immaginazione, fervida, sempre a caccia di stimoli, ed altre dis-velano, lasciando anche spazio alla mente che si sofferma sull’uso del colore, frammenti di ancestrali richiami. Il futuro è archeologia dell’immaginario.” Ma anche lo scrittore e studioso Stefano Arcella ha voluto puntualizzare sulla ricerca di una sintesi fra il sentire e il pensare dell’artista campano, in questi termini: ”L’incontro con l’artista, nel suo suggestivo studio fra le acque e i monti di Castellammare di Stabia, suscita la sensazione di affrontare la dimensione di una ricerca artistica in evoluzione, volta ad un equilibrio, ad una centratura creativa che l’artista aspira a realizzare. Forse è la fase più avvincente, quella in cui si manifestano varie spinte creative, ispirazioni tutte molto intriganti, non ancora integrate fra loro in un’armonia compositiva. Nei dipinti “La mano” (olio su tela, 2005) e “Il braccio” (olio, smalto e bitume, 2005) i particolari anatomici del corpo umano sono rappresentati con densità volumetrica. La sensibilità dell’artista è polarizzata sul “particolare” che è amplificato e trasformato. Il posteriore femminile all’interno di uno schermo televisivo, nella sua consistenza volumetrica, lascia trasparire una sottile ironia verso la pandemia del sesso che caratterizza i media nel nostro tempo; tale vis polemica richiama, implicitamente, il senso di un rapporto più naturale ed autentico con la femminilità e la sessualità, l’anelito ad un mondo più genuino rispetto ai modelli artificiosi che la società dell’immagine tende ad inculcare con una subdola violenza psicologica. Nel messaggio di questa composizione colgo un’intima relazione fra il soggetto dell’artista – che è anche una polemica di costume con una spiccata valenza antropologica, ossia la tensione verso un tipo umano più libero da condizionamenti mediatici – e la scelta del luogo del suo studio, un luogo che, nella sua freschezza naturale, esprime questa ansia d’autenticità che connota la psicologia dell’autore. Nell’opera “La mano” il senso della pienezza volumetrica trasfigura la mano in un muscolo. L’attenzione ai particolari anatomici sfuma in una trasfigurazione che ha del surreale, una muscolosità che avverto quale elaborazione cerebrale, costruzione della mente dell’artista, che tende ad esprimere il senso della forza e del vigore, in una versione molto fisicizzata. Accanto a questa vena creativa ne affiora un’altra, che colgo nella capacità di disegnare i volti quale specchio dell’anima, una vena fresca, autentica, limpida, che s’impone per la sua immediatezza, la sua spontaneità istintiva. In “Arabo muto” (olio su tela, 2005) l’uomo, con l’abbigliamento islamico, esprime un animus pensoso, un sentimento d’angoscia irrisolta. Il volto è sospeso fra essere e non-essere; esso c’è e non c’è, coperto in parte da una mano mentre al fianco, un altro volto è volutamente incompleto, spezzato dal limite della tela, un “non finito” molto moderno, sullo sfondo scorgendosi i volti sfumati e perplessi di altri arabi, il cui sguardo si perde nell’infinito. Espressione efficace che parla di una crisi di civiltà, di un senso d’identità sofferta nel rapporto dell’Islam col mondo occidentale. In “Mostrum” (olio su tela, 2005) si estrinseca il sentimento di una tensione interna, di uno sforzo nell’agonismo che genera uno stile figurativo che sembra realistico, ma è sfumato da un velo di nebbia che l’artista abilmente realizza con una gradazione cromatica fra il verde ed un blu molto diluito, Si percepisce, anche in questo caso, la pienezza del corpo umano, lo studio dell’anatomia, la trasfigurazione volumetrica. In quest’elemento d’amplificazione, unitamente alla percezione del reale, filtrata da quel velo nebbioso, si avverte l’entrare in gioco delle impressioni, per cui il reale è sublimato mediante la sensibilità dell’autore. L’auspicio che si può esprimere è che Dello Ioio trovi la giusta sintesi, il punto d’equilibrio fra spontaneità creatrice ed elaborazione mentale, fra “cuore” e cervello, fra istinto ed intelletto. L’unione dei volti espressivi con le mani in densità volumetrica, con tutte le possibili varianti sul tema, potrebbe essere, forse, una possibile soluzione artistica per integrare questi due stimoli creativi che affiorano dall’animo del pittore.“ In conclusione, su quanto espresso da Maresa Galli e da Stefano Arcella concordiamo perfettamente e pensiamo che il giovane operatore di Gragnano, ma con studio a Castellammare di Stabia, sappia ora orientarsi per non perdere la bussola della creatività e sappia ora cosa tagliare. Scegliere la “cifra estetica” da portare avanti, senza indugio, tra le varie chiavi di lettura, che sino ad oggi ha “girato” sulla realtà circostante, è per Carmine dello Ioio fondamentale. Crediamo che i suoi lavori, in particolare quelli che ci raccontano tratti dell’Islam, siano molto sentiti. Vite descritte da volti rugosi ci sottolineano sentimenti e crepuscoli infiniti. Espressioni rapite per parlare di crisi e di civiltà, per rimettere in discussione rapporti, mai chiari o chiariti, tra popoli. Il mondo orientale ed il mondo orientale devono assolutamente dialogare; è imprescindibile esigenza della civiltà umana. Carmine Dello Ioio, che frequenta la scena della vita ed è vicino a molti artisti dello spettacolo che in scena ci vanno per riassumere le realtà odierne, sa bene che i confronti oggi sono serrati. Le indicazioni della sua pittura rimettono in discussione i nostri pensieri contemporanei, divisi tra religioni obsolete e laicismi ad oltranza, tra governi precari e scenari politici in dissolvenza incrociata, determinata dalla germinazione di nuovi partiti. Maurizio Vitiello


Name: Liù Bosisio
Email:
From: Zagarolo
Date: 11/09/2005
Time: 19.19.59
 

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ringrazio dell'ospitalità... E' un onore essere qui, perchè è proprio un bel sito! Grazie!!!!


Name: Alan Gattamorta
Email: alangattamorta@libero.it
From: Cesena
Date: 13/09/2005
Time: 17.05.51
 

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GLI ACQUERELLI E LE CERAMICHE DI ALAN GATTAMORTA A CANTINA CARBONARI . A Cesena, presso Cantina Carbonari, Via Fra Michelino 1, sabato 17 Settembre alle ore 17,30 si inaugura la mostra personale di Alan Gattamorta. Alan Gattamorta, artista cesenaticense, nella sua lunga ricerca, iniziata in giovane età, ha spaziato dalla pittura realista e militante, al mosaico, alla ceramica e all’acquerello, fino ai più recenti mosaici di carta, esposti lo scorso anno a settembre alla Galleria Leonardo da Vinci a Cesenatico. Attualmente, si può ammirare un grande mosaico di carta raffigurante calamari, al Museo della Marineria di Cesenatico. Alan Gattamorta espone a Cantina Carbonari una scelta dei suoi oltre 3.000 acquerelli, che rappresentano aspetti del quotidiano, colti con l’ immediatezza, la semplicità e l’ analiticità, di uno sguardo abituato ad osservare. La pittura ad acquerello di Alan Gattamorta è spontanea ed accorta: chi guarda le sue opere, riceve l’impressione di un attimo di vita, di una sospensione, di un incanto, vissuto e interpretato dalla febbrile e lucida sensibilità dell’ artista. Ciò è anche il risultato di una tecnica lungamente affinata attraverso la sperimentazione metodica e curiosa del mezzo artistico. Le ceramiche sono frutto di una fase di ricerca artistica raffinata ed elegante, più grafica che plastica, ove la libertà della linea circoscrive il volume. Opere uniche per la difficoltà tecnica della realizzazione, sono assai originali quanto esteticamente gradevoli. La mostra, è presentata da Lia Briganti. Gli acquerelli e le ceramiche di Alan Gattamorta, saranno visibili presso Cantina Carbonari fino al 5 Ottobre . Gli orari di apertura sono i seguenti : tutti i giorni , 16,30 -19,30 , domenica 10,00- 12,30 – 16,30- 19,30 . Chiuso il Lunedì.


Name: Barbara
Email: artebarbara@yahoo.it
From: Milano
Date: 14/09/2005
Time: 15.08.21
 

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Grazie per avermi scritto, approvo sempre queste belle iniziative spero di riuscire a partecipare... ciao


Name: press Entroterra-Angelo Lo Massaro
Email: press@entroterra.it
From: milano
Date: 16/09/2005
Time: 15.50.08
 

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Entroterra presenta EX-LIBRIS Opere di: Ernesto Achilli, Antonio Biancalani, Giuseppe Dondolato, Daniela Giovanetti, Josh Gorge, Marco Manzella, Tullio Pericoli . _______________________________________ Inaugurazione: 27 settembre 2005 h. 18:00 Date Mostra: dal 27 settembre al 19 novembre 2005 Titolo Mostra: EX-LIBRIS Spazio Espositivo: Via Biancospini, 2 -Milano Orari di visita: dal mercoledì al sabato 15:00-19:00 Website: www.entroterra.it Contacts: info@entroterra.it; press@entroterra.it Ingresso libero _______________________________________ Comunicato stampa: <<Un libro cambia per il fatto che non cambia mentre il mondo cambia>>….. Giovedì 27 settembre 2005 alle ore 18:00 presso la Galleria Entroterra, Via dei Biancospini, 2 a Milano si inaugura la mostra collettiva “Ex-libris”” con opere di Ernesto Achilli, Antonio Biancalani, Giuseppe Dondolato, Daniela Giovanetti, Josh Gorge, Marco Manzella, Tullio Pericoli. L’idea della mostra nasce da un personale interesse della gallerista Giuliana Mazzola nei confronti del mondo del libro, le cui opere esposte sono state create espressamente per l’occasione da parte di un gruppo di artisti che lavora stabilmente con la galleria Entroterra. Da sempre il libro ha rappresentato il depositario della cultura e del sapere umano: avere un libro, saperlo leggere, essere capaci di immergersi in una dimensione altra è una delle capacità più belle di chi lo possiede. Il libro è un punto di riferimento, un appoggio, un compagno fedele, uno stimolatore d’avventure, di pensieri, d’immagini che entusiasmano, di riflessioni che ammaliano. Ma in questa occasione diventa la base della sperimentazione degli artisti ed acquista una nuova veste, non solo quella di elemento di lettura, ma anche di semplice visione senza lettura, una forte commistione tra parole scritte su carta e parole dipinte su tela. Il percorso artistico inizia con le opere di Ernesto Achilli, che ci riporta ad una spensierata giornata d’estate, come Dall’alto , dove in un giardino viene lasciato da qualche lettore distratto un libro a metà lettura. Oppure ci mostra la visione di libri antichi, sgualciti nei dorsi o imbarcati, ma che hanno superato dignitosamente la battaglia del tempo. Si passa alle opere di Daniela Giovanetti, ricchi di minuzie e dettagli in cui la grafite è sottilissima e flessuosa tale da creare un movimento virtuoso, quasi a rappresentare un amanuense di qualche scriptoria medievale che con acribia scrupolosa e accurata trascriveva i testi latini, così i suoi libri sono sospesi nel tempo e nello spazio, aperti a chissà quale menti e a quali lettori. Con Marco Manzella ci immergiamo direttamente nel protagonista diretto del libro, il lettore, il vero fruitore del suo contenuto, nella serie Lettrice, si notano delle dame letteralmente stregate dalla lettura dei libri che assumono quasi delle movenze e atteggiamenti di danza, come se il libro fosse un maestro di ballo di cui bisogna seguire ogni passo e ogni sua piccola istruzione. La lettura delle opere di Giuseppe Dondolato porta quasi obbligatoriamente ad una interpretazione in chiave psicologica e simbolica, come gli aspetti di sogno in cui analizza l’esistenzialismo umano: nelle sue opere si scorgono per esempio libri abbandonati per terra o per le rocce che finiscono per confondersi con il suolo, oppure dalla carta nascono fiori alimentati da fonti pressoché invisibili. Il Correttore di bozze di Josh George è una delle opere più significative in mostra, dato il tema scelto dall’artista e dall’ironia con cui ci è presentato. Infatti il proof reader (colui che legge approfonditamente, questo è il significato del termine inglese) non si accorge di leggere un libro stampato al contrario, ma solo l’osservatore attento coglie il dettaglio assurdo e l’ironia del titolo del libro e delle etichette delle bottiglie che circondano l’attento lettore. Con Antonio Biancalani, il libro prende forma come natura morta, forte testimone della presenza di un uomo o di una donna che se ne sono andati. La carta è materia che interessa l’artista per la sua corposità e per la sua capacità di attrarre od assorbire la luce, così come le lenzuola, il legno od il rame che spesso l’artista inserisce nei suoi dipinti. Infine, Tullio Pericoli, ci immerge nell’universo della biblioteca privata, attraverso il suo caratteristico guizzo disegnativo ricrea la presenza di un grande scrittore di avventure. Infatti le opere di Pericoli presentate in mostra fanno parte del ciclo di disegni dedicati alla casa di Robert Luis Stevenson (che sono stati pubblicati con un suo testo dall’editrice Adelphi dove la sua biblioteca diventa un luogo pieno di promesse e di aperture, dove il disegno dei libri ci fa sognare infinite possibili storie . Da prospettive molto diverse l’esposizione di Entroterra mostra lo stretto legame che unisce i vari protagonisti della lettura, dallo scrittore alla giovane lettrice; il libro è l’oggetto, familiare e sacro allo stesso tempo, che unifica le varie situazioni e conclude il ciclo trasformando lo scrittore in lettore lui stesso. Biografie degli artisti: Ernesto Achilli, lombardo, diplomato al Liceo Artistico Statale di Milano, ha frequentato pittura alla Scuola degli Artefici presso l’Accademia di Brera. Collabora con diverse gallerie italiane. I soggetti da lui rappresentati richiamano i paesaggi agresti della pianura padana e rappresentazioni ingrandite di silenziosi utensili di vita quotidiana e domestica, che assumono un’aria monumentale e poetica. Oltre che pittore è anche un abile incisore. Josh George nato nel 1973 a Kansas City, dopo gli studi accademici presso l’università del Missouri si è trasferito a Brooklyn. Utilizza una sua particolarissima tecnica mista usando carta, stoffe incollate, olio ed acrilici; con cui raffigura gli Americani e le loro città . Lavora con la Gallery C di Raleigh, la Hallar Gallery di Kansas City, e la Jules Place di Boston. Le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti compagnie. Marco Manzella, nato a Livorno nel 1962, vive da molti anni a Brescia, dove ha il suo studio. Diplomato in restauro di dipinti murali, ha iniziato ad esporre nel 1985 e da anni si dedica alla pittura ed alla grafica collaborando con gallerie italiane e straniere. L'interesse per la pittura figurativa anglosassone lo ha portato ad alcuni soggiorni in Inghilterra e negli Stati Uniti, da dove nascono alcuni dei disegni e dei quadri più recenti. Daniela Giovannetti, nata in Toscana nel 1953, si è diplomata all'Accademia di Firenze ed ha poi insegnato nel Liceo artistico di Lucca. Da anni vive a Milano. Artista polivalente, dopo aver molto lavorato con la grafica, si dedica prevalentemente al disegno ed all'olio, ritraendo con finissima sensibilità libri, fiori ed oggetti. Il suo lavoro viene seguito da diverse gallerie all’estero. Antonio Biancalani Nato a Montelupo Fiorentino nel 1948, ha avvertito giovanissimo una spiccata vocazione pittorica. Ha frequentato la Scuola del Nudo presso 1'Accademia di Firenze. Successivamente, si è dedicato all'incisione, una tecnica che coltiverà con una certa passione nel corso degli anni, parallelamente alla pittura. L'attività espositiva si infittisce, coincidendo con la piena ripresa del lavoro, sullo scorcio degli anni Ottanta, dopo un periodo di studio e di riflessione sul linguaggio che sfocerà in una nuova visione figurativa, fondata sulla rivisitazione poetica della realtà quotidiana. E' proprio in questo periodo che comincia a partecipare anche alle grandi fiere d'arte in Italia e all'estero. Nel '90 conosce Antonio Miniaci, della Miniaci Italian Arte, col quale avvia un rapporto di collaborazione che diverrà stabile e proficuo. Antonio Biancalani vive e lavora a Lamporecchio, Pistoia. Giuseppe Dondolato, nato nel 1956, inizia a dipingere da giovanissimo coltivando contemporaneamente interesse per la poesia. Ha esposto in numerose gallerie e manifestazioni culturali internazionali. Produce diverse litografie, incisioni e copertine di libri di prosa e di poesia Tullio Pericoli, pittore e disegnatore, è nato a Colli di Tronto (AP) il 2 ottobre 1936e vive a Milano. Espone in numerose gallerie e musei italiani ed esteri e pubblica i suoi disegni sui più importanti quotidiani e periodici internazionali. Si occupa di letteratura e di teatro. Pericoli è un inventore di figure, di racconti, di episodi, di sogni, di ritratti e di molto altro ancora; ma sempre, e a base di tutto, è un inventore di spazi. Sfrutta la grande libertà che gli è concessa, per suscitare con pochi o brevi segni grandi contesti; non conosce limiti, né costrizioni, né ostacoli. ________________________________________________________________ ENTROTERRA :come si arriva -Tram 14 (che passa da piazza del Duomo - via Torino - P.ta Genova) fermata Largo Giambellino -Autobus 50 o 61 fermata piazza Frattini -Metropolitana fino a Primaticcio (linea rossa) + autobus 64 e dopo tre fermate si arriva in largo Gelsomini, a due passi da largo Giambellino. ________________________________________________________________ ASSOCIAZIONE CULTURALE ENTROTERRA Sede espositiva: Via Biancospini, 2- 20149 Milano tel. +39 02-42297041 Sede legale: Via Perlasca, 13/E- 25086 Rezzato (BS) tel. +39 030-2593763 cell. 340-7781096 oppure 338-9649806 e-mail: info@entroterra.it;; press@entroterra.it www.entroterra.it


Name: Elena Mutinelli
Email: elena.mutinelli@fastwebnet.it
From: Milano
Date: 21/09/2005
Time: 16.47.40
 

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TITOLO DELLA MOSTRA: "MANI" INAUGURAZIONE MERCOLEDI 5 OTTOBRE 2005 ORE 19.00 Si inaugura alla Compagnia del Disegno una mostra collettiva che ha un unico tema: le mani. Siamo talmente abituati alla gestualità, all'uso costante delle mani, da non soffermarci mai sul meraviglioso meccanismo che le rende uno degli strumenti più preziosi dell'uomo. In questa mostra sono presenti circa trenta artisti ed ognuno di loro, nel corso del loro viaggio artistico, ha espresso un proprio stato d'animo attraverso le mani, dipingendole, scolpendole, disegnandole, fotografandole. Essi sono: S.Battarola, L.Bertasso, A.Boyer, B.Ceccobelli, L.Crocicchi, I.Fioravanti, G.Frangi, S.Gabai, R.Gilli, A.Gotti, J.Jardiel, J.Keating, Kostaby-Bai, E.Mutinelli, M.Paladino, M.Quetglas, N.Rotelli, A.Santinello, G.Testori, S.Vacchi, Velasco, L.Vernizzi, L.Viani, G.Vitali. MANI - mani - mani - mani - mani Le opere sono visibili sul nostro sito www.compagniadeldisegno.com dal 5 Ottobre al 19 Novembre 2005 Milano - Compagnia del Disegno - via Santa Maria Valle, 5 Orari 10/12,30 - 16/19,30 dal martedi al sabato ingresso libero per informazioni: tel.0286463510 - fax 028053374 www.compagniadeldisegno.com info@compagniadeldisegno.com


Name: Ilaria Giaconi
Email: ilariagiaconi@yahoo.it
From: Prato
Date: 21/09/2005
Time: 20.08.58
 

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AL DI QUA DEL GIORNO Happening espositivo del Workshop “La città visibile” sui segni della città condotto da Vittorio Corsini Evento espositivo: 24 settembre '05 Piazza Duomo - Prato Dalle ore 19.00 alle ore 24.00 “Lo studio dei segni del passato ha condotto all’analisi del presente”. Questo il sunto del workshop condotto da Vittorio Corsini, nei locali di Officina Giovani e che adesso si concretizzerà nell’evento espositivo fissato il 24 Settembre in Piazza Duomo a Prato. I corsisti con lo stesso maestro provvederanno all’istallazione, nel centro della piazza di un’abitazione virtuale, per quanto riguarda i muri e le pareti, e allo stesso tempo reale per l’ effettiva resa abitabile del locale. La casa provvista di mobilia e di ogni confort sarà infatti in grado di accogliere chiunque vorrà provare il gusto di risiedere in una casa “virtuale” intervenendo a questa iniziativa. La lettura de la “Città Visibile” di Italo Calvino, da cui è partito il progetto ha accompagnato costantemente ogni fase evolutiva del corso come sottofondo e traccia di riferimento imprescindibile. I segni che connotano ogni epoca, quelli più nascosti, sono stati scovati, decifrati e riportati alla luce, in piazza. Con l’istallazione della casa si celebra la dicotomia privato-pubblico, perché il processo ha permesso il furto degli “interni” delle case che, attraverso luci e fotografie, sono stati condotti all’esterno e proiettati nelle pareti, perciò resi pubblici con l’ausilio di suggestive trasparenze. I PARTECIPANTI: Claudio Barni - Sara Barni - Fabio Bartolozzi - Ilaria Giaconi - Stefano Moi - Valentina Muscedra - Silvio Palladino - Massimiliano Piccinini


Name: Carlo Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Macerata
Date: 25/09/2005
Time: 09.39.24
 

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Carlo IACOMUCCI, “Omaggio a San Nicola” Il percorso artistico di Carlo IACOMUCCI, pittore e incisore, inizia a Urbino presso la Scuola del Libro dell’Istituto Statale d’Arte e si snoda sia lungo tutta la penisola che in paesi esteri, con inviti e partecipazioni a mostre prestigiose. Più volte premiato, si interessa del suo lavoro la Rai 3 milanese, viene pubblicato un libro d’arte sulle sue incisioni, il suo profilo biografico è inserito nella Edizione Internazionale Who’s Who in Italy Edition e, di recente, realizza vedute cinquecentesche della Macerata di padre Matteo Ricci per la mostra “Europa am Hofe der Ming” allestita presso il Museum Fùr Ostasiatische Kunst di Berlino. Dal 1985 è titolare della cattedra per l’insegnamento di Disegno dal Vero ed Educazione Visiva presso l’Istituto Statale d’Arte di Macerata. L’ultima sua opera “Omaggio a San Nicola” è parte integrante del programma itinerante “Itinerario artistico culturale e spirituale” promosso dalla Fondazione “Amalgama l’Arte” per il VII centenario dalla morte di San Nicola da Tolentino (MC) . Il suo lavoro, realizzato con tecnica acrilica, evidenzia una simbologia visiva del santo appartenuto all’Ordine Agostiniano. Due porte si spalancano sullo scenario per dar modo al mondo di partecipare alla visione di una vita sociale dedita al bene comune, ai poveri, alla pace. Ognuna delle due ante reca forti simbologie: due sai quali reliquie del santo, l’immagine di San Nicola non come eremita bensì santo moderno che partecipa alla vita delle persone, tra la gente, nelle case, insegnando ad amarsi gli uni con gli altri, con mano benedicente per alleviare e togliere il dolore. Una vita accompagnata da altri simboli quali sono la croce, il giglio, il libro. Alla base di tutto le virtù esercitate e insegnate da San Nicola: “Carità, Virtù, Umiltà, Fratellanza, Povertà, Bontà, Castità.” Queste sono sette, e sette sono le bianche gocce che segnano il cielo, sette sono i colori della luce, sette i secoli trascorsi dalla sua morte. E in cielo, a somiglianza di un aquilone simbolo di libertà e speranza, bianca, l’ala dell’angelo che a lui portò la corona, il riconoscimento divino per aver vinto una tentazione. Oltre le porte spalancate si irradia energia a rappresentare vita, luce, colore, libertà per tutti gli esseri umani. Ossia: “Chi saprà guardare una grande luce si salverà. Stare con Dio per saper stare con l’uomo, con sé stesso e con l’altro.” Carlo Iacomucci vive e opera a Macerata (Italia) -(Per Info. Tel. 0733-233984). Email. carloiacomucci@libero.it Fernando Pallocchini


Name: Carlo Iacomucci
Email: carloiacomucci@libero.it
From: Macerata
Date: 25/09/2005
Time: 09.39.26
 

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Carlo IACOMUCCI, “Omaggio a San Nicola” Il percorso artistico di Carlo IACOMUCCI, pittore e incisore, inizia a Urbino presso la Scuola del Libro dell’Istituto Statale d’Arte e si snoda sia lungo tutta la penisola che in paesi esteri, con inviti e partecipazioni a mostre prestigiose. Più volte premiato, si interessa del suo lavoro la Rai 3 milanese, viene pubblicato un libro d’arte sulle sue incisioni, il suo profilo biografico è inserito nella Edizione Internazionale Who’s Who in Italy Edition e, di recente, realizza vedute cinquecentesche della Macerata di padre Matteo Ricci per la mostra “Europa am Hofe der Ming” allestita presso il Museum Fùr Ostasiatische Kunst di Berlino. Dal 1985 è titolare della cattedra per l’insegnamento di Disegno dal Vero ed Educazione Visiva presso l’Istituto Statale d’Arte di Macerata. L’ultima sua opera “Omaggio a San Nicola” è parte integrante del programma itinerante “Itinerario artistico culturale e spirituale” promosso dalla Fondazione “Amalgama l’Arte” per il VII centenario dalla morte di San Nicola da Tolentino (MC) . Il suo lavoro, realizzato con tecnica acrilica, evidenzia una simbologia visiva del santo appartenuto all’Ordine Agostiniano. Due porte si spalancano sullo scenario per dar modo al mondo di partecipare alla visione di una vita sociale dedita al bene comune, ai poveri, alla pace. Ognuna delle due ante reca forti simbologie: due sai quali reliquie del santo, l’immagine di San Nicola non come eremita bensì santo moderno che partecipa alla vita delle persone, tra la gente, nelle case, insegnando ad amarsi gli uni con gli altri, con mano benedicente per alleviare e togliere il dolore. Una vita accompagnata da altri simboli quali sono la croce, il giglio, il libro. Alla base di tutto le virtù esercitate e insegnate da San Nicola: “Carità, Virtù, Umiltà, Fratellanza, Povertà, Bontà, Castità.” Queste sono sette, e sette sono le bianche gocce che segnano il cielo, sette sono i colori della luce, sette i secoli trascorsi dalla sua morte. E in cielo, a somiglianza di un aquilone simbolo di libertà e speranza, bianca, l’ala dell’angelo che a lui portò la corona, il riconoscimento divino per aver vinto una tentazione. Oltre le porte spalancate si irradia energia a rappresentare vita, luce, colore, libertà per tutti gli esseri umani. Ossia: “Chi saprà guardare una grande luce si salverà. Stare con Dio per saper stare con l’uomo, con sé stesso e con l’altro.” Carlo Iacomucci vive e opera a Macerata (Italia) -(Per Info. Tel. 0733-233984). Email. carloiacomucci@libero.it Fernando Pallocchini


Name: Alan Gattamorta
Email: alangattamorta@libero.it
From: Cesena
Date: 25/09/2005
Time: 17.06.27
 

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Dal 25 Settembre al 27 Novembre 2005, sul sito antologico - www.alangattamorta.it - il pittore Alan Gattamorta presenterà una rassegna di 33 acquarelli inediti titolata Maglioni. Momentaneamente in anticipo sulla stagione invernale, in questa nuova mostra tematica visitabile on line, l’autore rende omaggio a quell’archetipo di inventività femminile, che sono i maglioni. Si ricorda, che la mostra di acquerelli e ceramiche del maestro Alan Gattamorta alla Galleria Carbonari di Cesena è ancora in corso, e che terminerà il 5 Ottobre.


Name: Marcella Stefanoni
Email: marcellastefanoni@virgilio.it
From: Milano
Date: 02/10/2005
Time: 17.21.26
 

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Il 4 ottobre 2005 alle ore 18,00, si inaugura presso la galleria Artra di Milano una personale di Alessandro Roma, giovane artista milanese al suo secondo appuntamento con la galleria. La sintesi pittorica di Alessandro Roma affronta una molteplicità di esperienze inerenti al rapporto tra rappresentazione dello spazio e dimensione dell’abitare, mediante una modalità narrativa che prende come scenario privilegiato gli interni di caravan da viaggio. Nella sua pittura si intersecano tra loro una pluralità di visioni e piani spaziali, quello esterno ai caravan, un sfondo essenziale di paesaggi naturali e metropolitani, e quello interno, privo di figure umane, risolto con un’adesione mimetica e letterale ai dettagli e agli elementi in esso contenuti. Tale sintetica restituzione visiva è infranta e complicata dalla presenza ulteriore di uno spazio illusorio e metapittorico, abitato dalla presenza di statuette etniche e rituali di origine precolombiana. Queste ultime entrano nella dimensione figurativa come immagini mentali, sovrapponendosi alla rappresentazione di uno spazio risolto e definito. La tela pittorica interrompe la sua mediazione realistica e diventa ipotesi mentale, laboratorio di sperimentazione dove niente è più garantito. Ad una sintesi si contrappone dunque una complicazione semantica, un riposizionamento delle prospettive e degli spazi. Se la memoria di Roma, nel corso del suo lavoro, ha attraversato una molteplicità di mondi pittorici, accostandosi in particolar modo al figurativismo americano anni Ottanta di Hockney e Salle, è pur vero che il suo immaginario sembra trovare una particolare sintonia con molta letteratura postmodernista d’oltreoceano. Il continuo rimescolamento di piani spaziali e narrativi e la presenza di immagini sovrapposte ad immagini, è un prassi testuale che rimanda all’opera di autori come John Barth e David Barthelme, in cui la narrazione non è mai un tratto lineare, ma un tessuto di percorsi indipendenti, accostati in un flusso di maree narrative continue e seducenti. Allo stesso modo, nella pittura di Roma la superficie della tela diventa una sorta di palcoscenico narrativo, nel quale i diversi piani semantici presenti, quello realista e quello mentale, si intrecciano rimanendo distinti, “galleggiando” di fronte allo spettatore, proprio come nei magistrali romanzi di John Barth. Così Roma sembra seguire anch’egli la tentazione di un fabulism accattivante e sinuoso, dove ogni allusione realistica è solo occasione per innescare una dimensione pittorica ondivaga e ambivalente, aperta all’ascolto di storie ed eventi lontani tra loro. Tuttavia lo sperimentalismo dell’artista rimane profondamente legato ad una matrice di pensiero europea, in quanto non è mai finalizzato al piacere della narrazione in sé, ma si fà interprete di una necessità esistenziale sottesa a tutto il suo lavoro. Tanto gli spazi dei caravan quanto quelli metatestuali dei simulacri rituali rimandano simbolicamente alla dimensione dell’abitare, colta qui in una situazione di nomadismo e precarietà. Alessandro Roma insinua così una tendenza sottilmente elegiaca, la volontà di restituire una dimensione umanistica alla pittura, rendendola “camera di ascolto” di esperienze quotidiane emblematiche e antiche. Proprio l’assenza di ogni figura umana diventa il simbolo più allusivo ed eloquente di una vicenda di finitezza, quella del vivere e dell’abitare, consegnata a un’ineluttabile transitorietà che si può solo provare e stemperare raccontandola con la forza della traccia pittorica. ( Luigi Fassi ). Inaugurazione: 4 ottobre 2005 ore 18,00 Durata : 4 ottobre 15 novembre 2005 Orari: aperto dal martedì al sabato dalle 15,00 alle 19,00 ARTRA Via L.Settala 6 20124 Milano tel e fax +390229402478 artragalleria@tin.it


Name: Mosè La Cava
Email: scrivi@mosesart.net
From: Milano
Date: 04/10/2005
Time: 08.39.46
 

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"ATTITUDINI" personale di Mosè La Cava Vernice giovedì 6 ottobre dalle ore 18,00 Sottocornonove studiogalleria artcafè via P. Sottocorno, 9 - Milano -------------------------------------------------------------------------------- Opere realizzate dall¹artista negli ultimi due anni che affrontano e raccontano le molteplici attitudini dell¹uomo dalle più chic e frivole ³life¹s attitude² come il ritrovarsi in trendy longue bar , o le reinterpretazioni ³classicopop² di miti classici nelle loro attitudini , ma con remake moderno e coloratoŠ per arrivareŠ ahimè a volte ad attitudini tese a togliere la vita Š come è , per esempio l¹attitudine a disseminare territori di mine antiuomo. Qualsiasi sia il tema trattato , l¹approccio stilistico è comunque piacevole ed allegro, non certo per superficialità o insensibilità, anzi, ma proprio per sottolineare l¹indifferenza di fronte a certi temi da parte della società. Spessissimo certi episodi vengono demonizzati o giudicati dai media o in generale dalla società , ma solo per stupire per fare audienceŠsecondo lo spirito diŠtutto fa spettacolo Š ed allora perché non rappresentarle in maniera fashion e patinata?? ŠInsomma una mostra da vedere eŠ vivereŠ In mostra fino al 15 ottobre dal martedì al sabato orario 18,00-24,00 -------------------------------------------------------------------------------- SOTTOCORNONOVE STUDIOGALLERIA VIA P. SOTTOCORNO, 9 20129 MILANO TEL: +39 02 890 704 96 sottocorno9@yahoo.it www.sottocornonove.com <http://www.sottocornonove.com>


Name: Durchblick
Email: info@durchblick.it
From: Milano
Date: 04/10/2005
Time: 08.41.27
 

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8 ottobre 2005 dalle ore 18.00 ROSSO FLUIDO, complesso di rock elettrico indipendente, presenta il nuovo CD autoprodotto: "con la bellezza barcollante al tuo fianco" seguirà inaugurazione della mostra "forme/superfici/monocromie" opere di Roberto Gollo presso lo spazio Durchblick Milano via Padova 70 ang. via Conegliano 5a vetrina tel 02.26821789 www.durchblick.it info@durchblick.it orari mostra, fino al 21 ottobre, da martedì a sabato ore 15.00-19.00


Name: Galleria d'Arte Studio71
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 04/10/2005
Time: 08.43.24
 

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GALLERIA E BIBLIOTECA D’ARTE “STUDIO 71” Via ten. Luigi Rizzo n. 16 ang, Via V,zo Fuxa n. 9 – 90143 Palermo Tel. 091 6372862 – cell. 333 2737182 Associazione culturale reg. a Palermo al n. 10687 www.studio71.it – e mail studio71pa@tin.it Venerdì 14 Ottobre 2005 alle ore 18.30 presso la Galleria Studio 71, Via Vincenzo Fuxa 9 Palermo, si inaugurerà la mostra personale dell’artista palermitana: MARSO’ Pietre d’acqua a cura di Vinny Scorsone Saranno esposti circa 20 dipinti, realizzati dall’artista in questo ultimo anno opere realizzate e dedicate in particolare all’elemento principe della vita. Scrive Vinny Scorsone nella sua presentazione in catalogo: “(…) Nelle sue opere la luce fa brillare l’onda in superficie o si frange sullo specchio equoreo, per poi scendere nelle profondità marine, svelando un mondo colorato, fatto di rossi e verdi intensi. C’è simbiosi tra il supporto utilizzato e il soggetto rappresentato. La ghiaia, usata come fondo, difatti, si presta molto bene a riprodurre il frangersi dell’acqua sugli scogli o a simulare la risacca del mare o la spuma che si crea quando l’acqua “vive”. D'altronde la spuma di mare è sempre stata molto “ritratta” dagli artisti (sia pittori che poeti o narratori) che l’hanno spesso messa al centro di tante storie, basti pensare al racconto mitologico della nascita di Venere che da essa sorge o alla fiaba di Andersen La Sirenetta in cui la protagonista, alla fine, vi viene mutata. Nascita e morte sono unite dall’elemento marino, da un grumo bianco che porta lontano, che dona al mare una vitalità quasi umana. Marsò, nella sua ultima produzione, ha indagato i fondali, le alghe, i ricci, le gorgonie, le stelle marine; ha sorvolato la costa, ha provato a guardare il tramonto, a catturare i riflessi sull’acqua, tentando di racchiudere, in questa mostra, il suo concetto di mare. Catturare la grande massa azzurra non è stato facile, capire i suoi umori, le sue intemperanze ed i suoi incanti. Marsò ha elaborato una visione del mare sul filo della tradizione, pur arricchendola di spunti e intuizioni personali. Il suo mondo marino è limpido, gioioso, sereno e solo qualche volta impetuoso e violento. L’uomo è totalmente assente; non un rimando né una pallida traccia. Ella si compiace di un’alba che illumina il cielo con i suoi raggi cristallini, facendo assumere al dipinto l’aspetto di una vetrata. Dipinge ciò che sa, che ha visto o che le hanno raccontato.(…)” La mostra, patrocinata dalla Provincia Regionale di Palermo, organizzata dalla galleria d’arte Studio 71 di Palermo e curata da Vinny Scorsone, rimarrà aperta fino al 28 Ottobre 2005 con orario 17.00/20.00, festivi esclusi.


Name: Priska C. Juschka Fine Art
Email: gallery@priskajuschkafineart.com
From: New York, NY 10001
Date: 04/10/2005
Time: 08.46.12
 

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PRISKA C. JUSCHKA FINE ART at Hall 5.1 PERSPECTIVES SECTION, Stand B 30 October 6 - October 10, 2005 Presenting works by the following artists: JACQUELINE FRASER DANA MELAMED DANIEL MIRER CAROLYN SALAS CONSTANZE SCHWEIGER and DANNIELLE TEGEDER Works available by the following gallery artists: NIN BRUDERMANN, TIM DOUD, MAURO CEOLIN, TAMARA GAYER, AARON JOHNSON, AIRAN KANG, KATERINA LANFRANCO, CHAD MARSHALL, GABRIELE NAGEL, SYBILLE RATH, RIIKO SAKKINEN, AMY RATHBONE, RACHEL SELEKMAN and JOHN SPARAGANA Works also available by: CARL ANDRE, DAN ASHER, DONALD JUDD, SOL LEWITT, ZBIGNIEW LIBERA, ROBERT LUCANDER, SHIRIN NESHAT, MICHAEL SCOGGINS and ANDY WARHOL We look forward to seeing you at our stand To unsubscribe from future emails click here 547 West 27th Street 2nd Floor New York, NY 10001 T: 1 212 244 4320 F: 1 212 594 5452 M: 1 917 456 5657, number at the fair gallery@priskajuschkafineart.com www.priskajuschkafineart.com


Name: Artisti del passato
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Date: 04/10/2005
Time: 10.52.05
 

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La S.V. è invitata all'inaugurazione della mostra COLORE e LIBERTA' LA STAGIONE DELLA XILOGRAFIA IN ROMAGNA Sabato 8 ottobre 2005 ore 18 Palazzo Romagnoli Via Uberti, 48 Cesena La mostra rimarrà aperta sino al 13 novembre 2005 tutti i giorni (esclusio il lunedì) ore 10-13/16-19 Informazioni: tel 0547.358305 Visitate il sito www.vaca.it in news e-mail vaca@vaca.it


Name: Artisti del passato
Email:
From:
Date: 04/10/2005
Time: 10.53.41
 

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La S.V. è invitata all'inaugurazione della mostra COLORE e LIBERTA' LA STAGIONE DELLA XILOGRAFIA IN ROMAGNA Sabato 8 ottobre 2005 ore 18 Palazzo Romagnoli Via Uberti, 48 Cesena La mostra rimarrà aperta sino al 13 novembre 2005 tutti i giorni (esclusio il lunedì) ore 10-13/16-19 Informazioni: tel 0547.358305 Visitate il sito www.vaca.it in news e-mail vaca@vaca.it


Name: Terza Pagina
Email: terzapagina@mio.it
From: Brescia
Date: 05/10/2005
Time: 18.11.51
 

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ASSOCIAZIONE ARNALDO DA BRESCIA VIA 25 APRILE, 18 25121 BRESCIA TEL. 030 47660 FAX 030 292126 CELL. 335 5422799 347 4122750 PRESENTA FUTURGALLERY mostre d’arte allestite al di fuori degli spazi convenzionali Dall’8 ottobre al 28 ottobre RUTH ROTH pittrice di Klingnau ( Svizzera ) e ANTONIO DE SANTIS pittore di Bergamo Futurgallery è un evento ideato e organizzato dall’Associazione Arnaldo da Brescia con il Comune di Brescia, la Provincia, l’Aics Comitato Provinciale di Brescia e Comitato Regionale Lombardia. L’iniziativa è curata da Roberta Morelli; segreteria Sandra Morelli e Pierpaolo Montagna Presso la Galleria MONILI – gioielli e bijoux - in via Dante 6/a a Brescia, si svolgerà l’8 ottobre l’inaugurazione della seconda mostra dell’evento FUTURGALLERY – mostre d’arte allestite al di fuori degli spazi convenzionali rappresentati dalle gallerie d’arte. Le opere saranno esposte contemporaneamente in tre spazi : MONILI di via Dante, Caffè NO LOGO c/o Coin di corso Magenta, 2 a Brescia e COOP LOMBARDIA di via Mantova. Dall’8 ottobre al 28 ottobre RUTH ROTH pittrice di Klingnau ( Svizzera ) e ANTONIO DE SANTIS pittore di Bergamo con presentazione di Milena MONETA ( di Bresciaoggi ) Consorzio Capriano del colle doc DE SANTIS Mi piace, di Antonio De Santis, la sintesi che da un volto trae una forma pura, come per negare, in un ritratto, lo storico dissidio tra figurativo e astratto; e mi piace, allo stesso modo, l’astuzia con la quale da una forma pura trae un volto. E non contento, De Santis procede come un intarsiatore di pietre dure che persegue una perfezione fatta di incastri dissimulati con straordinaria naturalezza. Ciò che infine rende unico il suo procedimento compositivo è che da tale perfezionata elaborazione, dove ogni cosa sta impeccabilmente al suo posto, derivano un umore, una vitalità, uno spirito, che non hanno nulla di meccanico come è nel ritratto legato alla deformazione, alla libertà del segno. Egli non altera, non accentua, non irrigidisce, applica una norma. La storica dichiarazione hegeliana: «Tutto ciò che è reale è razionale» si estende a un limite imprevisto, a una misura del mondo. Per De Santis tutto ciò che è reale è ritraibile. E ogni volto porta in sé la sua stessa maschera, e in essa trova la sua essenza vera. Come nessuno egli sa fingere di giocare. Perché non esiste certezza che la vita abbia un destino, e con essa tutto il nostro affanno d’esser credibili. De Santis vede ciò che i nostri occhi vedono procedendo ad una selezione degli elementi della visione. Tutto questo è la caricatura: selezione e semplificazione. Certo, anche De Santis è un visionario, anch’egli è principalmente preoccupato di penetrare nel labirinto della sua anima e di raggiungere l’assoluto, oltre l’apparenza mutevole del mondo e delle cose, ma la sua immaginazione non è mai un’astratta attività dello spirito in cerca di evasione, piuttosto un’attività che nasce dall’indagine sul reale e sul reale si esercita. Poiché è alla realtà che Antonio De Santis si sente chiamato, alla conoscenza del mondo che è fuori e dentro lui. (Andrea Diprè) RUTH La pittura di Ruth Roth è in contrasto con l‘indescrivibile bellezza della natura, ed infatti i soggetti proposti sono prevalentemente paesaggi ad olio ed in acrilico su supporti di lino e cartone. Tramite formati grandi e piccoli si sono formate percezioni e sensibiltà personali con impressionanti riflessi di colore, sulle quali la grandezza del paesaggio e l’infinità del cielo sono il tema centrale. La pittura di Ruth Roth si muove in un ambito assai personale pervenendo ad una sintesi estetica in cui la forma ed il colore trovano una loro personale collocazione nell'ambito di una espressività del tutto personale per questa artista di Klingnau. Dice la Roth ” Sono nata in un Flusslandschaft nel pieno dell'inverno nella zona dell'Aaretal inferiore. E proprio questo paesaggio bello, forte e lontano, ogni giorno nuovo ed eccitante, ricco di atmosfere sempre nuove portano ad un'avventura sempre vera ed innovativa. Come pittrice, desidererei sempre essere sempre aperta alla ricerca ed alla curiosità, verso l'inaspettato. Devo ringraziare la mia formazione artistica poliedrica che si accoppia con molta sperimentazione se si aprono in continuazione tutte le “porte” possibili alla creatività.


Name: Dobtila Denegri
Email: dobrila.denegri@fastwebnet.it
From:
Date: 05/10/2005
Time: 18.14.41
 

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ART HIGHLIGHTS 3 SHOW & DISPLAY: LA MOSTRA IDEALE Nuovi modelli espositivi raccontati da artisti, musicisti, architetti, designer, stilisti e teorici dell’arte a cura di DOBRILA DENEGRI Conferenza di NAOKI TAKIZAWA “LA DISTANZA TRA MODA E ARTE: CREAZIONI DI ISSEY MIYAKE” SABATO 8 OTTOBRE 2005, ORE 18.00 MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma SALA PANORAMA Via Reggio Emilia, 54, Roma Ingresso libero Qual è la mostra ideale? Come possono essere ridefiniti i modelli espositivi oggi? Quali esperienze contemporanee e quali esempi storici possono diventare punti di riferimento propositivi e costruttivi? Sono solo alcuni degli interrogativi cui SHOW & DISPLAY, la terza edizione di conferenze “Art Highlights” organizzata dal MACRO, intende dare risposta, attraverso il coinvolgimento di alcuni tra i più interessanti protagonisti nel campo dell’arte, dell’architettura, del design, della moda, della scienza e della teoria dell’arte. Se una “mostra” è intesa come un mezzo comunicativo e uno strumento di mediazione culturale tra l’opera d’arte ed il pubblico, la questione è: come sono stati rinnovati negli ultimi anni i termini di questa mediazione, e quanto hanno influito architettura, moda, tecnologie avanzate o mobilità artistica nel creare nuove strategie espositive per coinvolgere maggiormente il pubblico? La prima parte della serie d’incontri che si è svolta da gennaio a maggio, ha cercato ad offrire una visione prismatica sul tema della “mostra ideale” e dei nuovi modelli espositivi, proponendo punti di vista diversi ed innovativi, come quelli di rinomati curatori del panorama internazionale Hans Ulrich Obrist e Iwona Blazwick, o quello di artisti e designer come Victoria Vesna o Denis Santachara. Anche la seconda parte del ciclo SHOW & DISPLAY, in programma da ottobre a dicembre, punta a estendere il campo della discussione coinvolgendo alcuni tra i più rinomati creativi del panorama internazionale come lo stilista Naoki Takizawa, l’artista Joep Van Lieshout, il musicista Carl Michael von Hausswolff e l’architetto Massimiliano Fuksas. Sabato 8 ottobre, MACRO inaugura la seconda parte del ciclo di conferenze SHOW & DISPLAY con una delle giovani star della moda internazionale, Naoki Takizawa, stilista e artista giapponese, attualmente direttore creativo di Issey Miyake Inc. Issey Miyake è l’icona di una ricerca sofisticata ed innovativa, che ha trovato innumerevoli punti di contatto tra l’arte e la moda. Dalla storica copertina per Artforum negli anni Ottanta, alla collaborazioni con Irving Penn, William Forsythe, ad artisti come Yasumasa Morimura, Nobuyoshi Araki, Cai Guo-Qiang in “Guest Artist Series” negli anni Novanta, fino a spettacolari, inediti, a volte eccentrici exploit di presentazioni di abiti all’interno di spazi per l’arte contemporanea, ideati con l’obiettivo di coinvolgere profondamente il pubblico, offrendogli l’esperienza non tanto di una comune mostra di moda, piuttosto di veri e propri eventi espositivi, concepiti come sorprendenti ed affascinanti percorsi percettivi e partecipatori. Di questi viaggi nei diversi territori della creatività e immaginazione parlerà Naoki Takizawa nella conferenza inaugurale intitolata “Issey Miyake: la distanza tra moda e arte”. Takizawa presenterà alcune tra le più importanti tappe della ormai qurantennale attività di Issey Miyake, che ha unito in modo davvero singolare l’arte e la haute couture, la ricerca innovativa e la tradizione culturale giapponese più profonda, ma si soffermerà anche sui progetti più recenti che vedono questo creativo di moda in stretta collaborazione con artisti del calibro di Takashi Murakami e Tsuyoshi Hirano, o con musicisti del calibro di DJ Tsuyoshi. Inoltre, lo stilista parlerà dei percorsi basati sull’osmosi tra le diverse discipline che portano nuovi stimoli nella creazione e presentazione dei capi, che continuamente contribuiscono a re-inventare uno stile che celebra bellezza, eleganza e immaginazione. Infine, si interrogherà sui molteplici aspetti positivi e non che sorgono dalla reciproca influenza tra il sistema dell’arte e quello della moda. NAOKI TAKIZAWA è artista e stilista di moda. E’ nato a Tokyo nel 1960. Collabora con Issey Miyake dal 1982, con cui ha realizzato una lunga serie di progetti. Nel 1993 viene nominato principale designer delle collezioni Uomo, e nel 1999 è subentrato anche a capo delle collezioni Donna. Attualmente occupa la posizione di direttore artistico della Issey Miyake Incorporation, nonché di principale designer di tutte le collezioni di questa rinomata firma. Ha lavorato con artisti in molti campi: con Takashi Murakami, a Milano Uomo, per la collezione prét-à-porter primavera/estate 2000; con Aya Takano a Parigi Donna per il prèt-à-porter autunno/inverno 2004. Ha firmato i costumi per “EIDOS:TELOS”, la pièce di William Forsythe & Ballet Frankfurt del 1995 e nel 1999 ha ricevuto il NEW YORK BESSIE AWARD (costume design). Impegnato anche in attività che vanno oltre la moda, ha partecipato alla mostra d’arte contemporanea “YANOMAMI-Spirit of The Forest” tenutasi alla Fondation Cartier pour L'art Contemporain di Parigi nel 2003. Per ulteriori informazioni: www.isseymiyake.com Nel programma di ART HIGHLIGHTS 3: SHOW & DISPLAY, dopo l’incontri con Grazia Quaroni, (curatore della Fondazione Cartier, Parigi), Victoria Vesna (artista e teorica delle tecnologie digitali, USA), Denis Santachiara (architetto e designer, Italia), Iwona Blazwick (direttore della Whitechapel, Londra), Hans Ulrich Obrist (curatore ARC, Parigi), da ottobre a dicembre sono previste conferenze di: Naoki Takizawa (artista e stilista; direttore creativo di Issey Miyake Inc., Tokyo), Joep Van Lieshout (artista, fondatore di Atelier Van Lieshout, Rotterdam), Carl Michael von Hausswolff (artista e musicista, Stoccolma) e Massimiliano Fuksas (architetto, Roma). EDIZIONI PRECEDENTI: ART HIGHLIGHTS 1: NUOVE POSIZIONI / NUOVI RUOLI La 1° edizione della serie di conferenze ART HIGHLIGHTS si era proposta di mettere a fuoco le più attuali problematiche e riflessioni sul sistema dell’arte contemporanea e i profondi cambiamenti che lo hanno segnato negli ultimi anni, attraverso interventi di alcuni tra i curatori più significativi, come Harald Szeemann, Achille Bonito Oliva, Jan Hoet, David Elliott e quelli appartenenti alla generazione più giovane, come Daniel Birnbaum e Nicolas Bourriaud. ART HIGHLIGHTS 2: MULTIPLE HORIZONS Nella 2° edizione, ART HIGHLIGHTS ha coinvolto prevalentemente artisti internazionali, con l’intento di approfondire, attraverso un incontro o una conversazione con un curatore, gli aspetti più significativi e più inediti del loro lavoro. Allo stesso tempo - come ha voluto indicare il titolo "Molteplici orizzonti" - questa serie d'incontri ha proposto sguardi e punti di vista diversi sull'arte e sul mondo contemporaneo in un momento pervaso da un senso di crisi e d’incertezza che accompagna l'attuale processo di trasformazione globale. Hanno partecipato tra gli altri: Marina Abramovic, Carla Accardi, Christian Boltanski, Alberto Garutti, Jun Nguyen Hatsushiba, Tracey Emin, Alfredo Jaar, Ernesto Neto, Tobias Rehberger, Anri Sala e Heimo Zobernig. Scheda Informativa Direttore: Danilo Eccher Art Highlights: incontri con artisti, critici e curatori, a cura di Dobrila Denegri Ingresso gratuito Sede: MACRO, Via Reggio Emilia 54 – sala panorama Primo incontro: sabato 8 ottobre, ore 18.00 Orario del MACRO: da martedì a domenica 9.00 – 19.00; festività 9.00 - 14.00; (lunedì chiuso) Info: 06-6710 70400 – Fax: 06-8554090 macro@comune.roma.it - www.macro.roma.museum Servizi didattici: Dipartimento Didattica – tel. 06 6710 70423/25 Servizi al pubblico: bookshop, caffetteria, mediateca, videoteca, postazioni multimediali Referente del Macro per la stampa: Laura Larcan: tel. +39 06 6710 70415 – 338 34 71 731/ macro@comune.roma.it


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 05/10/2005
Time: 18.16.56
 

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PROGRAMMA ESPOSITIVO NOVEMBRE 2005 MOSTRA: Carlo Ciussi. Sequenze di instabili equilibri CATALOGO A CURA DI: Francesco Tedeschi PERIODO ESPOSITIVO: 7 ottobre - 25 novembre 2005 ORARI: da lunedì a venerdì 10-13 15-19 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Carlo Ciussi Veduta parziale dell'esposizione A arte Studio Invernizzi Milano 2005 La galleria A arte Studio Invernizzi, in collaborazione con Lorenzelli Arte e la Provincia di Milano, presenta un’esposizione dell’artista Carlo Ciussi. Nelle sedi delle due gallerie sono esposte opere dell’ultimo ciclo creativo di Ciussi in cui l’artista apre l’immagine a nuovi orizzonti di senso, attraverso la proposizione di una inedita declinazione della sua pittura. Le pitture, come scrive Francesco Tedeschi, “si configurano come ‘segni’ che diventano figure, forme che appaiono ispirate a un principio di stabilità e lo mettono alla prova di una continua variabilità: di posizione, di accordo, di destinazione nello spazio. Ipotesi di scrittura, di spazio, di equilibrio e di movimento, contemporaneamente schermi e immagini, forme e funzioni”. A Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, sono esposte due sculture di grandi dimensioni. -------------------------------------------------------------------------------- MOSTRA: Dadamaino. I fatti della vita CATALOGO A CURA DI: Francesca Pola PERIODO ESPOSITIVO: 7 ottobre - 25 novembre 2005 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Dadamaino "I fatti della vita" 1980 A arte Studio Invernizzi Milano 2005 La galleria A arte Studio Invernizzi, in occasione di START, evento di arte contemporanea ideato e organizzato da 24 gallerie milanesi che hanno inaugurato contemporaneamente il 7-8-9 ottobre, presenta una mostra personale di Dadamaino. Sono esposte opere di grandi dimensioni del 1979-1980 dal titolo "I fatti della vita", che costituiscono uno dei momenti fondamentali del percorso creativo di Dadamaino: in essi l’artista concreta sulla tela, attraverso tratti minimi, sequenziali e variati, interrotti e spaziati, un pulsare eccedente e al contempo controllato, attuando una registrazione attenta e rigorosa delle ‘emersioni’ insondabili del pensiero e dell’essere, il cui risultato è l’immagine di un linguaggio autonomamente legittimato di una coscienza, al contempo individuale e collettiva, in continuo e inevitabile divenire. Le opere sono caratterizzate dalla intermittenza e dalla frammentazione delle sequenze dello stesso segno e da una esplicita intenzionalità di una nuova e più drammatica relazione con l’esistenza.


Name: Maurizio Vitiello
Email: mauriziovitiello@yahoo.it
From: Aversa
Date: 05/10/2005
Time: 18.18.46
 

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Mostra “FIVE FOR KLIMT” Nei nuovi accoglienti ambienti dell’ART SCHOOL KLIMT, diretta da Antonio Benigno, in Via Ariosto, 11 81031 Aversa – CE/tel. 081/504.47.49, sarà inaugurata lunedì 10 ottobre 2005, alle ore 18, e resterà aperta sino al 30 giugno 2006, la mostra, curata da Maurizio Vitiello, intitolata “FIVE FOR KLIMT”, con opere in tecnica mista di Armando Brunel, Alfredo Cordova, Maria Pia Daidone, Francesco Moreno, Laura Tobiello. Questi artisti presentano accezioni ed interferenze su temi klimtiani e, pur differenti per stili e caratteri, offrono un pluralistico e serio ventaglio di declinazioni speculari ai linguaggi pittorici contemporanei. Sino al 30 giugno 2006. Orario: 18-20, eslcuso sabato, domenica e festivi. Scheda della mostra a cura di Maurizio Vitiello Nella mostra “FIVE FOR KLIMT” si possono visionare opere recentissime in tecnica mista di Armando Brunel, Alfredo Cordova, Maria Pia Daidone, Francesco Moreno, Laura Tobiello, per la prima volta insieme. Questi artisti presentano accezioni ed interferenze su temi klimtiani e, pur differenti per stili e caratteri, offrono un pluralistico e serio ventaglio di declinazioni speculari ai linguaggi pittorici contemporanei. Maurizio Vitiello


Name: Giovanni Gaggia
Email: nessun_tempo@yahoo.it
From: Cartoceto
Date: 14/10/2005
Time: 20.36.48
 

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“Sentimento Agreste”/2005, settima edizione a cura di Gesine Arps testo critico di Alessandro Pitrè Domenica 6 novembre, Cartoceto, Teatro del Trionfo, inaugura l’edizione/2005 di “Sentimento agreste”, settima edizione del ciclo espositivo, tenuto presso il Teatro del Trionfo (in previsione di recupero) e curato da Gesine Arps. La mostra è, come sempre, promossa dall’Amministrazione comunale di Cartoceto (possiamo assistere a questa nuova edizione del ciclo sempre grazie all’attivo interessamento del Sindaco Ivaldo Verdini e del Vicesindaco-Assessore alla Cultura Olga Valeri), oltre che dalla locale Pro-Loco. La mostra sarà aperta e visitabile domenica 6 (h. 10,00-12,30 / 15,00-20,00 ), sabato 12 (h.19,30 - 22,00) e domenica 13 (h. 10-12,30 / 14,00-20,00 ) novembre Quest’anno parteciperanno, con il loro lavoro, a costruire questa edizione del ciclo gli artisti, nazionali ed internazionali: Astrid Albers (impegnata nel suo lavoro in collaborazione con Jurgen Sage) – Sabina Feroci – Giovanni Gaggia – Regine Lueg – Renata Mariotti – Massimo Pulini - Jurgen Sage (v. Astrid Albers)- L’ormai ricorrente ciclo espositivo, grazie al lavoro di Gesine Arps (artista e curatrice del ciclo, nonché Presidente dell’Associazione culturale “Variazioni”), conserva la (corretta) volontà, oltre che espositiva, di Valorizzazione del Teatro del Trionfo e del Luogo che lo accoglie: Cartoceto. Un Teatro valorizzato attraverso il suo uso come sede espositiva, dunque. Un ciclo espositivo che tiene, progettualmente, sempre conto di tale finalità, impegno preciso (ed espresso dalla presenza loro e dei loro lavori) degli artisti qui presenti. Le stesse scelte espositive curate da Gesine Arps (le annuali occasioni del ciclo “Sentimento agreste”, appunto), segnano una ‘presentazione’ del Teatro come ‘Luogo’ (Individuato-Conservato-Valorizzato), così come da notazioni scandite dalla ‘Geografia umanistica’ (come illustrato, nel suo libro edito da Franco Angeli, da Vincenzo Vagaggini e come recentemente sostenuto, in un pubblico dibattito a Cartoceto). “Sentimento agreste” – Valorizzazione, Conservazione e Continuazione, Variazione per la necessità del Dire, Differenza come Altro (e come Detto), Identità come Appartenenza. I sette artisti operano a ‘dichiarazioni’ di quelle che possono individuarsi come concatenarsi, coerente, di accenni, proposte, verifiche, sfida espositiva, che, negli anni, hanno allargato, ridefinito, il pensare [arte, pittura, scultura, installazione, supporto, superficie.piano, scrittura, segno, luce, esterno, interno, passaggio, connessione e quant’altro sia]: l’essere “-fra-” (disciplinare o spaziale o materico o di livello che sia). Il “fra” sembra essere una locazione latente ma inequivocabile, in margini dilatabili, intesi come territori d’indagine. Anche questa Edizione sarà accompagnata dalla produzione di un Catalogo che conterrà la completa documentazione fotografica degli interventi ed un testo critico di Alessandro Pitrè.


Name: Lammardo
Email: info@lammardo.it
From: Busto Arsizio
Date: 14/10/2005
Time: 20.38.40
 

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MEMOLI ARTE CONTEMPORANEA VIA CARLO CATTANEO 2 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) TEL-fax . 0331 635488 INFO: MEMOLIARTE@VIRGILIO.IT Verrà inaugurata sabato 15 ottobre 2005 alle ore 18.00, presso la Galleria Memoli Arte Contemporanea la personale di Michele Roccotelli “Il Potere dell’ emozione”. Comunicato Stampa La mostra raccoglie una trentina di opere del maestro Michele Roccotelli, nato e cresciuto sulle sponde mediterranee delle Murge pugliesi - che hanno lasciato un’impronta indelebile sui soggetti e sui colori delle sue creazioni – e attivo all’interno dell’ ampio panorama italiano ed europeo – basti citare, a questo proposito, le partecipazioni all’ Arte fiera di Bologna, al Miart Milano e a numerose Biennali internazionali ( Bruxselles, Ottawa, Vienna ) . Le tecniche, articolate e coesistenti, rivelano preparazione artistica e continuità con i capisaldi della pittura moderna e contemporanea: si va dal riutilizzo di materiali poveri, alle composizioni cubiste delle città, a punte di divisionismo cromatico nella resa delle vegetazioni. Questo aspetto, tuttavia, nulla toglie a un lavoro che nel suo compimento rimane originale e personalissimo. Può trattarsi di uno scorcio di mare tra gli ulivi o di una cattedrale che domina un borgo arroccato, può essere una sintesi di forme alate o ancora la lucentezza di una ceramica antropomorfa: ciò che emoziona è il contrasto cromatico, la forza di un’impressione profonda che si traduce in un’espressione corposa e cangiante. Attraverso punti di vista diversi – si tratti di dettagli microcosmici o di grandiose visioni d’ insieme – l’artista racconta la sua appartenenza ad una terra densa di storia e natura. Le opere agiscono come porte d’accesso che dal coinvolgimento visivo conducono l’osservatore in un sottobosco gracidante e salmastro, oppure attraverso un antico davanzale lo ammettono alla contemplazione di urbes medievali incendiate di colore. Gli astratti, poi, raccolgono l’essenza di questi luoghi in geometrie curvilinee e leggere e la innalzano al cielo come offerta votiva, momento mistico permeato dal soffio vitale del vento. Catalogo disponibile in galleria ( a cura di: Rino Cardone, Alessandra Redaelli, Vittorio Sgarbi - Edizioni d’arte Memoli ). Sarà presente l’artista. Mostra dal 18 Ottobre al 5 Novembre 2005. Orario: Dal Martedì al Sabato 10-13 /16-20, e su appuntamento. Chiuso il Lunedì. Ingresso libero.


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 14/10/2005
Time: 20.40.09
 

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La galleria A arte Studio Invernizzi esporrà ad Art Cologne 2005 opere rappresentative di Carlo Ciussi, François Morellet, Mario Nigro, Nelio Sonego, Günter Umberg, Michel Verjux. Una sezione sarà dedicata ai lavori recenti di Carlo Ciussi, opere “in cui ci si trova di fronte ad una geometria non costruita secondo le coordinate e i canoni euclidei, ma declinata a partire da una interiorizzazione potente, da una acquisizione intima della forma come immagine possibile della metamorfosi di una materialità cosmica in continuo divenire”. Di François Morellet saranno esposte opere in cui vi è un’attivazione dello spazio attraverso la rottura del perimetro figurale e architettonico generando una spazialità estesa a proiezioni diramate e costantemente in espansione. Mario Nigro sarà rappresentato con opere degli anni ’50 della serie “Dallo spazio totale”, pitture in cui tensione conoscitiva e scienza come visione metamorfica generano immagini di potente espressione visiva. Nelio Sonego presenterà opere in cui il segno si intreccia e si sovrappone dando vita a un diverso e mutevole pulsare dell’immagine. Saranno inoltre esposte opere di Günter Umberg, nelle quali il dialogo tra il corpo della pittura e il corpo umano viene riproposto all’osservatore attraverso i suoi “corpi di concreto colore che parlano la fisicità dello spazio-luce”. Michel Verjux presenterà un’opera in cui la luce, calando dall’alto, riverbera sui piani creando un alone luminoso intorno ai perimetri e tracciando quadrati perfetti sul suolo. -------------------------------------------------------------------------------- A arte Studio Invernizzi gallery will exhibit at Art Cologne 2005 representative works by Carlo Ciussi, François Morellet, Mario Nigro, Nelio Sonego, Günter Umberg, Michel Verjux. A section will be devoted to Carlo Ciussi’s recent works, “in which it happens to be in front of a geometry not built according to the Euclidean coordinates and canons, but declined starting from a powerful interiorization, an intimate acquisition of the form as a possible image of the metamorphose of a cosmic materiality in constant becoming”. Works by François Morellet will be exhibited, in which an activation of space comes through the break of figurative and architectural perimeters, producing a spatiality extended to issued and constantly expanding projections. Mario Nigro will be represented by works realized in the Fifties, belonging to the “Dallo spazio totale” series, in which cognitive tension and science as metamorphic vision produce images of strong visual expression. Nelio Sonego will present works in which the sign interlaces and overlaps generating a different and mutable pulsate of the image. Günter Umberg’s works will also be exhibited, in which the dialogue between the body of painting and the human body is reproposed to the observer through his “bodies of concrete colour that speak of the phisicity of space-light”. Michel Verjux will present a work in which light, coming from above, reverberates on surfaces creating a lightful halo around the perimeters and tracing perfect squares on the floor. A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Italy Tel. Fax 00390229402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it


Name: Stefano Rollero
Email: stefanorollero@hotmail.com
From: Napoli
Date: 14/10/2005
Time: 20.45.36
 

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dal 15 0ttobre >al 31 Ottobre 2005 > > > > Prenderà il via la mostra - ARTE & CARTE PER LA PACE - che si >inaugura > > sabato15 ottobre alle ore 18,00 a Napoli, alla SALA DELLE >TERRAZZE- > > CASTEL DELL'OVO. > > > > La mostra è a scopo benefico a favore dell'associazione >Emergency, intende essere un > > modo concreto affinché l'arte ed i suoi protagonisti facciano >sentire il proprio impegno > > in favore della solidarietà e la pace. La mostra è anche la >testimonianza da parte della > > rivista "Arte & Carte di voler promuovere azioni concrete >per il rispetto e la valorizzazione > > dell'eguaglianza e del riscatto civile. > > > > All'evento partecipano numerosi artisti di grande impegno a >vasta notorietà, fra gli altri: > > R. Guttuso, R. Vespignani, E. Notte, G. Migneco, E. >Morlotti, M. Berché, L. Caruso, > > E. Pignatelli, A. Nettari, V: Sardano, P. Leone, V. Fortunati, >R. Milo, G. Longobardo, > > G. Antolello Leone, C. Di Ruggero, R. Barisani, N. Quarto, A. >Paladino, G. De Troia, > > V. Rinaldi, R. Mazzella, G. Mangiacapra,R. Quintili, S. >Williams, A. Ascione, S. Rollero, > > O.Pucci, G. Testoni, Stella Dina, R. Buanne,M. Nobile , F. >Palazzo, E. Baj. > > > > L'evento è patrocinato dal Comune di Napoli. > > > > > > Con preghiera di pubblicazione e diffusione > > > > ARTE & CARTE per La PACE > > SALA DELLE TERRAZZE > > CASTEL DELL'OVO > > NAPOLI > > > > Per informazioni: tel.0881.688401 - fax 0881.331081 / >Cell.335.6144941 > > e-mail: info@arteecarte.it


Name: Satura Associazione Culturale
Email: satura@aliceposta.it
From: Genova
Date: 14/10/2005
Time: 20.47.47
 

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Sabato 22 ottobre 2005 ore 17.00 inaugurazione < QUATTRO MOSTRE A SATURA > laura mascardi, geppo m. compagnoni, luciana bertorelli, associazione incisori liguri aperte fino al 9 novembre 2005 dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00 chiuso lunedì e festivo Con il Patrocinio di Provincia di Genova e Comune di Genova, sono quattro le mostre che s’inaugurano a SATURA (piazza Stella 5/1 Genova) sabato 22 ottobre 2005. la < sala maggiore > ospita la mostra personale di Laura Mascardi a cura di Maria Cristina Carbone la < sala prima > ospita la mostra personale di Geppo M. Compagnoni a cura di Mario Napoli la < sala colonna > ospita la mostra personale di Luciana Bertorelli a cura di Renata Rusca Zargar la < sala il portico > ospita la XVII rassegna dell’Associazione Incisori Liguri -------------------------------------------------------------------------------- Sabato 22 ottobre 2005 ore 17,00 sala maggiore – inaugurazione Mostra personale di LAURA MASCARDI con monografia a cura di Maria Cristina Carbone Edizioni Bora - Bologna 2005 fino al 9 novembre 2005 dal Martedì al Sabato ore 16,30 – 19,00 chiuso Lunedì e festivi Genova, SATURA Associazione Culturale Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, s’inaugura nella sede dell’Associazione Culturale Satura (Piazza Stella 5/1) Sabato 22 ottobre 2005 alle ore 17,00 la mostra personale di Laura Mascardi introdotta dai versi dell’imperatore e poeta cinese Yang-ti “…un’onda improvvisa si porta via la luna; e l’acqua di marea arriva col suo carico di stelle.” Un verso per raccontare di luna e maree, di vento e nuvole, della notte e del giorno, complicati fenomeni naturali espressione del ritmo universale che si fanno contempla­zione soggettiva affascinante. La pittura qui nasce da dimensioni indefinite per fissarsi in una nuova realtà fatta di intarsio lento e meditato fra opera e opera in una sintesi di immagine dove l’artista tocca senza fulgori ricchissime gamme cromatiche di grigi, bianchi, azzurri sino agli squarci lancinanti di bruni rossori strappati nel cielo fino alla meta-fisica luna lievitante brividi di luce riflessi nel mare. L’immagine cresce su se stessa arcana e presente, magia di questa pittura ad acqua su carta e su tela che tocca risonanze e fa rifluire memorie. Nella segreta musicalità nella tensione colorata dei blu, dei grigi, dei bianchi, dei verdi macerati e dei rossi improvvisamente accesi che investono i bruni così vibranti si dissolve quanto di nobilmente crepuscolare c’è nell’immagine lunare. (Maria Cristina Carbone) Laura Mascardi nasce a Genova nel 1955, qui vive e lavora. -------------------------------------------------------------------------------- Sabato 22 ottobre 2005 ore 17.00 inaugurazione < LUCIANA BERTORELLI > mostra personale aperta fino al 9 novembre 2005 dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00 chiuso lunedì e festivo Genova, SATURA Associazione Culturale Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, s’inaugura, nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (Piazza Stella 5/1, Genova), Sabato 22 ottobre alle ore 17.30, la mostra personale di Luciana Bertorelli. Testo di Renata Rusca Zargar. Osservando i lavori di Luciana Bertorelli, ciò che colpisce immediatamente è l’impatto visivo dei materiali, dei colori, delle tecniche… E, subito dopo però, si penetra nel richiamo mentale dei contenuti che impregnano ogni figura e colore e materiale. Interessanti, sono, infatti, l’utilizzo preferenziale di azzurro e ocra, trionfo del colore di una personalità calda, l’engobbio, il guscio rosso che ricorre spesso nella sua pittura come ritorno alle origini dell’umanità, i materiali manipolativi, la carta collage, la matita sabbiata, la garza… Tecniche e scelte estetiche che preludono ad un vagare nell’oasi dei sentimenti, attraverso la creazione di figure profondamente connotative e simboliche, emergenti con decisione dagli sfondi materici, spesso ispirate da poesie o da momenti di riflessione ed osservazione. -------------------------------------------------------------------------------- Sabato 22 ottobre 2005 ore 17.00 inaugurazione < XVII RASSEGNA > Associazione Incisori Liguri aperta fino al 9 novembre 2005 dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00 chiuso lunedì e festivo Genova, SATURA Associazione Culturale Con il Patrocinio di Provincia e Comune di Genova, s’inaugura, nella sede dell’Associazione Culturale SATURA (Piazza Stella 5/1, Genova), Sabato 22 ottobre alle ore 17.30, la XVII Rassegna dell’Associazione Incisori Liguri. Aperta fino al 9 novembre 2005. L’incisione originale, praticata secondo le tecniche tradizionali, è in Liguria, viva, attiva e diffusa. Più di cinquanta artisti provenienti dalle quattro provincie, si confrontano in questa diciassettesima rassegna annuale che ben rappresenta lo stato attuale di quest’arte nella nostra regione. Questi gli artisti partecipanti: Argiero, Asplanato, Barrile, Bastia, Bastiani, Beraldo, Berio “Ligustro”, Bevacqua, Biancheri, Biandrati, Biletta, Bombino, Boschi, Bosco, Brancaccio, Canosa, Cassini, Caviglia, Chianese, Coccia, Crovetto, Daum, Degli Abbati, De Luca, Fedriani, Garozzo, Ghiglino, Ginepri, Giovanelli, Grasso Fravega, Gualerzi, Legato, Lombardi, Lovisolo, Maiolino, Mancuso, Marini, Marzè, Mazzarella, Naghel, Nicolucci, Noel, Oliveri, Ottria, Palladini, Pastorino, Patrone, Pecchioni, Rocca, Sanguineti, Schiavon, Sciaccaluga, Sirotti, Varbella, Varni, Zanardi.


Name: Antonio Mancini
Email: mancinart@libero.it
From: Castellanza
Date: 16/10/2005
Time: 10.40.21
 

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Mostra personale di Antonio Mancini Dal 29 ottobre al 13 Novembre 2005 Inaugurazione sabato 29 ottobre alle ore 16 Per l’occasione sarà presentato il libro: “Viaggio dentro la pittura di Antonio Mancini 1984 – 2004”, a cura di Felice Monolo, testimonianza di Armando Torno, Edizione Mazzotta. La pittura di Mancini è caratterizzata da figure scarne e essenziali, dai volti stravolti e uguali, dagli sguardi misteriosi e sfuggenti tesi chissà dove. Al centro della sua ispirazione c’è l’uomo calato nella società contemporanea in rapida trasformazione. Egli fissa nelle sue opere momenti della realtà che evidenziano l’asetticità e la serialità, il relativismo dei rapporti umani, attraverso intuizioni simboliche postmoderne arrivando direttamente alla sintesi. Si tratta di immagini forti e delicate, nitide e armoniose proiettate su sfondi di colore blu-azzurro con continui rimandi interrogativi. (F. Monolo), Armando Torno, che firma il testo “Alla ricerca di un’etica”, definisce Mancini “un pittore di idee. Idee di vita vissuta, che nascono da denunce, dalla sofferenza di una civiltà invasa dalla comunicazione, (la quale, come aveva già notato Martin Heidegger, ormai comunica soltanto se stessa), dal tentativo di trovare un’etica tra le mille che la società propone… Le sue figure, appiattite e specularmente disposte, diventano un punto di ritrovo per l’occhio e al tempo stesso suggeriscono misura ed equilibrio. Monolo e Torno interverranno a commento del libro. Antonio Mancini, nel corso della sua attività artistica, ha realizzato più di 60 esposizioni in Italia e all’estero. Le sue opere sono state finora pubblicate su oltre 30 tra libri e riviste d’arte. Antonio Mancini http://antoniomancini.cjb.net tel. 338 1254 251


Name: Franco Santamaria
Email: frasmari_fs@libero.it
From: Roma
Date: 18/10/2005
Time: 20.29.44
 

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CIRCOLO CULTURALE "ARTE IN" - Roma-Trastevere Venerdì 21 ottobre, alle ore 17.00, presso il Circolo Culturale “Arte In” (V. degli Orti d'Alibert 30 - Roma/Trastevere) Poeticamente e A.I.A. "Poesia della vita" promuovono una serata di letture poetiche, alle quali partecipano Marcella Boccia, Reno Bromuro, Viviana Buzzòli, Sandra Cervone, Marco Gavotti, Franco Santamaria, Marco Saya, Renato Volti e molti dei poeti premiati nei concorsi "Poeta Top 2004-2005" e "Poeta dell'anno Renato Milleri (Remil) 2005". Momento importante della serata sarà, infatti, la cerimonia di consegna dei Premi di questi due concorsi, entrambi promossi da Poeticamente e A.I.A. "Poesia della vita", dei quali risultano vincitori: Enrico Besso (per il "Poeta dell'anno Renato Milleri (Remil) 2005") e Renato Milleri (per il "Poeta Top 2004-2005"). Info: Reno Bromuro <renobromuro3@tin.it>


Name: Farahzadart
Email: info@farahzadart.com
From: Milano
Date: 19/10/2005
Time: 17.21.12
 

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Farahzadart Via Tarchetti 5, 20121 Milano Tel/fax 026554489 info@farahzadart.com www.farahzadart.com I bambini sono l’essenza del cosmo. Nei bambini non c’è attesa del futuro né paura del passato. Vivono un presente spensierato e magico in sintonia con l’energia del mondo. Ritratti di bambini interpretati da BEHNAM ALI FARAHZAD nella loro magia cosmica. Inaugurazione Martedì 15 novembre 2005, dalle ore 18,00. apertura dal 15 al 30 novembre dalle ore 16,00 alle ore 19,00


Name: Rolando Zucchini
Email: rolando.zucchini@infinito.it
From: Roma
Date: 19/10/2005
Time: 17.22.16
 

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CIRCOLO CULTURALE "ARTE IN" - Roma-Trastevere Venerdì 21 ottobre, alle ore 17.00, presso il Circolo Culturale “Arte In” (V. degli Orti d'Alibert 30 - Roma/Trastevere) Poeticamente e A.I.A. "Poesia della vita" promuovono una serata di letture poetiche, alle quali partecipano Marcella Boccia, Reno Bromuro, Viviana Buzzòli, Sandra Cervone, Marco Gavotti, Franco Santamaria, Marco Saya, Renato Volti e molti dei poeti premiati nei concorsi "Poeta Top 2004-2005" e "Poeta dell'anno Renato Milleri (Remil) 2005". Momento importante della serata sarà, infatti, la cerimonia di consegna dei Premi di questi due concorsi, entrambi promossi da Poeticamente e A.I.A. "Poesia della vita", dei quali risultano vincitori: Enrico Besso (per il "Poeta dell'anno Renato Milleri (Remil) 2005") e Renato Milleri (per il "Poeta Top 2004-2005"). Info: Reno Bromuro <renobromuro3@tin.it>


Name: Stefano Pasquini
Email: what@stefanopasquini.net
From: Roma
Date: 19/10/2005
Time: 17.25.40
 

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FONDAZIONE BARUCHELLO - ROMAPOESIA 2005 IL VIDEO DOPO IL VIDEO. GENERAZIONE ’68-’78 a cura di Carla Subrizi, Ilaria Gianni, Francesco Ventrella 19 ottobre 2005 ore 10.00 – 15.00 FILMSTUDIO 2 Via degli Orti d’Alibert 1/C La rassegna intende documentare la produzione più recente del video d’artista. La generazione degli artisti nati dal 1968 al 1978 testimonia un passaggio significativo nella ricerca artistica che usa il mezzo tecnologico: un passaggio che ricomprende la tecnica all’interno di una nuova riflessione poetica e critica sul proprio tempo. Una tappa ulteriore, questa, per osservare passaggi e mutamenti all’interno delle generazioni più recenti. Questa iniziativa, a cura della Fondazione Baruchello, con la collaborazione dell’Associazione Filmstudio80, si inserisce all’interno della edizione 2005 di RomaPoesia che vuole concentrarsi sulle nuove generazioni di poeti e artisti, aprendo un incontro e un confronto di riflessioni e poetiche. Temi e questioni emergenti da questa produzione, nonché dalle giornate di letture e interventi presso l’Auditorium (Parco della Musica – 21 e 22 ottobre), sono ulteriormente alla base della giornata di RomaPoesia, presso la Fondazione Baruchello, l’intera domenica 23 ottobre. ANNALISA CATTANI (Imola, 1968) Elio DVD, 6’ In collaborazione con Elio Rotondini 2004 Infrangibbile DVD, 3’ In collaborazione con Elio Rotondini 2004 Un uomo affacciato alla finestra mostra con orgoglio una collezione di oggetti insoliti, trasportando volta per volta, oggetto per oggetto, lo spettatore nell’intimità del suo mondo onirico e fantastico. Elio Rotondini, vicino di casa dell’artista, con uno sguardo serio e a volte divertito, da dietro al davanzale tira fuori stivali di gomma, tartarughe imbalsamante, stemmi di ferro battuto, maschere e orologi, oggetti difficilmente collocabili a prima vista in una quotidianità. L’osservatore viene così catturato dalla visionarietà di Elio Rotondini, che da semplice anziano romagnolo diventa figura unica e irripetibile. Protagonista di Infrangibbile è sempre Elio Rotondini, che ostinatamente si cimenta nel tentativo di distruggere un bicchiere di birra in plastica. Lo vediamo alla ricerca di un metodo per mandare in frantumi l’oggetto in questione. Prove di forza destinate al fallimento, una caparbietà che non porterà ad alcun risultato, l’impossibilità di poter prevalere. GIANLUCA CODEGHINI (Milano, 1968) Dialogue without a look DVD, 6’33’’ 2004 Come si rappresenta il contesto di un dialogo in cui non si mette in gioco lo sguardo? Dove finisce l’oggetto del discorso quando non lo inquadriamo nella nostra prospettiva? Il video di Gianluca Codeghini rappresenta l’artista stesso che ingoia il suo discorso, le sue parole, il suo verbo…. Come delle mentine! Con leggerezza e un po’ di ironia il video sposta il dialogo nella interazione di ciò che non è dato nel video stesso, ovvero nello spettatore che guarda. Le musiche sono composte dallo stesso Codeghini, sulla linea della sua ricerca tra la dimensione sonica e quella concettuale. ANTONELLO FARETTA (Potenza, 1973) The Death of William Burroghs DVD, 5’ 2005 The Death of William Burroughs rappresenta la prima delle nove parti del film Nine Poems in Basilicata, incentrato sulla poesia e sulla performance di John Giorno. Il film è strutturato come un poetry road-movie dell’anima: nove poesie diverse di John Giorno performate in nove location diverse della Basilicata, terra da cui partirono i suoi genitori all’inizio dello scorso per cercare fortuna in America. Al centro del viaggio c’è la parola, la spoken word e tutta l’anima e la vita sfrenata di John Giorno. The Death of William Burroughs è la poesia che John Giorno scrisse subito dopo il decesso del suo compagno fraterno William Burroughs. SILVIA IORIO (Roma, 1977) <n kiloton> DVD, 1’55’’ 2005 Come documentare il processo attraverso il quale ha preso vita un’opera d’arte? <n kiloton> è uno degli ultimi lavori di Silvia Iorio, presentato durante la 51 Biennale di Venezia, che affronta le suggestioni che intercorrono tra arte e scienza. Realizzato come un promo, usando un linguaggio video veloce e apparentemente scoordinato, il video può essere ritenuto una declinazione della forma documentario, in cui l’artista si presenta personalmente al pubblico, alle prese con i progetti, gli schizzi, i marchingegni che andranno a comporre la scultura mobile di <n kiloton>, una giostra che simula le orbite di un atomo,in cui gli elettroni sono composti da ampolle che contengono tutti i pigmenti tra i più tossici, belli e brillanti. DOMENICO MANGANO (Palermo, 1976) Too much country DVD, 3’ 2005 Too much New York DVD, 3’ 2005 Lo stereotipo hopperiano con cui l’America viene rappresentata viene in questi due video ribaltato da Domenico Mangano che ci propone la sua America, quella che gli americano non raccontano mai e che non vorrebbero fosse raccontata. In Too much country vediamo infatti back yards in decadenza, macchine scrostate, case abbandonate, insegne divelte: il degrado della periferia americana, provocato non dalla storia ma dalla negligenza dei suoi abitanti. Il titolo Too much, indica l’abbondanza del paesaggio americano: le gas stations che spuntano come cattedrali nel deserto, gli enormi centri commerciali che si ergono in piccolissimi paesini sperduti, la distanza tra questi luoghi e la grande città anche essa simbolo di abbondanza. Too much New York, ci offre infatti un punto di vista dell’eccesso della città che tutto può offrire e che tutto può togliere: un percorso per le streets, le avenues, i semafori, i palazzi, i fumi, le metropolitane, gli autobus, gli strani abitanti di Manhattan, per arrivare all’attuale meta turistica per eccellenza, “Ground Zero”. Il sonoro di entrambi i video è composto da frasi stereotipe in negativo dell’America, tratte da un corso di Inglese: sentiamo ripetuto “there is too much traffic and there are too many people, and petroli s too expensive”. Non un giudizio, ma una riflessione sull’abbondanza e la contraddizione dell’America, attraverso gli occhi socchiusi dell’artista. MARZIA MIGLIORA (Alessandria, 1972) efi Betacam SP, 3’15’’ 2002 L’Efi, la Aira, l’Elise, la Mehlika, relitti di navi che affiorano dall’acqua della baia di Augusta a Siracusa, consegnate al lento logorio delle onde, alla ruggine che le trasformerà in lamiere. La narrazione è tessuta intorno al gesto di una donna china che con ostinata energia pulisce con uno straccio il ponte di un’imbarcazione opponendosi alla condizione di abbandono e degrado di cui sono portatrice le navi. Un gesto inefficace, inascoltato, come il respiro affannoso che fa da sottofondo alle riprese. Un punto di vista differente sulla realtà, una donna che si oppone ad un destino, al destino delle donne di cui l’Efi, l’Aira l’Elise, la Mehlika, sono metafore. STEFANO PASQUINI (Bologna, 1969) Quantità – Fiducia DVD, 5,01’ 2003 In Quantità – Fiducia, un collage di immagine e parole scorrono con la velocità tipica del video clip sullo schermo: una sequenza confusa di citazioni cinematografiche e artistiche è accompagnata dalla canzone Eurotrash francese “c’est trop tard” (è troppo tardi) e da affermazioni che illustrano i dati statistici su più o meno qualsiasi argomento e situazione al mondo, che scorrono sullo schermo. Il video riflette su ciò che sta avvenendo all’interno dl sistema culturale odierno, dove la sempre crescente quantità sta sommergenndo la qualità, rimpiazzata orami dalla fiducia che la gente ripone nel giudizio altrui. GUENDALINA SALINI (Roma, 1972) Intervallo perduto DVD, 6’33’’ 2005 Uno, due, tre, quattro uomini nuotano come pesci in una calda giornata estiva. L’immagine in due schermi sembra distinguere un mondo popolato dalla sua condizione precaria, incommensurabile: il mare. Questo pretesto ci introduce alla giornata domenicale nella quale vediamo la città dal punto di vista di un pesce rosso, chiuso nella sua busta di plastica piena d’acqua. Con molta ironia Guendalina Salini fa il verso all’intervallo televisivo della RAI, per alludere ad una metafora del viaggio e dell’instabilità. Il pesce galleggia in una bolla d’acqua apparentemente salvo e protetto: ma chi regge la busta? MARTA VALENTI (Roma, 1977) + CHLOE’ BARREAU (Parigi, 1976) Senza Titolo DVD, 3’ 2005 Un breve video, diviso in quattro episodi, che vede per la prima volta la collaborazione tra Marta Valenti, giovane artista romana e Chloé Barreau, giovane regista parigina. In Coralli, la figura di Marta Valenti si cimenta in delicati movimenti del corpo mostrando un’intimità dei gesti, davanti alla porta di un negozio con una vecchia insegna. La danza dell’artista prosegue In Stealin Turquoise (part 1) in cui la vediamo avvicinarsi ed allontanarsi timorosa e diffidente ad una porta chiusa, entro la quale sparisce. In Sequenza bosco bluarancia, la Valenti si trasforma in elfo selvaggio e giocoso intento ad esibirsi spontaneamente in sfrenati movimenti in uno bosco autunnale. L’artista riappare dalla porta in Stealin Turquoise (part 2) con in mano uno scialle turchese con cui continua a ballare, fuggendo poi in un corridoio senza fine. Brevi visioni intime e oniriche immerse in colori surreali, da cui l’immaginario dello spettatore è provocato.


Name: Boffoli Fedele
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 19/10/2005
Time: 19.37.03
 

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Venerdì 21° ottobre, giornata conclusiva dell'VIII° Festival Internazionale di Poesia, si inaugurerà - in internet - presso la webart-galleria www.anforah.artenetwork.net di Milano la mostra di poesie e immagini "Trieste nel respiro della poesia mondiale", sinergia espressiva tra le liriche dei poeti internazionali insigniti del Premio Trieste Poesia (dal 1999 al 2004) e gli artisti R. Facecchia, D. Ferrante, F. Mignacca, F. Savoldi e G. Semeraro, della community Anforah. La rassegna, coerente al motto "la poesia dell'immagine è l'immagine della poesia" (slogan della galleria espositiva), è inserita nel programma Webartmagazine-Anforah (progetto nazionale per la riscoperta del valore dell'Arte e il sostegno dei nuovi talenti artistici, patrocinato da Provincia e Comune di Trieste e dalla Città di Bari) e resterà attiva in rete un mese. Riportiamo, a riguardo, tratte dalla presentazione all'iniziativa alcune note esplicative di F. Boffoli: """Nell'ambito del Concorso Nazionale Trieste Poesia, Il club Anthares - assieme al Periodico di Arte e Cultura L'Idea - decide di assegnare per la prima volta (1999) il Premio Internazionale Trieste Poesia al poeta spagnolo Justo Jorge Padròn. Nella successiva edizione (anno 2000) il prestigioso riconoscimento sarà dato al poeta colombiano Álvaro Mutis. Il 2001 vedrà protagonista del Premio il poeta macedone Mateja Matevski. Il poeta maltese Oliver Friggieri verrà premiato per l'anno 2002. Arturo Corcuera poeta peruviano, verrà indicato nel 2003 per il ritiro della speciale benemerenza. L'anno 2004 risulterà fortunato per il poeta senegalese Amadou Lamine Sall, anch'egli prescelto dalla giuria. Per suggellare il ripetersi dell'evento molte delle poesie dei premiati verranno pubblicate in versi e rese disponibili, nella collana Castalia, dalla casa editrice Franco Puzzo Editore di Trieste. Tutt'ora si attendono nuovi significativi riconoscimenti a testimoniare l'avventura profetica della poesia nel mondo, oggi quanto mai di riferimento per la vita. [...] Anche la webgalleria d'arte Anforah, ha deciso di dedicare un tributo ai vincitori del Premio, abbinando alcune significative opere di suoi artisti alle liriche dei poeti vincitori.""". Per informazioni Segreteria organizzativa Anforah: Fedele Boffoli tel. 338-2246495 Via Flavia, 70 - 34 148 Trieste.


Name: Fossali
Email: fossali@tiscali.it
From: Atene
Date: 19/10/2005
Time: 22.29.33
 

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MITO, SENSO E PASSIONE Il carisma del segno nelle mitologie di Gino Fossali (opere1979-2002) saggio critico di Giorgio Seveso L’Istituto italiano di Cultura presenta al Centro Culturale del Comune di Atene un’antologica di una cinquantina di opere del pittore italiano Gino Fossali (Pieve di Cadore, 1940-2002, St. Etienne – F). Formatosi nell’ambiente milanese delle avanguardie negli anni 60, l’artista, dopo un periodo neo-espressionista, a partire dal 1979, stimolato da un’ispirazione letteraria e frequenti soggiorni in Grecia (1977-1996), dove espone a Nauplia (1979) e dove conosce il regista Theodoros Anghelopoulos, concentra la sua ricerca pittorica sul Mito, in una serie di dipinti, a volte allegoricamente alludenti a situazioni contemporanee. Il Mito per Fossali. non è solo il fiorire pieno e libertario dei sensi consentito dalla purezza della classicità, dalla divina ed erotica innocenza sorgiva di un’eterna età dell’oro, ma anche consiste nell’accostare le consapevolezze più allertate del presente, la coscienza ironica o dolorosa, grottesca o irridente delle implicite contraddizioni legate a questa nostra epoca di costernanti e inaudite alienazioni. Le “apparizioni” di Fossali: Niobe, Giacinto, Prometeo, la Pizia di Delfi, Dioniso, baccanti, ninfe satiri e sileni: immagini evocate nella loro eterna presenza, ci conducono nel mondo magico dell’artista, per il quale immergersi nel Mito è sentito come bisogno di cercare nelle nostre radici più antiche, per meglio esplorare la realtà d’oggi, stabilire un contatto tra l’uomo e l’universo e rispondere ai problemi esistenziali di sempre. ”In uno spazio privo di riferimento a qualsiasi valore – scrive Fossali – l’unica certezza è l’erotismo, quale misterioso bisogno di riproduzione e anelito d’immortalità; l’erotismo incontenibile, con la celebrazione di riti inconsci, induce alla ricerca della propria identità nel tormentato vincolo con l’esistente”. In particolare nelle opere dell’ultimo decennio, il pittore, raggiunge esiti di rara intensità cromatica, attraverso una raffinata tecnica del pastello a olio, dove al carisma del segno si fonde un confronto sapiente di colori turchesi, gialli, verdi e violetti, in armoniose ed equilibrate composizioni di straordinaria espressività, alcune al limite dell’informale. Mostra al Centro Culturale del Comune di Atene (Pnevmatikò Kentro Dimou Athinaion) Akadimias 50 - dal 3 al 18 novembre 2005 vernissage: 3 novembre 2005, 19h.30 Istituto Italiano di Cultura in Atene – contatti: tel. +30.210.8665186-7 e-mail segreteria@iic.gr Gino Fossali www.ginofossali.it Contatti: Gabriella Fossali fossali@tiscali.it tel. +39 347 894.0612 Catalogo in Galleria


Name: Silvia
Email: artgallery@aliceposta.it
From: Tokio
Date: 21/10/2005
Time: 09.21.22
 

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Col titolo "LUCE BIZANTINA A ORIENTE" Felice Nittolo porta la luce e la poesia dei suoi lavori a Tokio presso la Galleria ORIE. Dopo il meritato successo della personale "il suono del silenzio" presso il museo di Kawagoe nel 2003, l'artista ritorna nel paese del Sol Levante con una nuova serie di lavori che indagano sul rapporto tra Luce,Poesia e Musica. Un ritmo che rimanda a Ravenna capitale della Luce Bizantina. E' in questa città che l'artista vive e lavora. www.mosaic.it FELICE NITTOLO www.mosaic.it - fnittolo@racine.ra.it Nato a Capriglia Irpina, ravennate per amore del mosaico, Felice Nittolo è uno dei principali artisti dell’arte musiva contemporanea. Nell’arco della sua oltre che trentennale ricerca artistica Nittolo si è imposto all’attenzione nazionale ed internazionale con una serie di proposte se non di rottura almeno fortemente provocatorie come l’Aritmismo (1984) e il manifesto della Nuova Tradizione (1992).Nittolo, pur difendendo l’autonomia del linguaggio musivo ha intuito le intime corrispondenze tra mosaico e teatro, mosaico e musica, mosaico e poesia. Tra le numerose mostre personali e rassegne si segnalano le esposizioni alle fiere internazionali d’arte di Arco Madrid, Artefiera Bologna, Expo Arte Bari, Artexpo New York, Art 14 Basilea, Fiac Parigi. Inoltre 1989/90 “Mosaico e Mosaicisti”nelle sedi del castello di Mesola, Antevilla Belvedere di Monreale, Rocca Roveresca di Senigallia, Palace du Commerce di Nantes, Istitute Cultural Italien di Parigi, Musèe de la Chartreuse di Doul Lille. 1992 è l’esposizione a Genova nell’ambito del 500° anniversario della scoperta dell’America. 1995 “Pictor imaginarius et musivarius” al Palazzo della Provincia di Ravenna. 1996 “Always mosaic” nella sede di Casa Italia ad Atlanta nell’ambito della XXVI Olimpiade. 1997 “Nuove contaminazioni” Musei comunali di Udine e “Oggetti del desiderio” mosaico e design alla Pinacoteca comunale di Ravenna. Tra le scenografie vanno ricordate le collaborazioni dell’artista con Ravenna Teatro, la Compagnia Drammatico Vegetale e Ravenna Festival “Mosaico di scena”con Vinico Capossela. “Byzantium”Urban Glass Contemporary School of Design di New York. Seguono “Avellana” nella Chiesa del Carmine di Avellino e “Murarie” Galleria d’Arte Moderna Repubblica di San Marino. 1998/99 “Bisanzio” mostra antologica itinerante di grande richiamo storico-culturale. 1999 “ArteNota” RavennArte e Fondazione Bevilacqua la Masa , installazione presso gli ex magazzini dello zolfo Almagià , Ravenna. 2000 “Sculture viventi” performance all’Arte Fiera di Bologna. “Abellinum”, installazione, catacombe della Basilica Paleocristiana di Prata P.U. Avellino “Bisantium”, Pallant House Gallery, Chichester, West Sussex , Gran Bretagna. “Mosaic, a living art”, Royal Albert Memorial Museum , Exeter, Gran Bretagna. “Byzantium Faventia Venetiae”, Galleria Circolo degli Artisti, Faenza, patrocinio dei comuni di Faenza, Avellino, Ravenna e Capriglia Irpina. “Mosaic, a living art”, Sheffield Galleries & Museum Trust, Ruskin Gallery, Sheffield,Inghilterra. “Byzantium Faventia Venetiae”, Galleria Faculty, Università della California, San Diego, USA. “Piccolo”, Galleria Flux, San Diego, California, USA. “Crocifissione giubilare”, installazione, Corte Palazzo esposizioni, Faenza, Ravenna. 2001 “MeditAzione” installazioni, Galleria Fabbri e Basilica S.Agata Maggiore, Ravenna. “Centoportemorte”, Chiesa del Carmine, Assessorato alla Cultura, Comune di Avellino. “Omaggio a Sinibaldi Leone” Castello Caracciolo, Montefredane, Avellino. “Dovadola invita Ravenna” Oratorio di S.Antonio, Provincia di Ravenna, Dovadola, Forlì, Cesena. “Il pensiero la parola l’arte” Galleria Arti visive, Foggia. “Collezione d’arte della Provincia di Ravenna” Centro Congressi, Ravenna. 2002 “Segnalibri d’artista” nelle sedi di Villa Bruno a Napoli, Regione Campania “Artisti a Torino” Palazzo delle esposizioni, Comune di Torino, Regione Piemonte. “Mosaico in scena”, Azione teatrale e musicale, RavennArte, Comune e provincia di Ravenna “Adarte” Magazzini del sale, col Patrocinio del Comune di Cervia e Provincia di Ravenna. “Terra di Mare” circoscrizione del mare, Comune di Ravenna. 2003 “Il suono del silenzio” Assessorato alla Cultura, Galleria d’Arte Moderna, Palazzo Albertini, Forlì e Galleria d’Arte Moderna Nuovo Segno, Forlì. “Il suono del silenzio”, Museo d’Arte di Kawagoe, e Museo d’Arte Moderna di Saitama, Giappone. 2004 “scrittura di luce-scultura di Luce” galleria Collins, Glasgow, Scozia. “Incantamenti” Galleria del museo Internazionale di Tuzla., Bosnia Herzegovina. “Vestigia” Antico convento di San Francesco, assessorato Cultura, comune Bagnacavallo, Ravenna. “Kalligraphia” galleria dell’Immagine, palazzo Gambalunga assessorato cultura, Musei comunali, Rimini. 2005 “Ceramicamosaico” Chiesa di S. maria delle croci, comuni di Faenza, Cervia, Ravenna. “Il ritratto della SHOAH”, Magazzini del sale, Cervia. Assessorato cultura comune di Cervia .


Name: Galleria Marconi
Email: galmarconi@siscom.it
From: Cupra Marittima
Date: 21/10/2005
Time: 21.55.22
 

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Domenica 30 Ottobre la Galleria Marconi presenta "SOSTANZA LABILE", personale che propone i lavori di Daniele Duranti, con il testo critico di Cristina Petrelli e l’intervista di Gloria Gradassi SOSTANZA LABILE, secondo appuntamento stagionale della Galleria Marconi, segue Art in Cities (AL MURO – arte ricercata), mostra organizzata in collaborazione con la Gallerie De Meerse di Hoofddorp (Olanda), che ha riscontrato un grosso afflusso di visitatori, anche grazie alla divulgazione fatta da più di trenta siti nazionali ed internazionali. Art in Cities ha proposto un’importante testimonianza della Street Art (graffiti, posters, adesivi, stencil, ecc.) attraverso foto provenienti da tutto il mondo, portando l’attenzione sull’arte che nasce e cresce nelle città. L’installazione di Daniele Duranti propone opere pittoriche che raffigurano fermi-immagine presi dalla televisione, lavori normalmente di piccolo formato in cui si evidenzia l’interessante contrasto tra una pittura ad olio eseguita con lentezza e con pennellate sottili e tirate, e la velocità d’uso e consumo dell’immagine televisiva. Una pittura con al centro il rapporto uomo-macchina, con frame di automobili raffigurati sulla tela, e l’immagine televisiva che s’innalza a nuovo paesaggio, sottolineando come l’abitudine a guardare la televisione porti a non distinguere più questa dalla realtà. Il piccolo formato dei lavori permette inoltre di osservare attentamente ogni opera, apprezzandone anche i minimi particolari, come se ogni tela fosse un piccolo gioiello. "L'immagine si presenta essenzialmente come opera pittorica. Acquisendo, infatti, l'immagine televisiva attraverso la pittura, trasforma quella che è la breve durata e la labile sostanza di questo tipo di visione in un'opera materica, tangibile, concreta. […] Bisogna evidenziare come, nel lavoro di Daniele, l'opera diventi altro rispetto al soggetto, risolvendosi in superficie. Davanti ad una sua opera lo sguardo può perdersi fra i colori e l'andamento delle linee e si può smettere di cercare una qualsiasi possibile riconoscibilità. Questa non è importante. Tanto che si può affermare che alcuni suoi brani pittorici raggiungono esiti astratti. Quella di Daniele è pittura pura, con tutta la sua forza creativa e le sue infinite possibilità d'essere". (Cristina Petrelli) Sunday 30th of October the Galleria Marconi presents "FLEETING SUBSTANCE", an exhibition introducing the works of Daniele Duranti, art critic by Cristina Petrelli, interview by Gloria Gradassi. "FLEETING SUBSTANCE" is the second appointment of this season in the Galleria Marconi, it follows "Art in cities (AGAINST THE WALL - art wanted), an exhibition organized in collaboration with the Galleria de Meerse in Hoofddorp (Holland), which received many visitors, also thanks to the publicity on more than thirty national and international web sites. Art in cities bore an important testament to street art (graffiti, posters, stickers, stencil, etc.) by means of photographs from all over the world, paying attention to art born and raised in cities. The installation of Daniele Duranti proposes pictorial works representing freeze frames caught from the television, shall size works usually, in which the interesting contrast between an oil painting, slowly executed by sharp and stretched strokes of the brush, and the normal speed of a television image is underlived. A painting having the relationship between man and machine like its centre, with frames of cars on canvas and the tv image like a new landscape, underling how the habit of watching tv takes you to not distinguish anymore this one from reality. The small size of the works let you observe each work attentively, and appreciate the details, like if each canvas was a little jewel. "The image basically looks like a pictorial work. As a matter of fact he acquires an image from the television by means of painting and transforms the short lenghth and the fleetingsubstance of this type of vision into material tangible and concrete work. [...] It must be stressed how, in Daniele's work, the painting becomes something different from the subject while coming to the surface. You can loose your perspective between colours and lines in front of a work of his, so much that you can say that some of his works are abstract. Daniele's painting is pure painting with all its creative strenghth and its infinite possibilities of being". (Cristina Petrelli) scheda tecnica/technical card testo di/text by Dario Ciferri catalogo/catalogue testo critico/art critic by Cristina Petrelli intervista/interviewer: Gloria Gradassi traduzione di/translation by Patrizia Isidori traduzione di/translation by Catia Mignini traduzione di/translation by Giulia Wilkinson dal 30 Ottobre al 30 Novembre from 30 October to 30 November orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20 opening time: Mon-Sat 4 to 8 p.m. Galleria Marconi di Franco Marconi C.so Vittorio Emanuele, 70 63012 Cupra Marittima (AP) tel 0735778703 e-mail galmarconi@siscom.it web www.siscom.it/marconi


Name: Gabriella Fossali
Email: fossali@tiscali.it
From: Atene
Date: 22/10/2005
Time: 11.54.00
 

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MITO, SENSO E PASSIONE Il carisma del segno nelle mitologie di Gino Fossali (opere1979-2002) saggio critico di Giorgio Seveso L’Istituto italiano di Cultura presenta al Centro Culturale del Comune di Atene un’antologica di una cinquantina di opere del pittore italiano Gino Fossali (Pieve di Cadore, 1940-2002, St. Etienne – F). Formatosi nell’ambiente milanese delle avanguardie negli anni 60, l’artista, dopo un periodo neo-espressionista, a partire dal 1979, stimolato da un’ispirazione letteraria e frequenti soggiorni in Grecia (1977-1996), dove espone a Nauplia (1979) e dove conosce il regista Theodoros Anghelopoulos, concentra la sua ricerca pittorica sul Mito, in una serie di dipinti, a volte allegoricamente alludenti a situazioni contemporanee. Il Mito per Fossali. non è solo il fiorire pieno e libertario dei sensi consentito dalla purezza della classicità, dalla divina ed erotica innocenza sorgiva di un’eterna età dell’oro, ma anche consiste nell’accostare le consapevolezze più allertate del presente, la coscienza ironica o dolorosa, grottesca o irridente delle implicite contraddizioni legate a questa nostra epoca di costernanti e inaudite alienazioni. Le “apparizioni” di Fossali: Niobe, Giacinto, Prometeo, la Pizia di Delfi, Dioniso, baccanti, ninfe satiri e sileni: immagini evocate nella loro eterna presenza, ci conducono nel mondo magico dell’artista, per il quale immergersi nel Mito è sentito come bisogno di cercare nelle nostre radici più antiche, per meglio esplorare la realtà d’oggi, stabilire un contatto tra l’uomo e l’universo e rispondere ai problemi esistenziali di sempre. ”In uno spazio privo di riferimento a qualsiasi valore – scrive Fossali – l’unica certezza è l’erotismo, quale misterioso bisogno di riproduzione e anelito d’immortalità; l’erotismo incontenibile, con la celebrazione di riti inconsci, induce alla ricerca della propria identità nel tormentato vincolo con l’esistente”. In particolare nelle opere dell’ultimo decennio, il pittore, raggiunge esiti di rara intensità cromatica, attraverso una raffinata tecnica del pastello a olio, dove al carisma del segno si fonde un confronto sapiente di colori turchesi, gialli, verdi e violetti, in armoniose ed equilibrate composizioni di straordinaria espressività, alcune al limite dell’informale. Mostra al Centro Culturale del Comune di Atene (Pnevmatikò Kentro Dimou Athinaion) Akadimias 50 - dal 3 al 18 novembre 2005 vernissage: 3 novembre 2005, 19h.30 Istituto Italiano di Cultura in Atene – contatti: tel. +30.210.8665186-7 e-mail segreteria@iic.gr CON PREGHIERA DI PUBBLICAZIONE E DIVULGAZIONE Gino Fossali www.ginofossali.it Contatti: Gabriella Fossali fossali@tiscali.it tel. +39 347 894.0612 Catalogo in Galleria


Name: Studio 71- Galleria e Biblioteca d'Arte
Email: studio71pa@tin.it
From: Palermo
Date: 23/10/2005
Time: 11.54.32
 

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STUDIO 71" GALLERIA E BIBLIOTECA D'ARTE Via V.zo Fuxa n. 9 - 90143 Palermo E mail studio71pa@tin.it - internet www.studio71.it Sabato 5 novembre 2005 alle ore 18.30 presso la Galleria Studio 71, Via Vincenzo Fuxa 9 Palermo, si inaugurerà la mostra personale dell'artista palermitana: GILDA GUBIOTTI Visione Satellitare a cura di Vinny Scorsone Saranno esposti circa 20 dipinti, realizzati dall'artista in questo ultimo anno e dedicate alla terra vista dal satellite. Scrive Vinny Scorsone nella sua presentazione in catalogo: "Sulla superficie terrestre emergono maestosi, vulcani, ghiacciai, catene montuose che tracciano territori fisici. La roccia disegna luoghi, l'acqua delimita i continenti, li scava, penetra in essi fecondandoli, generando laghi, oceani e mari. Immensi deserti contendono lo spazio a distese verdi, i monti alle pianure, i mari alla terra, creando un mondo brulicante di vita. L'ultima produzione di Gilda Gubiotti trae spunto da quell'immensa e incredibile opera "naturale" che è il nostro Pianeta. Musa ispiratrice, la Terra pare essersi messa in posa per farsi ritrarre. I paesaggi, rappresentati ora dall'alto, ora di scorcio, offrono allo spettatore una visione satellitare, non possibile fino ad alcuni decenni fa, che affascina per la sua diversità. La rossa Cina, la terrosa Australia, la gelida Islanda, la verde Africa, la campagna italiana, sono presenti nelle ultime opere dell'artista siciliana, ma sono soprattutto i vulcani ad esserne i veri protagonisti. Spenti o ancora in attività, essi si ergono su docili colline quasi fossero i padroni incontrastati del Pianeta, pronti a spazzare via ogni cosa si trovi davanti al loro lento ma inesorabile fiume di lava. (.) Gilda Gubiotti tratta i suoi ultimi dipinti quasi fossero plastici. Grumi di materia si alternano a distese lisce per poi sprofondare, tattilmente, in crepacci. I monti sono gli unici abitanti di luoghi silenziosi, circondati dall'acqua o erti su un suolo che si estende per chilometri. Non una casa, non una costruzione. Sulla costa, luci concatenate presumono vite umane, perse nel loro infinito correre quotidiano. Quello rappresentato da Gilda Gubiotti è un pianeta lontano, selvaggio, ricco di fascino primordiale, terra di miti arcaici in cui i Titani dominavano l'Universo allora conosciuto." La mostra, patrocinata dalla Provincia Regionale di Palermo, organizzata dalla galleria d'arte Studio 71 di Palermo e curata da Vinny Scorsone, rimarrà aperta fino al 19 Novembre 2005 con orario 17.00/20.00, festivi esclusi. Galleria e biblioteca d'arte STUDIO 71 L'addetto stampa Mariella Calvaruso Palermo, 20/10/2005


Name: A Arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 08/11/2005
Time: 19.19.40
 

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PROGRAMMA ESPOSITIVO DICEMBRE 2005 MOSTRA: François Morellet DIALOGO: Epicarmo Invernizzi e François Morellet INAUGURAZIONE: giovedì 15 dicembre 2005 ore 18.30 PERIODO ESPOSITIVO: 15 dicembre 2005 - 15 febbraio 2006 ORARI: da lunedì a venerdì 10 - 13 15 - 19 SEDE: A arte Studio Invernizzi Via Domenico Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it CATALOGO DISPONIBILE François Morellet "Décrochage n°2" 2004 Acrilico su tela e legno, neon, trasformatore, fili elettrici cm 177x150 La galleria A arte Studio Invernizzi inaugurerà giovedì 15 dicembre 2005 una mostra personale dell’artista François Morellet, che presenta una serie di opere recenti in cui la scansione dello spazio secondo dinamiche della visione, proprie dell’approccio teorico di Morellet, è coniugata alla libertà immaginativa. L’arte di François Morellet nasce dall’intreccio di un estremo rigore sistematico con una inesauribile curiosità, una sospesa e demistificante libertà di sperimentazione: in virtù dell’ironia straordinaria che caratterizza l’atteggiamento dell’artista francese, evidente nelle sue ibridazioni formali e linguistiche, nel ‘travestire’ la geometria attraverso il reale. In mostra vengono presentate opere rappresentative dell’ultimo ciclo creativo dai titoli "Cross crash", "Décrochage", "Strip-teasing", "Lamentable", "Twin strip-teasing", "π Strip-teasing". “Nell’acquisizione di materiali differenti per la creazione dell’immagine, François Morellet gioca contemporaneamente su un duplice registro. L’elemento naturale non è aggiunta del valore puramente oggettuale, quanto parte strutturante dell’opera, elemento fondante e nel medesimo tempo destabilizzante il suo rigore geometrico. La geometria si traveste anche nelle opere con i neon: gli orientamenti reciproci delle diverse parti sono regolati secondo misure e angoli matematici, riconoscibili in una dimensione complessiva di relativa instabilità: un risveglio dell’attenzione in un’ambientazione di silenzio, la superficie neutra del muro o della tela. Lo spostamento ottico e fisico centra l’attenzione sulla potenzialità percettiva: i materiali impiegati si equivalgono e le forme assumono un’autonomia totale da essi, lo sfasamento costituisce la duplicazione dell’immagine nella sua stessa realtà che si riconosce fisica. L’illusionismo scoperto, e annullato in questa sua assoluta evidenza, diviene esplicito travestimento.” La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue contenente un dialogo tra François Morellet ed Epicarmo Invernizzi, le riproduzioni delle opere esposte in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico.


Name: Associazione Culturale Darth
Email: info@darth.it
From: Imola
Date: 08/11/2005
Time: 19.27.32
 

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Comune di Imola Assessorato alla Cultura Baccanale 2005 Titolo mostra: ³Dulcis in fundo² A cura di Annalisa Cattani e Fabrizio Rivola Luogo: Biblioteca di Imola, Basilica inferiore di San Francesco Inaugurazione : Domenica 6 Novembre, ore 17 Date: la mostra rimane aperta fino al 20 novembre 14 novembre. Ore 21: incontro con Emanuela de Cecco dal titolo Il tavolo della cucina, riappropriazione del quotidiano nell¹arte degli anni novanta che suggerirà gli spunti e i temi per la tavola rotonda-dibattito con Federico Montanari (Semiotica IULM Milano) e Massimo Montanari (Storia dell¹alimentazione, Università di Bologna). Opere di: Giulia Caira Annalisa Cattani Marco Deluca Edible Finns Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Aldo Mondino Cesare Pietroiusti Fabrizio Rivola Petar Stanovic Terzo appuntamento di esperienze e riflessioni sui rapporti tra arte contemporanea e cultura del cibo, le cui precedenti edizioni si sono svolte presso la Pinacoteca dei Musei Civici di Imola (tra gli artisti, Stefania Galegati, Norma Jean, Marzia Migliora, Kan Xuan, Annalisa Cattani, tra i relatori Renato Barilli, Paolo Fabbri, Roberto Daolio) Inaugura il 6 novembre alle ore 17 negli spazi dell¹ex basilica inferiore di San Francesco (ingresso della Biblioteca Comunale) la mostra dal titolo Dulcis in fundo. A cura di Annalisa Cattani e Fabrizio Rivola, rappresenta il terzo appuntamento di esperienze e riflessioni sui rapporti tra arte contemporanea e cultura del cibo, le cui precedenti edizioni, si sono svolte presso la Pinacoteca dei Musei Civici. Oltre alla mostra è in programma un incontro-tavola rotonda con un critico d¹arte e studiosi altre discipline: lunedì 14 novembre alle 21 Emanuela de Cecco nel suo intervento che si intitola Il tavolo della cucina, riappropriazione del quotidiano nell¹arte degli anni novanta proporrà una panoramica di opere arte contemporanea sul tema che suggerirà gli spunti per la tavola rotonda-dibattito con Federico Montanari (Semiotica IULM Milano) e Massimo Montanari (Storia dell¹alimentazione, Università di Bologna). L¹argomento di questo anno del Baccanale Il dolce della vita si presenta particolarmente adatto a sondare aspetti che emergono per contrasto rispetto a quelli dell¹anno passato, il pane. Gli artisti presenti alla mostra lo interpretano in modi differenti ora sfruttando per analogia di forme e materiali l¹attrazione estrema suscitata dalla percezione estetica dei dolci, ora in modo più riflessivo sul rapporto tra cibo e processi economici. Altri invece affrontano il tema costituito dall¹area semantica dello ³sdolcinato², contrario a ogni forma di austerità, a cui si rimanda in via metaforica o ironica. In questa chiave può essere interpretata la video-installazione presente in mostra di Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini. Cesare Pietroiusti invece propone riflessioni sulle pratiche quotidiane attraverso performance. Recentemente ha esplorato quelle dell¹alimentazione, con una in cui al miglior offerente di un¹asta pubblica restituiva i resti di una banconota (rigorosamente firmata) dopo averla ingerita davanti al pubblico o Slow Food in cui si impegnava in una gara con altri ³complici²a chi mangiava una porzione di cibo nel tempo più lungo possibile senza mai interrompere il movimento. Petar Stanovic, artista croato, riproporrà in un video un¹azione legata a ricordi d¹infanzia nella ex Jugoslavia, il tentativo infantile di adeguare i propri mezzi alle suggestioni anche cromatiche provenienti dal mondo esterno, ottenuto colorando le gomme da masticare con le mine dei pastelli. Ci sono poi gli Edible Finn gruppo finlandese che esegue performance con oggetti da loro costruiti e che poi consumano al termine, presenti con una nutrita documentazioni video delle loro azioni. Altri importanti artisti della scena nazionale saranno presenti alla mostra tra cui Aldo Mondino, con i suoi mosaici realizzati con cioccolatini multicolori. La mostra resterà aperta fino al 20 novembre. Fabrizio Rivola frivo@tin.it cell. 333 8940501 Annalisa Cattani annalisacattani7@libero.it 335 6648415 Associazione Culturale Darth www.darth.it


Name: Massimo Carasi
Email: carasi-massimo@libero.it
From: Milano
Date: 10/11/2005
Time: 09.12.34
 

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The Flat - Massimo Carasi e l'Associazione Culturale ARTEventi presentano OLIVER PIETSCH The Conquest of Happiness 24 novembre 2005 dalle ore 20.30 presso SPAZIO C.T.S. GARIBALDI C.so Garibaldi 27, MILANO info 3332155325 / 3495033524 Pietsch manipola sequenze tratte da film famosi o sconosciuti assemblando parti di esse con un ordine diverso e creando una nuova narrazione. Le musiche originali vengono sostituite da nuove, dando luogo ad un commento sonoro che è parte integrante dell’opera visiva. Il tema trattato nel lavoro più recente concerne il mondo della droga: le scene di spaccio e consumo, il rituale dell’assunzione, gli effetti allucinatori connessi, le reazioni conseguenti agli stupefacenti i gesti rituali visti nell’ottica degli interpreti che Hollywood ha mostrato in numerose celebri apparizioni, attraverso interpreti di grande prestigio. The conquest of happiness (2005, 40 min) chiude il ciclo dopo le due precedenti opere, Tuned (2004, 14 min) e Drugged (2004, 16 min), presentate nella mostra "Addicted" (maggio 2004) al Teatro Litta (Milano). La terza parte riveste caratteristiche documentaristiche e sociologiche e rappresenta un sunto sull’odissea dell’uomo moderno protratto verso la conquista della felicità. Sarà presente l'artista. Il video The Conquest of Happiness sarà visionabile in galleria (sede milanese) dal 25 novembre con i seguenti orari: martedì-venerdì 15.30/19.30, dal sabato al lunedì su appuntamento. The Flat - Massimo Carasi - via Vaina 2 - 20122 - MILANO - tel. +39 (0)2 58313809 - carasi-massimo@libero.it - www.carasi.it


Name: Bruno Pierozzi
Email: brunopierozzi@katamail.com
From: Roma
Date: 10/11/2005
Time: 09.15.49
 

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La Galleria Le Arti comunica informa che si terrà presso il Palazzo Medici Clarelli - in via Giulia 79 a Roma la "2^ Rassegna d'Arte di Pittura Contemporanea". Inaugurazione Lunedì 5 dicembre 2005 alle ore 16.00 - La mostra si protrarrà fino al 10 dicembre 2005 con orario 10.00 - 19.00. Per informazioni: Galleria Le Arti - via Lago Tana 10/A 00199 Roma www.learti.com - tel. e fax 06-86207902 --------------------------------------------------------------------------------


Name: Baldisa
Email: baldisa@libero.it
From: Settevene Nepi
Date: 10/11/2005
Time: 09.17.45
 

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MOSTRA: “www.plot.@rt.europa” Collettiva di 172 artisti contemporanei CON IL PATROCINIO DI: Regione Lazio- Assessorato per la Cultura, Spettacolo e Sport; Comune di Genazzano Assessorato per le Politiche Culturali Museo Laboratorio di Arte Contemporanea SEDI ESPOSITIVE: Roma: Museo Laboratorio di Arte Contemporanea: Anteprima e presentazione della Mostra internazionale di arte contemporanea “www.plot.@rt.europa”, allestimento di 10 opere (formato 225x1145), con proiezione video in 3D dell’allestimento dell’intero corpus iconografico ospitato nelle Sede del Castello Colonna di Genazzano oltre alla presentazione dei video in 3D degli allestimenti presso le Sedi europee. Genazzano (Rm) Castello Colonna - Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea: allestimento delle 170 opere provenienti dalle 10 città europee, presentate e riunite nella loro totalità. INAUGURAZIONI: Giovedì 17 novembre 2005 ore 18.30 Roma , Museo Laboratorio di Arte Contemporanea Sabato 19 Novembre ore 19.00 Genazzano, (Rm) Castello Colonna: in diretta web-cam con il Museo Laboratorio di Roma PERIODI: dal 17 al 24 Novembre 2005: Roma, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dal 19 Novembre 2005 al 20 Gennaio 2006: Genazzano, (Rm) Castello Colonna Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea. ARTISTI PARTECIPANTI: ALBERT KRAMER, ALBERTO MONTI, ALDO DE MATTIA, ALESSANDRA ROSINI, ALESSANDRO BAVARI, ALESSANDRO GOZZUTI, ALESSANDRO LO MONACO, ANAELENA PENA, ANDREA DE ANGELIS NEGRO, ANDREA LANZI, ANDREA MARICONTI, ANDREA POCHETTI, ANGELO ROSSI, ANNE DEMIJTTENAERE, ANTONELLA CATINI, ANTONIO TRIMARCO, ARPAD, BARBARA ANTONELLI, BARBARA HOEHN, BEPPINO DE CESCU, BETTY BEE, BIAGIO CASTILLETTI, BOB STEEL, BUGZ, CARLO MONTESI, CHRIS BULLOCH, CHRISTIAN CALIANDRO, CHUS GARCIA FRAILE, CLAUDIO MARANI, CLAUS RUDOLPH, CLOEONICE GIOIA, COSTANTINO MOROSIN, DANIEL GORDILLO, DANIEL SCHUHR, DANIELA PIZZETTI, DANIELE CONTAVALLI, DARIO GHIBAUDO, DAVIDE VIDIMARI, DENIS COGNÉE, EDDA CARMINUCCI E FEDERICA LUCARINI, EGLE ODDO, EKATERINE SAVITCHENKO, EMANUELA LENA, ENRICA CELLI, ENRICO GUARINO, ENRICO MANERA, ENRIQUETA ROCHER, ENZA MESSINI, EPVS, ERMANNO DOSA, ESTEBAN VILLALTA MARZI, EUGENIO VIZUETE, EVANDRO MUTI, FABIANA DE BARROS, FABRIZIO LOSCHI, FABRIZIO MATOS, FAUSTO SEGONI, FEDERICO COZZUCOLI, FERNANDA VERON, FERNANDO DI NUCCI, FILIPPO CENTENARI, FIORELLA CORSI, FLAVIO FARAONI, FORTIN MAURI, FRANCESCO LUPO, FRANCESCO STEFANINI, FUCSIA, GABRIELE DAMIANAKIS, GABRIELE MAZZARA, GABRIELLA BARBONARI, GEDMOND LUSHKA, GIAMPAOLO TOMASI, GIANLUCA AIOLO, GIANLUCA ROSSO, GIANNI GALASSI, GINA MARZIALE, GIORGIO LUPATTELLI, GIUSEPPE MARTINO, HANNU PALOSUO, IMA PICO, IVO ROVIRA, JESSICA IAPINO, JESÚS GEIRA Y VICENTE LLORCA, JOHAN NIEUWBORG, JORDI PLA, JOSECHU DÀVILLA, JYTTE HILL KANA OTOFUJI, KLAUS MULHAUSSER, LAURENT CORTEZ, LIDIA BACHIS, LUANA ROMANO, LUCA MORELLI, LUIGI BALLARIN, MARIA KORPORAL, MARIA ROSARIA CAFOLLA, MARINA BRASILI, MARINA PROFILI, MARIO IERONE, MARIO VESPASIANI, MARISTELLA CAMPOLUNGHI, MAROTTA & RUSSO, MASSIMILIANO BORSANI, MASSIMO ANTONELLI, MASSIMO ATTARDI, MASSIMO FESTI, MASSIMO LORUSSO, MATTEO CARNEVALE, MAURIZIO SAVINI, MAURO BELLUCI, MAURO DI SILVESTRE, MAURO IORI, MICHELA BALDI, MICHELE MARINACCIO, MINOU AMIRSOLEIMANI, MOMÒ, NACHO RUIZ, NFC, NINO POLLINI, OÇILUNAM, PAOLO CONSORTI, PAOLO GARAU, PATRIZIA ALEMANNO, PAVLOS NIKOLAKOPOULOS, PETER KELLER, PHILIPPE ANTONELLO, PIERLUIGI BELLACCI, PIETRO MANCINI, PINO OLIVA, PINO SPADAVECCHIA, PSJM, RABE, RICCARDO BERGAMINI, RIKA KRITHARA, RITA KLAUCKE, ROBERTO MORONE, ROCCO IANNELLI, ROCCO SALVIA, ROMI OSTI, ROSSELLA CANUTI, SANDRO BECCHETTI, SANDRO TALIANI, SARAH TODD, SERGEI SVIATCHENKO, SERGIO GUERRINI, SERGIO SPADA, SERGIO ZAVATTIERI, SILIVIA PAPAS, SILVANO ARGIOLAS, SILVANO TESSAROLLO, SILVIA DE GIORGIS, SIMONA FRILLICI, STEFANIA DI CARLANTONIO, STEFANIA SALSICCIA, STEFANO BRANCA, STEFANO CECI, STEFANO DI MAULO, STEPHANIE MORIN, SWEN KALB, TEO VAN DEN BERG, TITO MAGRI, TOBIAS NICOLAI, TOMMY KOLDING, UMBERTO SALMERI, UMBERTO STEFANELLI, VALENTINO DIEGO, VINCENZO GENTILE, VINCENZO PENNACCHI, VITTORIO CICERO, VIVIANA FAIOLA, XANIA ANNA MARIA ORSINI, YIULIA KAZAKI. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Giovedì 17 novembre, alle ore 18.30, con il Patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Genazzano e del Museo Laboratorio di Roma, presentazione ed inaugurazione presso le Sale del Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma della Mostra collettiva internazionale “www.plot.@rt.europa”, che conclude il suo percorso europeo nelle Sedi italiane. Il Museo Laboratorio ospiterà la presentazione in anteprima del Progetto / Mostra “www.plot.@rt.europa” ospitando nella Sala del piano superiore un allestimento con 10 opere formato 240x160 per il quale è stato selezionato un artista per ogni Nazione europea; nella Sala al piano inferiore è possibile invece assistere alla proiezione di tutto il corpus iconografico della collettiva (172 artisti) tratto dal Catalogo e alla proiezione di un video in 3D che propone in anteprima al pubblico romano la visione diretta dell’allestimento realizzato presso le Sale del Castello Colonna di Genazzano. In questa stessa Sala, Sabato 19 novembre sarà possibile effettuare un collegamento web –cam con il Castello di Genazzano per assistere all’inaugurazione con la totalità delle opere in mostra. Il Progetto espositivo ha utilizzato largamente le tecnologie multimediali già nella fase europea, mettendo, costantemente in contatto e in comunicazione tra loro le 10 città partecipanti sia al momento dell’inaugurazione tra le varie sedi espositive e proseguendo durante tutto il periodo espositivo europeo previsto dal 16 settembre al 16 ottobre 2005. Sabato 19 Novembre 2005 alle ore 19.00 , con il Patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Genazzano e in collaborazione con il Museo Laboratorio di Roma, inaugurazione presso il Castello Colonna di Genazzano della Mostra “www.plot@rt.europa” dove si propone al pubblico l’intero corpus iconografico della collettiva, i cui artisti, sia italiani che stranieri, si sono confrontati nei modi più vari con il del viaggio. Il viaggio in quanto memoria di situazioni, luoghi e persone; il tema del viaggio per lasciare liberi gli artisti di spaziare in immagini e colori, in dimensioni emotive interiori o in vibrazioni esterne della realtà. Il viaggio ha fornito lo spunto per attuare nella dimensione delle opere, tutte stampate in plotter formato 80x120, il tentativo di uniformare il complesso creativamente dinamico dei lavori, facendo riferimento al finestrino automobilistico, quello spazio visivo che limita verso l’esterno e induce a ripescare ricordi di percorsi lontani, avventurosi oppure interiori che scorrono via. Due Sedi in Italia, Roma e Genazzano, Genazzano e Roma, due diverse inaugurazioni, due divesri allestimenti, per invitare il pubblico alla scoperta di importante complesso di opere che esaltano il sentire contemporaneo. IDEAZIONE ED ORGANIZZAZIONE: Galleria Arturarte CURA MOSTRA E CATALOGO: Massimo Lupoli, Gianluca Marziani CRITICI D’ARTE:, Toni Calderon, Elise Desserne, Stefano Elena , Francesco Gesti, Myrtia Nikolapoulou, Luigina Rossi, , Nori Zandomenego, Elena Casero. ________________________________________________ Ufficio Stampa: Luigina Rossi 339/3025561 / 340/2272451 rossiluigina@yahoo.it info GALLERIA ARTURARTE Via Cassia km 36,30neaZona Industriale Settevene Nepi (VT) tel&fax 0761 527955 – 0761 527971. -mail: arturarte@tiscali.it, Web: www.arturarte.com


Name: Rosa Anna Musumeci
Email: ram_ac.catania@aliceposta.it
From: Catania
Date: 10/11/2005
Time: 19.42.41
 

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comunicato stampa INVITO spazio / galleria ARTECONTEMPORANEA direzione artistica rosa anna musumeci A / R Andata / Ritorno artista Rosario Antoci curatore Viviana Gravano inaugurazione Sabato 26 Novembre 2005 sede espositiva ARTECONTEMPORANEA via firenze,184 Catania catalogo in galleria l’artista e il curatore presenti all’inaugurazione apertura mostra: 26 Novembre‘05-30 Gennaio‘06 info : orari: mar. / sab. -17,30/20,30 e per appuntamento ARTECONTEMPORANEA T / F ++39 095.725.3101 E - M ram_ac.catania@aliceposta.it dir. rosa anna musumeci C. ++39 330.692.388 assistente:demelza garcia C. ++39 334.9110767 L’artista si è ormai totalmente emancipato dalla secolare visione della natura come opera divina, da seguire come esempio supremo e insuperabile di bellezza. Il paesaggio artificiale, costruito, fondamentalmente metropolitano, ha preso il posto della natura e della sua contemplazione. Nelle opere di Antoci, quindi, niente fotografie di luoghi immutabili, dati una volta per tutti, ma immagini di spazi che si definiscono frequentandoli, attraversandoli; nessuna intenzione di fare il <catalogo> del paesaggio, ma piuttosto la volontà di rivelare le <proprie> possibili geografie, di <decorticare> con lo sguardo i luoghi della propria quotidianità, senza concessioni estetizzanti e in cerca di una nuova dimensione plastica e tattile della fotografia. dal testo in catalogo di viviana gravano ...< Uno dei temi centrali dell’arte della seconda metà del ventesimo secolo è la relazione con il paesaggio. Dal secondo dopoguerra in poi, la visione conciliante, contemplativa e passiva del paesaggio ha lasciato il posto ad un forte attivismo, che si è manifestato in tutte le arti, sia attraverso un’azione pratica, fattiva, sia attraverso la modificazione radicale dello sguardo, del punto di vista, della relazione visiva dialettica con esso. > ...<The relationship of visual art to the landscape has been one of the key topics of the late 20th century. In the aftermath of World War 2nd, a conciliatory, contemplative and passive conception of landscape has been superseded by a strong activism. Through all realms of artistic creation, a practical, effective action has imposed itself, hand in hand with a drastic change of look, of perspective, of the dialectic visual relationship to the landscape >... ....< La laicizzazione dell’arte, che ha chiuso definitivamente il suo cerchio dopo gli anni quaranta, ha riscattato questa relazione di dipendenza subordinata dell’uomo rispetto alla natura, e ha condotto a un interesse sostanziale dell’arte, e non solo – perché anche delle scienze sociali e antropologiche – per il paesaggio inteso anche come paesaggio costruito, artificiale, e quindi fondamentalmente metropolitano. Questa svolta concettuale ha prodotto situazioni e approcci radicalmente diversi ma ha di fatto sempre affermato una ferma volontà di non considerare più solo il paesaggio naturale come degno di questo nome.>... With the secularisation of art coming full circle after the 40’s, this subordination of man to nature was overcome, and a new interest arose – in art as well as in anthropology and the social sciences – for built-up, artificial, basically metropolitan, landscapes. This conceptual twist expresses itself through drastically diverging positions and approaches, but their common feature is the steady willingness to value well more than the natural landscape. A proposito dell'opera di Rosario Antoci:...< La scelta della divisione in riquadri che scompongono, senza mai frazionare l’immagine, diventa un ulteriore slittamento visivo, una ricerca di disturbo che non appaga, che ancora mette nel giusto stato di disequilibrio lo spettatore. Quei tagli profondi che costringono lo spettatore a vedere l’immagine leggermente ripiegata su se stessa, rimboccata ai lati, spezzando un altro sacrale tabù, la visione bidimensionale assoluta della fotografia. Le opere sono montate su banner vinilici e imbottite, in modo da creare una sorta di multiscreen fatto però di immagini fisse, morbide al tatto e leggermente a rilievo. Ecco l’elemento quanto più perturbante: l’immagine si fa tattile, acquista una sua volontà esplicita di essere toccata. Su ognuna di queste foto sembra impressa la mitica frase scritta da Duchamp sulla copertina del libro surrealista Le Surrealisme en 1947 che riportava un seno di gomma piuma con accanto Prière de toucher (Si prega di toccare).> The images’ partition into squared panels breaks down (but doesn’t fragment) them, thus amounting to a further visual slippage, an unpleasant quest of trouble that places the public in the appropriate unbalanced position. Deep cuts compel the observer to look at lightly folding, turned up, images, i.e., images clearly countering another sacred taboo: the exclusively two-dimensional vision of photography. The works are mounted on wadded, vinyl, banners, that form a sort of multi-screen, though a multi-screen of static images, soft and lightly relieved. This is their most upsetting property, indeed: images become tactile, they acquire an explicit willingness to be fingered. All these photos seem to bear the mythical sentence written by Duchamps on the cover of Le Surrealisme en 1947: a rubber breast alongside Prière de Toucher (Touch, please). BRIEF L’associazione culturale ARTECONTEMPORANEA che opera senza fini di lucro per lo sviluppo e la diffusione dell'arte contemporanea, è ubicata a Catania a confine tra il centro storico e la parte della città moderna. Si propone come motore di sviluppo per l'arte più innovativa attraverso ricerche e progetti specifici di giovani artisti e curatori d'interesse internazionale. Rivolge work shop, seminari di studio e consulenza a giovani artisti, studenti, operatori culturali, ma anche a un pubblico più ampio, cercando di evitare una "ghettizzazione" delle istanze artistiche più innovative, di solito destinate a un pubblico élitario. Spesso il lavoro assume un carattere sperimentale e interdisciplinare, volto all'ampliamento dei confini settoriali e geografici e alla creazione di un rapporto dialettico con i contesti culturali e sociali a cui di volta in volta le sue ricerche si indirizzano e in cui l'arte contemporanea diventa vettore di sviluppo e di comune arricchimento. Viviana Gravano, storica dell'Arte,docente di Storia dell'Arte Contemporanea e di Storia dei Nuovi Media presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, e l'Istituto Europeo di Design di Roma. Direttrice della collana editoriale di estetica Iperbook per le Edizioni Interculturali di Roma. Ha pubblicato numerosi saggi e cataloghi tra cui: L’Immagine fotografica Per una nuova estetica della fotografia, Mimesis, Milano 1997;Crossing Progetti fotografici di confine, Costa&Nolan, Milano 1998; Gea Casolaro, Meby in Sarajevo, Meltemi Editore, Roma 2001;Marisa Albanese-Orphani, Cronopio, Napoli (saggio introduttivo); Christian Piana Il tempo del silenzio, Edizioni Interculturali, Roma 2004. Sensibile verso le istanze e la promozione dei giovani artisti emergenti è curatrice anche di eventi contemporanei performativi d'avanguardia in cui si incrociano i differenti linguaggi della produzione creativa: musica,danza,cinema,poesia,fotografia. Rosario Antoci (Ragusa 1966), docente di Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania. Diploma di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Città in cui muove le prime esperienze artistiche ( 1986-1992 ) al contatto con i masterpieces dei grandi maestri della storia dell’arte e dei linguaggi dell’arte moderna e contemporanea: Moore,Brancusi,Giacometti; le installazioni dell’Arte Povera,della Land Art. Le sue prime installazioni di “scultura organica”, di grande formato, realizzate assemblando cemento, malte,resine e fibre di vetro, costituiscono la serie degli impercorribili ”silent gardens”. In anni più recentisi sposta definitivamente il pensiero creativo verso nature ambientali opposte e coesistenti. Le indaga con l’obiettivo fotografico, scoprendone la veste di natura/architettura. Sottraendo sempre più materia a vantaggio del pensiero carico di contenuti. Sembra così superata definitivamente dall'artista, la fascinazione per i lnguaggi materici e la poetica dei contemporanei:Tony Cragg e Giuseppe Penone, a vantaggio di distanze critiche che rendono unica la sua opera. selezione mostre personali solo exibition 2004 Sogei. Dove le persone lasciano segni”, Sogei (Società Generale d’Informatica), Roma. A cura di Cesare Biasini Selvaggi 2002 Slang, Galleria Artecontemporanea, Catania, a cura di r. a. Musumeci. Minima Natura, Galleria degli Archi, Comiso; Castello di Donnafugata, Ragusa. Catalogo a cura di Maurizio Sciaccaluga, Salarchi Immagini, Comiso selezione partecipazioni collettive group exibition 2005 ArtVerona 05. Fiera di Verona. Galleria Tondineli. Verona; Sguardi fra bianco e rosso. Chiodalive. Catania. A cura di Vitaldo Conte.20x20. 20x20 Galleria Beukers. Rotterdam. A cura di Maurizio Sciaccaluga. 20x20. Galleria Repetto e Masucco. Aqui Terme. Alessandria. A cura di Maurizio Sciaccaluga. 2004 20x20. Galleria Nuova Figurazione. Ragusa. A cura di Maurizio Sciaccaluga. Insulae. Creative turbolence. Fondazione per l’arte Bartoli – Felter. Castello di S. Michele, Cagliari. A cura di Alessandra Menesini e Rosa Anna Musumeci. Oltre, Galleria Tondinelli. Roma. Galleria d’Arte Contemporanea. Palazzo Ducale. Pavullo nel Frignano, Modena. Catalogo a cura di Cesare Biasini Selvaggi. Barbieri Editore. Il gruppo di Scicli. Galleria d’Arte moderna Le Ciminiere. Catania. Catalogo a cura di Paolo Nifosì. Silvana editoriale. Milano.Visionaria, Galleria degli Archi. Comiso, Ragusa. A cura di Salvatore Schembari 2003 XIV Quadriennale. Anteprima. Palazzo Reale.Napoli a cura di Vitaldo Conte. Riparte 2003, nona edizione. Galleria Tondinelli. Ripa Hotel, Roma.Index. Contemporanea Galleria d’Arte. Palazzolo Acreide, Siracusa, cura di Francesco Gallo. Vergine d’oliva. Parlamento Europeo.Strasburgo, a cura di Vito Caiati.Vergine d’oliva. Pinacoteca provinciale. Bari. A cura di Vito Caiati. Mappe dell’arte nell’isola. Sud-est. Castello dei Principi di Biscari, Acate, Ragusa. Catalogo a cura di Paolo Nifosì. Futura. Siciliani tradizione e nuovo immaginario. Casa del pittore. Mosca. A cura di Francesco Gallo e Debora Di Gesaro. Catalogo edizioni Arte Raffaello 2002 Riparte 2002, ottava edizione. Galleria Santo Ficara. Ripa Hotel, Roma Sculturama, Galleria Annovi, Sassuolo. Catalogo a cura di Maurizio Sciaccaluga; Macchine dello sguardo, Smart Center, Catania. Catalogo a cura di Giuseppe Frazzetto


Name: Leonilde Carabba
Email: leonildecarabba@hotmail.com
From: Milano
Date: 21/11/2005
Time: 12.57.42
 

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SpazioStudioViaLomazzo13MilanoNelcortiledelVecchioFico presenta la mostra Omaggio a Hermann Hesse Terza edizione 2004-2005, a cura di Patrizia Gioia Il tema ispiratore di questo terzo anno è il romanzo Demian scritto da Hermann Hesse in un periodo di profonda trasformazione, non solo personale, ma anche del mondo intorno a lui. Parole che ancora ci parlano in questo momento storico dove ognuno è chiamato ad una profonda riflessione e ad una personale responsabilità. SpazioStudio, via Lomazzo 13, I-20154 Milano, www.spaziostudio.net Orari: lunedì-sabato ore 17 – 19 Su appuntamento telefonico: +39 02 312130 / 348 7498744 23 novembre – 22 dicembre 2005 Inaugurazione: mercoledì 23 novembre, alle 18.30 Lettura poetica di Dome Bulfaro / Musica di Malcom Fischer Ogni uomo però non è soltanto lui stesso; è anche il punto unico, particolarissimo, in ogni caso importante, curioso, dove i fenomeni del mondo s’incrociano una volta sola, senza ripetizione. Perciò la storia di ogni uomo è importante, eterna, divina, perciò ogni uomo fintanto che vive in qualche modo e adempie il volere della natura è meraviglioso e degno di ogni attenzione. In ognuno lo spirito ha preso forma, in ognuno soffre il creato, in ognuno si crocifigge un Redentore. Hermann Hesse, Demian Artisti partecipanti alla terza edizine:.Silvia Abbrezzi, Daniela Angelici, Vera Benelli, Luisa Bergamini, Emiliano Bonfanti, Giuliana Borgonovo, Anna Boschi, Valeria Bruno, Leonilde Carabba, Salvatore Carbone, Welina Carità, Rosanna Carloni, Bruno Cassaglia, Osvaldo Cavandoli, Doretta Cecchi, Gennaro Cicalese, Nora Coernajovsky, Alessandro Colbertaldo, Lamberto Correggiari, Riccardo Cuglietta, Vincenzo D’Aragusa, Carola De Agostini, Fernanda Fedi, Gino Gini, Patrizia Gioia, Chiara Giussani, Helene Gritsch, Alessandra Guenna, Giorgio Guglielmetti, Eva Hodinova, Costantino Jovine, Ruggero Maggi, Adelio Maronati, Lanfranco Materiale, Gianantonio Ossani, Stanislao Pacus, Giancarlo Pavanello, Edy Persichelli, Ivan Presslew, Raffaele Romano, Mariacarla Rossi, Gabriella Ruggeri, Jean Claude Sagnor, Tano Santoro, Lucia Sorge, Carmen Spigno, Pippo Spinoccia, Cristina Torri, Elena Tozzi, Emanuela Venier, Alessandro Vicario. La mostra "Omaggio a Hermann Hesse" Ogni anno, la mostra viene inaugurata a Milano, a SpazioStudio, con la numerosa partecipazione sia degli artisti, che di un attento e generoso pubblico. Prima edizione: 2000-2001, tema aperto e ispirato ad un brano scelto dall’opera di Hermann Hesse. Seconda edizione: 2002-2003, tema ispiratore, la frase di Hermann Hesse: "Come un ponte creato dall’arcobaleno". Terza edizione: 2004-2005, tema ispiratore, il romanzo Demian. Moltissimi gli artisti che da tutto il mondo hanno inviato le loro opere. Opere che sono lasciate dagli artisti in donazione a SpazioStudio, che non vengono vendute ma che vanno via via a formare una galleria delle molteplici forme dello stesso volto, molteplici espressioni creative ispirate agli scritti di Hermann Hesse. SpazioStudio offre la possibilità, a chi intendesse esporre la collezione di queste opere in continuo mutamento, del loro utilizzo temporaneo. Così nel 2004 la collezione è stata esposta nelle stanze del magico Museo Hermann Hesse di Montagnola , e dall’8 maggio al 30 novembre 2005 la mostra è stata allestita al Literaturarchiv di Sulzbach-Rosenberg (Germania). Motivazioni della terza edizione 2004-2005 La terza edizione "Omaggio ad Hermann Hesse", vuole invitare attraverso la Creatività che in ognuno vive, a portare luce là dove c’è buio, alla ricerca di quella "vera verità" che si cela nascosta in ognuno di noi. Abbiamo scelto quale fonte di ispirazione per l’opera da inviare, uno dei meno nominati e forse più patiti romanzi di Hesse, Demian, scritto in un periodo molto difficile per l’allora quarantenne poeta, un periodo di profonda trasformazione, non solo personale ma anche del mondo. E’ una scelta simbolica che ci potrà guidare in questo momento storico che stiamo attraversando e vivendo, dove ognuno è chiamato ad una profonda riflessione, ad una personale responsabilità sul cambiamento radicale da mettere in atto. "Per raccontare la mia storia devo incominciare dal lontano inizio. Se mi fosse possibile, dovrei risalire molto più addietro, fino ai primissimi anni della mia infanzia, e più oltre ancora nelle lontananze della mia origine." Con queste parole inizia il romanzo Demian di Hermann Hesse. Per informazioni: SpazioStudio, Patrizia Gioia (ideatrice e curatrice della mostra "Omaggio a Hermann Hesse"), Via Lomazzo 13, I-20154 Milano, tel. +39 01 312130 / 348 749 87 44, abgioia@abgioia.it


Name: Leonilde Carabba
Email: leonildecarabba@hotmail.com
From: Milano
Date: 22/11/2005
Time: 20.17.38
 

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MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA “Segni d’Amore” Omaggio a Pier Paolo Pasolini Libreria Bocca Galleria Vittorio Emanuele II, 12 Milano Dal 29 novembre al 5 dicembre 2005 Inaugurazione il 29 novembre ore 18.00 Ideata e a cura di Viola Lilith Russi dipinti, sculture, scritti e fotografie di: Celestina Avanzini, Paolo Baratella, Fernanda Borio, Leonilde Carabba, Antonio De Venezia, Cesare Giardini, Flavia Girardi, Grazia Lavia, Katerina Lukasova, Antonio Massari, Katia Migliori, Milena Milani, Giorgio Morganti, Vincenzo Pellegrini, Tiziana Priori, Anna Tavani. Segni pittorici, scultorei, fotografici; segni d’inchiostro e di memoria, segnali di vita, semi d’amore. Costruiamo la Storia, come la nostra identità, raccogliendo emozioni, seguendo le tracce di chi ha disseminato la sua strada di luci e che ci lascia oggi la possibilità di leggere il mondo aggredendolo di passione, fiducia e poesia. Pier Paolo Pasolini è entrato nella vita di molti proprio per il suo cammino luminoso, scomodo, parlante e viscerale e le opere dei 15 artisti in mostra alla Libreria Bocca, sono le vive testimonianze di un dialogo mai interrotto con la forza della sua parola. A segni d’amore, semplicemente, rispondono segni d’amore. In ricordo, costruzione e sogno di una poetica esistenziale che può ancora essere vissuta, Pasolini continua a parlarci di un fuoco per cui vale la pena bruciare, che è quello dell’arte, della scrittura, e dunque in qualche modo, di ciò che ci è più necessario. Viola Lilith Russi La Libreria Bocca, nata come azienda tipografica e libraria a Torino nel 1775, è oggi una delle librerie e case editrici più antiche d’Italia. Essa annovera tra i suoi autori Gioberti, Pellico, Segantini, Nietzsche, Freud e molti altri. Specializzatasi poi negli anni in libri d’arte, cataloghi di mostre di tutto il mondo e monografie di artisti in tutte le lingue, nel 1990 fonda la rivista “Arte Incontro in libreria”, diffusa gratuitamente in 29 Paesi. La Libreria Bocca promuove inoltre una serie di iniziative culturali che spaziano dalla presentazione di libri ad esposizioni di arte contemporanea. Libreria Bocca, Galleria Vittorio Emanuele II 12, 20121 Milano 02 86462321 Fax 02 860806 www.libreriabocca.com libreriabocca@libreriabocca.com Fondazione D’Ars Oscar Signorini onlus, via Sant’Agnese 3, 20123 Milano TEL.02 860290 www.dars.it email: dars@email.it


Name: Fedele Boffoli
Email: boffoli@tiscali.it
From: Trieste
Date: 25/11/2005
Time: 18.57.58
 

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A dare inizio ad un ciclo di iniziative inerenti al tema Arte-Libertà-Disagio Esistenziale avverrà, per gli incontri della Società Artistico Letteraria, venerdì 2 dicembre '05 - alle ore 17 - presso la Biblioteca Statale di Trieste in Largo Papa Giovanni XXIII n. 6, la presentazione del libro di poesie, salmi e dipinti "Il Resto" (Ed. Il Murice) degli autori Fedele Boffoli, Walter Curini e Franco Naglein, con postfazione di Fabio Russo e illustrazioni di Francesco Mignacca e Grazia Semeraro. Nella stessa circostanza, in sinergia con i contenuti poetici dell'evento, sarà inaugurata la mostra d'arte "Il Resto e la memoria del viaggio" di Alfredo Davoli (già visitabile dal 28.11 e fino al 09.12.05 con orario 10-17.30, presente anche in internet all'indirizzo www.anforah.artenetwork.net.), con supporti critici di Eraldo Di Vita e Maria Tolone. Riportiamo, a riguardo, le seguenti note critiche: ""Il Resto, troppo ampio per essere simboleggiato in un linguaggio, così vicino ad un silenzio eloquente, è il lato da vivere e da percepire nella pienezza della vita di ogni giorno; come in un poetico viaggio dell'anima da Occidente a Oriente che si intraprende, forzando le Colonne d'Ercole alla volta di sconfinati oceani di sabbia - da Tangeri fino a Samarcanda e al Gange - per riscoprire, attraverso luoghi e civiltà arcaiche, l'interezza di una memoria universale, scolpita e inalterata dallo scorrere del tempo. - gli autori"". ""Con Alfredo Davoli, ne siamo certi, la fotografia ha raggiunto il livello della cultura moderna scritta e dipinta, anche se la fotografia ha solo un secolo e mezzo di vita, mentre la parola e la pittura esistono da sempre. Questo fotografo-artista che accompagna le poesie dei poeti de "Il Resto" traduce i suoi "Reportage fotografici di viaggio" in "Memorie di un viaggiatore" elaborando al computer le foto stesse e trasformandole in opere poetiche. Per rendersi conto di quanto diciamo è sufficiente osservare contemporaneamente le sue foto e i lavori elaborati al computer, che diventano immediatamente delle vere e proprie opere d'arte. Attraveso le foto di Alfredo Davoli si può capire come la fotografia a volte abbia una realtà più pregnante della medesima attualità: ognuna di esse può trasportarci in luoghi sconosciuti e fantastici, modificando il nostro modo di vedere il mondo, convincerci della grandezza e della viltà dell'uomo, consentirci di condividere le rivelazioni di uno spirito artistico e sensibile, renderlo capace di risalire il tempo e infine di trascendere la propria esistenza terrena. - Eraldo Di Vita"". Con preghiera di pubblicazione Trieste, 25 novembre 2005 Per informazioni Segreteria organizzativa Anforah: Fedele Boffoli tel. 338-2246495 Via Flavia 70 - 34 148 Trieste.


Name: Vinni Scorsone
Email: vinniscorsone@tiscali.it
From: Torino
Date: 29/11/2005
Time: 13.16.21
 

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Centro Culturale Italo - Arabo Dar al Hikma TORINO A S P E T T A N D O T O M M A S O Da un’idea di Filli Cusenza e Marcello Scorsone opere tessili di Filli Cusenza . foto di Elsa Mezzano . versi di Vinny Scorsone mostra a cura di Marcello Scorsone INAUGURAZIONE 9 DICEMBRE 2005 ore 18 l’esposizione, si compone di circa venti opere realizzate nel corso di due anni. L’idea di questa mostra, partita circa due anni fa da Filli Cusenza, che in quel periodo era incinta del piccolo Tommaso, ha, da subito, trovato l’entusiasmo di Marcello Scorsone (presidente dell’Associazione culturale Studio71), della fotografa Elsa Mezzano e del critico Vinny Scorsone. Ne è venuta fuori una mostra singolare in cui tre figure di donna, diverse per aspetto, età, luoghi geografici (Bagheria, Rivoli, Isola delle femmine) ed esperienze, accomunate soltanto dalla maternità o dal desiderio di essa, hanno profuso la loro smania creativa. Alle pareti della galleria le opere di Filli Cusenza inglobano le foto in bianco e nero di Elsa Mezzano; corpi tessili deformati lasciano intravedere il grembo fotografato; nove mesi di gestazione scanditi da una filastrocca-ninna-nanna realizzata da Vinny Scorsone. Tre discipline differenti per la realizzazione di un’unica importante opera. Scrive Marcello Scorsone nella sua presentazione in catalogo: “Chissà se il Padreterno, prima di realizzare il Creato, partì dall’idea di farlo. Forse sì, forse no. Abituati, così come siamo, a pensare prima di realizzare le cose, sono tentato di dire di sì. Ma il Padreterno non pensa. Lui fa perché Lui sa cosa sarà perché sapeva cosa sarebbe stato e ne è venuto fuori un gran bel lavoro senza alcun bisogno di verifica. Con tale riflessione, presento questa mostra tutta al femminile nata dalla sinergia di tre donne appartenenti a tre generazioni diverse che si propongono in tre momenti diversi. Tre perché questo è il numero della famiglia (madre, padre, figlio), tre perché è il numero della perfezione in tutte le religioni, tre come la Trinità, tre come i livelli della vita umana (materiale, razionale, spirituale), tre come la scansione del tempo (passato, presente, futuro). […] Questa mostra è dedicata al miracolo della vita, alle ansie che la precedono, agli attimi che la immortalano e non può essere sottovalutata ma, al contrario, esaltata”. La mostra, già ospitata nel mese di ottobre nei locali della galleria Studio 71 di Palermo, è corredata di catalogo e rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2006 Via Fiochetto, n.15 - Torino tel. 011 5216496


Name: Marta Casati
Email: martellarte@yahoo.it
From: Pavia
Date: 29/11/2005
Time: 13.17.44
 

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SOUND CHECK a cura di Marta Casati INAUGURAZIONE: sabato 3 dicembre 2005, ore 18 DURATA: dal 3 al 22 dicembre 2005 DOVE: Universita' Degli Studi - Collegio Fratelli Cairoli Piazzale Collegio Cairoli 1, Pavia PITTURA, FOTOGRAFIA, VIDEO. Sono pronti per il Sound Check : KRISTINE ALKSNE, FRANCESCO ARENA, ELENA ARZUFFI, GAIA BARTOLINI, ORAZIO BATTAGLIA, MATTEO BERTINI, ANDRAS CALAMANDREI, SILVIA CAMPORESI, MANUELE CERUTTI, MICHELANGELO CONSANI, CONSTANTIN, LEONE CONTINI BONACOSSI, CORPICRUDI, EMILIANO DI MAURO, ROCCO DUBBINI, VALENTINA GALLETTA, RICCARDO GAVAZZI, ELVIRA GIANNATTASIO, MASSIMO GURNARI, ADELITA HUSNI-BEY, FILIPPO LAVACCARA, VINCENZO MARSIGLIA, ANDREA MASTROVITO, MALENA MAZZA, MATTEO NEGRI, FRANCESCO OZZOLA , MARIA PECCHIOLI, ANDERS CHRISTIAN PEDERSEN, ARTAN SHABANI, NICO VASCELLARI, GIOVANNI VITALI, JULIA VON TROSCHKE. Questi gli artisti di Sound Check per MAC 2005, l’evento espositivo organizzato da l’ANPO (Associazione Nazionale Prevenzione Oncologica), con il patrocinio del Comune di Pavia, la Provincia di Pavia, Camera di Commercio dell’Università di Pavia, Istituto per il Diritto allo Studio Universitario, l’Università di Pavia e la Commissione Europea rappresentanza di Milano, per la raccolta fondi a favore dell’Associazione. Sound Check è a cura di Marta Casati che ha scelto e invitato gli artisti a prendere parte all’iniziativa, donando l’opera in mostra. Rispetto alle altre edizioni, MAC 2005 ha come elemento innovativo l’introduzione del video e la fotografia, nonché la sperimentazione e l‘ibridazione tra le due ricerche, che si vanno ad aggiungere alla ormai consolidato tradizione pittorica. Perché Sound Check? Sound Check è la prova del suono, la messa a punto prima della messa in onda. Prima del concerto o dell’esibizione, i musicisti accordano gli strumenti, in glaciale fermento prima di salire sul palco. Strumentazione, acustica, microfoni: la situazione sembra essere calcolata, razionalmente idonea e all’altezza, in una sola parola, perfetta. Ma nessuna perfezione, neppure quella dell’attimo finale prima dello show, potrà mai eliminare o anche soltanto calcolare l’imprevisto.< /P> Un qualsiasi contrattempo è sempre lì pronto, in agguato. Così è nell’arte. Oggi non ci sono verità, tendenze, movimenti che delineano e trascinano gli altri, in una direzione o nell’altra. Gli artisti si interrogano, percorrono tracce in precedenza già delineate corredandole della propria ricerca, sconvolgendone o invertendone gli assiomi costitutivi. La pittura incontra l’inserzione fotografica, il video si unisce al disegno, la fotografia si intromette ovunque. Le certezze visive o concettuali alle quali si era soliti aggrapparsi sono rase a l suolo, rinnovate, proposte sotto nuove vesti e arrangiamenti stilistici. Una sola certezza: non sono questi i tempi più adatti per etichettare, definire, catalogare. Il concerto avrò luogo ma, forse e ancora di più, il suo Sound Check. Dal testo in catalogo “Solo un telefono che squilla” di Marta Casati: «Cambio scena. Inutile girarci attorno. Raggirare, non dire, preannunciare a metà o cos’altro vogliate pensare. E’ una mostra fuori dai canoni canonici e canonicamente adibiti ai circuiti del baracacconante carozzone chiamato arte&dintorni. Perchè rinunciare di far scendere nell’arena le geniali bestioline con pennello, macchina fotografica e telecamera, seguiti a sua volta dalle euforiche cellule neuronali dalla continua e isterica fibrillazione? Non ci penso neanche. Accetto l’invito e invito a mia volta. Perchè a questo giro l’artista si traveste da semibenefattore, chi sa o finge di esserlo sul serio, chi si racconta e per farlo si distacca da una sua creaturina solo per il generoso atto di donare. Qualcosa di buono ne deriverà d i sicuro. Chi ha detto che l’arte - oltre che ad alimentare la sua fame di fama, proprio come una attricetta di nome Lilly che si dimena da un teatrino all’altro di periferia per raccapezzare qualche applauso a destra e a sinistra, magari anche solo per la soddisfazione di trovarsi in camerino un mazzo di fiori spelacchiati, comprati in qualche autogrill o da qualche ambulante da marciapiede - non si possa dare una mossa per fare qualcosa (più o meno) buono? Il bicchiere resta sempre mezzo vuoto e mezzo pieno. Ognuno avrà da dire la sua solo per il gusto di farlo. E perchè ci sia qualcuno lì pronto a contraddirlo. Energie che si consumano, ognuno certo che la Verità sia nei propri capienti tasconi – perchè chi ha tale arroganza pensa sempre che anche le tasche siano più grandi rispetto alle altrui. Ma intanto il sound check ha inizio, tanto è solo una prova e tanto l’arte resta sempre arte». SOUND CHECK a cura di Marta Casati inaugurazione: sabato 3 dicembre 2005, ore 18 durata: dal 3 al 22 dicembre dove: Universita' Degli Studi - Collegio Fratelli Cairoli Piazzale Collegio Cairoli 1, Pavia Info: Associazione ANPO, V.le Golgi, 63/b, c.p. 62, Pavia tel.0382/529684, numero verde 80014472 www.anpo.it, mail: info@anpo.


Name: CARLO IACOMUCCI
Email: carloiacomucci@libero.it
From: biennale Nursen Gungor di Ankara.
Date: 29/11/2005
Time: 13.20.21
 

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CARLO IACOMUCCI ALLA BIENNALE INTERNAZIONALE D’ARTE “Lotta alla povertà nel mondo” AD ANKARA . ----------------------------------------------- Il noto artista maceratese Carlo Iacomucci è stato invitato, unitamente ad altri artisti di tutto il mondo, alla biennale internazionale d’arte organizzata in Turchia nell’ambito del progetto internazionale socio – umanitario “Grameen Microcredito” , su iniziativa del deputato al Parlamento turco Prof. Aziz Akgul presidente della “Fondazione turca contro lo spreco” . Organizzatrice e curatrice della biennale è Nursen Gungor di Ankara. Tema di questa prima biennale è “Lotta alla povertà nel mondo” alla quale Iacomucci ha aderito con vivo entusiasmo ed ha inviato un’opera dal titolo “Chiedete e vi sarà dato….? , con un punto interrogativo assai significativo, non polemico ma che certo esprime molteplici perplessità che scaturiscono dalla grande sensibilità del nostro artista, urbinate di nascita ma maceratese di adozione. Si tratta di un acrilico molto emblematico ricco di significati vuoi per le mani raffigurate all’interno ed ai margini di un cerchio, vuoi per i colori in cui domina il verde. Il che rientra nelle finalità della biennale che vuole appunto stimolare l’arte, la sensibilità e la creatività degli artisti sul tema tragico e irrisolto della povertà nel mondo. La biennale quindi vuole far partecipare il mondo internazionale dell’arte a questo progetto offrendo la possibilità di intervenire concretamente con l’offerta delle loro opere. Le opere donate dagli artisti saranno messe gratuitamente a disposizione della “Fondazione turca contro lo spreco” che provvederà, con la vendita delle stesse, a realizzare almeno in parte gli scopi istituzionali della fondazione stessa che si richiama all’art. 25 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che parla di alimentazione, vestiario, cure mediche, servizi sociali ecc. In un mondo in cui la povertà si diffonde velocemente anche gli artisti si stanno preoccupando del fatto che le popolazioni povere diventano sempre più povere e spesso sono abbandonate a se stesse dalle nazioni ricche. La biennale si tiene ad Ankara nel museo di pittura e scultura del Ministero della Cultura e del turismo turco. (Carlo Iacomucci -incisore e pittore-opera a Macerata-Tel. studio -0733-233984). Ugo Bellesi


Name: Sabrina Raffaghello
Email: info@sabrinaraffaghello.it
From: Ovada
Date: 29/11/2005
Time: 13.26.41
 

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sabrina raffaghello arte contemporanea è lieta di invitare la s. v. alla vernice della personale di barbara la ragione lost COMUNICATO STAMPA VERNICE GIOVEDI' 8 DICEMBRE ORE 18,00 DALL' 8 DICEMBRE AL'11 GENNAIO 2006 TESTO CRITICO A CURA DI ELENA FORIN CATALOGO EDIZIONI VANILLA ALLESTIMENTO ED ORGANIZZAZIONE SABRINA RAFFAGHELLO ARTE CONTEMPORANEA PRESENTAZIONE MOSTRA SABRINA RAFFAGHELLO, nell’ambito della programmazione 2005, presenta il progetto di una mostra personale di fotografia d’arte contemporanea. La mostra presenta diversi i diversi cicli fotografici dell’artista che illustrano la produzione di questi ultimi anni : APPARENZE, ARCIMBOLDI, GHOST, IBRIDI. Barbara La Ragione sconvolge il vedere nel senso estetico della bellezza, ne ricostruisce un’altra apparente,vericitiera in cui i sensi sono catturati da un’impercettibile sensazione di disagio che produce una sorta di realtà mostruosa. Il diverso costruisce l’intimo clonato dalla parte nascosta, uno specchio magico che come un caleidoscopio ricompone e mostra quello che mai si vorrebbe vedere: l’alter ego, il doppio mascherato, ove la maschera diventa il simulacro delle emozioni e la parte oscura il tramite di un viaggio spirituale, attraverso le sensazioni e le immagini del nostro vissuto. Questa sorta di bestiario immaginario celebra persone , cose e animali immortalandoli in una dimensione sospesa, elevandoli a una condizione di demiurgo in un mondo delle idee ove ogni canone ragionevolmente prefissato viene aborrito. Una volta entrati in questa realtà composita superato la naturale soggezione provocata dall’austerità delle atmosfere , dall’eleganza delle composizioni quasi monocrome si entra in un’atmosfera magica sospesa tra Oz e il mondo gotico di Mary Shelley. PRESENTAZIONE MOSTRA SABRINA RAFFAGHELLO, nell’ambito della programmazione 2005, presenta il progetto di una mostra personale di fotografia d’arte contemporanea. La mostra presenta diversi i diversi cicli fotografici dell’artista che illustrano la produzione di questi ultimi anni : APPARENZE, ARCIMBOLDI, GHOST, IBRIDI. Barbara La Ragione sconvolge il vedere nel senso estetico della bellezza, ne ricostruisce un’altra apparente,vericitiera in cui i sensi sono catturati da un’impercettibile sensazione di disagio che produce una sorta di realtà mostruosa. Il diverso costruisce l’intimo clonato dalla parte nascosta, uno specchio magico che come un caleidoscopio ricompone e mostra quello che mai si vorrebbe vedere: l’alter ego, il doppio mascherato, ove la maschera diventa il simulacro delle emozioni e la parte oscura il tramite di un viaggio spirituale, attraverso le sensazioni e le immagini del nostro vissuto. Questa sorta di bestiario immaginario celebra persone , cose e animali immortalandoli in una dimensione sospesa, elevandoli a una condizione di demiurgo in un mondo delle idee ove ogni canone ragionevolmente prefissato viene aborrito. Una volta entrati in questa realtà composita superato la naturale soggezione provocata dall’austerità delle atmosfere , dall’eleganza delle composizioni quasi monocrome si entra in un’atmosfera magica sospesa tra Oz e il mondo gotico di Mary Shelley. LOST Molta parte del dibattito sulla fotografia ha riguardato uno degli aspetti più intrinsecamente legati alla concettualità del mezzo stesso, e cioè il suo essere un attestatore di verità, una traccia, un brandello di realtà congelato nel tempo. Ben presto, poi, ci si rese conto di quale portata potesse avere questo aspetto per gli sviluppi di un’arte, quella contemporanea, sempre più irrequieta, perché fu proprio da qui che ebbe inizio tutta una serie di ricerche che avrebbero avuto l’obiettivo di far cortocircuitare in maniera sempre più evidente questa pretesa di verità con immagini assolutamente estreme. L’emergere di un’urgenza nei confronti di tematiche sociali, invece, fece comprendere quanto fossero necessarie immagini dirette, crude anche, e forti insomma al punto tale, da generare una reazione attiva. Fu così, allora, che nacquero il reportage e la fotografia sociale, ma non solo, perché sempre più sembrava essere importante svolgere un’indagine che riguardasse l’essere umano inteso come individuo, come personalità, ma anche come corpo in relazione con il mondo. Si trattava, insomma, di vedere l’uomo a tutto tondo, un uomo, quello contemporaneo, la cui complessità andava man in mano dichiarata, per essere resa meno problematica a livello singolo e sociale. Ma, lo abbiamo detto, la fotografia ha il grande potere di rendere reale un certo hic et nunc, e molti decisero che le realtà ibride, fisiche o mentali che fossero, andavano mostrate, e fu così che nacque il filone dei travestitisti, che in Marcel Duchamp, Pierre Molinier, Urs Lüthi e Luigi Ontani ebbe tra i suoi più grandi esponenti. Nel corso degli anni, poi, grazie anche al continuo e inarrestabile progresso tecnologico, molte cose sono cambiate, e l’avvento del digitale ha permesso agli artisti di diventare sempre più demiurghi di realtà altre e parallele, dove una dimensione onirica spesso si unisce ad una fantascientifica, immaginaria e animata vita alternativa. Ora, ciò che è fondamentale comprendere, è che queste premesse, vista la loro importanza, sono state assimilate dagli artisti in maniera totale e completa, analizzate criticamente e assorbite anche nelle loro componenti più radicali e rivoluzionarie, sino alla spontanea convergenza in un complesso e raffinato linguaggio, un linguaggio, quello degli artisti di oggi, giunto spesso ad una maturità linguistica, stilistica ed espressiva che affonda le proprie origini in una libertà culturale che proprio le esperienze precedenti hanno saputo veicolare. Ecco allora che parlare di Barbara La Ragione ci porta proprio al centro di tale questione, perché la genialità del suo lavoro comincia proprio da qui, da quella libertà artistica, intellettuale ed umana con cui affronta il tema del ritratto, un ritratto che ha tutta la freschezza di un’indagine nuova e autonoma, ma anche la serenità di chi sa che voltarsi a guardare ciò che è stato, è un bene, perché permette di crescere e aiuta a leggere la contemporaneità in modo più maturo e responsabile. Tutto parte dall’accettazione della deformazione, della mostruosità, di un concetto estetico totalmente al di là dei canoni cui i media ci hanno abituati, eppure, nonostante tutto, i personaggi di La Ragione hanno una bellezza accattivante e magnetica, il fascino della diversità, di una diversità che si accetta come tratto caratteristico individuale, unico e irripetibile. Ma non è tutto qui, perché le maschere di silicone applicate ai volti, più che nascondere, mostrano, fanno emergere tutta la forza degli sguardi e delle espressioni, fungendo da vere e proprie casse di risonanza dei moti dell’animo, e dimostrando che la deformazione può essere anche un valore aggiunto. E se questi individui sono persi nella loro condizione di alternativi, lo sono in maniera disinvolta e naturale, in tutto il percorso della loro trasformazione da creature sfigurate, ad esseri via via sempre più incrociati con l’animalesco e con i suoi connotati mitici e fiabeschi. Quella di Barbara La Ragione è la storia, forse, dell’epifania di un uomo nuovo, un uomo capace di perdersi nelle sue componenti più nascoste e difficili, ma anche un uomo che affronta se stesso e gli altri mostrandosi senza timore in tutta la sua verità, un uomo che non teme lo scatto fotografico, quel rilevatore di realtà, in grado, anche, di amplificare il brutto. Del resto, poi, il ruolo delle immagini, nella nostra società, è enorme, ed è continuamente accresciuto da una forma sempre più diffusa di voyeurismo, stimolato da quei canoni estetici fondati sulla mostruosità, e incrementato dal trattamento che l’artista riserva per i suoi personaggi. Certo, perché la costruzione delle sue foto risente di tutta quella tradizione che fa capo al ritratto nel senso in cui lo hanno interpretato un certo Giorgione e Tiziano, e poi, massimamente, Caravaggio, una forma d’arte, insomma, scaldata di attributi e sentimenti vivi e palpabili, che diversamente dal ritratto di stato, preferiva soffermarsi anziché sugli attributi di rango, su quelli più intimi e caratteriali, e dove il brutto non era né bandito né mascherato. Anche la composizione formale, seppur nella sua disinvoltura, conserva quella patina di ufficialità che era stata propria del passato, e che qui, aiutata dalla concettualità della fotografia, ha la funzione di congelare nel tempo il ruolo profetico di questi personaggi, che dalle Apparenze, ai Ghost, agli Hybrid, agli Arcimboldi, si dichiarano apertamente in un crescendo di mostruosità animalesca. E in effetti, poi, di tutta l’ufficialità che ha sempre accompagnato questo genere, rimangono delle altre tracce evidenti, e non a livello formale, perché le cornici, quelle splendide cornici napoletane che fanno parte della tradizione, sono corpo unico con le foto. E allora, in questo gioco di rimandi storici e culturali tra passato e presente, fare un discorso sul tempo, diviene fondamentale, perché, se da un lato la fotografia è stata più volte definita come un attimo congelato di memoria, dall’altro un movimento temporale c’è, ed è un movimento complesso, nel suo creare una traiettoria tra la storia della cultura e quella dell’intimo e personale sviluppo che ha fatto dell’uomo un essere moderno. E se poi, a tutto questo, sommiamo anche un’idea di spazio ingannevole nel suo manifestarsi come uno sfondo piatto, ma vorticoso nel suo attivare circuiti emozionali e cerebrali di una certa elaborata raffinatezza, allora avremo chiarito almeno qualche aspetto, avremo dato qualche piccolo indizio per poterci avvicinare con la mente sgombra da condizionamenti, a quella storia che narra lo sviluppo di una coscienza del se’ e del proprio relazionarsi con essa, perché è anche questo che fa Barbara La Ragione, ci mostra la sua versione di una possibile antropologia contemporanea. Elena Forin sabrina raffaghello arte contemporanea – via cairoli 42 , 15076 ovada ­- tel.fax 0143 821190 mobile 3341290405 - e-mail info@sabrinaraffaghello.it - web. www.sabrinaraffaghello.it


Name: Stefano Pasquini
Email: nuvolearte@virgilio.it
From: Montesarchio (BN)
Date: 06/12/2005
Time: 18.50.53
 

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CARTA BIANCA a cura di Manuela De Noia BO 130 – Jessica Carroll - Robert Carroll - Mario Ciaramella - Teresa Dell’Aversana – Pietro Finelli - Paolo Grassino - Luigi Mainolfi – Antonello Matarazzo - Microbo - Aldo Mondino - Sabrina Muzi - Stefano Pasquini - Lucio Perone - Peppe Perone – Perino & Vele - Franco Rasma - Giovanni Rizzoli - Antonello Scotti - Cosimo Servodio - Nicola Toffolini - Angelo Volpe Con Carta Bianca si intende indagare l’approccio che artisti appartenenti a generazioni, contesti geografici, culturali e storico artistici diversi - ai quali corrispondono motivazioni e modus operandi differenti (video, fotografia, performance, scultura, pittura, street art) - hanno nei confronti del disegno e sul diverso significato che viene ad esso attribuito. La collettiva, che presenterà accanto ad opere di artisti affermati anche il lavoro di giovani meno conosciuti, propone un confronto sul rapporto personale che l’artista contemporaneo instaura con il disegno, in quanto fondamentale strumento di immediatezza espressiva e di ricerca. Si intende analizzare l’aspetto più propriamente intimista, empatico e liberatorio dell’atto creativo, per mezzo di disegni su carta di piccole dimensioni (formato A4) realizzati con gli strumenti e le tecniche tradizionali. Non solo disegno progettuale, pure presente in mostra, ma anche e soprattutto disegno di ricerca in cui si intravedono possibilità e alternative che non sempre confluiscono nell’opera maggiore. Dal titolo della mostra, “Carta Bianca”, si evince che gli artisti hanno elaborato le opere, alcune appositamente create per l’occasione, liberi da qualsiasi vincolo tematico. L’obiettivo è verificare attraverso i disegni prodotti i risultati, semplici o complessi, cui sono giunti gli artisti invitati in funzione di una attenta, quanto attuale, riflessione sul presente. È altresí un’occasione di incontro e di confronto per personalità molto diverse tra loro attraverso il lavoro appunto sia di pittori, sia di scultori, sia di artisti che operano indistintamente con la fotografia, il video, il digitale, la grafica, il comportamento. Dalle ricerche in cui più scoperto è il ricorso alla figura e alla figurazione, alle immagini di vitalità organicistica e naturale, dai segni evocativi di metafore esistenziali alle proposte non-figurative, per giungere ai disegni di natura progettuale. Più di una generazione in campo per documentare la complessità di tendenze e l’effettiva dialettica che caratterizzano la ricerca artistica nazionale di questi ultimi anni. Catalogo in mostra Inaugurazione: 17 dicembre 2005 ore 18 18 dicembre 2005 – 31 gennaio 2006 Galleria Nuvole Arte Contemporanea via IV novembre, Montesarchio (BN) Orari: 9.00-13.00 / 17.00-20.00 – la domenica su appuntamento. tel. +39. 0824.835518. info: nuvolearte@virgilio.it www.stefanopasquini.net


Name: A arte Studio Invernizzi
Email: info@aarteinvernizzi.it
From: Milano
Date: 06/12/2005
Time: 18.52.58
 

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FRANÇOIS MORELLET Catalogo con dialogo tra Epicarmo Invernizzi e François Morellet INVITO Giovedì 15 dicembre 2005 ore 18.30 15 dicembre 2005 - 15 febbraio 2006 A arte Studio Invernizzi Via Scarlatti 12 20124 Milano Tel. Fax 02 29402855 info@aarteinvernizzi.it www.aarteinvernizzi.it Da lunedì a venerdì 10-13 15-19 La galleria A arte Studio Invernizzi inaugurerà giovedì 15 dicembre 2005 una mostra personale dell’artista François Morellet, che presenta una serie di opere recenti in cui la scansione dello spazio, secondo dinamiche della visione proprie dell’approccio teorico di Morellet, è coniugata alla libertà immaginativa. L’arte di François Morellet nasce dall’intreccio di un estremo rigore sistematico con una inesauribile curiosità, una sospesa e demistificante libertà di sperimentazione: in virtù dell’ironia straordinaria che caratterizza l’atteggiamento dell’artista francese, evidente nelle sue ibridazioni formali e linguistiche, nel ‘travestire’ la geometria attraverso il reale. In mostra vengono presentate opere rappresentative dell’ultimo ciclo creativo dai titoli "Cross crash", "Décrochage", "Strip-teasing", "Lamentable", "Twin strip-teasing", "π Strip-teasing". “Nell’acquisizione di materiali differenti per la creazione dell’immagine, François Morellet gioca contemporaneamente su un duplice registro. L’elemento naturale non è aggiunta del valore puramente oggettuale, quanto parte strutturante dell’opera, elemento fondante e nel medesimo tempo destabilizzante il suo rigore geometrico. La geometria si traveste anche nelle opere con i neon: gli orientamenti reciproci delle diverse parti sono regolati secondo misure e angoli matematici, riconoscibili in una dimensione complessiva di relativa instabilità: un risveglio dell’attenzione in un’ambientazione di silenzio, la superficie neutra del muro o della tela. Lo spostamento ottico e fisico centra l’attenzione sulla potenzialità percettiva: i materiali impiegati si equivalgono e le forme assumono un’autonomia totale da essi, lo sfasamento costituisce la duplicazione dell’immagine nella sua stessa realtà che si riconosce fisica. L’illusionismo scoperto, e annullato in questa sua assoluta evidenza, diviene esplicito travestimento.” La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue contenente un dialogo tra François Morellet ed Epicarmo Invernizzi, le riproduzioni delle opere esposte in galleria, una poesia di Carlo Invernizzi e un apparato bio-bibliografico. -------------------------------------------------------------------------------- On Thursday 15 December 2005, A arte Studio Invernizzi presents an exhibition of François Morellet’s recent works, in which the scansion of space according to dynamics of vision, typical of Morellet’s theorical approach, is joined to imaginative freedom. François Morellet’s art is generated by the interweaving of great systematic rigour with inexhaustible curiosity and his attentive and demystifying approach to experimentation. This is the result of the artist’s remarkable irony, which is evident both in his formal and stylistic hybridization and in the way he ‘disguises’ geometry with reality. Representative works of the last creative series titled "Cross crash", "Décrochage", "Strip-teasing", "Lamentable", "Twin strip-teasing", "π Strip-teasing" will be exhibited. “By making use of different materials for the creation of the image, François Morellet is operating on two levels at the same time. The natural component does not merely have a value as an object, since it is a structural part of the work, a constitutive element that, at the same time, destabilizes its geometric rigour. Geometry is also disguised in the neon works: the reciprocal orientations of the various parts are regulated according to mathematical measurements and angles, which are recognizable in an overall dimension of relative instability involving the reawakening of attention in a silent setting - the neutral surface of the wall or canvas. The optical and physical shifting focuses attention on the perceptive potential: the materials used are equivalent and the forms become totally independent of them, while displacement constitutes the duplication of the image in its physical reality. The illusionism that has been discovered and then cancelled with all its conspicuousness becomes explicit disguise.” On the occasion of the exhibition, a bilingual catalogue will be published, including a dialogue between François Morellet and Epicarmo Invernizzi, the images of the works installed in the gallery, a poem by Carlo Invernizzi and bio-bibliographical notes.


Name: Next Art
Email: nextart@email.it
From: Milano
Date: 28/12/2005
Time: 13.37.44
 

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La Direzione Artistica di Mda Magazzino degli Artisti ha deciso che la personale di ANGELO DE BONI, presso il NOY INTERNATIONAL CENTER di via Soresina, 4 - MILANO, "SIX WORKS, SIX PICTURES" grazie alle numerose visite ed alle richieste pervenute, NON terminerà, come previsto, il 30.12.2005, ma sarà PROTRATTA sino al 30.GENNAIO 2006 Ricordiamo che il NOY CENTER è un ART CAFE' e l'orario di apertura è dalle 11.00 del mattino alle 02.00 della notte. Una ottima occasione per chi ancora non avesse potuto visitarla !

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